| inviato il 03 Giugno 2013 ore 9:30
viviamo in un mondo dove conta la quantità e non più la qualità... fra un po faremo sesso con le bambole di gomma e ci diranno che così va bene!!! e noi × gli diremo anche di si |
user25280 | inviato il 03 Giugno 2013 ore 10:07
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user25280 | inviato il 03 Giugno 2013 ore 10:11
Facile prevedere che il futuro di quasi tutti i fotoreporter sia quello di passare ad altro, tanto oggi con un cell fai foto ad una risoluzione che basta e avanza alle testate giornalistiche, dai meno nell'occhio, costi molto meno, i quotidiani sono tutti dei vampiri succhia sangue, in italia stanno in piedi grazie ai soldi che lo stato gli da a fondo perduto perché sono organi di partito, all'estero barcamenano tra un bilancio negativo e un bilancio in pareggio, mettiamoci anche che il futuro é negli e-book, quindi i quotidiani spariranno. In ogni caso non crediate che le foto dei fotoreporter siano pagate tanto perché vi stupireste, almeno in italia i compensi sono oltre il limite dell'osceno, al ribasso naturalmente...... |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 10:53
certo che più la gente viene diseducata o peggio ancora maleducata rispetto alla lettura e alla fruizione delle immagini questo processo porterà verso un progressivo calo non solo delle immagini dal punto di vista qualitativo ma anche dal punto di vista dei contenuti. |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 14:46
Non riguarda solo la fotografia. Non riguarda solo le professioni che richiedono creatività. Riguarda tutto. Tra qualche anno le foto le faranno i reporter cinesi con cellulari cinesi (venduti in bundle, reporter cinese + cellulare cinese a prezzo stracciato). |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 14:54
Intanto il mondo cambia e bisognerebbe guardare avanti, non indietro, per evitare di trovarsi disoccupati. Capisco e condivido la critica, ma sarebbe più costruttivo che un fotografo usi le energie che spreca lamentandosi verso nuove direzioni e nuovi orizzonti. Juza in questo è stato lungimirante e sono convinto che sarà premiato. |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 15:03
Il problema è che per andare avanti bisogna andare indietro, e questo lo dico in generale, non solo per la fotografia. |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 15:25
Budget, tempi, cultura... I photoeditor o direttamente i redattori, mettono la prima foto utile che gli capita a corredare l'articolo. Un'ora dopo non serve piú, a meno che non sia affondata la Costa Concordia e allora tutti i comunicatori... sono contenti, perché c'é pappa x un pò. ciao |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 15:36
...non è l'iphone il problema, il problema che affossa il settore è chi le foto le regala....e sono in centinaia di milioni in tutto il mondo...fotografi che pur di vedere pubblicato il proprio nomignolo o il proprio sitarello sfigato regala foto che valgono almeno 100-200 euro...in questo modo non è più richiesto il fotografo professionista...se poi ci metti che il tutto può essere fatto da un Iphone....anche il più sfigato degli sfigati che crede che istagram sia "fico" diventa photoreporter. Ciao LC |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 19:09
io sinceramente non vedo il problema...la tecnologia avanza e sui giornali finiscono foto 3x3cm che può fare anche un cellulare che è anche più immediato...avete visto la pubblicità del galaxy note 8.0? ecco penso che faranno tutti così tempo poco e il problema non è che riguarda solo i fotoreporter ma un pò tutto il settore...io sono giovane quindi non so con certezza la veridicità ma il mi' nonno mi ha sempre detto che non ci sono più i giornalisti di una volta al che io rispondo "e ci credo: ora il 90% fa solo copia&incolla dal web" quindi potrebbero sostituire anche loro prima o poi con dei bravi navigatori web |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 19:57
“ Capisco e condivido la critica, ma sarebbe più costruttivo che un fotografo usi le energie che spreca lamentandosi verso nuove direzioni e nuovi orizzonti „ Quoto Morafoto,è così ragazzi bisogna adattarsi senza piangersi addosso e lo dice uno che ha vissuto la pacchia degli anni ottanta,non sarà mai più come i bei tempi andati,accattatevillo l' AIFON e potrete competere con i musi gialli. |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 20:57
Il problema non è chi regala le foto, che spesso fanno schifo, ma chi se le fa andar bene e le usa per farci un articolo o altra attività a scopo di lucro. Non conosco bravi fotoamatori che amano farsi un mazzo tanto, spendere migliaia di euro in attrezzatura per poi regalare il tutto, ma se anche fosse credo che ognuno sia libero di essere masochista quanto vuole. Chi invece sfrutta queste situazioni per guadagnarci commette una scorrettezza imperdonabile, a mio avviso chi sfrutta foto con questo sistema (stiamo parlando di testate di un certo tenore) andrebbe richiamato dall'ordine dei giornalisti, nel caso sanzionato, censurato o addirittura espulso. Altrimenti il codice etico di cui tanto si fregiano diventa ancora una volta carta straccia. |
| inviato il 03 Giugno 2013 ore 21:07
Si ma poi, almeno avessero scelto qualcosa che faccia foto migliore dell'aifon... al peggio non c'è limite, verrebbe da dire... |
user25280 | inviato il 04 Giugno 2013 ore 11:47
Possiamo stare qui giorni mesi anni secoli a dire che la scorrettezza la compie chi accetta le foto a gratis da fotoamatori, il problema é che l'italia é il paese del furbetto che fa a gare per essere ancora più furbetto del furbetto, la malatradizione é insita nel sistema e non la si toglie, tanto in questo paese va cosi. Io giro parecchio e la mentalità furbesca tipica italiana la trovi solo in italia e francamente la cosa mi disturba ogni volta che varco il confine e rientro. In ogni caso, concordo che i tempi sono cambiati, quindi bisogna trovare il modo di inventarsi qualcosa di diverso per riuscire a restare sul mercato (parlo dei pro) altrimenti sono dolori. |
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