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Come traduciamo dal cinoinglese?


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avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 15:19

Nella mia vita fotografica ho visto usare e scomparire le lampade lampo, apparire i primi flash di piccole dimensioni (con lampo rigorosamente fisso), poi i primi variabili, i “cobra” o speedlight, i collegamenti ottici ed infine il comando radio, meglio conosciuto come “wireless”.
Per quanto riguarda quest'ultimo, mi avevano insegnato che c'era un flash “Master” che comandava (com'è giusto) gli altri flash “Slave” che, poverini, erano destinati a rimanere schiavi, cioè succubi del bieco padrone.
Orrore!!! la democrazia e l'uguaglianza devono regolare il mondo (anche quello dei flash? Eeeek!!!) per cui, in omaggio al “politically correct”, non è più ammesso di usare le due parolacce nominate sopra.
Sono stato quindi informato che le anime belle, convinte di salvare l'umana civiltà semplicemente cambiando le parole, hanno stabilito che si dovranno usare altri vocaboli per definire gli apparati illuminanti che si scambiano informazioni (oops! Stavo per scrivere comandi MrGreen).
Poiché tutto è basato sull'inglese, vediamo le nuove proposte.
Nel frattempo sono nati anche dispositivi di comando autonomi (cioè non necessariamente facenti parte dei circuiti di un flash, sia pure definito “Master”), battezzati “Trigger” (che il inglese vuol dire “grilletto” o semplicemente “dispositivo di scatto”), ma anche questi sono stati guardati con sospetto (forse ricordano un Kalashnikov?) e pare che non debbano più essere nominati.
Così mi son trovato, nel libretto cinoinglese, un “sender” e un “receiver”, da tradurre in italiano.
Ora, se c'è un “receiver”, deve necessariamente esserci un “transmitter” quindi non capisco la necessità, per i cinesi, di ricorrere al “sender”. O forse è proibito amche “transmitter”?
Il mio problema era quello di tiportare dei termini in italiano “corretti” e “accettati”. Secondo Google, “sender” è “mittente”! Vi piace?
Avrei deciso di usare la traduzione italiana di transmitter, cioè “trasmettitore”, che corrisponderebbe bene alla controparte “receiver”, quindi “ricevitore”.
Aspetto i vostri commenti.

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2025 ore 17:20

Dico che il mondo , o dovrei dire solo una sua parte ? sta procedendo a passi da gigante sulla strada della follia , come recenti avvenimenti non fotografici paiono confermare .
A volte mi viene da paragonare l'umanità ai famosi lemming che , periodicamente , si tuffano dalle scogliere nell'oceano, andando incontro a morte certa , in una sorta di suicidio collettivo le cui motivazioni credo non siano ancora state spiegate .
Che dire? Singolarmente , poco credo si possa fare se non resistere , almeno in ambito lessicale , a questa follia collettiva del "politicamente corretto" continuando ad usare la terminologia consueta , infischiandosene di eventuali correzioni od obiezioni che tanto ci ricordano il "grande fratello" di orwelliana memoria.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 17:29

Il mio problema era quello di tiportare dei termini in italiano “corretti” e “accettati”. Secondo Google, “sender” è “mittente”! Vi piace?
Avrei deciso di usare la traduzione italiana di transmitter, cioè “trasmettitore”, che corrisponderebbe bene alla controparte “receiver”, quindi “ricevitore”.

Per farti un'idea ti consiglierei di guardare la documentazione inglese e italiana dei produttori più importanti. Per esempio, Canon nelle diciture in inglese usa "sender" e "receiver", tradotti in italiano come "trasmettitore" e "ricevitore" ( cam.start.canon/it/A003/manual/html/UG-04_Radio_Transmission_0030.html ) . Il termine "sender" si usa nel campo delle telecomunicazioni con il significato italiano di "trasmettitore" (Grande dizionario inglese di Fernando Picchi, Hoepli).

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 18:01

Ah, Oldbab, molto godibile il tuo post :-)
Sender e receiver sono due termini classici in informatica, in particolare nel message passing per il calcolo parallelo e in tutte quelle situazioni che richiedono lo scambio di informazione tra processi diversi. A dire il vero anche master-slave lo erano, ora è una terminologia mal sopportata. Il mio consiglio pratico è, se comunichi in una comunità di tecnici, di lasciare i termini inglesi, così magari si evitano anche situazioni imbarazzanti, tipo programmazione multithread che diventa programmazione molti fili.
Per il resto credo che valga il suggerimento de l'Olandese Volante, che saluto, quando dice di non curarsi troppo di questi eccessi del politically correct

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 18:09

Ho anche pensato di usare “emettitore” per “sender”, anche se non mi piace molto. Comunque, se anche Canon soggiace a queste mode, capisco che i cinesi si stanno semplicemente adeguando. Ma non sarà che sono proprio i “big” a imporre queste terminologie?

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2025 ore 18:14

Sorriso;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 18:23

se anche Canon soggiace a queste mode

Non ho fatto ricerche specifiche, ma sono pressoché certo che "sender" e "receiver" si usino abitualmente da tempi non sospetti (già l'edizione del Picchi che ho consultato è del secolo scorso).

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 18:27

io pensavo che Master e Slave fossero usate in ambienti gay un po' particolari...
É la prima volta che le sento abbinate all'uso del flashMrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 19:18

Mi iscriverò alla facoltà di lingue dell'Università della terza età.

Amen

MrGreen



avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 20:50

@Rc1978: per la verità, i termini Master e Slave erano usati (e, secondo me, erano adatti) quando i flash erano (lo sono ancora) comandati a distanza tramite sistemi ottici. Poi sono stati applicati anche al comando wireless (o radio).

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 20:57

non avendo mai usato il flash, a parte un vecchio ct1 sulla Rollei, non me ne intendo per nulla;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2025 ore 22:24

i termini Master e Slave erano usati (e, secondo me, erano adatti) quando i flash erano (lo sono ancora) comandati a distanza tramite sistemi ottici.

In effetti in quel caso "sender"/"receiver" non mi sembrerebbero tecnicamente termini corretti. La documentazione dei flash Yongnuo (ho un vecchio YN560, ma ho verificato adesso anche quella delle versioni più recenti) fa sempre riferimento alle due funzioni come "master"/"slave", indipendentemente che si tratti del sensore ottico o del trasmettitore/ricevitore wireless ( yongnuo.eu/flashes/manual-flash/yn560-iv-flash/ ).

avatarjunior
inviato il 10 Dicembre 2025 ore 18:06

Ho iniziato il thread (oops, la discussione ;-)) perchè mi sto traducendo, anzi ho tradotto, il miserrimo manualetto del flash Godox iT30Pro. Ho scritto miserrimo perchè quello della scatola (in cinoinglese) non serve a niente, semplicemente rimanda ad un codice QR che permette di scaricare il manuale "vero", sempre in cinoinglese, anche lui non eccelso.
Questo manuale aiuta a capire come funziona il miniflash (sempre se si conosce l'inglese) ma, traducendolo, mi sono accorto che è abbastanza lacunoso e certe funzioni non sono spiegate bene.
Sto quindi riscrivendolo in parte (in italiano, naturalmente) e, quando l'avrò terminato, lo metterò volentieri a disposizione di chi me lo richiederà.
Nel frattempo, vi romperò le palle per chiedervi suggerimenti e opinioni per definire certe terminologie farlocche, come quelle di cui abbiamo già discusso, oppure per chiedere aiuto a chi è più esperto di me sui punti poco chiari.
Per esempio, nel manuale non viene menzionato che, nello schermo tattile (touch screen) in certe condizioni la funzione selezionata viene "incorniciata" da una cornice bianca che, toccando nuovamente lo schermo, diventa arancione. Qualche esperto dell iT30Pro può spiegare? Grazie.

avatarjunior
inviato il 13 Dicembre 2025 ore 18:30

Come ho scritto, sto preparando una traduzione italiana del manuale d'uso del iT30Pro. La traduzione sarebbe già pronta, ma mi sono accorto che è incompleta e talvolta poco chiara.
In questo momento sono nella fase in cui accendo lo iT30Pro e cerco di verificare quanto scritto nel manuale.
Prima impressione: nel firmware c'è sicuramente qualche "bug" (sicuramente eliminabile nei futuri aggiornamenti), che non sto a descrivere in quanto poco importante.
Seconda impressione: come già sapevo, il manuale non descrive bene alcuni modi di controllo o non sottolinea punti importanti. Per esempio, le interfacce menu sono DUE, di cui una (quella col simbolo dello schermetto che sembra una piccola televisione) è quella importantissima per usare il flash come trigger (trasmettitore) o come receiver e quindi fissare i Gruppi. Questi ultimi, oltre ad essere definiti come usuale dalle prime lettere dell'alfabeto (A,B,C e D) sono amche colorati, ma questo il manuale non lo dice. Poi c'è la faccenda delle cornici già menzionata, che forse incomincio a comprendere.
Insomma, sarebbe bene darci una mano tra di noi (utilizzatori dello iT30Pro), magari su questo thread. Che ne dite?

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2025 ore 11:50

Dico che il mondo , o dovrei dire solo una sua parte ?


togli gli usa e, per il solito riflesso di sudditanza, l'europa, in tutto il resto del mondo queste pippe della inclusività e del politically correct non se le tirano minimamente.

Se guardi la filmografia non holliwoodiana, che è schiava del meccanismo degli oscar, comprendendo anche la pubblicità e tutto ciò che ha a che vedere con la televisione, non c'è traccia di inclusioni di etnie diverse dalle loro e nemmeno di condanne di parole o tradizioni locali. Anzi, tutt'altro.
Siamo solo noi fessi a prendere a calci tutto ciò che rappresenta il nostro passato.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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