| inviato il 01 Marzo 2017 ore 10:01
Quindi ho ragione.Il malinteso sorge dal non rispondere correttamente ad una domanda. La domanda era sulla facilità di messa a fuoco ,non sulla pdc che permette ad un grandangolare di avere tutto a fuoco o quasi. Chiaro che se uso un 14mm ho tutto a fuoco.....non ho neanche bisogno di focheggiare. Ragazzi è l'abc della fotografia. Inoltre: Frank, metti una persona in posa a 3 metri con un 180mm.( a TA 2,8) e "metti a fuoco " un occhio della stessa e scatta. Poi ,dalla stessa distanza , prova a mettere a fuoco quell'occhio con un 35/50 (a TA 2,8) e scatta. Poi vedi quale foto è più a fuoco Prova ad usare un 85 1,4 a ta in MF e poi un 50 1,4 in MF.....guarda le percentuali di foto sbagliate.... |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 10:18
Si parla di due cose diverse. Le foto si sbagliano sia col fish eye che col 200. Col fish eye (grandangolo, normale) la foto sembra subito buona, se non lo è te ne accorgi solo quando ingrandisci. Col tele lo vedi subito. Il discorso della facilità è più complesso. Se i soggetti sono fermi, in mf col tele sicuramente è più facile. Ma se si tratta di soggetti in movimento la cosa si inverte, in certi casi coi tele è quasi impossibile ottenere foto corrette, mentre col grandangolo/normale qualcuna esce. Con l'af spesso le cose si invertono. Soggetti piccoli non vengono messi perfettamente a fuoco, mentre sui soggetti grandi l'af lavora molto meglio, che si tratti di grandangoli o tele |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 10:21
Giusto Leone,quando ingrandisci te ne accorgi. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 10:32
Quindi era tutto un malinteso! Avevo anch'io il sospetto fosse così! Però mi cito e spero di non fare altra confusione: è la distanza del piano di fuoco desiderato che influisce sulla "facilità" di messa a fuoco! “ Un grandangolo a breve distanze può essere "facile" come un tele a parità di ingrandimento ottico ... quindi ovviamente a distanze di focus ben diverse! „ “ In altre parole ogni fisso ha una sua precisa distanza di messa a fuoco "agevole" e facile ! „ Ossia: “ metti una persona in posa a 3 metri con un 180 mm ( a TA 2,8) e "metti a fuoco " un occhio della stessa e scatta. Poi ,dalla stessa distanza , prova a mettere a fuoco quell'occhio con un 35/50 (a TA 2,8) e scatta. Poi vedi quale foto è più a fuoco „ Ora non puoi fare l'esempio opposto, perché con un 35mm puoi mettere a fuoco anche a 50cm mentre con un 180mm NO! Ma se l'ingrandimento ottico è analogo è analoga la facilità di messa a fuoco precisa. A prescindere dalla profondità di campo e dall'iperfocale ... Questo intendevo nel mio intervento serio... Che poi i ritratti ravvicinati con i grandangoli possano sembrare un abominio e non piacere questo è un'altro discorso... Comunque è sempre un piacere assistere al confronto di idee, anche se infarcite di malintesi ed anche se la discussione ha rischiato più volte di finire in rissa! |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 11:59
Quello che è complicato afferrare è che, con una reflex e con qualsiasi ottica e focale , nel mirino vediamo una pdc ben maggiore rispetto a quella che poi vedremo a monitor o in stampa. Non vediamo mai il solo piano di maf, anche con un 1000mm Con un 200mm magari vediamo una zona nitida di 1cm, ma se ingrandiamo questa è molto meno, magari la metà (dipende dall'ingrandimento ovviamente), quindi si può sbagliare eccome! basta una minima oscillazione del nostro corpo ad esempio e tutto va a ramengo. Quindi la possibilità di sbagliare c'è sempre eccome..... e a mio parere aumenta con la focale Io sbaglio maggiormente con i tele, credo sia capitato a tutti avere le sopracciglia a fuoco e l'iride fuori fuoco, o no? |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 12:00
Eh no......Si parlava di parità di distanza, non di ingrandimento |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 13:09
“ Comunque è sempre un piacere assistere al confronto di idee, anche se infarcite di malintesi ed anche se la discussione ha rischiato più volte di finire in rissa „ -.. O.K. ma io negli interventi precedenti ho sottolineato ripetutamente la differenza di utilizzo tra grandangolari e tele. Un confronto a parità di inquadratura, non ha senso... oltre ad essere impossibile... (se non facendo un crop dalla foto scattata col grandangolo). Ma prendiamo due foto, scattate alla stessa distanza, (e magari con la stessa apertura di diaframma), inquadriamo la stessa scena (ovviamente l'area inquadrata col grandangolo sarà decisamente maggiore..), e poi andiamo a stampare le due foto, supponiamo in A4 (20 x 30 circa) senza fare ritagli. La probabilità che la foto scattata col grandangolo appaia "a fuoco" sarà maggiore o minore rispetto a quella scattata col tele...? Come la penso l'ho già detto... vediamo da che parte pende la bilancia... ! |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 13:43
Il punto che abbiamo deciso di avere a fuoco sarà sempre più facile da individuare con il tele e quindi la sua messa a fuoco risulterà più precisa. Avendo scattato migliaia di diapositive che poi proiettavo a più di 100 pollici, te lo garantisco.Ovvio che con il grandangolo posso avere una pdc superiore, ma questo non è il punto. Chiaramente parlo di messa a fuoco manuale con una reflex. Col telemetro , come ho già detto, è diverso......fino a ca. 110mm di focale ( 24x36) meglio il telemetro, poi meglio il sistema reflex. Per spiegarsi meglio: con un 28mm.su telemetro , focheggio in modo più preciso che non con un 105mm. su reflex. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 14:03
Io dico che quanto vediamo nel mirino, con qualsiasi ottica , ha una pdc ben maggiore di quella che poi vediamo nel nostro ingrandimento. Quindi l'errore può capitare con un 20mm come con un 400mm |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 14:31
“ ........................ Un confronto a parità di inquadratura, non ha senso... oltre ad essere impossibile... (se non facendo un crop dalla foto scattata col grandangolo). ....................... „ si può fare.... basta variare la distanza di maf. Con un 20mm fotografo un vaso a 20cm, con un 200mm li faccio all'incirca a 2m. Ma non è l'oggetto della discussione, quantomeno il nocciolo. Il nocciolo è che - qualcuno sostiene che con un tele è più facile perché è più facile trovare il punto di maf - qualcun altro sostiene che non è vero. Io sostengo che - "il punto di maf" non lo trovi con nessuna ottica, anche fosse un 1000mm - che nel mirino vedi solamente una zona nitida sempre meno estesa man mano che cresce la focale - che quella zona nitida che vediamo è comunque maggiore a quella che uscirà fuori dopo aver ingrandito - che quindi si può sbagliare SEMPRE senza accorgersene, se non in fase di ingrandimento se alla fine ci aggiungiamo che basta magari qualche mm per andare fuori fuoco (lungo tele molto aperto) e che normalmente scattiamo a mano libera a soggetti animati.... traete voi le conclusioni |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 14:39
Tutto quello che vuoi, ma con il tele sarai sempre e comunque più preciso che non con un grandangolo quando focheggi quel punto di messa a fuoco. Si parla di facilità nella messa a fuoco.... |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 15:17
“ Tutto quello che vuoi, ma con il tele sarai sempre e comunque più preciso che non con un grandangolo quando focheggi quel punto di messa a fuoco. Si parla di facilità nella messa a fuoco.... „ che tu, in assoluto, ti avvicini maggiormente e con più facilità al punto di maf è scontato. Ma è anche vero che la zona di pdc si riduce tantissimo per cui che tu possa sbagliare è altrettanto facile, il guaio è che l'area a fuoco nel mirino la vedi, per piccola che sia, più estesa di quella dell'ingrandimento finale. Se poi ci aggiungi che un micrometrico ondeggiamento, tuo o del soggetto, ti porta fuori fuoco ti rendi conto che non è così semplice. Tanto per dire........... ti voglio vedere a scattare con questo bestione e poi con un 20mm:

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| inviato il 01 Marzo 2017 ore 16:34
Avevo ragione a scrivere che pur di non ammettere a volte ci si arrampica sugli specchi. Il concetto è molto più semplice e l'ho scritto ormai fino alla noia. La precisione ,facilità nel focheggiare è proporzionale alla lunghezza focale dell'ottica usata sulla fotocamera reflex. Lasciando da parte plateali confronti di estremi che poco si utilizzano in fotografia,il concetto,ripeto, è ancora più semplice: con un 24 focheggi meglio che con un 20, con un 35 meglio che con un 24, con un 50 meglio che con un 35, con un 100 meglio che con un 50 ecc.ecc... Comunque mi fa piacere che un passo avanti nella mia direzione l'hai fatto ed ora dai per scontato quello che prima per te non lo era affatto. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 17:02
Ma perché continui a dire cose inesatte.... e ad appiccicarmi specchi che non ci sono Secondo me non leggi attentamente cosa scrivo. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 18:15
Quel "disgraziato" con quel tele ero io negli anni '70, quindi credo di sapere bene di cosa si parla, credo di conoscere bene le problematiche dei tele (di ogni focale fino a 500mm) a maf manuale. Conosco benissimo la selettività dei tele, ecc...... mi pare che sei te che semplifichi troppo.... la materia è un pochetto complicata, ma se si fa attenzione la si capisce. Lo ripeterò fino alla nausea, anche con quel bazoka, quello che vedo nitido nel mirino è molto più ampio di quello che vedo poi in foto, secondo me la pdc a mirino è almeno doppia di quella a stampa (o a monitor) quindi posso benissimo cannare anche con quello! Cosa si faceva per evitare questa trappola mortale sempre in agguato? Semplicemente si chiudeva scattando a 1, o meglio 2, stop più chiusi, altrimenti a t.a. si rischiava grosso. Tutto questo era risaputo da chi usava con dovizia i lunghi tele. Tu dici di lasciare perdere gli estremi, secondo me bisogna! E' solo estremizzando che si capisce.... ed in ogni caso anche con un 85mm/1,4 non è che sei in una situazione troppo diversa rispetto un 400mm/4,5. |
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