user46920 | inviato il 13 Ottobre 2015 ore 17:40
Ma anche i Voigtlander del topic hanno dimensioni molto ridotte (almeno il nòcciolo ottico) e sicuramente sono una manna per il corpo A7 Sony |
| inviato il 13 Ottobre 2015 ore 20:13
L'occhiodelcigno dixit “ a volte il web è tremendo ... non ci si capisce mai un ca...spita ;-) „ si assolutamente! :-) “ " Cigno perdonami, ma se un raggio rifratto dal vetro..." eh, ma comunque questi raggi devono prima entrare nel vetro per attraversarlo, altrimenti si riflettono sulla superficie a "scappano" alla cattura. C'è un limite fisico all'incidenza della luce, per cui il 100% dei raggi si riflette ... e poi se ci pensi meglio, usando paradossalmente un vetro con un più alto indice di rifrazione, è più facile che i raggi inclinati, se entrano nella superficie, attraversino il vetro con una inclinazione più perpendicolare al fotosito ... „ Cigno, non ho la piu' pallida idea dell'indice di rifrazione di quel vetro... e purtroppo come sempre immagino che la scelta fatta sia frutto di un milione di compromessi... io cercherei cosi' a naso indici di rifrazione che non alterino significativamente il percorso dei raggi in modo che i raggi colpiscano naturalmente l'area che devono colpire... Ti darei per certo questo concetto della vigenattura formata da due componenti: una di riflessione e una di luce persa proprio perche' non colpisce il fotosito nonostante passi il vetro sopra il sensore... a dimostrazione di questo ti porterei la A7s che vignetta molto meno dei sensori piu' densi (imbuti piu' larghi e fotositi piu' larghi) e la A7rII con il sensore BSI in cui l'imbuto e' stato proprio ridisegnato e accorciandolo e allargandolo in alto
 se la vignettaura fosse solo ad opera della riflessione, non cambierebbe al cambiare dei sensori che ti ho elencato (che hanno il vetro spesso uguale e identico). Almeno credo... |
user46920 | inviato il 13 Ottobre 2015 ore 21:19
Siamo un po' OT ... ormai “ Cigno, non ho la piu' pallida idea dell'indice di rifrazione di quel vetro... „ quello che ci è dato sapere è sempre troppo poco per concludere degnamente: infatti le immagini che porti sono ovviamente dei disegnini, sicuramente non in scala e magari pure di altri sensori ( ) ... ma è per dire che sicuramente tutte e le tre caratteristiche di interazione della luce (diffrazione, rifrazione, riflessione) infuiranno contemporaneamente e proporzionatamente al risultato dei vari sensori (conoscerne le varie percentuali, è il lato difficoltoso). “ se la vignettaura fosse solo ad opera della riflessione, non cambierebbe al cambiare dei sensori che ti ho elencato (che hanno il vetro spesso uguale e identico). Almeno credo... ;-) „ fai bene a crederci, la logica sembra non fallire mai, ma non ho mai detto che sia opera della sola riflessione ... e però c'è anche da considerare che lo spazio vuoto del "pixel" non è proporzionale alla dimensione del fotosito (dato letto sulle specifiche di alcuni sensori per medio e piccolo formato), quindi in genere la superficie dei fotositi grandi (A7s) è maggiore rispetto alla superficie dei fotositi piccoli (A7r) e questo causa o comunque aiuta a causare la maggior vignettatura sui sensori densi. Però, la verità delle cose, senza poter "sezionare" un sensore reale con le nostre mani, sarà difficile da stabilire col sentito dire, e si potrà solo mettere in campo tutte le ipotesi del caso usando la logica e l'intuito (e se ci sono, anche le documentazioni tecniche dei vari prodotti). |
| inviato il 13 Ottobre 2015 ore 22:22
si cigno, le foto le porto solo come descrizione visiva e intuitiva... quello del BSI sono pero' proprio quelle che sony ha diffuso con il lancio della A7rII e spiegano la differenza tra i sensori sony non BSI e i sony BSI. Assolutamente d'accordo sullo spazio vuoto tra i pixel... non l'ho tirato in mezzo per non aumentare troppo le variabili, ma anche questo influisce, pero' a naso questo agisce sia ai bordi che al centro :-) quindi si potrebbe anche ipotizzare sia meno importante... comunque hai ragione, sono ipotesi... ma piu' o meno sono due anni che mi ""interesso"" dei problemi ai bordi della A7 con le ottiche retrofocus e/o telecentriche e ho letto veramente di tutto e di piu' anche da personaggi autorevoli e piu' o meno quello che ti ho scritto sopra e' un sunto molto ruspante... |
user46920 | inviato il 14 Ottobre 2015 ore 1:03
“ piu' o meno sono due anni che mi ""interesso"" dei problemi ai bordi della A7 con le ottiche retrofocus e/o telecentriche e ho letto veramente di tutto e di piu' anche da personaggi autorevoli „ ma per lavoro o per passione? cmq sai cosa penso, che tra qualche anno quando il mercato della fotografia sarà saturo e fermo, butteranno fuori i sensori semisferici e via a ri-disquisire su quale corredo comperare e perché PS: speriamo che con questo nuovo 15mm Solander, il vecchio Voigt a vite si abbassi ancora a prezzi decenti, che così finalmente mi farò un 24mm eq |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 1:11
Cigno, per passione!! :-) Ma figurati! mi sono occupato per lavoro di sensori, ma e' stata proprio una toccata e fuga con cimosis... ci siamo annusati, ci siamo piaciuti, ma poi per fortuna ho mollato la patata bollente ad un altro e io mi sono messo a fare altro nella vita :-) concordo con te sui sensori curvi! forse e' l'unico barbatrucco per avere ottiche risolventi da bordo a bordo e allo stesso tempo farle piccoline e luminose... Pensa che ho venduto la settimana scorsa la versione II del voigtlander e oggi mi e' arrivata finalmente la III :-) e' un po' lievitato di dimensioni, ma e' comunque un nanerottolo. l'ho provato questa sera "in ufficio", sulla mia poltrona preferita,
 per ora vi risparmio la visione di rotoli di carta igienica, bagnoschiuma, spazzolini da denti... ai bordi  solo per ora... non e' detto che un giorno non vi delizi con cotanta risolvenza ai bordi P.S. il II l'ho usato con estrema soddisfazione per quasi due anni sulla Nex5N ed era una delizia da usare!! veramente bellissimo! grande controllo dei flare, colori brillantissimi, ma mai eccessivi, stranitido e con un microcontrasto alla zeiss... veramente un bel vetro! quello era il mio 21 e il contaxg21 lo usavo quasi come un ""35mm"... poi contaxG 28, 45 e 90!! mi sono divertito come un matto con la Nex5n il voigtlander e le contaxG! |
user46920 | inviato il 14 Ottobre 2015 ore 14:27
... i dettagli dell'ufficio a proposito del Voigt II che hai venduto, conosci anche le differenze con la versione I ?? |
| inviato il 14 Ottobre 2015 ore 14:38
Ho avuto modo di provare la versione I e la II su una leica M digitale qualche anno fa e a mio parere si comportavano allo stesso identico modo. Leggendo in giro le varie review sembra proprio che otticamente siano identici (anche se da qualche parte, e non mi ricordo piu' se la fonte era "attendibile o no" ho letto che probabilmente la versione II ha qualche lente in vetro "piu' pregiato" e il rivestimenti anti riflesso e' migliore)... a mio parere dalla veloce prova che ho fatto, erano identici in tutto e per tutto. A livello meccanico, ovviamente nella I versione manca l'accoppiamento con il telemetro e anche la possibilita' di montare i filtri, mi sembra da 52, che si ha sulla versione II. il 12 e il 15 sono due vetri eccezionali e anche su APS-C vale la pena di utilizzarli data la loro resa e le loro dimensioni! Come ti dicevo su Nex5N ho fatto degli scatti che a me, che notoriamente disprezzo la nitidezza, incredibili per la naturalezza, la brillantezza e il dettaglio nelle immagini restituite. rapporto qualita' prezzo alle stelle! :-) |
| inviato il 17 Febbraio 2016 ore 10:18
Sapete se sono state fatte date più precise sulla commercializzazione o non si sa ancora niente? |
| inviato il 22 Maggio 2016 ore 17:04
In effetti le foto allegate a quell'articolo non mi entusiasmano. La meno peggio mi sembra quella presa dal finestrino dell'auto. Senz'altro l'autore non aveva l'intenzione di fare foto "artistiche" da esposizione permanente al MOMA, però quelle che ci sono mostrano le problematiche di un ultra grandangolo, sulle quali qui ho detto la mia: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=1525986#7004710 Ovvio che con una focale così estrema questi effetti collaterali li ritrovi all'ennesima potenza. Di primo acchito la risolvenza ai bordi non mi sembrerebbe eccezionale, però questo penso sia il minore dei problemi. La distorsione anamorfica ai bordi e soprattutto agli angoli è tale che non è comunque il caso di collocare lì il soggetto principale o comunque qualcosa di importante. Questo effetto è inevitabile con un obiettivo rettilineare di tale focale, non è un difetto di questo Voigtlander 10/5.6 ma è dovuta alle leggi dell'ottica. L'unico caso che mi viene in mente, in cui questa distorsione anamorfica laterale non costituisce un problema neppure con una focale così estrema, è quando si fotografa una superficie piatta perfettamente parallela al sensore, sia sull'asse verticale che su quello orizzontale. Ad esempio la facciata di un edificio sostanzialmente "liscia", senza cornici o lesene o altri elementi particolarmente sporgenti. L'asse ottico principale deve essere perfettamente perpendicolare alla facciata e la linea d'orizzonte deve coincidere con l'asse orizzontale passante per il centro della foto. Altrimenti di dovrà sempre fare i conti con una vistosa distorsione anamorfica, e lo foto allegate all'articolo ne sono la dimostrazione; in particolare quella in cui si vede il lampione e le luci dei veicoli mosse: si noti la forma del lampione, che nel mondo reale penso che sia sferica, e il tizio con il giubbotto giallo che sicuramente non è così obeso. Altro effetto di cui tenere conto è l'inclinazione delle linee cadenti. Basta vedere la seconda foto partendo dall'alto: portando la linea dell'orizzonte sul terzo superiore gli alberi e gli altri elementi vicini ai bordi assumono una notevolissima pendenza. Questi aspetti possono costituire della controindicazioni se si hanno finalità documentarie (con l'eccezione già detta della foto alla superficie piatta), però possono essere sfruttati creativamente, rendendo più "espressive" certe immagini, se si punta ad un altro tipo di fotografia (questo vale per altri "difetti": ad esempio il mosso può essere utilizzato proficuamente per dare l'idea di movimento). Penso che un grandangolo rettilineare come questo possa produrre immagini interessanti, di grande impatto visivo, ma che occorra avere un "manico" non indifferente per riuscirci (io sono consapevole di non esserne in grado) e sono convinto che i soggetti adatti ad essere rappresentati con questa ottica non capitino davanti alla macchina in ogni momento. |
| inviato il 22 Maggio 2016 ore 21:08
Che delusione. Credo sia meglio puntare al canon11-24 |
| inviato il 22 Maggio 2016 ore 21:15
Ragazzi, ma qualcuno ha feedback sul 15mm? A me interesserebbe quello.... |
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