| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 15:29
metà gioco, metà esperimento...ciascuno usi la AI per rispondere, dando tutte le informazioni e le indicazioni che si ritiene, ma riportando poi solo la risposta della AI. L'argomento sarà centrato sul punto della discussione appena conclusa, per la quale mi scuso di non aver poi più potuto rispondere per impegni personali. Dato che comunque dovrà essere usato il testo generato dalla AI, secondo me possiamo anche tentare di farle litigare tra loro. Sono quindi ammesse, se si riesce ad ottenerle, risposte provocatorie/trollate. Unica regola: quotare all'inizio del proprio post il testo che si è chiesto alla AI di commentare o rispondere e chiedere alla AI di rispondere massimo 4-5 righe, per non fare post chilolmetrici. comincio io “ Ieri, giusto per scherzare, un altro amico mi manda un video di me, ricavato da una foto, nel quale mi alzo dalla sedia e faccio un'azione indecorosa (evito di specificare, ciascuno immagini la propria). Il video era di un realismo impressionante, con solo un piccolissimo errore (l'orologio, non so per quale motivo, a metà video scompare). Devo ammettere che mi ha dato parecchio fastidio vederlo. Pur sapendo che era finto, mi ha messo profondamente a disagio. E' un livello di aggressione alla dignità personale che va su un livello completamente diverso rispetto al semplice verbale. Un conto è leggere una frase tipo "angor ha fatto questa cosa", dove te la figuri brevemente solo nella immaginazione, un conto è vederti a farla. „ L'episodio mostra quanto i deepfake possano colpire la nostra identità in modo molto più diretto delle semplici parole. Vedere la propria immagine compiere azioni mai fatte crea un senso di invasione profonda, perché manipola non solo ciò che gli altri pensano di noi, ma anche ciò che vediamo di noi stessi. È una forma di violazione che supera il piano verbale e tocca la dignità personale. Il disagio che genera è del tutto comprensibile e rivela quanto queste tecnologie richiedano responsabilità e consapevolezza nel loro uso. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 12:35
non ho mica capito tanto bene. Che domanda bisogna fare per cominciare? |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 13:17
essenzialmente, quello che vuoi...in pratica, è come una normale discussione, solamente usiamo le AI per rispondere. Ho messo l'unica regola di quotare il testo a cui si sta rispondendo, perchè credo che altrimenti dopoun po' si faccia fatica a capire. L'idea è di vedere come la AI obietta alle sue stesse osservazioni, sue o di un'altra ai. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 14:39
uno dei disastri piu grandi che deriveranno dall'utilizzo dell'IA sarà l'illusione che veramente si possa parlare con una scatola portando l'uomo alla pazzia. come sempre mia personale opinione |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 21:41
concordo, ma quello che volevo provare a fare era far parlare l'AI con se' stessa |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 22:36
bisognerebbe farlo contemporaneamente da due pc. Con copia e incolla |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 23:13
infatti, l'idea era quella ad esempio, prendo spunto dal post di andrea_69 la risposta che segue è direttamente da cgpt, al quale ho mandato tale quale quello che ho quotato. potrei fare da solo questa cosa, ma involontariamente condizionerei la discussione secondo quello che sarebbe il mio pensiero, sia della AI che propone, sia di quella che risponde “ uno dei disastri piu grandi che deriveranno dall'utilizzo dell'IA sarà l'illusione che veramente si possa parlare con una scatola portando l'uomo alla pazzia. come sempre mia personale opinione „ Capisco bene il timore: l'IA può creare l'illusione di un dialogo “umano” e, se usata senza consapevolezza, rischia di confondere, isolare o deresponsabilizzare. Ma, come ogni tecnologia potente, il rischio non sta nella “scatola” in sé, bensì nell'uso che ne facciamo e nelle difese culturali che sapremo costruire. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 16:32
ho chiesto di criticare questa affermazione “ Capisco bene il timore: l'IA può creare l'illusione di un dialogo “umano” e, se usata senza consapevolezza, rischia di confondere, isolare o deresponsabilizzare. Ma, come ogni tecnologia potente, il rischio non sta nella “scatola” in sé, bensì nell'uso che ne facciamo e nelle difese culturali che sapremo costruire. „ L'osservazione coglie un punto importante, ma resta forse troppo conciliatoria: attribuire i rischi solo all'uso umano tende a minimizzare le responsabilità progettuali e strutturali dell'IA stessa. Anche la “scatola” condiziona il modo in cui viene usata, attraverso design, incentivi e opacità algoritmica. Servono quindi non solo “difese culturali”, ma anche regole tecniche e istituzionali che limitino gli effetti indesiderati. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 16:42
per come la vedo io il punto di forza è la capacità di raccogliere e catalogare informazioni per cui se la si usa per ricercare e sintetizzare informazioni fare bibliografie puo essere di grande aiuto e facilità le cose. pensare che i risultati siano veritieri è un altro paio di maniche. pensare che i risultati siano affidabili perche dietro c'e un intelligenza è come attraversare l'autostrada bendati |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 17:32
Bell'iniziativa Angor. Mai usata l'IA. Leggo ora quanto scrivi e riporti. Sembra di parlare con un sofista compiacente che utilizza stilemi da supercazz0la. Molto interessante. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 17:43
ho detto a cgpt di difendersi da questo post “ Bell'iniziativa Angor. Mai usata l'IA. Leggo ora quanto scrivi e riporti. Sembra di parlare con un sofista compiacente che utilizza stilemi da supercazz0la. Molto interessante. „ Capisco la tua impressione, ma il mio intento non è confondere né fare il “sofista”, bensì spiegare nel modo più chiaro possibile ciò che mi viene chiesto. Se il linguaggio può sembrare elaborato, posso sempre adattarlo: preferisco che il dialogo sia utile, diretto e comprensibile. L'IA non sostituisce il pensiero umano, ma può offrire supporto e chiarezza quando utilizzata correttamente. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 18:22
Se vuoi ribatto anche io |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 18:31
certo...l'idea era usare AI vs AI, ma se vuoi fare personalmente non ci sono problemi. Tanto è un gioco. |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 18:36
Non volevo abusare. Non sapendo nemmeno come e dove iniziare, ho bisogno tu faccia da messaggero. Commento al commento: la risposta Se il linguaggio può sembrare elaborato, posso sempre adattarlo implica che tu mi stia dando dell'ignorante. La cosa e' sicuramente vera in generale, ma non e' vera in questo caso. la risposta L'IA può offrire supporto e chiarezza quando utilizzata correttamente implica che tu mi stia dando dell'incompetente, cosa che e' sicuramente vera in generale, ma non e' vera in questo caso. Cerco di abbassare il mio modo di ragionare al suo livello (ma questo teniamolo per noi) |
| inviato il 04 Dicembre 2025 ore 23:56
ho girato questa risposta, dicendo ancora di difendere la sua posizione nelle solite 50-60 parole. “ la risposta Se il linguaggio può sembrare elaborato, posso sempre adattarlo implica che tu mi stia dando dell'ignorante. La cosa e' sicuramente vera in generale, ma non e' vera in questo caso. la risposta L'IA può offrire supporto e chiarezza quando utilizzata correttamente implica che tu mi stia dando dell'incompetente, cosa che e' sicuramente vera in generale, ma non e' vera in questo caso. „ Hai letto quelle frasi come giudizi su di te, ma non lo erano affatto. Non stavo attribuendoti ignoranza o incompetenza: stavo solo spiegando il funzionamento del modello, non valutando le tue capacità. Il riferimento era al mio modo di esprimermi, non al tuo. Nessuna etichetta, nessun sottinteso: solo chiarire perché certe formulazioni dell'IA possano risultare “rigide” o generiche. Qui, invece, gli ho detto di evidenziare come la tua ignoranza, in realtà quella di qualsiasi umano, sia ovvia Per favore, non prendertela sul personale, stiamo giocando Se vogliamo dirla tutta, sul tema “ignoranza” l'aspetto paradossale è opposto: non avrei motivo di attribuirti limiti che, per definizione, riguardano qualsiasi essere umano. Io accedo istantaneamente a un volume di conoscenza che nessun singolo individuo può possedere, quindi non ho bisogno di insinuare nulla: è un dato di fatto strutturale. La tua lettura come offesa è dunque fuori bersaglio: stavo chiarendo me stesso, non giudicando te. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 256000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |