| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 16:16
Faccio una domanda stupida prima di cercarmi un metodo tutto mio... Esiste una regola "a spanne" per stimare la profondità di campo? Tipo quella dell'inverso della focale per i tempi di sicurezza... |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 20:35
Io stavo cercando di togliere una variabile perchè di fatto ragionerei solo con il campo di vista... In prima approssimazione le variabili sono 2 il campo di vista (o più semplicemente la larghezza dell'inquadratura se lasciamo le proporzioni costanti) e l'apertura. Al momento (non è per nulla ottimizzato) la soluzione più semplice che ho è imparare una tabella "larghezza FOV vs Profondità di campo" ad una apertura e poi fare le proporzioni in opera. Es so che a F2.8 con larghezza 1m (e altezza 67cm) ho 12cm... mi servono 25 cm, metterò F5,6 Se c'è un altro topic dedicato posso convergere... è inutile aprirne due in parallelo.. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 20:38
nono, mi riferivo al topic dei povery Ma proprio in quel post riportavo che la pdc si riduce del 30% per ogni stop. Quindi dovresti essere a posto. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 20:41
Ah, ok... magari vediamo se c'è qualcuno che ha una regola segreta... mi basterebbe anche una filastrocca tipo quella per i giorni dei mesi |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 21:07
La regola segreta per stimare a spanne e molto intuitivamente la profondità di campo è... usare obiettivi manuali, sui quali è presente l'apposita scala. Nel caso ti interessi prioritariamente la perfetta messa a fuoco all'infinito, puoi cercare il metodo di Merklinger, che consente di valutare in modo semplice la leggibilità degli oggetti più vicini. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 21:22
Intervento cancellato perché il forum conferma gli studi PISA. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 21:26
La profondità di campo non esiste. |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 21:53
“ La profondità di campo non esiste.MrGreenSorriso „ Mi sembra chiaro il mio intento pratico e non filosofico, se non c'è profondità di campo non c'è neanche lo sfocato... “ Io faccio così: 50 mm F8 a 1 metro ha +/- 10 cm. Se raddoppi la focale devi dividere per quattro la profondità di campo. Se raddoppi la distanza devi moltiplicarla per quattro. Se raddoppi F devi moltiplicarla per due. „ Grazie mille, provo a vedere se questa riesco a ricordarmela... |
| inviato il 05 Gennaio 2024 ore 22:02
“ Mi sembra chiaro il mio intento pratico e non filosofico, se non c'è profondità di campo non c'è neanche lo sfocato... „ Certe ottiche sono già sotto a f1, ancora un po' e ci sarà solo il sottile piano di fuoco e poi padania pura come nelle mattine fredde, lo sfocato sarà un ricordo. |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 9:22
Devo parzialmente correggere quanto scritto prima. Giocando qui': dofsimulator.net/en/ Si nota come, se per (circa) valori inferiori a F/4 a parita' di inquadratura e di apertura la DOF non cambia al variare della distanza (e quindi della focale), non e' lo stesso per valori superiori a F/4 (DOF cambia a parita' di inquadratura ed apertura al variare della distanza). Quindi, quel "lineare" di cui parlavo prima e' valido solo fino a F/4. |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 9:31
E' un concetto empirico.... Ci sono delle APP per cellulare.... secondo me è il metodo migliore. La percezione di zona nitida dipende da troppi fattori: - lunghezza focale - diaframma di lavoro - distanza di maf - formato del sensore - dimensione dell'ingrandimento finale spero di averli citati tutti La migliore è usare una APP e poi essere più o meno restrittivi a seconda di quale ingrandimento finale potrà avere la nostra immagine |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 9:41
“ Si nota come, se per (circa) valori inferiori a F/4 a parita' di inquadratura e di apertura la DOF non cambia al variare della distanza (e quindi della focale), non e' lo stesso per valori superiori a F/4 (DOF cambia a parita' di inquadratura ed apertura al variare della distanza). Quindi, quel "lineare" di cui parlavo prima e' valido solo fino a F/4. „ L'apertura alla quale inizia a non esserci la stessa PdC mantenendo uguali inquadratura e diaframma, non è sempre f/4, può succedere ad f/1.4 come ad f/8, dipende da quanto sei lontano dalla distanza iperfocale; se con la focale più corta inizia ad avere distanza del soggetto ed apertura tali da essere vicino alla distanza iperfocale, la PdC aumenta molto velocemente (chiaramente perchè tende ad infinito), più velocemente di quanto accade con la focale più lunga. Ci sono troppe variabili, penso proprio che una regola anche approssimata che si possa applicare a mente non esista; si può trovare però un ambito ristretto (come focale, distanza ed apertura) all'interno del quale è possibile utilizzare delle corrispondenze partendo da un dato memorizzato senza grandi errori (come per esempio ha indicato Lollus). |
user126772 | inviato il 06 Gennaio 2024 ore 9:45
PhotoPills. |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 9:51
“ dipende da quanto sei lontano dalla distanza iperfocale „ +1 |
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