user117231 | inviato il 28 Aprile 2018 ore 17:50
La Gioconda è una tavoletta di legno anche maldipinta. Il Colosseo un rudere da ristrutturare. Ed io.. sono ironico. |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 17:53
Trovo che fotografie come questa che viene smascherata vadano a braccetto alle tante foto "naturalistiche" dove troppe volte la mano dell'uomo forza il tutto per avere lo scatto perfetto. Vale per vincere un concorso quanto per voler a tutti i costi portare a casa la foto del rapace notturno che preda il topo, delle aquile pasturate o delle farfalle raffreddate e nebulizzate per creare effetto rugiada. La prima regola che dovrebbe avere chi fa foto alla natura è non disturbare e recare danno e chi poi partecipa a questi concorsi dovrebbe rappresentare un qualcosa che non è stato fatto con l'inganno e/o artifici. Mi piacerebbe vedere un giorno i concorsi avere come premi delle semplici targhe o coppe senza nessun denaro... |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 17:53
Ok, ma l'avatar resta il punto debole... a rappresentare un anticonformista. |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 18:04
diciamo che il tipo è stato estremo. Ma chi fotografa animali in gabbia o fa quei bei safari stile Alpitour dove porta a casa 10000 foto del leone che insegue la gazzella è pure peggio. |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 18:09
Se oltre all'animale impagliato utilizzi anche un buon treppiede, almeno sei sicuro che la foto non viene mossa |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 18:16
Tutto ha molto a che fare con chi scatta e con il suo ego, piuttosto che col soggetto e il suo mondo, nel 99% dei casi da juza fino a nick brandt |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 19:04
Arconudo hai fatto un po un calderone.... Il safari non ha nulla a che vedere con l'animale in gabbia... Poi certo, amche nei safari mi giungono voci di azioni censurabili... Ma un conto è fotografare un animale che tollera e non teme la presenza umana (per rimanere in ambito nostrano gran paradiso o pnalm) ma.in totale libertà nel suo habitat, un altro fotografare un animale in cattività o attirato con foraggiamento scriteriato.... Masimiliano Che c'entra nick brandt? |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 19:19
Lo reputo molto bravo, quindi era per dire dall'ultimo degli amatori fino ad un super pro |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 19:21
Se porto in tribunale una prova falsa anche se verosimile e si scopre, finisco dentro. il punto è quale sia lo scopo di un concorso o di un genere. Se lo scopo è solo creativo posso fare quel che voglio - con implicazioni morali poi discutibili, nel caso ci siano di mezzo altre forme di vita -. Si usa l'effetto realistico per ingannare l'osservatore portandolo a credere quello che si vuole per fini artistici e comunicativi. Se lo scopo è documentaristico - quindi ha l'intento di rappresentare una realtà che normalmente è difficile vedere - deve rispettare delle regole. @Angus Io non so se ad un genere possa essere attribuito necessariamente uno scopo moralizzatore e si debba pretendere che veicoli un solo tipo di messaggio anche se in pratica capisco di essere più in linea con il tuo sentire. Potrei essere d'accordo in questo caso ma non sono neanche sicuro che quello che molti pensano riguardo la natura sia in linea con la mia morale. Per la mia morale per esempio trovo mostruoso esaltarsi a guardare una immagine perfetta e senza inganni di un predatore che dilania una preda, perché veicola il messaggio che una delle due vite sia di minore importanza o sia sacrificabile o peggio ancora che non abbia alcuna importanza rispetto alla bellezza estetica dello scatto. Già chiamare "natura" tutto quello che sia vivo MA non sia umano è mostruoso per me, perché spesso creature, INDIVIDUI con le loro peculiarità ma di specie non umane, vengono visti solo come aggregato, come parti di un insieme a sé stante che l'uomo guarda e cerca di conservare come uno sfondo della sua vita. in altri campi, per esempio nel fotogiornalismo, spesso si spinge verso aspetti moralistici anche mistificando e drammatizzando certe realtà, sia per compiacere un certo modo diffuso di cercare di sentirsi in colpa e anche per rafforzare certe scelte politiche.. ma è giusto? |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 19:56
Black imp Non condivido il discorso legato alla predazione...È un atto del tutto naturale e assolutamente necessario al mantenimento di un ecosistema sano ed intatto....realizzare la foto di un lupo in alimentazione su un capriolo non significa assolutamente mancar di rispetto al povero ungulato, ma anzi signufica testimonuare che in natura tutto funzioba come si deve... In naturalustica si può parlare di fotogiornalismo o di fotografia autoriale/creativa....ma il rispetto per il soggetto e l'attenzione verso il messaggio che si trasmette non devono mai mancare.... Qualcuno prima si chiedeva che danno può arrecare uno scatto così... Beh semplice....È come il doping....creando quell'immagine droghi un settore....e le conseguenze sono terribili....diseduchi il pubblico e incentivi questi comportamenti... Sarebbe bene lo ricordasse anche chi paga fior di soldi per andare a fotografare in capanni a pagamento specie attirate scriteriatamente con esche.... |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 20:55
Sui vari gruppi Facebook sto facendo una specie di battaglia personale già solo a chi a Maggio pastura l'upupa con mezzo kg di camole al giorno. (E alcuni di questi sono famosi utenti di juza?) Figuriamoci a sta gente qui... Vi basti sapere che al concorso di asferico alcuni di quelli classificati subito dopo, non sanno nemmeno come si fa fotografia naturalistica. Fanno semplicemente belle foto di animali in aree protette e iperpasturate in giro per il mondo. Un migliaio di euro e in due giorni ti spari 10000 foto di soggetti belli ed anche rari, mentre noi poveri mortali a sbatterci 2-4 mesi a fare avanti e dietro conle taniche di acqua per fotografare un picchio verde. I nibbi reali grifoni e gipeti spagnoli ai quali buttano carcasse di pecore morte ogni giorno piuttosto che la volpe di Marina di Alberese che alcuni sono riusciti a fotografare in salto con una foto spettacolare che sembrava saltasse per catturare una preda ed salutava invece per arrivare al prosciutto tenuto in mano dal complice del fotografo. Ai topi vivi legati per le zampe sui posatoi... Potrei andare avanti per mesi. Ma chi ha bisogno di fare sto giochetti mi fa solo pena perché usa trucchi dannosi per la fauna solo per avere un po' di celebrazione. Ed io che mi sento in colpa perché quest'anno ho dato semi di girasole ai passeracei fino al 30 marzo anziché smettere prima.... |
user117231 | inviato il 28 Aprile 2018 ore 21:00
E non ti sentire in colpa, non hai fatto nulla di male. I passeracei non hanno il calendario. |
| inviato il 28 Aprile 2018 ore 21:08
Posso scrivere che alle volte fatico a capire certi commenti e sopratutto a capire che senso abbiano e dove si voglia andare a parare?  Sarà un mio limite, ma anche sforzandomi non ce la faccio proprio a capire. A parte questo, se è un concorso di wildlife non si può mettere un animale imbalsamato, altrimenti (come già sottolineato da altri) dov'è la vita? No, decisamente non ci siamo, giustissima la squalifica e ci vorrebbero più serietà e più valori morali da parte di tutti i partecipanti. |
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