| inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:07
20 anni di foto naturalistiche con Velvia.... forse c'era più luce all'epoca! MrGreen Nah... erano gli obiettivi più luminosi. Le aperture dichiarate sui moderni sono fasulle. |
user47513 | inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:12
oggi sono polemico! scherzi a parte, vorrei sapere cosa pensate senza tanti giri di parole o buonismi del...caso, a chi serve oggi scattare in Apsc e perchè!? |
user47513 | inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:13
oggi sono polemico! scherzi a parte, vorrei sapere cosa pensate senza tanti giri di parole o buonismi del...caso, a chi serve oggi scattare con la reflex e perchè!? |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:15
A chi serve realmente un SUV? |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:20
Serve ai pastori |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:23
Non serve a nessuno |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 18:51
“ @Luca...non voglio scatenare nulla, infatti mi pare di essere stato chiaro, e per fortuna i toni di tutti mi sembrano pacifici! ;-) „ Certo, infatti avevo messo la faccina che ride: Mi riferivo alle dieci pagine di post in poco più di 18 ore!!! E' evidente che hai toccato un nervo scoperto... |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 19:04
A chi e a che serve fotografare, se tutto oramai e' gia' stato fotografato? |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 19:13
Qualche pagina fa ho sentito parlare di montagna e medio formato (spero quello vero e non il finto) o anche grande formato. Ora, io al 99% scatto in montagna e diciamo che ad ogni uscita seria (minimo due giorni) il volume di materiale portato equivale ad uno zaino transalp ferrino da 100 litri con variazioni di 20 litri a seconda che vada a dormire in tenda in mezzo alla neve o sia estate. L'attrezzatura fotografica in tutto ciò occupa il minor volume ma il maggior peso (curioso no?); notiamo inoltre che siamo minimo due e massimo 3 per cui possiamo spartirci l'acqua e i pezzi della tenda. Parliamo poi di dislivelli che possono andare dai 300 ai 1300 d+ (questo mi consente il mio allenamento attuale e con questi pesi). Vi posso garantire che ad una persona normale(nel senso di appassionata in modo normale) i pesi che sopporto farebbero odiare la fotografia e la montagna.... Non parliamo di quando a tutto questo ci mettevamo lo 055 in alluminio. In questi anni io e miei amici di foto abbiamo speso lira di dio cercando di acquistare tutti i pezzi nei materiali più leggeri e costosi perché in certi casi arrivare in cima era una tortura (e parlo di escursionismo .... Alpinismo è un capitolo a parte) Questo per dire che quando si parla di pesi dell'attrezzatura bisogna star attenti perché a me nello zaino un corredo grande formato o medio non starebbe come non starebbe un corredo fufu con ottiche 2.8 (motivo per il quale pentax non l'ho mai considerata) Quindi maggiore qualità =sensore più grande ? Si sempre ma attenzione che ora come ora il fufu con lenti f4 ha il miglior rapporto qualità/peso/prezzo |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 20:13
Scusami ma se ti chiedessi: "a che ti serve comprare un Porsche quando tanto il limite è 50 km/h?" oppure "che te la compri a fare una Z1000 che tanto non sei Valentino Rossi e cadi, prenditi una vespina e vai tranquillo". La risposta è: le prendo perché mi garbano |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:09
Non per fare l'avvocato delle cause perse, ma la domanda era "a chi serve?". Se la portiamo a "perchè le compri" il tono delle risposte cambia completamente, e la più pertinente è "cavoli miei". "A chi serve" è domanda che richiede risposte legate all'utilizzo e non al possesso. "La prendo perchè mi garba" è risposta non pertinente, per quanto legittima (anzi, forse l'unica veramente legittima, quando pertinente). Vale il discorso anche per gli altri esempi che hai fatto: prova a chiedere/ti "A chi serve un Porsche" o "A chi serve una Z1000"... La risposta forse più attendibile è "A chi vuole esibirle" (non prendiamola superficialmente, gli status symbols hanno un loro senso e perfino un loro valore, in certi casi). Nel caso della FF ci sono molte più risposte sensate. Ma non necessariamente universali. |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:12
Gobbo non ho letto tutto il 3d ma posso dire che a me il FF manca sono in alcuni casi di macro particolare.. per la resto non ne sento la mancanza. |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:16
ma non è che il ff sia un traguardo a cui si arriva dopo la gavetta, è un formato come un altro e basta.. non serve a nessuno, o a tutti, è una scelta.. certo, c'è chi lo vede come un "arrivo" nella fotografia, forse un tempo era così (io ho comprato una d90 perchè una d700 costava una fucilata..) oggi puoi prendere una apsc come la d500 e pagarla più di una ff (610 o 750), la differenza prima la faceva il prezzo, adesso no Ci sono professionisti di tutti i tipi che usano tutti i formati e poi ci sono io che mi incacchio a fare le conversioni |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:22
A me piace, non posso dire serve. Serve è qualcosa che è necessario ad esempio per vivere, e per me è solo una passione Mi piace molto questo formato perché paragonato ai più piccoli dà più "respiro" alle mie foto, non so come dirlo. Mi piace la profondità di campo, la resa dei grandangoli, la resa con poca luce, la visuale del mirino. Mi piace |
| inviato il 19 Settembre 2017 ore 21:22
Venticinque anni fa cominciai la mia avventura nell'era digitale con una compatta Canon prosumer la gloriosa PowerShot G2. Non mi ero mai preoccupato della profondità di campo, perché un tempo non era così sentito come oggi, già la G2 era una macchina costosa, figurarsi le reflex, a quel tempo lo sfocato “sfocatissimo” a tutti i costi si vedeva poco e le stampe gigantesche men che meno (questa ormai è una modo di oggi, anche nelle retrospettive di fotografi famosi si tende a ristampare (quindi non originali) le foto ingigantendole, perdendo di fatto l'autenticità dello scatto, io non vedo l'originale, ma una copia!) . Poi come tutti o quasi, con l'abbassarsi progressivo dei prezzi delle reflex digitali, cominciai a migrare dapprima sul sistema APSC e successivamente alle FF sempre di Canon. Delle reflex ho apprezzato dapprima la velocità operativa, poi la qualità dell'immagine e la possibilità di sostituire le ottiche (ok si faceva anche prima, ma sono nato con l'era digitale). Mi hanno permesso di conoscere nuove tecniche, di partecipare ai primi concorsi fotografici, di avere anche un reddito nei vari servizi fotografici avuti negli anni passati. Nel frattempo, però, avevo affiancato le mirrorless curioso di queste macchine senza specchio e dalla possibilità di scattare senza inquadrare nel mirino, ma con qualità di immagine da reflex e pesi / dimensioni più contenuti (forse solo sulla carta?). Ma erano sempre limitate sopratutto sulla velocità operativa (quando lavori vale più della mera qualità) e sulla possibilità di cambiare al volo i settaggi, per non parlare della forma classica e piccola a mattone che poco si addiceva ad un uso intenso e continuativo. Però intanto le ML crescevano, gli AF sono andati via via migliorando e così anche la qualità di immagine, nel frattempo avevo provato alcuni brand, fino ad approdare, quasi per caso, al m4/3 per via degli ingombri ridotti (alcune lenti fanno tenerezza da tanto sono piccine), trovando comunque sempre limitazioni sull'operatività, tanto da usare per i servizi fotografici le reflex e solo per “cazzeggio” il micro. Oggi invece scatto solo con una Panasonic G80 e piccole ottiche fisse 1.8 o 1.7. Trovo la velocità operativa uguale, se non superiore, alle mie reflex FF Canon (5D e 6D), ergonomia da reflex style, nessuna incertezza nello scatto, cambiamento del punto AF strisciando il dito sullo schermo, mirino ottimo per il giorno, AF veloce, AFC affidabile, eye-AF, scatto elettronico a 1/16000 con la stessa qualità di profondità bit del meccanico (12bit), tasti fisici per modificare le impostazioni al volo ecc. Oggi non faccio più servizi fotografici a pagamento, gioco forza mi sono liberato del mio corredo Canon non senza qualche lacrimuccia e rimpianto (più che altro per affezione ventennale, ma anche di qualità complessiva), ma sono soddisfatto lo stesso, come un tempo lo ero con le reflex. La qualità dell'immagine del m4/3 in luce medio / buona è per me ottima, pecca un po', in rumore digitale, quando la luce non c'è, classico esempio di una cerimonia in chiesa buia, ma anche qui arriva in aiuto l'ottima nitidezza delle ottiche fisse già a TA che permette di contenere il rumore nei 2500 max 3200 iso, e allora il risultato è comunque più che sufficiente per le stampe, mentre gli zoom f2.8 sono già troppo bui per il piccolo sensore. Ho fatto anche alcune stampe 60x40 (misura di un book sposi aperto) con FF e micro, in più di una occasione ho avuto difficoltà a capire con che macchina avessi scattato (foto sposi in giardino, luce naturale). Visti i costi elevati delle nuove reflex FF e ottiche, penso che, nei prossimi anni, sempre più persone abbandoneranno il FF per provare la strada del medio formato (ambito architettonico, paesaggistico e studio in primis) e forse si aprirà una nuova era di “battaglia tra formati” Io stesso ho cominciato ad informarmi su sistemi Pentax (645d o z) e Mamiya con dorso digitale, i prezzi degli usati sono ottimi e con una spesa pari on inferiore ad una buona reflex FF ed un paio di ottiche zoom ( i classici) f2.8 ci si porta a casa un sistema dalla QI migliore. Almeno questa sarà la mia strada per il mio genere fotografico: i paesaggi e l'architettura, per tutto il resto ora mai c'è il m4/3 con Panasonic (ho scritto volutamente Panasonic, perché snobbata nel panorama micro quattroterzista, sarebbe da provare invece della solita e pur ottima Olympus, soprattutto per le ottiche!). Ciao! |
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