| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 21:50
Ciao, vi riporto uno stralcio di articolo tratto dal blog di Andrea Bariselli, esperto di neuro scienze. C'è un dettaglio che ritorna, quasi fosse un'eco nascosta, quando si studiano le vite delle persone che hanno cambiato il mondo: nessuno di loro era fatto soltanto del lavoro per cui li ricordiamo. Einstein suonava il violino per sciogliere le equazioni che non volevano sciogliersi. Virginia Woolf raccoglieva pietre sulle spiagge del Sussex e le conservava come promemoria di qualcosa che non sapeva ancora dire. Churchill dipingeva tramonti. Nabokov allevava farfalle. Marie Curie andava a funghi con la stessa curiosità con cui scrutava i minerali radioattivi. Chaplin collezionava oggetti inutili, convinto che la comicità vivesse nelle crepe, non nei palchi. Erano hobby. O, come li chiamavamo una volta, passatempi: piccoli rifugi quotidiani che non servivano a nulla se non a farci attraversare il tempo senza esserne travolti. Luoghi dove non dovevamo dimostrare niente a nessuno. Spazi dove l'anima poteva ritrovare il proprio ritmo. Poi qualcosa è cambiato. In modo silenzioso, quasi impercettibile, il gioco è diventato produzione, la passione è diventata prestazione, il tempo libero è diventato tempo monetizzabile. Abbiamo smesso di fare le cose per amore e abbiamo iniziato a farle “per”: per crescere, per mostrarle, per guadagnarci qualcosa, per sentirci migliori, misurabili, approvati. Ma se tutto diventa mezzo, cosa resta come fine? La domanda è semplice e scomoda: che cosa succede a una civiltà quando scompaiono gli hobby—quando niente può più essere davvero inutile? Forse non perdiamo un'abitudine, ma uno spazio interno che ci teneva in equilibrio. Un vento leggero che soffiava anche quando non gli davamo ascolto. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 22:02
Pessimista |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 22:35
Eh sì, forse. Perdonate la mia pesantezza, ma leggendolo mi è venuta in mente la corsa all'attrezzatura che molto spesso facciamo, ammaliati da caratteristiche tecniche che promettono miracoli ma se il fine è quello di raccogliere consensi, diventa “un lavoro”. Che bello uscire con il solo intento di divertirti, senza pensare al risultato… |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 22:47
Per fortuna non è sempre così. Io suono il pianoforte da quando avevo 7 anni, anche se ultimamente riesco a mettere le mani sulla tastiera assai raramente, e l'ho sempre fatto per il mio puro piacere personale, e la stessa cosa vale per le foto, al di là delle poche qui postate. Io credo che in realtà buona parte delle persone coltivi i propri interessi unicamente per sé, e che quanto si vede in rete ne sia solo una piccola parte. Rumorosa, eccessiva, "per", ma comunque minoritaria. O almeno, spero che sia così. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 23:36
Tema molto interessante, in effetti per me la fotografia è un hobby bellissimo, e mi dá tanta soddisfazione. Le passioni ci permettono di uscire dai ritmi quotidiani e di ritrovare la nostra dimensione. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 5:47
La fotografia per me, ma penso di essere in buona compagnia, è un piacere e un divertimento. Faccio molti generi ma il fil rouge sono i concerti di musica classica. Mi capita di farli a pagamento ma la maggior parte li faccio gratis perché mi piace sia la musica che interagire con musiciste e musicisti. Vedo alcune delle mie foto su locandine e manifesti di concerti. Faccio concorsi, partecipo a mostre, stampo e appendo in casa, pubblico sui social, vado a vedere mostre, ecc. Sono in un Fotoclub molto attivo e ogni tanto cambio pure attrezzatura e mi cimento pure con l'IA. Ho raggiunto la pace dei sensi fotografica |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 8:02
direi che non mi ci ritrovo per nulla... Di hobby ne ho anche troppi chitarra elettrica modellismo fotografia videogiochi cura dell'auto anni fa pure la moto, sia cross che stradale, poi sono arrivati i bambini ed è stato meglio vendere tutto |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 8:12
“ La domanda è semplice e scomoda: che cosa succede a una civiltà quando scompaiono gli hobby—quando niente può più essere davvero inutile? Forse non perdiamo un'abitudine, ma uno spazio interno che ci teneva in equilibrio. Un vento leggero che soffiava anche quando non gli davamo ascolto. „ Ci hanno instillato l'idea che tutto può essere monetizzabile e "performance", che i followers e i like sono validazione reale di quello che facciamo, che se per lavoro "fai quello che ti piace", non lavorerai mai un giorno della vita. Tutte emerite cavolate. Trovatevi un posto statale e il tempo libero impiegatelo a fare cose che vi fanno stare bene. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 8:34
interessante, per fortuna non mi riguarda, ma e' palese. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 8:59
Ragionamento interessante; mi fa venire in mente un tipo che incrocio saltuariamente nei boschi quando pratico il mio hobby (cioè la fotografia) mentre lui gira col suo Pick-up (credo che lavori in una azienda agricola qui vicino), ebbene, un giorno, mi si è fermato vicino e mi ha chiesto cosa stessi fotografando : alla mia risposta “mah, faccio foto di piccoli insetti, libellule, farfalle etc” mi ha guardato e mi ha risposto :” ma cosa ci guadagni ? Un panino e un bicchier d'acqua?” Io ho detto che era un passatempo (hobby, appunto) e lui mi ha guardato come se fossi un pi.rla xche' probabilmente non era contemplato nel suo universo che uno facesse una cosa così, solo x passione…..ecco, il succo credo sia proprio questo: x molti non è + concepibile passare del tempo con se stessi solo x godere di una passione xche' se non monetizzi è tutto inutile…. Visioni diverse….. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 9:18
Mah. e' indubbio che quando una attivita' viene fatta in cambio di denaro, anche la piu' bella, si trasformi immediatamente in un lavoro. E' vero che un Hobby in genere e' un qualcosa che si fa per se stessi. Per stare meglio. C'e' chi legge libri e chi si incatena su una sediolina per ore a dipingere minuziosamente soldatini di piombo. Stiamo parlando di attivita' che per quanto impegnative e faticose siano rigenerano. Perche puoi smettere quando ne hai abbastanza. Il lavoro e' appunto diverso. Non puoi smettere quando ne hai abbastanza. Smetti quando hai finito. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 9:29
Comunque la mancanza di hobby non c'entra nulla con il periodo attuale... Semplicemente per molte persone gli hobby sono inutili perdite di tempo e soldi e stringi stringi, hanno ragione Avere hobby è una fortuna, perchè vuol dire che te li puoi permettere, sia in termini di tempo che di soldi. Se sono costretto a far 2 lavori per vivere non ho ne soldi per hobby +/- costosi, ne il tempo per andare a farmi una passeggiatina a raccogliere sassi e rametti gratuiti. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 9:32
Luca direi il contrario.. E' una sfiga non potersi permettere degli hobby. Significa che non hai un minuto per te nella vita. Un hobby non e' necessariamente costoso. Puo' essere anche solo creare un sonetto, o cantare, camminare, annodare fili, etc... |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 9:33
ho integrato mentre rispondevi |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 9:38
“ Un hobby non e' necessariamente costoso. Puo' essere anche solo creare un sonetto, o cantare, camminare, annodare fili, etc „ Esatto, un hobby deve portare serenità, quindi il costo può anche non esserci se questo diventa fonte di stress. |
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