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Aggiornamento termini condizioni Adobe con scansione AI del lavoro anche su disco


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avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 13:59

Come da titolo, ho dato uno sguardo più attendo e Adobe, nei termini che non credo siano ancora definiti in modo chiaro, scansiona tutto il lavoro fatto in photoshop e lightroom sui contenuti delle immagini per raccogliere dati statistici utili al miglioramento del software ed mal monitoraggio delle attività illecite che un utente può fare.
Questo dovrebbe avvenire non solo sul cloud ma sulle sessioni di lavoro in locale.

A parte i problemi tecnici con attività legali che abbiamo contenuti di un certo tipo come in ambito medico, legale o investigativo c'è da capire dove e come le nostre immagini vengono archiviate in remoto per le analisi e la costruzione statistica del nostro profilo personale. I dati a quanto ho capito, ma qualcuno mi corregga se ho frainteso, dovrebbero essere accessibili anche al personale Adobe preposto.

Un articolo da Draft

Video in inglese e Video del grande Zappo

Articolo che analizza la variazione dei termini di contratto recenti di adobe in italiano

sarà interessante vedere se Adobe riesce a mantenere questa linea nel tempo, guardando poi a Microsoft Copilot e alla politica Apple sulla sua nuova AI si possono percorrere strade molto diverse con la privacy degli utenti.

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 15:45

Leggi bene questo articolo
blog.adobe.com/en/publish/2024/06/10/updating-adobes-terms-of-use

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 16:31

@Zary

Grazie, ho letto ed è una risposta ufficiale alle critiche.
Parlano chiaramente del fatto che non facciano training ma come fanno a determinare i contenuti del lavoro se non fanno almeno una lettura AI dei file non me lo spiego.

like all content-hosting platforms — Adobe automatically scans content you upload to our services to ensure we are not hosting any child sexual abuse material (CSAM). If our automated system flags an issue, we will conduct a human review to investigate
. Questo punto basta per capire cosa succede se usi il cloud.

Analizzare le chiamate potrebbe essere utile perché se non fanno il training allora si passano da soli almeno un log di testo con l'analisi delle immagini, il controllo sui contenuti altrimenti come lo fanno ? Me lo chiedo

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 16:38

Io penso che se volevano fare qualcosa all'oscuro nessuno se ne sarebbe mai accorto,
sicuramente come succede per i social, c'è un controllo dei contenuti,
però non ci è dato sapere cosa fanno dei dati raccolti.

anche su questo si potrebbe aprire un grande discorso, visto che tutti rubano dati, Google, Facebook, Instagram ecc ecc

Quindi per stare al sicuro è meglio abbandonare la tecnologia

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 16:45

anche su questo si potrebbe aprire un grande discorso, visto che tutti rubano dati, Google, Facebook, Instagram ecc ecc

@Zary

Dipende dalla politica delle aziende, tutte quelle che hai citato danno servizi in cambio di monitoraggio mentre Adobe ha interessi misti e, come ho già scritto, basta guardare il numero di chiamate verso l'esterno e tra quelle il numeri di chiomate a server di statistica per redentesene conto.
DI contro Aziende come apple che come scopo finale ha la vendita di device e servizi esclusivi al proprio ecosistema chiede (molti) soldi in cambio di privacy, esattamente l'opposto.

Quindi per stare al sicuro è meglio abbandonare la tecnologia

Basta gestirla con criterio e prendere delle decisioni, Io da aprile 2023 non uso già calendari condivisi e google drive con i clienti, ho speso soldi e tempo per fare un mio server dove gestisco tutte le comunicazioni ( file, chat, calendari ecc) senza far scansione ogni singolo file a google. Molte persone sono assuefatte a certe cose e non si rendono conto che l'avvento delle AI rende gli stessi dati molto più utili per loro e questo vale anche per adobe.

In ogni caso c'è da vedere se dopo le polemiche ad Adobe daranno ulteriori riscontri; il comunicato è abbastanza sintetico.




avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 18:35

Concordo pienamente con te,
però non tutti hanno le capacità e le competenze per creare server ecc ecc,

conosco persone che non sanno nemmeno creare uno spid MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2024 ore 19:04

Le conseguenze del cambio di policy incidono anche sui file pubblicati dagli artisti durante il training iniziale di Firefly.

Considerata la delicatezza del tema vale la pena aspettare analisti tecniche più attendibili per valutare ed altre fonti, effettivamente se ne parla molto.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 1:07

Se anche Tony Northrup ne parla così apertamente, sia del training del lavoro dei fotografi stock che dei flussi di lavoro privati viene da pensare che la questione vada approfondita bene perhe mi sembra si stia alzando un polverone.

Non a caso Affinity è in promo al 50%, io ho fatto l'aggiornamento a Photo 2 giusto adesso. vale la pena farsi un backup per quel prezzo.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 8:17

Michelangelo il problema di affinity è uno solo, non è possibile fare programmazione,
ad esempio io creo molti flussi di lavoro con pannelli potenziati per velocizzare il più possibile l'elaborazione.

un paio di anni fa Contattai Affinity per capire se era possibile farlo con il loro programma, mi risposero di no e che forse lo avrebbero integrato in futuro, ad oggi non è possibile farlo, quindi causa forza maggiore resto con adobe,

Seconda cosa, adobe scansiona i file che sono sul cloud, io non metto niente sul cloud, quindi penso che non ho problemi.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 8:47

Interessante discussione.
Quando leggo certi termini e condizioni un po' "al limite" non riesco a fare a meno di pensare che quello che ci dicono sia la punta dell'iceberg di ciò che realmente fanno con i nostri dati.
Capisco che la mia è una paranoia senza prove ma il pensiero non me lo levo… Sorriso

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 8:57

@Ale Z
è da una vita che fanno a gara per rubarci i dati che noi ingenuamente pensiamo siano al sicuro,
vendono da tempo gli indirizzi email per lo spam,
Ci hanno profilati con le navigazione internet che facciamo tutti i giorni, sanno cosa ci piace e cosa ci fa schifo,
la smart tv anche da spenta ci ascolta, senza parlare degli atri dispositivi,
con il cellulare sanno in ogni momento dove sei.

Poi ci si è messo anche lo stato Italiano che ti danno i vari incentivi amo da pesca,
bonus vacanza, bonus mono pattino, adesso il bonus per le macchine elettriche, però devi regalare a loro il tuo isee, cioè devi dire i cazz tuoi a dei sconosciuti e lo stato ti tiene per le balle.

Poi ci parlano di privacy
ma di cosa parliamo, non abbiamo la privacy nemmeno nel cesso.

ormai siamo annientati, il grande fratello ormai è in ogni dove, con la scusa della sicurezza hanno fatto uso massiccio di telecamere, pensa nel mio paesino di decine di anime ne ho contate 50, nella città più vicina ogni 10-20mt c'è ne una.

Potrei continuare all'infinito di cose che non vanno,però è meglio che mi fermo, perché ogni volta che ne parlo mi viene un nervosismo.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 13:10

Ho dedicato del tempo in questi giorni al tema e la questione è tutt'altro che risolta. Premetto che sono utente Adobe dagli anni 90 e che ho avuto legalmente ogni versione di Photoshop della v3 in poi. Uso questo software da oltre 25 anni per diletto e per lavoro.

Sono “disgustato” dal modo nel quale l'agenzia di comunicazione di Adobe sta gestendo la questione e preoccupato per come il monopolio quasi assoluto stia prendendo i contorni di un sistema di controllo e lettura del lavoro digitale. Sono un sostenitore della transizione ai nuovi strumenti e me ne interesso per cui non vorrei che passare per una preoccupazione infondata o generica.

Dei dati certi sui fatti recenti

1; Adobe pubblica il primo aggiornamento della policy
2; il web esplode letteralmente
3;Adobe ci mette una pezza con un comunicato che andrebbe tradotto e analizzato nella struttura logica per capire quanto sia chiaro e i nvito tutti a seguire questo video (si possono impostare i sottotitoli anche in italiano)
4: nei termini del sevizio non esiste il pulsante 'disagree”
5; Adobe ha cambiato le impostazioni personali di ogni utente riguardo alle autorizzazioni, prima era attivo di default.

Invito tutti gli utenti ad aprire le proprie impostazioni online su Adobe e a verificare che entrambe le spunte siano off
Link alla pagina adobe del vostro account



e verificare le stesse preferenze anche in photoshop

@Zary
Due temi diversi che andrebbero trattati separatamente anche se in questi giorni Adobe sta regalando migliaia di utenti ad affinity grazie alle sue scivolate. Questo forum avrà forse l1% di utenti con un grado di alfabetizzazione informatica tale da parlare di programmazione e quindi non fa testo. Al massimo possiamo parlare di scambi di actions o coordinate di sviluppo. Se la mia analisi è sbagliata correggimi grazie, magari ci sono cose che non conosco e potrei sbagliarmi.

Il pacchetto affinity copre molti settori che erano monopolio Adobe, io nel tempo ho sostituito alcuni software e ho avviato un processo informativo verso clienti e fornitori per ridurre la dipendenza da Adobe. Processo lento ma possibile nel mondo reale e te lo confermo in prima persona.
La maggior parte degli utenti con competenze informatiche sotto quelle dei i professionisti ormai sono dipendendi dagli strumenti AI e questo resta un limite per Affinity photo ma non manca molto perché abbiano almeno gli strumenti ti base di selezione intelligente per maschere e filtri.

Adesso il pacchetto affinity (tutti i software) sono in promo al 50% e anche solo photo è da premere senza pensarci, per meno di 40 euro una licenza perpetua per usare un software che non fa quello che fa adobe con la privacy e i contenuti dei file della gente.

Infine il tuo discorso sulla privacy.
Considerata la delicatezza del tema suggerisco una revisione, sia reiterando il paragone generico che è nella tua introduzione che approfondendo meglio cosa fa Adobe con i file, anche quelli sul tuo disco o per lo meno quelli che sono passati dal suo file manager.

Propongo un altro link di una intervista della FOX
Giusto per evitare equivoci sul fatto che questo evento rientri d'ufficio nella lista delle inevitabili conseguenze della digitalizzazione e di tutti quei luoghi comuni che ci spingono ad alzare le spalle e a mandar giù.


avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 13:31

Anche su questo hai perfettamente ragione,
non mi dilungo, io affinity non lo mai usato, però un occhiata la do anche per capire a che livello è arrivato.

Al massimo possiamo parlare di scambi di actions o coordinate di sviluppo. Se la mia analisi è sbagliata correggimi grazie, magari ci sono cose che non conosco e potrei sbagliarmi.

la forza di Adobe sono i plugin e la possibilità di programmare flussi di lavori complessi,

non so se hai mai sentito parlare delle tonality mask, quello è un pannello plugin fatto da un programmatore, c'è ne sono di tutti i tipi, ecco perché photoshop è così potente ed è difficile per me è altri lasciarlo.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 13:44

non mi dilungo, io affinity non lo mai usato, però un occhiata la do anche per capire a che livello è arrivato.

@Zary
È un ottimo pacchetto, secondo me più competitivo sul vettoriale che sul trattamento delle immagini.
Purtroppo anche la realtà affinity è a tempo dato che è stata comprata da Canva ed è destinata ad essere fagocitata nel mercato degli abbonamenti, io spero di no ma non vedo futuri alternativi sul medio periodo.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2024 ore 13:49

Scusa ho aggiunto altro mentre tu avevi pubblicato la risposta.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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