| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:45
Dipende da quello che ci devi fare con il file prodotto. Se la foto è fatta abbastanza bene, non vuoi sbattertici troppo rimettendoci mano dopo, e ti accontenti di quello che la fotocamera ti ha "partorito" col suo software interno e soprattutto vuoi un file già bello e pronto all'uso allora vai di JPEG. Se invece sei davvero un maniaco della qualità della foto, ti senti un po creativo e non ti spaventa rimetterci un po' la mano in post, allora vai di RAW! Come hanno già detto gli altri, nel 90% dei casi non riesci a scattare una foto perfettamente esposta, quindi anche un minimo ritocco è necessario. Se una foto è già bella di suo, aggiustando quà e là le cose, dando un tocco di luce, un tocco di colore dove serve e un tocco di nitidezza...la foto diventerà stupenda. Per non parlare della tua creatività personale che puoi esprimere (magari modificando il bilanciamento del bianco ). Se ti piace tutto questo allora è necessario scattare in RAW. io appartengo a questa ultima categoria. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:53
“ la vedi a monitor, ma dice che poi la perdi in fase di stampa „ Ne sono convinto anch'io, infatti spesso anche sensori e lenti di qualità inferiore non danno problemi in fase di stampa (le classiche p***e mentali), ma partire già dal jpg per postproduzioni spinte è limitante. Si ritorna sempre al discorso di qualche pagina fa: se il jpg on-camera è simile o uguale al risultato voluto, viva il jpg! “ Mac89 è una lotta impari! „ Ma no dai, NON è il solito topic.. Io poi guardo ai miei risultati, se una stampa mi dovesse venire bene mettendo un jpg in microonde e passando un png in frigorifero, ben venga.. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 17:14
E, per il discorso gamut monitor /stampanti: www.boscarol.com/blog/?p=359 (letture sempre interessanti, anche se non si stamperà MAI una foto in vita propria) |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 17:15
Link interessanti,grazie Shambola |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 17:20
Se ti piace il genere, boscarol è il numero 1 per capirci qualcosa.... Perdi qualche oretta del tuo tempo sul suo blog!! |
user46920 | inviato il 11 Ottobre 2014 ore 1:07
 Viserion, io concondordo con te e non ti preoccupare di Stefanob, fa sempre così con tutti Fatti due pop corn, che ci godiamo la festa !!! |
| inviato il 11 Ottobre 2014 ore 4:10
“ " ma una volta senza il fotoritocco al pc come facevano?" Il fotoritocco si faceva senza PC, non è un caso che diversi comandi di PS abbiano il nome di quello che si utilizzava in analogico (pennello, scherma, brucia, ecc). Qui un esempio del lavoro richiesto a uno stampatore: „ che però va detto che era valido solo per il bianco e nero. quindi in effetti come facevano gli s f i g a t i che scattavano a pellicola colore? semplice...stavano attenti a colore, contrasti,tipo di luce, luce in generale, etc etc etc... questo non c'entra col topic ma ...tanto per dire.... In effetti concordo sul fatto che tanto persone senza le capacità di recupero ombre del raw non saprebbero scattare. (né a pellicola e uguale in digitale) Però... anche qui non ho niente da dire in contrario. Infatti se la tecnologia oggi permette semplicemente ciò che una volta: 1) era appannaggio della camera oscura e del bianco e nero, 2) che si usi e festa finita. Poco importano i contrasti, la luce, bla bla bla... |
| inviato il 11 Ottobre 2014 ore 4:17
“ Che i colori utilizzabili in fase di stampa siano una piccola porzione di quello che è contenuto in un raw è poco ma sicuro, ma dire che il tiff non serve a nulla, insomma, già a monitor a volte si vede la differenza senza "smanettarci" su „ In effetti non mi risulta che un tiff abbia più colori di un jpeg, proprio per dirla tutta. certo che serve... è salvabile in livelli (il psd è solo un tiff nativo in fin dei conti) e non perde niente ad ogni chiusura. ma se mi date da stampare un tiff o un jpeg a parità di foto, su una carta fine art o palesemente chimica e fotografica sfido chiunque a vedere le differenze, anche con un lentino. (anzi...questo non c'entra proprio nulla visto che serve per vedere la definizione e non certo le tonalità o colori che siano) |
| inviato il 11 Ottobre 2014 ore 4:23
“ Il che prevede che tutto questo casino abbia a che vedere con la stampa. O con la correzione del colore ai fini di pre stampa. Cioè il suo caso, non "la verità assoluta". „ Non ho capito, secondo la tua verità un tiff avrebbe più capacità di stampa a dispetto di un jpeg? a parte che uno che scatta in jpeg qualità 9 mi pare che ha capito poco della vita (secondo la mia verità assoluta, il che però...magari lui stampa sempre e solo per tutta la vita 13x19 o posta solo foto in rete, quindi in effetti...c'entra poco. altrettanto vero che molti giornali specialistici accettano solo jpeg qualità 10 e non TIFF) un tiff 8 bit ha la stessa identica precisa qualità di stampa di un jpeg. Un tiff 16 bit...uguale. Non troveremo nessuno in grado di distinguere la differenza tra 16 e 8 bit. mandatemi un tiff 16 bit e un jpeg dello stesso, a 8 bit e ve lo stampo e ve lo spedisco. Pago io. Non troverete differenze né in una stampa fine art , tanto meno in una tipo/litografia. dato di fatto inconfutabile. (però anche questo non c'entra col topic...infatti non si parlava di stampa mi pare) |
| inviato il 11 Ottobre 2014 ore 8:20
diciamo che da quello che so io, è che se imposti un valore jpg in macchina (per esempio ritratto), o anche se modifichi tu dei parametri manualmente in modo da avere un determinato valore di tutti i campi, bene quando scatterai, avrai sempre quei valori generici impostati, che anche se cambi tipologia di foto (esempio da ritratto a paesagistica o street) la macchina sfornera sempre quei parametri magari troppo carichi di verde se avevi impostato per paesaggi, o troppo tenui se avevi impostato ritratto, e cosi avrai poche possibilità di modificare la foto. Se invece scatti in raw TUTTE le informazioni della scena sono memorizzate nel raw, e tu con la post produzione successiva tiri fuori o nascondi tutti i parametri che vuoi modificare, |
user14286 | inviato il 11 Ottobre 2014 ore 8:49
Callisto...sei un eretico... Apro e chiudo una piccola parentesi che non c'entra nulla col topic (che comunque è andato in vacca ugualmente, ma tant'è) ma è giusto per rispondere ad alcune obiezioni sollevate in precedenza sulla presunta indispensabilità del raw in alcune situazioni fotografiche: corre voce che il bianco possa essere settato anche manualmente sulla macchina al momento dello scatto, e pare che non esista nessuna legge che obblighi ad impostare l' AWB. Per quanto riguarda l'esposizione in condizioni di luce particolari o fortemente contrastanti, si è sentito parlare in un passato non tanto remoto, di doppia, tripla o "n"upla esposizione (tecnica conosciuta anche come bracketing) per poi scegliere e/o fondere insieme gli scatti di interesse... E magari si può settare anche una diversa soglia d'intervento del filtro NR se dai file oncamera si coglie poco dettaglio... Ripeto: l'abc della fotografia... Poi, che fare tutto a partire dal raw sia infinitamente più comodo posso essere d'accordo al 200%. Ma dire che senza il raw certe foto non si potrebbero fare o verrebbero una schifezza, per piacere, non lo voglio più leggere... Detto questo è tornando IT, penso si possa concludere rimarcando le osservazioni esposte da Callisto e da altri partecipanti che hanno colto l'interrogativo di fondo, ovvero: Tra jpg nativo e jpg sviluppato a partire da raw su pc, non vi è di fatto alcuna differenza qualitativa nè in termini di maggior dettaglio, nè in termini di gamma tonale, se non nella misura in cui si decide di personalizzare (nel qual caso la differenza non sarà di qualità ma puramente estetica). Ergo: se il jpg nativo è soddisfacente non vi è alcun motivo di perdere tempo a cavare sangue dai muri ri-sviluppando la stessa immagine da raw nell'idea di avere una foto comunque migliore. Tra jpg (nativo o da raw) e Tiff a 16 bit non vi è alcuna diferenza qualitativa nè in termini di maggior dettaglio, nè in termini di gamma tonale, almeno a monitor. Potrebbe esserci una vaga percettibilità in stampa, se si stampa a 16 bit ovviamente, e solo su stampe almeno superiori all' A4, ma non necessariamente. |
user46920 | inviato il 11 Ottobre 2014 ore 9:16
Eccoti qua..... ... è quì che ti volevo non si capisce mai, ora dai l'ultima versione !!! ... vediamo: “ Tra jpg nativo e jpg sviluppato a partire da raw su pc, non vi è di fatto alcuna differenza qualitativa nè in termini di maggior dettaglio, nè in termini di gamma tonale, se non nella misura in cui si decide di personalizzare (nel qual caso la differenza non sarà di qualità ma puramente estetica). „ personalizzare, è la parole chiave !!! e: la differenza è estetica, non qualitativa ... chi lo dice ??? ... perché se posso personalizzare, allora mi sbizzarrisco con le funzioni di sviluppo da raw a jpg !!! e la gamma dinamica la spalmo io come voglio io, negli 8 bit del jpg ... magari faccio meglio di quelli della Canon !!! ... o no ??? Topic riaperto ... .... intanto butto la pasta ... |
| inviato il 11 Ottobre 2014 ore 9:19
Conclusione finale: “ Tra jpg nativo e jpg sviluppato a partire da raw su pc, non vi è di fatto alcuna differenza qualitativa nè in termini di maggior dettaglio, nè in termini di gamma tonale „ Se intendi "sviluppo tentando di emulare le impostazioni del jpg on-camera" sono quasi d'accordo, la differenza è quasi nulla, se non che in certe macchine l'algoritmo on-board lascia abbastanza a desiderare. Sulla seconda parte della frase “ se non nella misura in cui si decide di personalizzare (nel qual caso la differenza non sarà di qualità ma puramente estetica). „ non sono per nulla d'accordo, ma ormai siamo in un loop infinito. “ se il jpg nativo è soddisfacente non vi è alcun motivo di perdere tempo a cavare sangue dai muri ri-sviluppando la stessa immagine da raw nell'idea di avere una foto comunque migliore. „ Sottoscrivo, ma mi sembra la scoperta dell'acqua calda e non dovrebbero essere necessari ulteriori chiarimenti a riguardo. “ Tra jpg (nativo o da raw) e Tiff a 16 bit non vi è alcuna diferenza qualitativa nè in termini di maggior dettaglio, nè in termini di gamma tonale, almeno a monitor. „ Se guardiamo i soli risultati in stampa o su un monitor sRGB direi che la differenza è poca cosa se non ci si deve mettere le mani in postproduzione, per cui puoi dire che non vi è alcuna differenza qualitativa visibile . Se poi provi a toccare le curve di un jpg con dei bei passaggi tonali come può essere un tramonto che va dal blu profondo al rosso intenso la posterizzazione si nota presto. Non so se qualcuno si è chiarito le idee dopo tutte queste pagine, secondo me la conclusione finale dovrebbe essere: se i risultati soddisfano e il workflow è accettabile ognuno dovrebbe proseguire sulla propria strada avendo però un'apertura mentale verso i vari metodi che possono portare a traguardi simili (no ai talebani del raw, no ai talebani del jpg). |
user14286 | inviato il 11 Ottobre 2014 ore 9:34
“ Sottoscrivo, ma mi sembra la scoperta dell'acqua calda „ Una scoperta che molti stanno facendo solo ora, fidati... “ per cui puoi dire che non vi è alcuna differenza qualitativa visibile . „ E io parlo proprio di quella. Giacchè le fotografie le guardiamo con gli occhi... “ se i risultati soddisfano e il workflow è accettabile ognuno dovrebbe proseguire sulla propria strada avendo però un'apertura mentale verso i vari metodi che possono portare a traguardi simili (no ai talebani del raw, no ai talebani del jpg). „ Questo per me era implicito. Non è mai stata mia intenzione affermare che un workflow sia meglio di un altro, o che sia sempre inutile sviluppare da raw o che tutti devono tornare quindici anni indietro e lavorare solo il jpg. Volevo solo fare luce su alcuni miei dubbi, e distinguere alcune verità dalle leggende metropolitane diffuse da appassionati poco informati... “ e: la differenza è estetica, non qualitativa ... chi lo dice ??? ... perché se posso personalizzare, allora mi sbizzarrisco con le funzioni di sviluppo da raw a jpg !!! e la gamma dinamica la spalmo io come voglio io, negli 8 bit del jpg ... magari faccio meglio di quelli della Canon !!! ... o no ??? Eeeek!!! „ La gamma dinamica la puoi spalmare come ti pare, ma resta sempre quella, nè più ne meno. Forse si confonde la personalizzazione con la qualità: come dire che una Ferrari rossa sarebbe meglio di una grigia..., ma resta sempre la stessa auto! In altre parole, puoi tirare fuori una foto più vicina al tuo gusto (o al gusto del commitente se sei un professionista), ma non è detto che sia necessariamente migliore (vedi divergenze di opinione sulle varie post produzioni spinte, hdr in primis...) |
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