| inviato il 03 Giugno 2025 ore 0:11
Riporto una delle molte notizie che si susseguono nelle ultime settimane riguardo la recessione incontrollabile del Glaciar Perito Moreno in Argentina. La perdita di massa sul fronte è stata dichiarata irreversibile e la caratteristica parete di ghiaccio parallela alla Península de Magallanes è ormai solo un ricordo per chi ha potuto visitare il ghiacciaio prima di questo autunno australe. Lo stretto Canal de los Témpanos è ora un braccio d'acqua esteso dove gli iceberg cadono senza sosta. www.lanacion.com.ar/sociedad/irreversible-el-glaciar-perito-moreno-per Il link è in spagnolo, ma facilmente traducibile. Ancor più scioccanti sono le foto di questi ultimi giorni dove la scomparsa del fronte appare davvero spaventosa: www.facebook.com/share/p/1NJhSs7hUE/ www.facebook.com/share/p/1BhPCcaG6y/ Le pareti nord e sud si uniscono ora in un vertice e il ghiacciaio termina in una punta. È un colpo molto duro. C'è qualcosa di sacro racchiuso tra quelle montagne. Probabilmente solo i fortunati che negli anni hanno potuto visitare le zone Sud e Nord del Parque Nacional Los Glaciares potranno capire la frustrazione. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 11:52
gianluca capisco la tua frustrazione per quel posto bellissimo, ma sta succedendo in tutto il mondo, e nessuno o quasi fa nulla, poi c'è chi nega che stia succedendo “ In 2024, glaciers globally experienced widespread mass loss, with the year marking the fourth most negative year on record for glacier mass loss. This trend is directly linked to rising global temperatures and increased greenhouse gas concentrations . Specific regions like Scandinavia, Svalbard, and North Asia saw their highest annual glacier mass loss on record. The World Meteorological Organization (WMO) reported that 2022-2024 witnessed the largest three-year loss of glacier mass on record, with a total loss of 450 billion tons in the 2024 hydrological year. Here's a more detailed look at the situation: Global Glacier Mass Loss: The WMO confirmed that all glaciers globally experienced mass loss in 2024. Extreme Losses in Specific Regions: Scandinavia, Svalbard, and North Asia experienced their worst year on record for glacier mass loss, with significant ice thickness reductions. European Glaciers: Glaciers in all European regions, including the Alps, experienced a net loss of ice. Alps: The Alps saw an average ice thickness loss of 1.2 m in 2024. Scandinavia and Svalbard: Glaciers in these regions experienced an average ice thickness loss of 1.8 m and 2.7 m, respectively, representing the highest rates of mass loss on record. Implications: The continued melting of glaciers is contributing to sea-level rise, impacting water resources, and potentially causing natural hazards. Long-Term Outlook: The trend of glacier mass loss is expected to continue throughout the 21st century and beyond, driven by increasing surface temperatures. Water Resources: The melting of glaciers affects water supplies for drinking, agriculture, and other uses, particularly in areas that rely on glacial meltwater. Global Impact: The interconnected global economy is indirectly impacted by the dramatic changes in water resources and other resources that glaciers provide. „ |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 12:17
Eh già, però il cambiamento climatico non esiste..... no no...... E sono già diversi gli spettacoli naturali (paesaggistici o faunistici, comunque "di habitat") che credo non potrò più ammirare quando spero avrò tempo di farlo, da "vecchio". |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 12:26
confermo, purtroppo, che il fenomeno e' in atto ormai da anni in tutto il mondo, e, secondo me, e' irreversibile.....frequento le nostre alpi ormai da 40 anni ed ho tanti ricordi e scatti effettuati prima ed anche attuali. Frequentai la Marmolada (l'unico ghiacciaio dolomitico italiano) nel lontano 1981 ed era tutto un'altra cosa rispetto all'attuale e sta scomparendo. Gli scienziati, tempo fa, hanno gia' previsto che nel prossimo futuro si ridurrano a colline con continui crolli derivanti anche dal fatto che il permafrost si sta sciogliendo con le temperature eccessive attuali e future. Questo e' un articolo che vi riporto dell'estate del 2023: Sul Monte Rosa ci sono stati più di 0 °C per quasi cinque giorni A causa di un sistema di alta pressione tra l'Europa centrale e l'Italia settentrionale, che ha alzato le temperature sulle Alpi Tra le 4 di mattina del 4 settembre e le 21:30 dell'8 settembre le temperature in cima al Monte Rosa, in Piemonte, non sono mai scese sotto gli 0 °C: è il periodo più lungo almeno degli ultimi vent'anni. In gergo quando la temperatura scende sotto gli 0 °C si parla di rigelo notturno, condizione che di solito permette all'acqua liquida presente intorno ai ghiacciai in alta quota di solidificarsi. I dati vengono registrati dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) e fanno riferimento all'osservatorio meteorologico di Capanna Margherita, sulla Punta Gnifetti, a 4.554 metri di altezza sul Monte Rosa, un centinaio di metri più in basso della cima. Secondo questi dati nella stazione Capanna Margherita l'ultima temperatura pari o superiore a 0 °C fu registrata proprio nel 1958, prima del blocco alle rilevazioni, mentre dal 2002 al 2023 le temperature sono sempre state inferiori agli 0 °C. Negli ultimi anni però sul Monte Rosa i giorni con temperature minime considerate elevate, ossia superiori a -1,5 °C, sono stati sempre più frequenti. I livelli maggiori sono stati raggiunti proprio la scorsa settimana, con 0,8 °C registrati il 6 settembre e 0,4 °C il 5 settembre: i livelli più alti almeno degli ultimi vent'anni. Di recente anche lo zero termico è stato particolarmente elevato in Piemonte, raggiungendo i 5.170 metri il 5 settembre nella stazione di Cuneo Levaldigi. Lo zero termico è uno degli indicatori più importanti per capire le condizioni meteorologiche in montagna e in generale ad alta quota: in sostanza indica l'altitudine a cui l'aria è a una temperatura di zero gradi, e per questo si misura in metri e non in gradi Celsius. Lo zero termico viene misurato con palloni sonda che vengono lanciati a cadenza regolare nel cielo: hanno un diametro di circa due metri, vengono gonfiati a elio e trasportano una piccola sonda che misura diversi parametri, tra cui appunto la temperatura dell'aria, e che trasmette i risultati ottenuti alla stazione meteorologica. Oltre a quello relativo al maggior numero di giorni senza rigelo sul Monte Rosa, sono già stati registrati altri quattro record in Piemonte per quanto riguarda le temperature massime di settembre: a Passo del Moro con 16,9 °C, a Formazza con 19,2 °C, a Lago Paione con 20,6 °C e a La Colletta con 18,7 °C, tutti situati sopra i 2.000 metri di altitudine. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 16:06
“ frequento le nostre alpi ormai da 40 anni „ Seconda metà dell'agosto '79, alle pendici del Pelmo nelle Dolomiti, a una quota di circa 2.000 mt, bivaccammo per essere pronti all'attacco di una via alle prime luci. Cenammo al buio, sotto una stellata che ci tolse il fiato, ma ci risvegliammo sotto zero (per la verità dormimmo ben poco ), con circa 20 cm di neve. Potrebbe, forse, accadere anche attualmente una nevicata estiva nelle Dolomiti, ma all'epoca era un fatto molto più frequente di oggi. Com'era frequente che i nevai non si sciogliessero durante la stagione estiva nei punti meno esposti al sole. Com'era anche abbastanza frequente trovare ghiaccio sotto un primo strato di ghiaia nei ghiaioni. Il ghiacciaio della Marmolada, in effetti, è un pallido ricordo di quello di quarant'anni fa. Molte cime Dolomitiche si stanno letteralmente sgretolando a causa del cambiamento climatico. Posso solo ringraziare la sorte per aver fatto in tempo a godermi le mie montagne in un periodo climatico che forse non tornerà mai più, nel corso della mia vita e probabilmente anche di quella delle prossime generazioni. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 16:22
Triste, tutto molto triste |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 16:37
“ È un colpo molto duro. C'è qualcosa di sacro racchiuso tra quelle montagne. Probabilmente solo i fortunati che negli anni hanno potuto visitare le zone Sud e Nord del Parque Nacional Los Glaciares potranno capire la frustrazione. „ “ Triste, tutto molto triste „ In natura tutto è in movimento ed in continuo cambiamento. Disperarsi, a mio avviso, non ha senso. Nel tardo medio evo, dalle mie parti (Ossola) i Walser coltivavano e vivevano ad alte quote. Dopo avvenne la "piccola glaciazione" e dovettero scendere di quota per sopravvivere. Cose accadute da sempre e che oggi i mezzi mediatici "pompano" creando ulteriori paure. |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 19:11
“ Posso solo ringraziare la sorte per aver fatto in tempo a godermi le mie montagne in un periodo climatico che forse non tornerà mai più, nel corso della mia vita e probabilmente anche di quella delle prossime generazioni. „ Il punto non sarà tanto che non potremmo vedere cose che non ci saranno più (ricordo anch'io la marmolada), ma lo sconvolgimento della biodiversità e quindi possibili crisi alimentari su scala globale, questo è lo scenario più preoccupante un milione di specie sono a rischio estinzione
 |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 19:16
sulla piccola era glaciale e su quello che sta succedendo ora
 |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 19:47
"secondo te" e "secondo la grandissima maggioranza della comunità scientifica" sono due cose abbastanza diverse (con tutto il rispetto per te) i cambiamenti del clima sono sempre esistiti ma una quantità così grande di anidride carbonica non è mai stata immessa in atmosfera come è successo negli ultimi due secoli (e in. particolare nell'ultimo) questi gli ultimi 40k anni
 |
| inviato il 03 Giugno 2025 ore 22:53
La CO2 è il gas della vita. Cambiare l'andamento climatico, non è come regolare il climatizzatore di casa. Il clima è caratterizzato da un'insieme di componenti chimiche, fisiche, orografiche, elettromagnetiche , astrofisiche, ecc., che solo un arrogante potrebbe pensare di poterle cambiare senza sapere a quali imprevedibili conseguenze si potrebbe andare incontro. Basterebbe piantare più alberi per cambiare radicalmente l'andamento di certi valori di CO2 apportando solo benefici al pianeta e con buona pace della cosiddetta "comunità scientifica ". |
| inviato il 04 Giugno 2025 ore 0:47
“ La CO2 è il gas della vita. „ si vola |
| inviato il 04 Giugno 2025 ore 8:29
Il negazionismo è il modo più comodo per lavarsene le mani. |
| inviato il 04 Giugno 2025 ore 8:39
“ Il negazionismo è il modo più comodo per lavarsene le mani. „
 |
| inviato il 04 Giugno 2025 ore 8:43
“Il clima è caratterizzato da un'insieme di componenti chimiche, fisiche, orografiche, elettromagnetiche , astrofisiche, ecc., che solo un arrogante potrebbe pensare di poterle cambiare senza sapere a quali imprevedibili conseguenze si potrebbe andare incontro. “ Basterebbe piantare più alberi per cambiare radicalmente l'andamento di certi valori di CO2 apportando solo benefici al pianeta e con buona pace della cosiddetta comunità scientifica” ************* Francesco Fontana ti contraddici. Sarei anche curioso di sapere con quale acqua annaffierai gli alberi che hai piantato. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |