| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:01
A proposito, l'Apo Elmarit 180/2,8 è stato costruito e commercializzato in due diverse versioni con pari resa ottica. Le diversità consistevano nella possibilità, nella seconda serie, di applicarvi il moltiplicatore Leica 1,4X |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:04
Roberto, quanto scritto nel mio penultimo messaggio è tratto proprio dalla pagina da te linkata. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:06
Si, lo so... Non ho fatto menzione alla tua citazione perché non l'avevo ancora letta. Abbiamo scritto gli interventi in contemporanea. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:10
Bene, è una occasione ottima per salutarci. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:16
Bonky73, ci sono lenti Canon come 28mm f2.8 IS, 24mm f2.8 IS, 35mm f2 IS, 50mm f2.5 macro, 85mm f1.8, 100mm f2, 100mm f2.8 macro ecc. che seppur non costruite e siglate come serie L, non le hanno niente da invidiare come resa ottica e si scelgono lenti Top, principalmente per l'apertura più elevata e la tropicalizzazione, ma non c'è fotoritocco in grado di trasformare un 70-300mm amatoriale in un 300mm fisso. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:24
 Il mio primo scatto con il Leitz apo-telyt 180 3,4R. Correva l'anno 1984...... Questa è una scannerizzazione economica.Conservo ancora la dia che dimostra la bontà dell'ottica. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:33
“ Bene, è una occasione ottima per salutarci.;-) „ Altrettanto da parte mia. Era da un po' che non capitavamo nello stesso 3D... |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 15:48
@Thinner5 Lo so, la mia era una provocazione; si vuol far passare che una profilatura riesce ad eguagliare le migliori ottiche , ma questo allora vale per tutte le ottiche,non solo per Leica...se così fosse non sarebbe necessario comprare lenti serie L, basterebbe un fondo di bottiglia ben profilato...questo era il senso :) |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 16:11
Un conto è la resa del colore, un conto è la qualità dell'ottica come risolvenza, sfocato, apocromatismo ecc... La profilatura di un sistema lente/sensore mira proprio ad avere una resa il più possibile realistica dei colori presenti in scena; non è mica fantascienza. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 16:39
Sul suo sito Diglloyd, Lloyd Chambers ha confrontato l'APO Elmarit 180 2.8 con diversi altri obiettivi, alla minima distanza di messa a fuoco, in quanto a risoluzione pura risultava migliore il Sigma Macro APO 180 f2.8, mentre nelle lunghe distanze l'Elmarit stracciava tutti e non di poco. La versione da lui testata era la seconda compatibile con il moltiplicatore APO 1.4, infatti si chiedeva se quella leggera perdita di dettaglio alla minima distanza non fosse dovuta allo spostamento in avanti delle lenti posteriori per rendere la lente compatibile con il moltiplicatore 1.4. L'APO 180 f2.8 è una lente che ho cercato per diverso tempo a prezzi umani... ma ho un pò rinunciato Gianluca |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 16:50
Gianluca, che il Sigma vada meglio alla minima distanza di maf non mi sorprende, essendo appunto ottimizzato per la Macro. Sarei curioso di sapere se nel confronto di Digilloyd entrambi gli obbiettivi sono stati testati alla minima distanza di maf "in comune" alle due lenti, avendo il Leica una minima maf a 1,5 metri mentre il Sigma, un Macro, mette a fuoco a minore distanza. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 17:40
Un ottica davvero superlativa era il Voigtlander 120mm f2.5 Apo-Lanthar SL, purtroppo fuori produzione come tutta la serie SL soppiantata dagli Zeiss ZF. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 18:04
Per non parlare dell'Angenieux 180mm f:2,3 Apo con brevetto di messa a fuoco interna DEM. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 18:09
uso l'apo lanthar 180: da lontano nei pochi scatti fatti non mi ha entusiasmato (ma probabilmente il problema era la foschia), ma per i ritratti o comunque riprese tra entro i 10 metri lo trovo davvero un gioiello |
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