| inviato il 15 Dicembre 2025 ore 16:49
In certi casi, non avendo fretta, mi pare di aver capito che fotografare in analogico e scannerizzare i negativi a 4000 dpi si ottengono risultati migliori rispetto ad una fotocamera digitale di cc 24 mpix. Risponde al vero? O è leggenda metropolitana? Lo domando perché in partenza per un viaggio nel quale per circa 7gg non potrò ricaricare le batterie. Endivendo scegliere, gold o ektar (assieme ad Ilford hp5)? |
| inviato il 15 Dicembre 2025 ore 19:11
Ektar. Comunque la domanda ha come risposta....Dipende... tanto per cambiare. Se consideriamo la gamma dinamica, la diapositiva si ferma a circa 8 stop, il digitale a circa 11 stop e la negativa almeno 14, in bn anche 17, se usata sapientemente, quindi da questo punto di vista vince la pellicola negativa. Se parliamo di ampiezza dello spazio colore ripreso, la pellicola vince a mani basse, potendo contare sulla riproduzione di uno spazio colore che sfora il Prophoto, laddove le digitali non riescono a coprire tutto l'AdobeRGB. Infine abbiamo un impiego dei grandangolari meno problematico, visto che la pellicola non ha problemi a catturare luce con un ampio range di angoli di incidenza del fascio luminoso sul piano pellicola. Alcune fotocamere analogiche (come la Nikon FM" ancora in uso in Canada, ad esempio) riescono a lavorare agevolmente a -40°, dove la maggior parte delle fotocamere digitali, se non si fa attenzione alle batterie, tende a cedere. Non prevedendo l'uso sistematico del treppiede ed usando pellicole da 100iso in su (mi sembra di capire), i vantaggi della pellicola si fermano qui. A favore del digitale abbiamo tutto il resto, cioè la resa dell'immagine più "netta", "secca", pulita (l'occhio gradisce), la migliore resa ad alti iso, la capacità di cambiare al volo la sensibilità scatto per scatto, la comodità della postproduzione e la maggiore possibilità di recuperare errori in fase di esposizione (a patto di non pelare le alte luci), eventualmente la minore dimensione delle fotocamere (non sempre vero, ma chi viaggia dovrebbe essere attento a questo aspetto e scegliere attrezzatura di conseguenza), la possibilità di controllare al volo se la foto è venuta bene e rifarla, la possibilità di fare migliaia di scatti senza svenarsi per i rulli, il problema dei controlli in aeroporto inesistenti, la possibilità di condividere subito il risultato, la raffica (il movimento del rullino comporta tempo e consumo della batteria). Molti di questi vantaggi, avrai intuito, sono più di tipo pratico che tecnico, cionondimeno vanno considerati dall'utente in relazione all'uso che si intende fare del mezzo. Per la ricarica delle batterie, esistono i powerbank che si ricaricano ad energia solare ed hanno uscite Usb, oggi compatibili con molti caricabatterie, quindi direi che il problema è aggirabile. Ricorda che la qualità della pellicola dipende anche dalla qualità del sistema di scansione, nonché dal manico dell'operatore. Buone foto |
| inviato il 15 Dicembre 2025 ore 19:19
“ mi pare di aver capito che fotografare in analogico e scannerizzare i negativi a 4000 dpi si ottengono risultati migliori rispetto ad una fotocamera digitale di cc 24 mpix „ diversi sicuramente, migliori in assoluto non direi, anzi il digitale dà sempre un'idea di maggior dettaglio (magari apparente). Non c'è equivalenza tra DPI e mpx. I 4000 DPI degli scanner alla portata di tutti sono peraltro tutti da verificare (spesso ci arrivano per interpolazione) |
| inviato il 15 Dicembre 2025 ore 19:22
Scannarizzate |
| inviato il 15 Dicembre 2025 ore 21:04
Scannerizzate da laboratorio di sviluppo. Comunque mi porterò la R4 assieme alla digitale sl (601) che condividono anche stesse lenti (con adattatore sulla seconda). Poi magari le batterie mi bastano |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 8:29
“ Scannerizzate da laboratorio di sviluppo „ Che vuol dire tutto e niente... Ho visto scansioni fatte dai Lab che erano orrende... |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 10:35
Le foto su pellicola sftuttano anni di ottimizzazioni in particolare le dia. Il prodotto è finito. Il digitale è tutto un tarocco fatto da te ad hoc è quindi è "più meglio" |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 14:10
Il mio è buon laboratorio professionale che stampa bene dagli anni 70. Immagino no scannerizzi male |
| inviato il 16 Dicembre 2025 ore 17:04
“ Il mio è buon laboratorio professionale che stampa bene dagli anni 70. „ Dai per scontata una cosa che scontata non è. Dipende da tante cose... non è che le scansioni vengano tutte uguali... Dipende dallo scanner, dipende dalla risoluzione impostata, dipende se viene fatta un minimo di post-produzione per regolare i colori (se ce ne fosse bisogno) “ Immagino no scannerizzi male „ Ma... lo immagini o lo sai di già? Se hai qualche scansione fatta da quel laboratorio mettila qui così la vediamo anche noi... così ci rendiamo conto. |
| inviato il 20 Dicembre 2025 ore 13:17
per mia esperienza, un'immagine digitale è -quasi- sempre migliore rispetto ad una analogica L'analogico ha la grana, il digitale al massimo ha il noise (non sempre, dipende dalla sensibilità impostata) L'analogico invecchia (i colori smontano), il digitale no L'analogico prende graffi e polvere L'analogico, ha una qualità che dipende molto da uno sviluppo ben fatto poi... sulla gamma dinamica ho i miei dubbi sulla pretesa superiorità del digitale: avendo duplicato decine di migliaia di diapositive prima con uno scanner Canon FS 400 US e poi con la DSLR (D850+soffietto macro-zuiko macro 80 f4 1:1), mi sento di affermare che anche la migliore macchina digitale non è in grado di riprodurre la gamma dinamica di una diapositiva. Premetto che il duplicato digitale eseguito con una DSLR è senza alcun dubbio migliore rispetto ad uno eseguito con un buon scanner prosumer. Il problema è che dove il digitale legge ombre chiuse, la pellicola ha ancora dettaglio, e dove il digitale vede cieli slavati la diapositiva vede ancora le sagome delle nubi. La sostanza -sia per la DSLR sia per la ML- è che se esponi per le luci perdi le ombre, e viceversa, per cui è automatico constatare come una diapositiva anche molto 'dura' come la Kodachrome prof. 25 abbia più gamma dinamica di un moderno sensore da 45 mpix. Per ovviare a questo limite, in fase di scatto a volte vado a mascherare i cieli con il classico filtro digradante da paesaggista. Il risultato della digitalizzazione dell'analogico cambia in modo radicale impiegando scanner professionali a tamburo, con i quali si ottengono delle scansioni praticamente 'eterne' come gamma dinamica, assolutamente inarrivabili da ogni altro sistema di digitalizzazione. |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 8:06
Scusa, ma se scatti a Pellicola e le stampi o proietti che te ne frega? :) Se invece vuoi avere un file digitale investi i soldi della digitalizzazione in pile e pannelli i fotovoltaici per ricaricarle. Ne esistono alcuni per caricare i cellulai |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 12:07
Solo un dubbio. Se il negativo ha 3 stop di vantaggio in gamma dinamica rispetto al digitale, come e' possibile che il digitale recuperi meglio le ombre (a patto di esporre per le alte luci)? |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 12:19
In certi casi, non avendo fretta, mi pare di aver capito che fotografare in analogico e scannerizzare i negativi a 4000 dpi si ottengono risultati migliori rispetto ad una fotocamera digitale di cc 24 mpix. Risponde al vero? O è leggenda metropolitana? ******************************************** Difficile rispondere. Le fotografie nella mia galleria sono tutte scansioni a 4000 dpi, per la maggior parte a 16 bit e in parte minore a 8 bit (Nikon Coolscan 4000 ED), ottimizzate in fatto di colore e contrasto da un amico esperto e non certo da me... che sono un risaputo somaro tecnologico In stampa il risultato è veramente ottimo fino al 30x45, ma già sul 40x60 il dettaglio inizia a calare, oltre non sono andato ma, a occhio e croce, direi che sia cosa buona non andate oltre il 50x75. In altre occasioni ho fatto stampare dei files da R6 mk ll a 40x60 e devo dire che il risultato è veramente eccellente, superiore alla scansione direi, ragione per cui, e in tutta onestà, davvero non saprei cosa consigliarti perché se è vero che una pur ottima scansione a 4000 dpi NON È CERTO una scansione a tamburo, è anche vero che queste ultime costano TANTO... sempre ammesso ovviamente che si riesca trovare qualcuno in grado di farle* *) se ti interessa posso fornirti un recapito. |
| inviato il 21 Dicembre 2025 ore 18:19
“ come e' possibile che il digitale recuperi meglio le ombre (a patto di esporre per le alte luci)? „ E' una domanda alla quale non saprei dare una risposta esauriente, perciò ne approfitto per aspettare che qualcuno erudisca anche me |
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