| inviato il 07 Giugno 2025 ore 18:57
Magari ti arrabbierai, ma trovo il tuo articolo molto superficiale e volutamente provocatorio. L'equazione della parabola non è meno importante dell'integrazione per parti, così come la vita e le opere di Ungaretti non sono meno importanti di quelle di Leopardi. L'abilità del candidato sta nel trovare i giusti collegamenti. Naturalmente alcuni argomenti sono più ostici di altri, nella valutazione della prova si tiene conto anche della complessità dell'argomento scelto. Come è falso il fatto che la commissione sta muta ad ascoltare il candidato: spesso si approfondiscono i collegamenti proposti dai candidati e se il collegamento è debole o inesistente gli si suggerisce un argomento. |
| inviato il 08 Giugno 2025 ore 6:57
“ Magari ti arrabbierai, ma trovo il tuo articolo molto superficiale e volutamente provocatorio „ @F0rex io ho condiviso i suoi articoli con alcuni ragazzi e tutti possiamo farci una idea leggendo 500 futuri disoccupati che scalpitano e vanno in estasi per un berrettino rosso. e nel sito, nei commenti all'articolo potete leggere le opinioni su chi frequenta questa piattaforma. credo che la cosa più sensata sua condividerli all'esterno di juza nelle sedi dove a poter replicare dovrebbero essere i giovani ed i soggetti coinvolti. tutti hanno il diritto di dire la propria, è auspicabile sempre un confronto. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 13:52
@Federico. Leggo sempre i tuoi spunti, li trovo molto divertenti. Il punto a mio avviso non è tanto una riforma, ma gli effetti accumulati nel tempo a seguito della medesima. Questi ultimi sono misurabili e solo questi danno un vero senso all'intento originale del legislatore. Sta alla comunità valutare o giudicare se l'istituzione (scolastica), con metodi e regole, è sufficiente a formare futuri uomini e donne. E' questo che pone l'altezza dell'asticella; ed è ancor più evidente che su questo punto ci saranno sempre profonde divergenze tra chi viene interpellato, per estrazione sociale, percorso formativo, inclinazione all'approfondimento culturale. In genere un insieme di regole è immagine di chi le propone. Se l'obiettivo è formare un individuo in grado di formalizzare un pensiero critico con gli strumenti di cui dispone, ecco fino ad oggi, indipendentemente da chi vi ha messo mano, ha avuto ben poco successo. Ed il percorso intrapreso rimane ancor più scivolo per il futuro. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 16:03
Fabio F77 ... Ma non dimentichiamo che insieme alla formazione di persone adulte, critiche, strutturate per il vivere sociale, andrebbe un po' curata la formazione, ad esempio, di tecnici, di professionisti che possano sostenere la crescita e il la corretta gestione di un Paese che avrebbe grande bisogno di menti pensanti. Ed è questo l'aspetto più trascurato da tutte le riforme, quello dove le chiacchiere cominciano a stare a zero. ce ne accorgeremo nei prossimi 10/20 anni e già adesso per chi ha voglia di tenere aperti gli occhi. I risultati, in tal senso, sono misurabili, fattuali. Diplomiamo tecnici che sono una pallida ombra di quelli che li hanno preceduti. Assisto ogni anno (e siamo in procinto di nuove conferme) a performance sconcertanti nelle quali, ad esempio, ad un geometra non si chiede più neppure di saper leggere (leggere, non progettare!) il disegno tecnico di un calcestruzzo armato. Un geometra diplomato trenta anni fa, al confronto, apparirebbe come un ingegnere civile. E questo nonostante (o forse a causa de) gli strumenti informatici che si hanno oggi a disposizione. Vale quanto verificato, poi, agli esami di abilitazione ( mi permetto di ricordare il mio articolo nel merito www.larivistaintelligente.it/raccoglitori-di-zucche/federico-maderno/) Fattuale, ripeto, non opinabile: abilitiamo ignoranti, e il sistema, com'è inevitabile, si autoalimenta. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 16:09
Io sto sempre più chiedendomi il senso dell'esame di maturità. Non fornisce una reale valutazione dell'intero percorso di studio, perchè si tratta di esame singolo e solo su una ristretta cerchia di materie. Non può essere usato per "validare" o "accertare" il percorso formativo dello studente, perchè in questo modo si mette in dubbio il sistema stesso di avanzamento della scuola nelle varie classi. Diversamente, ad esempio, l'esame di stato per l'abilitazione alla professione (es. ingegnere) ha senso, perchè uno potrebbe farlo anche anni dopo il termine dell'università, per cui ci sta che l'ordine voglia verificare che la persona abbia ancora conoscenze adeguate. Insomma, non riesco a capire quale possa esserne il senso pratico e reale, a parte il solito classico italiota "abbiamo sempre fatto così". A mio avviso dovrebbe essere più come l'università, dove il voto finale è la media e l'eventuale tesi al massimo porta dei punti in più. Ma visto come è in italia, ossia un esame vero e proprio con tanto di possibilità (moooooolto teorica) di essere bocciato, secondo me è una boiata anacronistica che andrebbe tolta o rivista completamente, come ad esempio è in altri paesi europei. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 16:25
peraltro, per tornare in argomento, quello dei collegamenti è il top dei top della farsa: quasi sempre vengono proposti collegamenti a situazioni attuali, quando da SEMPRE i programmi scolastici fanno sprecare anni di storia a studiare, ripetutamente, la storia antica, finendo sempre per dedicare a quelli che ormai sono gli ultimi 100 anni, gli ultimi 3 mesi della classe finale, quando va bene. ma l'importante è sapere che giulio cesare varcò il rubicone il 10 gennaio del 49, e guai se uno studente non ricorda se fosse il 10 o l'11 di gennaio di quell'anno. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 16:32
Mi sembra che l'autore, benche' facente parte del corpo docente, non abbia messo in evidenza che l'orale vale il 20% del punteggio. Per quel che riguarda quanto scritto da Angor: il percorso formativo dovrebbe esser valutato dal 40% del punteggio assegnato dal triennio e dai due scritti per un totale dell'80% del punteggio. Crediti formativi ottenuti nel triennio Possono andare da un minimo di 22 a un massimo di 40 punti. Voto della prima prova Può andare da un minimo di 0 a un massimo 20 punti. Voto della seconda prova Può andare da un minimo di 0 a un massimo 20 punti. Voto del colloquio orale Può andare da un minimo di 0 a un massimo 20 punti. Noto una costante predisposizione alla polemica ed al versar feci su qualsiasi argomento relativo all'educazione senza alcuna proposta alternativa concreta. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 16:39
l'alternativa concreta l'ho indicata: usare i voti dell'intero percorso scolastico o, al limite, degli ultimi 3 anni. Eventualmente dare la possibilità agli studenti di preparare un lavoro, tipo tesina, con il quale al massimo aumentare il voto finale per arrivare al massimo del punteggio, dato che credo che nessuno studente possa presentare una MEDIA del 10 su 3 anni. Peraltro, con la scusa dell'esame, di fatto la 5a per le materie non di esame è quasi totalmente persa, quindi oltre a non servire a nulla, l'attuale esame di maturità è pure dannoso. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 16:42
“ usare i voti dell'intero percorso scolastico o, al limite, degli ultimi 3 anni. „ Angor: si fa gia' cosi' per il 40%. Poi i due scritti e poi l'orale. l'orale vale il 20% che uno sia genio o capra c'e' differenza di 10-15 punti al massimo grazie all'orale. “ Peraltro, con la scusa dell'esame, di fatto la 5a per le materie non di esame è quasi totalmente persa, quindi oltre a non servire a nulla, l'attuale esame di maturità è pure dannoso. „ Non sai di cosa parli. Sei rimasto 20 anni indietro. Ora si portano tutte le materie all'orale, tutte quelle del triennio, mica solo del 5o Confermi quanto scrivevo nel tuo intento esclusivamente polemico. Cazz, 'manco usare google prima di scrivere boiate. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 17:02
parlo degli esami scritti, gli orali portano solo formalmente tutte le materie, dato il bassissimo livello di approfondimento possibile. E, infatti, le materie degli scritti vengono diffuse il più tardi possibile perchè sanno benissimo che le materie non uscite sono abbandonate e gli insegnanti devono ricorrere al ricatto del voto per riuscire a mantenere un minimo di attenzione da parte degli studenti. Il 40% viene deciso dal percorso totale, ma il 60% è comunque deciso sulla base di 2/3 scritti e 1 orale. L'esame di maturità è una stortura che ammorba le superiori da 50 anni e, a riprova, è continuamente oggetto di riforme e revisioni nelle modalità. Guarda caso, le modalità di giudizio finale delle università non sono mai cambiate: media + voto tesi. Semplicissimo. Tranquillo che google lo so usare, ma so anche guardare e capire cosa succede nella realtà. E la realtà è che l'esame di maturità è alternativamente o una farsa, o una roulette a seconda di quanto spostino il peso sul percorso o sulla performance dell'esame. PS: ovviamente, non sto nemmeno a chiedere lo sforzo di discutere senza finire con l'assumere toni offensivi e arroganti...a qualcuno si può chiedere, altri è inutile, tanto non ci arrivano... |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 17:23
“ Diplomiamo tecnici che sono una pallida ombra di quelli che li hanno preceduti. Assisto ogni anno (e siamo in procinto di nuove conferme) a performance sconcertanti nelle quali, ad esempio, ad un geometra non si chiede più neppure di saper leggere (leggere, non progettare!) il disegno tecnico di un calcestruzzo armato „ Porto anche io la mia esperienza: i miei alunni sono anch'essi tecnici, alla maturità viene chiesto loro di progettare una base dati, interrogarla e sviluppare una parte dell'applicativo per interfacciarsi ad essa. Nel corso degli ultimi anni hanno partecipato a concorsi dove hanno portato le loro idee, realizzando ad esempio un guanto con alcuni sensori per rilevare dei movimenti (progetto premiato dalla regione Lombardia) oppure un certino dei rifiuti smart. Alcuni ragazzi di quarta hanno partecipato quest'anno ad una lezione universitaria e sono riusciti a interagire con il docente. Altri hanno partecipato alle finali nazionali di cyber security. Posso affermare con certezza che le loro competenze sono sufficienti per continuare negli studi o iniziare a lavorare. Io credo che tu parta con dei pregiudizi sui ragazzi di oggi, che è l'errore più grande che un docente possa fare, e te lo dico da collega. “ Il 40% viene deciso dal percorso totale, ma il 60% è comunque deciso sulla base di 2/3 scritti e 1 orale. „ Di quel 60%: il tema è un elaborato la cui preparazione richiede capacità che vengono sviluppate nel corso di tutta la vita dello studente. La seconda prova, di indirizzo, richiede anch'essa in parte competenze pregresse: per caso si fa latino e greco solo in quinta o si inizia a studiarlo prima? Lo studio di funzioni non richiede conoscenze matematiche pregresse? Rimane fuori l'esame orale che effettivamente si basa sulle materie del quinto anno: quel famoso 20% del totale. Adesso, possiamo discuterne quanto vogliamo, tutti i sistemi sono migliorabili, ma l'errore che spero nessuno commetta è giudicare la preparazione dei ragazzi (che sono nostro futuro) da come è formalizzata una prova finale di un percorso di studio |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 18:06
“ ovviamente, non sto nemmeno a chiedere lo sforzo di discutere senza finire con l'assumere toni offensivi e arroganti...a qualcuno si può chiedere, altri è inutile, tanto non ci arrivano... „ Hai ragione Angor, scusa. Per il resto: per quel che ho visto per mio figlio che si e' maturato l'anno scorso di sti tempi: i docenti hanno posto interrogazioni e compiti con modalita' analoghe a quelle degli esami universitari durante tutti e 5 gli anni. Voglio dire: si fa presto a buttarla in caciara contro il sistema quando siamo noi individui che possiamo cambiare le cose (vedasi intervento di F0rex precedente). La madre degli stolti e' sempre incinta ma noi vogliamo che sia tutto perfetto. Ci si lamenta a prescindere. Chi conosce Fisica, sa che si parte dagli errori di misura. Un'ingegnere parte con la fallacia insita nel progetto (vedasi la meccanica della frattura che ha sostituito prima il safe life e poi il fail safe nel progetto strutturale dei velivoli negli anni - oh almeno fino al 2000 eh). Capisco ma non concordo con lo sconforto dei docenti. E' vero t'hanno dato una ciofeca di automobile e che ti pagano una miseria umiliante. Ma il divertimento e' nello stare assieme in auto. Di norma e' il leader scarso non il seguito. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 18:28
La colpa della febbre è il termometro: basta buttarlo via. |
| inviato il 11 Giugno 2025 ore 18:31
nono: il dovere del dottore e' prevenire la patologia quando possibile. Quando non possibile, diagnosticarla e curarla. E' gia' la seconda volta che critico i tuoi post con cui non sono d'accordo. Ed e' gia' la seconda volta che assumi atteggiamento vittimistico. Ti esponi: sii aperto alle conseguenze. |
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