| inviato il 20 Giugno 2025 ore 15:52
Ciao a tutti, ieri sono stato a vedere una mostra fotografica a Riccione, Magnum e il mare mi sembra si chiami.
Diciamo che mi piace fotografare, guardare foto ma non sono suor super esperto di tecnica. Ieri ho visto parecchie foto esposte che nel mio pensiero erano sbagliate. Tante coi piedi tagliati, una anche la testa. Molte con la linea del mare storta. Sono io che sbaglio e mi fossilizzo troppo su ste cose?
Comunque la mostra mi è piaciuta nel suo complesso.
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| inviato il 20 Giugno 2025 ore 16:04
“ Sono io che sbaglio e mi fossilizzo troppo su ste cose? „
Considerando la tipologia di foto degli autori esposti nella suddetta mostra, tendenzialmente direi di sì :) |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 16:09
Sono tecniche usate da sempre. Sia Cartier Bresson che Erwitt ne hanno fatto ampio uso ad esempio, di solito con intenti umoristici o spiazzanti. Gli orizzonti inclinati hanno poi avuto un revival negli anni '90. Detto questo a me raramente garbano. Fatti al giorno d'oggi, tranne rari casi, poi mi sanno un po' di stantio e di forzato. Dipende comunque sempre con che intento si fanno. Vale in fondo lo stesso con le linee verticali "storte" nella fotografia di architettura. Di norma non si fa, ma ci sono casi in cui ha senso. |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 17:23
Per me gli orizzonti storti, in particolar modo marini, sono un pugno nell'occhio già in situazioni di scatti sportivi e dinamici, se poi parliamo di paesaggistica con gli orizzonti storti per me si configura un reato da pena detentiva.
Per quanto concerne la figura intera con testa o piedi tagliati a me dà molto fastidio. |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 17:41
Saranno le foto di Martin Pare, un grande, sembrano quelle che faceva mio padre negli anni 70, solo che lui le faceva a caso |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 18:09
Il fatto che ti fai la domanda è positivo: in fondo ti stai chiedendo perché autori grandi come quelli che espongono si possono permettere di non rispettare certe regole auree e perché le loro foto hanno un valore che altre "perfette" non hanno. Potrei fare l'esempio di Ghirri, che molti ho visto denigrare come autore di foto "infantili" (nel senso che potrebbe farle chiunque), mentre in realtà sono foto molto meditate e sorrette da un pensiero che la maggior parte dei fotografi non arriva ad avere.
In sostanza sei sulla buona strada e, interrogandoti su questi aspetti, inizi ad aprirti l amente erso nuove possibilità (da studiare e approfondire ma che potrebbero portarti ad esprimere qualcosa di più personale.
Buon inizio |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 18:43
La fotografia è un linguaggio. Se fai paesaggi commissionati dal National Geographic, o più banalmente paesaggistica da fotoamatore, gli orizzonti devono essere dritti.
Se fai reportage sociale, a nessuno importa dell'orizzonte o del piede tagliato, che magari è importante in un ritratto o una fotografia di moda. Puoi trovare tante altre analogie anche nel linguaggio parlato o scritto, oltre quello visivo. |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 18:50
Questa ci ha messo pure la firma ...
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| inviato il 20 Giugno 2025 ore 19:02
Che funzione assolve l'orizzonte storto in questa ultima, oltre che farmi venire il nervoso? Io se cammino non ubriaco non vedo l'orizzonte inclinato per cui l'effetto che ne risulta è immediatamente di qualcosa di errato, artefatto. Poi provo a cercare qualche elemento che giustifichi questa scelta, non lo trovo e finita li. C'è qualcosa di profondo oltre a questo ?
Vice versa il piede tagliato dell'esempio sopra può essere un'imperfezione sarà voluto forse sì forse no, ma non è la prima cosa che noto. |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 19:06
“ Ad esempio la prima foto, il piede del ragazzo in primo piano tagliato è la prima cosa che mi viene da guardare!! „
Sono immagini scattate al volo, non sempre tutto riesce perfetto.
Comunque basta che ti fai due domande:
1) Quelle due foto secondo te hanno un contenuto significativo? Ti comunicano qualcosa?
Se la risposta è no, allora piede o non piede poco cambia.
2) se invece le trovi interessanti, allora la domanda è: il fotografo ha fatto bene a conservarle? Noi avremmo perso qualcosa se le avesse buttate?
Io francamente credo che l'interesse per il contenuto prevalga sempre su qualche errore formale.
In ogni caso Scianna è vivente. Puoi scrivergli e porre a lui la questione. E' bravo con le parole, ha una bella testa. Dote non comune fra i fotografi anche famosi.
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| inviato il 20 Giugno 2025 ore 20:09
quelli che oggi chiamiamo "errori" una volta si chiamavano "scelte stilistiche" |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 20:30
Sì ma nel caso del piede tagliato la scelta stilistica non credo sia consistita nello scattare apposta col piede tagliato. La scelta stilistica magari sta nell'approccio di scattare al volo, di non curarsi di quell'aspetto, di non scartare la fotografia solo perché aveva il piede tagliato. Ma non penso sia stato tagliato apposta.
Invece ad esempio quell'orizzonte storto è deliberato, è stato fatto apposta. Perché? Per comunicare che cosa ? Mi viene difficile rispondere dato che non c'è praticamente nulla nell'immagine se non cielo e mare separati da una linea storta. Non mi dice niente. |
| inviato il 20 Giugno 2025 ore 20:41
Io lascerei perdere chi pubblica qui, perché tutto sommato chissene importa.
Si stava parlando di una mostra fotografica di fotografi della Magnum
Quindi per lo meno per prima cosa io m'informerei, studierei gli autori e cercherei di capire perché certe cose sono state fatte in un certo modo. Poi se non ci riesco chiedo lumi.
Se non si fa così tra poco arriviamo a dire che Capa ha cannato le foto dello sbarco in normandia perché sono sfuocate. E lì mi do una martellata sui coglioni |
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