| inviato il 02 Marzo 2024 ore 4:59
Il motivo è perchè volevo capire bene se sono accecato io che non vedo artefatti o meno Questa è la immagine intera gentilmente messa a disposizione da Istoria (una a caso tra quelle che avevo convertito con i software che ho, quì convertita con C1)
 Questi sono ritagli piuttosto spinti del prato in 1o piano ottenuti con i vari software, ho cercato di equalizzare i colori ed i contrasti (ovviamente dai jpg) in modo da coincentrarsi sui vermicelli ed eventuali artefatti lamentati da alcuni.



 Questa sopra di Affinity non mi convinceva, la ho rielaborata teggermente ed ho ottenuto la versione 2 che si vede sotto

 io vedo differenze, comunque abbastanza limitate, dei classici parametri tipo temperatura di colore, contrasto, microcontrasto, nitidezza (maschera di contrasto), a mio parere derivanti dalle impostazioni di base di ogni software, tutti fattori però che, lavorandoci di fino, possono essere variati ed equalizzati (ma quì direi che non mi/ci interessa più di tanto), vorrei invece capire dove si vedono degli artefatti... A voi la parola.... |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 8:51
non interessa più a nessuno? |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 9:26
Grazie Giancarlo. Fino a qualche tempo fa con la XT5 e XH2 mi trovavo bene con questa procedura: Aprivo il file con DXO Pure Raw e così come veniva caricato lo esportavo in CameraRaw. Poi con gli aggiornamenti di Adobe ho eliminato DXO e apro il file direttamente in CameraRaw. Ora i risultati sono ottimi. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 9:31
“ Grazie Giancarlo. Fino a qualche tempo fa con la XT5 e XH2 mi trovavo bene con questa procedura: Aprivo il file con DXO Pure Raw e così come veniva caricato lo esportavo in CameraRaw. Poi con gli aggiornamenti di Adobe ho eliminato DXO e apro il file direttamente in CameraRaw. Ora i risultati sono ottimi. „ Di nulla, è divertimento... ACR (che poi ha le stesse funzioni di sviluppo di LR) è il convertitore che ho sempre preferito per via della sua impostazione (intesa come flusso di lavoro), qualche anno fa onestamente lo avevo abbandonato perchè era meno performante della concorrenza, ora secondo me è tornato il N 1, direi in tutto. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:36
@Gian Carlo F hai fatto bene ad aprire la IIIa parte! Questo fenomeno dei vermicelli l'ho sempre sentito dire ma personalmente non l'ho mai visto. Nei nuovi sviluppi che hai postato ti sei concentrato sul prato in primo piano, a quanto pare (sempre per sentito dire) gli eventuali “problemi” dei sensori X-Trans si manifestano non nei primi piani, sempre che siano a fuoco. Circa le differenze tra un programma e l'altro ci stanno, così come ci sono differenze su immagini simili, frutto della stessa sessione di scatto, elaborate con le stesso programma e che devono essere equalizzate per renderle omogenee, non mi riferisco a WB, tonalità ed esposizione ma a contrasto, microcontrasto e dettaglio per evitare artefatti. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:41
Gian Carlo in realtà esiste una motivazione che non è mai, mai emersa ma che è talmente evidente che non riesco a spiegarmi come mai nessuno ed insisto nessuno l'abbia mai evidenziata. Non c'entra nulla la capacità dei demosaicizzazione dei files ma solo ed esclusivamente il tipo di algoritmo che gestisce il fattore "nitidezza" dei vari software. Ora farò un "sgarbo" a Fuji svelando l'arcano ma si tratta di un dato di fatto che va a giustificare questo alone di stranezza che orbita intorno al sensore Xtrans ed ai suoi presunti "vermicelli". Andiamo con ordine: 1) C1 e tutti i software hanno un loro modo di "interpretare" il sorgente e questo è certamene vero ma i problemi non nascono a quel livello... 2) Probabilmente tutti partono dallo stesso livello ma se andiamo a vedere le impostazioni di base è più che evidente (ma mi stupisco che nessuno lo abbia mai evidenziato) le impostazioni di default di C1 sono le seguenti, su file Fuji: Nitidezza 160 Raggio 0,8 Soglia 1 Riduzione rumore Luminanza 50 Dettagli 50 Colore 50 Con questi parametri l'algoritmo di C1 ti presenta di default un file croccante e senza artefatti evidenti trovando il perfetto compromesso di partenza. 3) Gli altri software hanno algoritmi di gestione della nitidezza, riduzione rumore differenti, ma lo stesso software di elaborazione interno di gestione di questi parametri di Fuji non è allo stesso livello di C1 tant'è che l'elaborazione on board che va a generare i jpg già pronti presenta artefatti pari a quelli di Lr. 4) Gli altri software non hanno, semplicemente, un algoritmo di incremento della nitidezza pari a C1 di conseguenza nelle zone con dettaglio fine (e solo esclusivamente in quelle e solo evidenziabili con aperture al 100-200%) Lr andrà in crisi quindi si avrà un file molto bellino ma con un punto interrogativo in certe zone... non si sa perchè.. certo che si sa... 5) Applicando C1 di default il suo ottimo algoritmo diventa automaticamente la scelta prediletta da chi usa Fuji perchè, senza nemmeno rendersene conto, si troverà in mano dei files usciti da una fotocamera mignon con un livello di dettaglio vicino al FF, o addirittura superiore, in caso di ricampionamento a sensori FF con minore risoluzione. 6) In tutto questo il workflow di chi usa C1 ti permette di avere il top con sforzo zero mentre quello di chi usa altri software "a volte" fa storcere il naso perchè date le caratteristiche della scena la minor capacità di incremento dettaglio risulta più evidente. Per verificare quanto dico basta che mettiate a zero tutti i parametri di C1. Quello è il sorgente dei files Fuji nudo e crudo con tutti i suoi pregi e tutti i suoi "difetti". Dopo di che, trattandosi comunque di un file buonissimo la possibilità di elaborazioni e di combinazioni sono tantissime portandomi a sostenere che la scelta di questo sensore che si posiziona a metà tra il 4/3 ed il FF è per il 99% delle esigenze medie quella ideale rapportata al rapporto prezzi, prestazioni, pesi ed ingombri. Il tutto associato poi alle caratteristiche bellissime del sistema Fuji come la Color science, la possibilità di creare personalizzazioni con le ricette o di parametrizzare in camera tutto con le simulazioni pellicola. E questo è anche il motivo per il quale il sensore a maggiore risoluzione è da preferire perchè produce micro dettaglio naturale. Pertanto il file del 40 mega sarà sempre più pulito e dettagliato di quello del 26. Patirà solo appena di rumore in più evidente ad occhio, e sempre con ingrandimenti a monitor, solo superate certe soglie. E pertanto anche qui la scelta di Fuji di dotare tutte le sue nuove proposte di quel sensore è ultra vincente e corretta. Il microdettaglio naturale non crea artefatti mai. Per questo i vermicelli non esistono nel file, sono solo frutto di elaborazioni software successive. Ovviamente altra cosa è il rumore ISO. Ai posteri l'ardua sentenza :D |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:46
Con ogni uscita Adobe migliora la gestione dei RAW. Specialmente quelli Fuji. Quando avevo Fuji anche io facevo come spiega ZanMar, con ottimi risultati. Se Adobe ad oggi va già bene così è un gran bel vantaggio. Per mia esperienza ricordo che i "vermicelli" apparivano con Adobe solo quando esageravo con la nitidezza per compensare la sua carenza con alcune lenti zoom, e questo non accadeva con C1. Comunque ad oggi, con un altro sistema (Nikon), noto che quando apro i files RAW con C1 oppure con Adobe quelli con C1 mi appaiono più nitidi e puliti, più pronti. Non escludo quindi che le impostazioni di importazione di default siano leggermente diverse. DXO PR ad oggi lo uso solo per il denoise ma credo che non lo rinnoverò. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:50
Esatto Kelly le impostazioni di default di C1 cambiano da camera a camera ;) Canon FF parte da un livello nitidezza 180 e lo stesso vale per Sony FF 180 anche li. Per altre, non ricordo quali avevo notato un 130. Son mica scemi... lo sanno che li posso spingere di più di default. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:55
C1 con Nikon è 120, raggio 0,8, soglia 1. Con LR è 40, Raggio 2, dettagli 25. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:58
e il fatto che un raf pesi quasi il doppio di un raw normale qual'è il motivo, ve lo siete chiesti? sto scaricando un raf della xs20 e pesa 50 mega, quello del snesore da 40 sarà il doppio Cmq i samples da scaricare che girano sul web sono delle schifezze che manco il mio cellualre fa così male, ma non avendo la stessa immagine scattata con altra macchina mi è impossibile giudicare. Ho scaricato la foto di un ponte sospeso con una bosco alla fine, beh alberi e foglie poco definiti, come fossero sfocati, compresa la texture del ponte in primo piano, e la sensazione non cambia mantenendo una visione di insieme o zoomando sui dettagli, oggettivamente brutti. Non dico sia colpa dell'xtrans, ma vorrei avere la conferma con la stessa foto scatatta con nikon o sony o altro per verificare se il risultato è lo stesso e quindi magari è il fotografo che è scarso www.dpreview.com/sample-galleries/7569171898/fujifilm-x-s20-sample-gal www.dpreview.com/sample-galleries/7569171898/fujifilm-x-s20-sample-gal www.dpreview.com/sample-galleries/7569171898/fujifilm-x-s20-sample-gal ......e così via, non ce n'è una che mi piaccia per coerenza dei dettagli, nitidezza, colori. A questo punto devo ricredermi sui risultati della mia amata/odiata gx9, molto più precisa e nitida |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 11:08
Kelly, porta tutto a zero, anche la riduzione del rumore e.... ti presento il vero NEF di Nikon ahaha Diciamo che il dettaglio originale c'è o non c'è ... gli artefatti iniziano a presentarsi quando il software inizia ad "aggiungerlo" inventandolo pixel su pixel. A quel punto in alcuni passaggi l'artefatto sarà meno evidente mentre in altri lo sarà di più. Perchè io godo in ritrattistica il file fuji? Perchè nel pattern grande ha meno dettaglio quindi meno poro e quando vado ad aumentare la nitidezza, giustamente, lui agisce solo nei punti in cui esiste un elemento degno di essere aumentato (occhi, ciglia bocca ecc...) mentre non andrà ad inventarsi ed sottolineare un dettaglio (poro) che non c'è. Risultato finale? Dettagli nitidi su pelle liscia :D Cosa chiedere di più? Ed è lo stesso motivo per il quale il file Fuji ricorda un pò la pellicola. Nelle zone fuori maf la pasta rimane morbida e diffusa mentre in quelle a fuoco il dettaglio comunque esce lo stesso. Risultato? Un file dalle caratteristiche native meno digitale. Poi se uno ha esigenza di avere il massimo dettaglio per un genere specifico le alternative ci sono. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 11:15
“ Kelly, porta tutto a zero, anche la riduzione del rumore e.... ti presento il vero NEF di Nikon ahaha „ Fatto, Istoria, ma non c'è nulla da fare...devo tenere gli occhiali per non ferirmi gli occhi |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 11:20
Eh beh... dai... li c'è mica tanto da inventare... Questo lo si sa. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 11:50
“ 5) Applicando C1 di default il suo ottimo algoritmo diventa automaticamente la scelta prediletta da chi usa Fuji perchè, senza nemmeno rendersene conto, si troverà in mano dei files usciti da una fotocamera mignon con un livello di dettaglio vicino al FF, o addirittura superiore, in caso di ricampionamento a sensori FF con minore risoluzione. 6) In tutto questo il workflow di chi usa C1 ti permette di avere il top con sforzo zero mentre quello di chi usa altri software "a volte" fa storcere il naso perchè date le caratteristiche della scena la minor capacità di incremento dettaglio risulta più evidente. „ concordo, anche Silkypix parte benissimo come C1, poi è meno intuitivo e meno facile da "maneggiare", quando ho covertito il tuo raf su questo bel software non ho toccato quasi nulla. Quello che mi ha dato più lavoro è stato Affinity perchè parte con una immagine abbastanza piatta, ma anche lui, con una curva ad S, dando un giusto mix di mdc e di accentua passaggio, lavora benissimo questo raf... Chiaro poi che io di files Fuji ne avrò sviluppati in tutto meno di 10, quindi certe malizie non le posso conoscere, sta di fatto comunque che problemi non ne vedo proprio. Ps: se qualcuno ha visto degli artefatti nelle immagini intere (nella precedente discussione) me lo dica, cosi procedo ad eseguire un altro ritaglio e relativo confronto |
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