| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 15:40
Come da oggetto, come avete fatto o fate ancora per creare un vostro stile?
In anni di avvicinamento alla fotografia non sono mai riuscita a capire che cosa effettivamente rendesse evidente lo stile di un fotografo, a prescindere dal genere e dal gusto per la composizione.
Forse la chiave è la luce, la scelta del tipo, della qualità e della quantità e su questo sto cercando di lavorare ora.
Cosa ne pensate?
Grazie |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 16:05
Per me sono i colori, mi piacciono determinate tonalità e le ricerco spesso |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 16:25
Il mio stile è sempre un passo avanti a me.  |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 17:37
Io non l'ho ancora capito anche se non è ci abbia lavorato più di tanto! |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 17:57
Ci sarà l'ora delle foto correttamente esposte, della composizione, della regola dei terzi e la sezione aurea, degli arti non tagliati, del proprio stile, quando l'era di foto che escono come abbiamo in mente arriverà, ma non è questo il giorno! Quest'oggi Scattiamo e Basta!  |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 18:26
Penso che raggiungere un proprio stile, oggi in un mondo in cui tutti fotografano con gli stessi attrezzi, sia piuttosto difficile.
Diciamo che un fotografo lo riconosci dal taglio delle fotografie, da come riempie il fotogramma e da come usa la luce.
C'e' chi preferisce toni morbidi e colori pastello per esempio Anne Geddes www.google.com/search?sca_esv=570352775&q=anne+geddes&stick=H4sIAAAAAA
Chi preferisce luci forti e sparate in piena faccia o chi, come Michael Kenna trasforma ogni foto in un paesaggio onirico www.artsy.net/artist/michael-kenna |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 18:49
Premesso che non so se ho uno stile.
Secondo me è importante guardare attivamente le foto di altri, cercare di capire cos'è che ci piace e perché, e lavorare su quello. |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 18:59
boh... io il mio stilo personale lo intravedo quando fotografo molto, ma ora sono in un periodo un po' di stanca.
Mi piacciono i cromatismi delicati, il rigore geometrico, la non univocità del significato, il senso del tempo, la complessità del paesaggio. Detta così sembra una figata, ma in realtà sono cose che mi riescono raramente e poche alla volta.
Comunque non è una questione tanto di stile, quanto di approccio: come vedo la realtà? Mi esalta? Mi deprime? Mi meraviglia? Mi fa incazzare? Lo stile, forse, è sentire. |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 19:02
Pensare di voler creare un prorpio stile porta a nefaste conseguenze. Bisogna invece seguire i propri interessi e le proprie inclinazioni facendo del proprio meglio. Se poi esce qualcosa di originale bene, altrimenti bene lo stesso. Una bella foto è una bella foto, in qualunque modo salti fuori.
Voler creare deliberatanente un proprio stile (perchè di questo stiamo parlando mi pare) mi ricorda tanto "famolo strano"...
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| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 20:26
Sono d'accordo con Miopiartistica.
Porsi prima di tutto il problema di "avere uno stile" è proprio partire con il piede sbagliato. Porta solo a scimmiottare qualcosa che vediamo in giro e ci piace.
“ Bisogna invece seguire i propri interessi e le proprie inclinazioni facendo del proprio meglio. Se poi esce qualcosa di originale bene, altrimenti bene lo stesso. „ E' esattamente così...
Anzi in fotografia, a meno che non si costruisca tutta la scena da zero, lo "stile" è semmai la sensibilità di adattarsi e cambiare quando si affrontano realtà differenti. Non fare foto "che si assomigliano tutte"... |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 21:53
Non mi definisco "fotografo", e non cerco un mio stile.
Piuttosto mi lascio ispirare dallo scatto e sviluppo in base a quello che mi trasmette, applicando stili nettamente diversi.
My 2 cents :) |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 22:46
Esce da solo, prima o poi, continua a fotografare e non ci pensare |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 8:08
Lo stile siamo noi stessi, cercarne un altro è forzatura. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 8:12
Concordo e faccio mie le considerazioni da voi espresse. A mio avviso le perplessità nascono dalla confusione tra lo stile e la tecnica. All'uopo, mi sovvengono le parole di quel tale... il marmista, quello che aveva il doppio nome Michele Angelo, che resta famoso pur avendo fatto "pietà".
Se non ricordo male egli ha espresso questo concetto: “ La figura è presente nella mente dell'artista e nella materia che ha davanti" e la bravura dell'artista consiste nel far emergere quello che è già presente allo stato grezzo togliendo il superfluo.
Insomma, Michelangelo asseriva che l'arte sta nel togliere.
Eliminando il superfluo ciò che resta non è altro che il prodotto di quello che era già presente nella materia così come raffigurato nella mente dell'artista. (??)
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| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 8:39
Il proprio stile è ottenibile quando invece di seguire i consigli li interpreti. |
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