| inviato il 19 Maggio 2016 ore 16:36
“ Vero, ma un tempo c'era chi si assumeva l'onere di spiegarli anche al "vulgo" „ La Chiesa si è presa l'onere ma anche il diritto esclusivo di spiegarle, ha usato la catechesi per imbrigliare menti e coscienze, non è una novità, qualche Pontefice ha chiesto anche scusa per questo. Una cosa è spiegare un'altra è la coercizione. I Cristiani gnostici venivano perseguitati solo perché affermavano il diritto di leggere le Scritture senza mediazione della Chiesa. L'arte contemporanea viene spiegata, anche troppo ma non so quanto bene dai mercanti di opere. Il mercato decide chi è artista e chi no, chi deve essere lanciato oggi, chi domani e chi rivalutato-ripescato dal passato più o meno recente. L'arte è come la storia, viene scritta dai vincitori. Io ascolto tutti ma poi esercito la virtù dell'intelletto, ci provo anche da solo a pensare, ma sulla base di fonti documentali che scelgo e confronto io. |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 16:38
Caneca, da un punto di vista pratico credo si sia già scritto più o meno tutto quello che c'era da scrivere. Tolte le classiche deformazioni "base", del tipo raddrizzamento linee cadenti, non mi vengono nemmeno in mente situazioni in cui troverei utile modificare in post il pdr piuttosto che rifare lo scatto da posizione effettivamente differente, a meno che non sia per ragioni puramente artistiche; ma anche qui trovo che l'operazione possa essere utile solamente se assume un significato "simbolico" o con l'intento di voler uscire dal realismo e introdurre una visione "onirica" o comunque fuori dai normali canoni della percezione visiva (e in questa accezione è perfettamente condivisibile il discorso di Gerr.nat) |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 16:42
“ Una cosa è spiegare un'altra è la coercizione. „ Questo, purtroppo, è un rischio connaturato con l'uomo (ti potrei citare anche tanti insegnanti di scuola che si comportano più o meno allo stesso modo ) |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 16:49
Ok, sono lieto di aver preso parte alla chiacchierata. |
user46920 | inviato il 19 Maggio 2016 ore 17:28
Giuseppe:“ Se ipotizziamo una foto ad un singolo oggetto semplice su uno sfondo uniforme, un cubo o un cilindro fatto di metallo (ad es.) la prospettiva si può cambiare? forse si... „ diciamo che in fotografia, il significato di "cambiare prospettiva" obbliga un cambiamento del PdR, dal suo punto nello spazio iniziale. E come è noto questo punto corrisponde al centro ottico dell'obiettivo, tant'è che usando una lente TS o una fotocamera a corpi mobili, la semplice manovra di disassamento sposta automaticamente questo punto, cambiando, a tutti gli effetti, la prospettiva. Ora, facendo il discorso al contrario, una volta scattata la fotografia (perché di questo si parla e non di pornografia, né di grafica, né di disegno, né di pittura, né di Arte, ecc...), avremo il modo di cambiare questa benedetta prospettiva già ripresa? ... senza voler sembrare ripetitivo, io dico di no, attenendomi alla semplice realtà delle cose e sfido chiunque a controbattere a questa realtà con dei fatti e/o delle argomentazioni altrettanto attendibili. Poi, se su fotoscop c'è scritto che si può cambiare, e qualcuno ignaro ci credesse pure, sappia che è solo una "bufala" e che sarebbe meglio stia attento anche ad altre "bufale", spacciate in argomento "fotografia" .. tra queste due foto è cambiata la prospettiva o no?

 dal post |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 18:01
Sì. |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 18:04
si, è cambiata. nella A sei più vicino all'oggetto nella B sei più lontano |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 18:12
Direi che è cambiato il punto di ripresa (nella prima il bordo del foglio è coperto, quindi dovresti essere più vicino all'oggetto, oppure è un effetto di un obiettivo tipo banco ottico; in ogni caso direi che l'effetto di modifica della resa prospettica è accompagnato da uno spostamento spaziale reale) |
user46920 | inviato il 19 Maggio 2016 ore 18:27
qualcuno sarebbe in grado di prendere la foto A e farla diventare come la foto B e/o viceversa? “ Direi che è cambiato il punto di ripresa „ e non la prospettiva? |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 18:57
Non mi sembra, il punto di fuga sembra uguale. |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 19:33
L'esempio del Cigno fa vedere bene alcune delle limitazioni generali descritte nelle pagine precedenti, in particolare sulla copertura di aree precedentemente nascoste . Le due immagini corrispondono a due diversi PdR (il primo più ravvicinato), lungo lo stesso asse ottico. Consiglio di prestare attenzione a un altro aspetto - ugualmente contrario al "cambio di PdR in post" - ma che nell'esempio del cubo non si vede bene. Immaginate di volere, come immagine finale, un'inquadratura più stretta (ritaglio) del cubo B, che lasci fuori i bordi. Sarebbe facile immaginarsi (o implementare via software) una funzione di avvicinamento del PdR lungo lo stesso asse, che ingrandisce la parte superiore e contrae quella inferiore. Sarebbe una simulazione in post del diverso PdR, ottenuta senza inventarsi niente di non catturato.....Ma purtroppo non è generalizzabile, e dipende dal fatto che l'esempio del cubo è ancora troppo benevolo. |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 20:03
Aumentare o diminuire l'angolo di campo, comporta necessariamente il cambio del pdr, se non altro per non appiattire o viceversa non caricaturizzare troppo la scena. Sono inscindibilmente legati. Lo si nota maggiormente al CAD o CAS: resringendo o ampliando l'angolo di campo (avvivinando o allontanando i fuochi reciprocamente) è inevitabile dover cambiare il punto di osservazione, per riquadrare la scena. Nel caso del Rubick, mi sembra sia cambiato solo il pdr...ma potrebbero essere stati chiusi un filo anche i fuochi. |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 21:00
nelle foto di cigno, per quanto siano rappresentati pochi oggetti, per cambiare la prospettiva (cosa possibile) è necessaria una elaborazione complessa. gli elementi sono fondamentalmente 3: cubo, millimetrata, piano. Per modificare la prospettiva è necessario prima separare i 3 elementi, poi elaborarli/ricostruirli singolarmente, quindi riproporli in una prospettiva differente che deve essere anche congrua. In pratica quindi occorrerebbe fare un fotomontaggio relativamente semplice, ma complesso per essere effettuato correttamente senza l'ausilio di uno strumento di calcolo. Ma se si pensa che l'immagine di partenza è relativamente semplice, sia come disposizione degli oggetti, sia per la loro essenzalità, sia per la condizione di luce, semplice anch'essa, si pensi a quali innumerevoli difficoltà si avrebbero se avesse fotografato una bancarella di oggetti usati, o di generi alimentari. Sarebbe un lavoro epico e assurdo. |
| inviato il 19 Maggio 2016 ore 21:06
Il cubo sarebbe da scomporre nelle tre facce, quindi gli elementi complessivi sono cinque, altrimenti sarebbe praticamente impossibile metterci mano. E' un lavoro di pochi minuti e piuttosto semplice. |
user46920 | inviato il 19 Maggio 2016 ore 21:10
Non ho capito Gerr, alla mia domanda:“ .. tra queste due foto è cambiata la prospettiva o no? „ rispondi di si:“ Sì. „ quindi avrai un riferimento geometrico che ti abbia fatto propendere per il SI rispetto al NO, ma all'effermazione di Daniele, quando dice: “ Direi che è cambiato il punto di ripresa „ al quale io domando per chiarezza: “ e non la prospettiva? „ tu cambiando "idea" rispondi al suo posto, dicendo: “ Non mi sembra, il punto di fuga sembra uguale. „ Allora, adesso mi chiedo tra me e me, ma quel Gerr a cosa sta rispondendo? sa di cosa si sta parlando? perché cambia idea ad ogni angolo? dipende da chi intorno a lui dice bianco o nero, o è effettivamente consapevole del motivo per cui ha dato la risposta esatta la prima volta, dicendo di “ Sì. „ ? proviamo a chiederglielo .... Gerr, che cosa ti ha fatto dire di si ... o meglio sai quale sia il vero motivo per cui hai risposto si alla domanda? “ .. tra queste due foto è cambiata la prospettiva o no? „ |
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