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dire "con un solo scatto potrebbe realizzare una serie di immagini" capisci che si tratta di un unione di immagini....tu premi una volta il pulsante ma la macchina scatta comunque più immagini.... ma questo già è possibile farlo...quello che vorresti fare è un HDR con molte immagini 20/30 ma sarebbe secondo me un dispendio di energie abbastanza inutile... già con 4/5 foto si fa tutto...decidi tu l'intervallo di esposizione e sei apposto..
@Fausto47 Quello che dici attualmente lo fa la mia fotocamera con tre scatti unendoli in uno in tempo reale. Ma tieni presente che sarebbe comunque un limite, poichè la fusione di immagini fatte dal software della fotocamera per quanto in rapida successione, non terrebbe presente il mosso. Quindi dovrebbero comunque essere scatti statici per evitare il ghost. Una fusione di immagine con più di tre scatti a frazioni di secondo, ad altissima risoluzione con un software che post produca l'immagine in tempo reale rimuovendo il mosso da una foto con cognizione di causa, implicherebbe un ragionamento del software che se possibile, porterebbe a costi molto, ma molto alti, per un rislutato praticamente perfetto....forse.
Dimenticate una cosa fondamentale: che la dinamica di una scena come quella di un semaforo non potrà MAI essere rappresentata in una stampa, per il semplice fatto che il semaforo emette luce, mentre la stampa... no.
Per lo schermo vale più o meno lo stesso principio, nei casi estremi: pensate a un tramonto, per esempio.
Per fare quello che volete voi, cmq, serve un'operazione di tone mapping. Ci vorrà ancora un po' di tempo prima che un algoritmo riesca a farlo in modo convincente, come fa un essere umano bravo.
user117231
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 21:35
Beh..ha ragione.. sta parlando dei limiti della gamma dinamica.
Sarebbe grave se non ci fossero soluzioni.
Ma di questi tempi, con ACR e Photoshop si fanno miracoli sui RAW dei sensori.
@ robox88 e firefoxshoot: Non riusciamo a capirci. So bene che l'HDR in camera c'è già ma molti non sono affatto soddisfatti di questa soluzione. Ciò che intendo io è un software elaborato da un super processore con un buffer staordinario capace di memorizzare non 3 o 5 immagini ma 16 o 32 immagini e di processarle. Con 16 o 32 immagini saremmo sicuri di ottenere, in ogni zona dell'intero quadro, la corretta esposizione con il maggior numero di dettagli. Il tempo in cui avviene la cattura delle immagini potrebbe essere lo stesso di quello che si utilizza attualmente per ottenere la scena maggiormente esposta di un HDR attuale (es. a +3EV). Il pericolo del mosso utilizzando il cavalletto non esiste, come non esiste tuttora per realizzare un HDR. Oltrettutto lo specchietto della reflex, in un sistema come quello da me suggerito, si aprirebbe una volta sola perchè durante la massima (ed unica) esposizione il sensore dovrebbe trasmettere al processore, istante per istante, le diverse immagini che via via si vanno a formare, dalla più scura alla più chiara. Dopo di che il tutto dovrebbe essere elaborato così come ho già detto in un mio precedente intervento. So bene che i costi di una fotocamera di questo tipo sarebbero attualmente proibitivi, ma il progresso non esclude che ci si possa arrivare. Negli anni 70/80 nessuno avrebbe mai pensato che il digitale avrebbe soppiantato il sistema tradizionale.
user44306
inviato il 28 Febbraio 2017 ore 20:01
Si ma un HDR così spinto per avere una foto che più piatta non si può... a chi servirebbe?
....servirebbe solo agli appassionati dell'Hdr. Un' elaborazione di 32 immagini per avere uno scatto solo per vedere una formica nell'ombra, o strafare sulla gamma dinamica che risulterebbe lontana dalla visione reale. Bah......Attualmente non ne sento la necessità. Poi.....
Me la ricordo ancora quella gag, ancora la cito a volte!!!
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