| inviato il 14 Giugno 2017 ore 15:53
...o un 135 direttamente... |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 16:10
Troppo lontano da 35 e troppo poco universale. |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 16:29
@uly : Giuseppe se dovessi vendere la dp1m ti considero. Un mese di vita..(era una demo nuova). il problema è che ora ci sto prendendo gusto ! E non toccò le altre macchine da un mese praticamente...
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user14103 | inviato il 14 Giugno 2017 ore 16:30
“
Ste' ti sembro uno che si sbatte? È un gioco...Cool „
A me piace vincere facile |
user14103 | inviato il 14 Giugno 2017 ore 16:33
“ , io tutti questi problemi non li vedo.. anzi! „
infatti mi sono tenuto le tre merrill e la dp0... ma non la sd4h |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 16:39
bon io ho venduto la mia dp1m , ma onestamente penso che piu' per quell'esemplare che pr le caratteristiche della fotocamera stessa.
Non vado pazzo se non me le faccio tutte e tre, portarsene due gia significa andare di zaino o borsello che rompono un po'.. tanto vale andare di dslr.. ma averne una dietro e' LUCE!  |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 16:58
Io spero di accontentarmi di questa...  |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 1:06
DP1Merrill - ISO 200 8s f11
lo so che le lunghe esposizioni non dovrebbero essere il suo sport... ma già che la devo testare...
Scattata alle 21.15 o giù di lì
PP principalmente con SPP e ripassato il tiff in Lr per timbro clone e poco altro.
si accettano critiche e/o suggerimenti
Dp1M ISO 200 1/15s f8 |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 7:06
@Camou in primissimo piano non ci sono dettagli particolarmente interessanti o PICCOLI. Per cui conviene mettere a fuoco all'infinito.
La focale dp1m è 19 mm, qui con f/11. Merklinger (una potenza, scaricare i suoi pdf, pls,) afferma che tutti i particolari > 19/11 ossia circa 1.7 mm saranno ragionevolmente risolti. Si eviterebbe l'impressione di sfocatura nello sfondo lontano.
Gli obiettivi Sigma (sulle dp compatte) sono "diffraction limited", sarebbe buona cosa non andare oltre f/8-9 mm. In obiettivi meno corretti la diffrazione è secondaria rispetto alle aberrazioni residue.
Controllato aliasing dp2m su decine di tapparelle CHIUSE (le gelosie non sono un problema), f/16 agisce come un filtro AA. A Monza, chissà in altre città? |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 8:33
Grazie Valerio!
Immagino che ti riferisci alla prima in orizzontale.
Confermo che in generale userei f8 in queste condizioni, con la dp1, come fatto nella seconda foto in verticale di cui non avevo messo i dati che ho aggiornato ora (in realtà scattata per prima).
In quella a cui ti riferisci infatti ero molto indciso se chiudere a f11 e mantenere iso 200 o se tenere f8 e variare iso a 100, perché volevo uno scatto di 8 secondi (fatto altre foto in quel tratto in passato e conosco i tempi minimi necessari per le scie delle auto su tutto il tratto e non interrotte). Ho optato per la prima perché sto scattando tutto a iso 200.
Grazie veramente! |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 10:55
occhio, quello che vedo nella nuvola e' tipico del merrill bruciato. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 10:56
@Maserc re eucaliptus, se, come sembra, non è un crop, l'ART 35/1.4 è strepitoso agli angoli, non solo ai bordi, un complemento ideale alla sd4-H (naturalmente sottoposto all'ordalia del 500%, ben sapendo che era meglio disporre del file originale, probabimente più rumoroso).
Partiamo dalla regola del 16 o sunny f/16. Molti sono convinti che si riferisca a 16 EV. No, è basata su 15 EV. Tutto si tiene perché un cielo assolato ha luminance (scusate l'inglese, temo sempre di usare traduzioni italiane non scientifiche ) intorno a 4000 cd/m^2, facciamo 4092 per comodità coi logaritmi in base 2. 4092=2^12.
La relazione è questa: L(luminance)=2^(EV-3), sostituito EV=15, tutto torna.
Abbiamo stabilito che Massimo aveva davanti un cielo assolato alle 18:21, non sarà stato proprio 15 EV, molto vicino comunque.
Ha esposto secondo Multi-segment (Matrix per i Nikonisti) dando 1 EV di sovraesposizione, il che significa che l'esposimetro ha misurato quasi 13 EV, ragionevole perché ha tenuto conto anche dell'albero.
Massimo sostiene che vuole fare ETTR quando possibile perché riscontra chiazze rossastre non reali. Quindi la sua priorità è avere le foglie in ombra del loro colore verde, non chiazzate. Consegue che si deve esporre spot sulle foglie in ombra, possibilmente in bracketing. L'occhio mal discrimina le alte luci, qui sono il cielo senza nuvole interessanti.
Controcorrente: ETTR basato sulle ombre, pace se qualche alta luce va persa, si recupera in PP, tenuto conto che il canale R del Foveon difficilmente sfonda. Facciamo che le foglie in ombra "valgano" 5 EV? Probabilmente la sd4-H non è lontana da 10 EV di dinamica (inutile illudersi che sia una macchina ad alta dinamica).
Un'osservazione: EXIF non ha riscontrato spazio colore sRGB, consigliabile per la rete.
Chiaramente, tutti questi ragionamenti sono un di più se uno ha accesso ai dati raw X3F, una volta per tutte si va a vedere in diversi casi quanto spazio a dx lascia Sigma e lo si riempie di luce.
Per una trattazione rigorosa di come valutare la regolazione dell'esposizione della propria macchina, Iliah Borg nel suo sito RawDigger. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 11:05
Valerio, tutto molto bello. Ragionamento da manuale.
Ma ora di fare lo scatto il sole è già tramontato. Almeno parlo per me
Ma vale veramente la pena sbattersi tanto con il quattro? |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 11:18
Valerio; esposizione matrix, niente crop, 35art ma +2 in esposizione, e -2 in spp al momento dello sviluppo. Spazio colore Adobe. Poi ulteriore +1 in PS, per sbirciare tra le ombre.
Appena posso ti invio l'x3f, ma ti rovino la sorpresa. Niente rumore.
Alma tu dici sbattimento, io dico curiosità. La Sony fa meglio e fa facile? Forse, ma solo più facile.
edit: hai l'x3f. |
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