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Censimento fotografia analogica


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avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:07

Callisto Romani.
Per la durata, ripeto che ci sono centri di ricerca tipo il william research che vive di questo. Le carte stampate a pigmenti hanno una durata più elevata, inutile dire il contrario.


Callisto, le stampe a pigmenti hanno una durata più elevata di cosa ?
Perché se andiamo a prendere il massimo delle due tecnologie, posso dirti che nell'analogico le stampe al Platino non hanno bisogno di sentir parlare di durata perché sono ETERNE !

Ho le foto b/n del matrimonio dei miei, 60 anni fa, stampate bene con un comune processo analogico e sono perfette (anche quella in cornice ed esposta).

Per le stampe a pigmenti ci tocca solo aspettare perlomeno una trentina d'anni.... ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:14

Callisto, le stampe a pigmenti hanno una durata più elevata di cosa


durata più elevata, punto. Non mi pareva una frase difficile.

Metti un'immagine a colori appesa ad un palo (chimica) e mettine una digitale a pigmenti, sempre a colori e di fianco all'altra. tra un anno ne riparliamo.

Non mi sembra complicato.
visto che non ti fidi del william r. prova fidarti di te stesso.

L'epigrafe di mio papà era sempre stata fatta in chimico e ogni anno (parecchie ore sotto il sole) era da cambiare. feci una io in pigmento e su palese archivial e da due anni è ancora là senza problemi.
60 anni su un album son niente perché sono al buio.
digitale con ultrasmooth prevede c.ca 400 anni al buio.

troppe sono le immagini di c.ca 40 anni fa che mi arrivano praticamente sbiadite e da restaurare per poter darti ragione.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:25

Ti avevo detto che anche la stampa in cornice ed esposta era come quelle nell'album.
Tutto dipende da chi stampa e da come si stampa.
Se le tue stampe b/n di 40 anni si si sbiadiscono, vuol dire che chi le ha stampate ha lesinato con il fissaggio, per risparmiare sui componenti o sul tempo.

Sulla tomba di mio padre c'é una foto a colori chimica trattata da me 13 anni fa ed è perfetta.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:33

Comunque, Ansel Adams aveva prodotto il suo sistema zonale che prendeva in considerazione tutti i passaggi che portavano alla stampa finale del proprio progetto creativo, dando come fatto di primaria importanza proprio il trattamento del negativo.
Quindi dubito che oggi userebbe una digitale, o quantomeno non la userebbe per applicare il suo sistema zonale. ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:37

Ok. Immagino in bw visto che il colore non lo potevi trattare. Tu sviluppavi il colore a mano in casa? Ps.. le foto vecchie che mi arrivano son di clienti non mie.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:39

Balle. Il sistema zonale di Adams può essere applicato in digitale con somma soddisfazione

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:40

Sì, trattavo il colore ma non in casa, bensì presso un laboratorio di un caro amico.
In casa tratto ancora il b/n.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2014 ore 23:43

Balle dici ?
E come applichi il controllo del contrasto e della latitudine di posa che Adams applicava con lo sviluppo del negativo ?
Per non parlare delle ombreggiature e mascherature in stampa.
PS ?

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 0:16

Siamo giá enormemente OT, quindi considerato che ognuno resterá probabilmente delle proprie idee, ti auguro la buona notte, Callisto. ;-)

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 3:41

Sì, trattavo il colore ma non in casa


era palese ad ogni navigato in questioni di stampa.

E come applichi il controllo del contrasto e della latitudine di posa che Adams applicava con lo sviluppo del negativo ?
Per non parlare delle ombreggiature e mascherature in stampa


Immagino da qualche parte ci sia una candid camera...MrGreenMrGreen
con l'avvento del digitale anche mio nonno (giorgetto romani) è capace di aprire le ombre di un file mentre prima, a pellicola, era appannaggio di pochi. (e lo è ancora). Infatti potremmo lanciare sfida di stampa dello stesso negativo e il 90% non otterrebbe un risultato decente.
dato concreto e inconfutabile. fai una copia del negativo e mandamela pure. Il mio ingranditore e la mia farmacia scalpitano.

" trattavo il colore"... scusa, non trattavi niente. davi giusto un pelo di contrasto e toglievi un pelo di magenta dove serviva.
la macchina trattava il colore. Non tu.
MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 10:26

Ok Callisto, sei un gran comico.

Stammi bene.

avatarsupporter
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 11:06

Callisto se parli di colore sulla durata ti do' assolutamente ragione, la stampa da negativo colore non ha una buona stabilita'. Diverso era il cibachrome ma aime' e' inutile parlarne.
Il BN pero' e' praticamente eterno. Le carte baritate trattate con metodi archival o le politenate non subiscono nessuna variazione.

Per quanto riguarda i costi ho un Durst 1200 con testa VLS che stampa fino al 4x5 e sono in procinto di prenderne uno che stampa a colori il 13x18.
Costa meno perche' non ho bisogno non solo della stampante, ma di schermo calibrato, colorimetro, spettrofotometro, computer, macchina digitale, schede, software di foto ritocco da aggiornare perche' aime' altrimenti i nuovi lanci non sono supportati (se si rispetta la legge e si pagano le licenze).
Scatto in Medio Formato, vogliamo vedere quanto costa il digitale. Scatto anche in grande formato perche' i movimenti del banco in architettura e still life non li trovo in una 35mm (non parliamo delle ottime lenti TS perche' rispetto a un banco sono un pagliativo), vogliamo vedere quanto costa farlo in digitale?
Aime' scatto e stampo in tutti e due i modi e mi rendo conto di quanto sia piu' caro il digitale pur dandoti l'illusione di avere scatti a costo basso. Se stampi costa eccome.
Una stampante paragonabile ad un Durst 138 magari con CLS 1000 per stampare a colori dal costo di 400 Euro? Ma dove???? Con il Durst volendo stampi dal 10x12 cm ai rotoli da 1,50m x 10m. Con quale stampante da 400 euro stampi questi formati? E con quale stampante da 400 euro hai un BN degno di questo nome per formati che arrivino minimo al 50x60 (senza disturbare i rotoli la carta fotosensibile in fogli si trova fino al 100x70)

Il controllo del sistema zonale non puo' essere applicato al digitale perche' purtroppo il sensore digitale non ha una gamma dinamica estensibile. Per le foto statiche ci si arrangia con con le esposizioni multiple da montare in post; non avranno mai la naturalezza di una foto esposta per le ombre e sviluppata per le luci nella quale puoi registrare senza buchi anche 17 stop di gamma tonale di una scena in un singolo scatto. Questo con il digitale non si puo' fare. Forse ci arriveranno ma per il momento non e' fattibile. (Parlo sempre di BN, specifico per non essere frainteso.)

Sono uscite ottime carte baritate tipo Berger, Rollei (che poi e' Foma rimarchiata ma il prodotto viene scelto ed ha una migliore costanza ad un prezzo praticamente uguale), Adox che ha acquistato le macchine e i diritti impiegate per produrre le stupende carte Agfa. Forse la piu' gnucca e' proprio la IlFord tra le multigrade, la piu' lenta a far uscire i neri. Le Rollei ad esempio hanno una ottima velocita' di razione dei neri con un'ottima variabilita' nella separazione dei toni scuri alla variazione dei tempi di sviluppo.

Francamente usando un metodo per la stampa e scrivendo schede di stampa accurate non ho problemi di riproducibilita' in camera oscura. Capisco che lavorare al buoi tante ore possa dar fastidio. A me non ne da, anche perche' in stampa di fatto la luce c'e'; e' rossa, non e' tanta, ma comunque c'e'; e non e' molta di meno di quella necessaria a leggere bene un monitor calibrato in D65 per la stampa.

Comunque ripeto, questo non vuole essere un digitale vs analogico. E' uno spazio per quelli che in analogico hanno ancora voglia di scattare e stampare.
Il titolo non e' preferite analogico o digitale ma censimento fotografia analogica. Non combatto il digitale, lo uso spesso e in certi campi lo trovo insuperabile, in altri invece trovo che l'analogico abbia soprattutto oggi ancora un vantaggio.

avatarsupporter
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 12:30

Vediamo se riusciamo a passare ad una fase piu' propositiva nell'approccio della fotografia analogica.

Ho postato un articolo preso da un blog che secondo me costituisce la base per ottenere buoni risultati con il BN analogico.
Molti lo troveranno scontato, e' interessante pero' leggerlo per capire ed iniziare a parlare con dati comuni.

Buona lettura :-)

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1130467

avatarjunior
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 15:19

Ciao,

da poco ho affiancato l'analogico al digitale. Uso una vecchia Canonet QL III a telemetro (35mm) e da qualche giorno ho comprato una Rolleiflex (ergo, MF 6x6).

Scatto solo in B/N (anche io per il colore preferisco il digitale) e faccio sviluppare a terzi (per ora). La cosa di cui non sono ancora soddisfatto è l'acquisizione, avete consigli per scanner discreti (cioè che non costino 500 euro!) o per laboratori che facciano sviluppo e una buona acquisizione a Milano?

Grazie e complimenti per il topic!

avatarjunior
inviato il 15 Dicembre 2014 ore 16:26

Ciao,

primissime esperienze con formato 4x5 (chamonix 4X5 F1). Ad ora per "capire" un po' la macchina ho scattato solo in formato ridotto polaroid. A presto utilizzero' pellicola 4x5 b/n.

Un saluto

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