| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:18
Infatti non bilancia luci miste, lo confermo.
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| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:24
L'expodisck non ha la lumisfera ma è piatto quindi bilancia solo la luce dove è orientato e quella non la sbaglia e stavo parlando del bilanciamento del bianco cosa centra con l'esposimetro? come esposimetro anche con quello basta un tasto. |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:31
@Diego Moscati
Che trip assurdo  .
Riparti dalle basi... niente RGB per carità; altrimenti mettiamo il carro davanti ai buoi.
Immaginiamo che il cartoncino sia un riflettore ideale, non importa se 18% o meno, ma ideale. Cioè che riflette l'illuminante così come è, assorbendo sicuramente una parte della radiazione, ma senza modificare lo spettro della sorgente luminosa.
Qui siamo nel campo della fisica, i colori non esistono; non c'è rosso, non c'è blu, non c'è verde e nemmeno il grigio o il bianco.
Ora inseriamo nel sistema un osservatore standard; la radiazione riflessa dal cartoncino produrrà uno stimolo di colore, che poi verrà tradotto alla fine in una sensazione di colore, cioè quello che vediamo nella nostra mente.
Il cartoncino ci apparirà grigio? Dipende; potrebbe essere di qualsiasi colore in realtà.
Se ad esempio lo irradio con una luce monocromatica a 500nm, allora di sicuro lo percepirò come verde. Dove "verde" è un termine molto generico perché non abbiamo definito le condizioni al contorno per l'adattamento cromatico dei nostri sensi. Comunque sia, di sicuro non sarà rosso e neppure bianco.
Quindi quand'è che è grigio? Quando lo spettro riflesso è capace di generare uno stimolo di colore che i nostri sensi possano adottare come "bianco". In sostanza l'adattamento cromatico fa coincidere quell'illuminante con il nostro asse dei grigi neutri.
Ci sono una quantità immensa di stimoli di colore che possiamo percepire come acromatici:
Ad esempio il cartoncino ci apparirà grigio sia sotto un D50 che sotto un A, anche se sono decisamente diversi come spettro:
L'importante è capire la differenza tra emissione e riflessione. Quando si fa una misura spettrofotometrica in riflessione, tipo questa:
Rileviamo lo spettro di assorbimento; da solo non ci può dire di che colore ci appare la patch che è evidenziata nell'immagine. Si deve per forza riferire a una sorgente che la illumina; in questo caso D50.
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| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 21:29
grazie Raamiel, la tua competenza fa a gara con la tua pazienza.
Quindi, in soldoni, la valenza del cartoncino in questione è data dal fatto che riflette l'illuminante (qualsiasi esso sia) senza introdurre nessuna dominante lui stesso, cioè riflette esattamente lo spettro che ha ricevuto senza modificarlo. Lo si può prendere come riferimento in un'immagine proprio perchè è un punto in cui la luce / lo spettro che lo illumina, viene riflessa senza introdurre modificazioni a livello di dominanti. Giusto ?
Quindi, poi, contestualizzato nella scena, il nostro cervello lo adotta come bianco; ma si tratta di un bianco "relativo" diciamo... "relativo" proprio perchè contestualizzato tra i restanti colori di una determinata scena.
E se fosse l'unico colore a riempire in maniera uniforme e completa l'intero fotogramma, quindi senza altri riferimenti relativi, probabilmente il nostro cervello lo vedrebbe di un altro colore, come ad esempio il cartoncino ideale, irradiato da una luce monocromatica a 500 nm (che dovrebbe corrispondere a un blu mi pare) apparirebbe blu o verde (non ho capito perchè verde visto che - tentando di fare i compiti a casa e cercando in rete - mi pare che 500 nm sia un blu e non un verde...).
Comincio ad esserci ? |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 21:37
@Diego Moscati
Esatto.
Un riflettore ideale diffusivo ci trasmette l'illuminante senza alterazioni. Se lo stimolo di colore che produce è entro un certo limite i nostri sensi lo possono adottare come bianco.
Quindi una superficie acromatica la percepiamo bianca (o grigia) sotto una moltitudine di luci, ma non tutte ovviamente.
I 500nm cadono nel verde:
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| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 23:32
Grande Raamiel, grazie mille, tutto davvero molto ... "ILLUMINANTE"
Scherzi a parte, discussione davvero notevole e i tuoi contributi in materia sono di grande spessore! |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 0:34
Grazie a te Diego  |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 11:37
Seguo |
user92328 | inviato il 10 Febbraio 2020 ore 18:25
Seguo pure io... |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 18:40
Siamo detti seguaci
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user175007 | inviato il 10 Febbraio 2020 ore 20:14
Non se4ve essere seguaci
c'e una funzione apposita sopra, basta cliccare segnalibro |
| inviato il 10 Febbraio 2020 ore 20:51
Grazie  |
| inviato il 22 Luglio 2022 ore 15:38
Riprendo questo post per chiedere lumi perchè sinceramente ammetto che, nonostante la pazienza e gli sforzi di chi sa, non ho capito il motivo per il quale il cartoncino grigio 18% non servirebbe a una mazza nel digitale.
Per stare sul pragmatico: faccio il mio video registrando in log, sono quindi obbligato a effettuare prima il bilanciamento del bianco e devo stare piuttosto attento all'esposizione (che poi sia su ettr o su toni medi non lo prendiamo in considerazione ma sarebbe argomento da approfondire anch'esso). Perchè il cartoncino non serve?
Raamiel, in particolare mi riferisco anche al tuo posto in apertura...
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| inviato il 22 Luglio 2022 ore 17:34
Ciao Biga.
La questione è semplice in effetti; un cartoncino grigio al 18% è garantito per una riflettanza del 18%, ma non che sia acromatico.
Perché è pensato per il controllo dell'esposizione e la sua perfetta neutralità non è importante. |
| inviato il 22 Luglio 2022 ore 20:51
Post interessante e complimenti x la competenza...se prima pensavo di sapere qualcosina adesso ho la certezza di non sapere un c....
Ma alla fine cosa conviene fare???
Saluti
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