| inviato il 29 Luglio 2023 ore 13:32
Vorrei fare delle foto dove chiedere la liberatoria diventerebbe troppo complicato, mi stavo chiedendo se: - fare un ritratto con la persona che sorregge un cartello con scritto "concedo di utilizzare queste foto x..." - Inviare le foto via whatsapp e chiedere conferma scritta per poterle utilizzare per pubblicarle sui social Potrebbero equivalere alla tradizionale liberatoria? In caso contrario delle foto con le mani sul volto, o un cappellino che oscura in parte il volto potrebbe bastare per non chiedere la liberatoria? Foto che comunque finirebbero sui social non sono per concorsi o per uso commerciale |
| inviato il 29 Luglio 2023 ore 16:29
Sostanzialmente basterebbe anche un video in cui il soggetto ripreso dichiara di concedere la liberatoria, quella del cartello la vedo complicata, se sono foto in studio o comunque posate basterebbe far compilare e firmare una liberatoria standard prima delle riprese. |
user109536 | inviato il 01 Agosto 2023 ore 17:17
Io chiedo per email, wattsapp o per lettera il consenso all'utilizzo della foto precisando bene quello che intendo fare ( concorso fotografico con tanto di sito, esposizione all'aperto, ecc ), allego la foto che intendo utilizzare,, nel caso di una esposizione ci sta pure l'invito all'inaugurazione e aspetto la risposta scritta. Mai avuto risposte negative, anzi ... ! Ma di sicuro qualcuno un giorno mi dirà di no e amen. |
| inviato il 01 Agosto 2023 ore 18:02
E' necessaria una cosa formale dove si mette nome, cognome ( non so quali altri dati ) affinché sia valida? Oppure basta che un whatsapp: posso pubblicare queste foto? con un SI |
user109536 | inviato il 01 Agosto 2023 ore 18:21
Certo che nome e cognome più indirizzo ci devono essere ma mi sembra ovvio. . Poi le persone che ritraggo le voglio conoscere anche di persona prima di utilizzare le foto. Ora ho l'accordo di tre musiciste e di una signora che ho fotografato in città. |
| inviato il 01 Agosto 2023 ore 18:54
Ai la liberatoria deve avere valore probatorio pertanto gli elementi necessari sono: Data del rilascio. Riconoscibilità del soggetto che la rilascia. Oggetto del rilascio. Finalità ed ambiti per i quali la rilascia. Soggetto destinatario del rilascio. Consenso esplicito In una liberatoria tradizionale questi elementi ci sono tutti: Data del rilascio. (è scritta) Riconoscibilità del soggetto che la rilascia. (dati anagrafici) Oggetto del rilascio. (quale immagine o serie di immagini? in che contesto sono state scattate?) Finalità ed ambiti per i quali la rilascia. (pubblicazione social, utilizzo a fini promozionali delle proprie attività ecc...) Soggetto destinatario del rilascio. (a chi sta rilasciando questo diritto di utilizzo?) Consenso esplicito (firma) Con queste premesse credo che una soluzione potrebbe essere la seguente: Ti fai mandare un video via wapp dal soggetto in cui lui ti legge quanto sopra e conclude dicendo autorizzo pertanto l'utilizzo alle condizioni predette. Vediamo se la cosa torna... Data del rilascio. (hai la data dell'invio del messaggio, a patto che la conservi e che tu ti faccia un backup delle chat) Riconoscibilità del soggetto che la rilascia. (c'è il video in cui lui stesso è riconoscibile, non farei riferimento all'intestatario dell'utenza telefonica perchè non è detto che sia intestata necessariamente a lui, al massimo fagli leggere l'età) Oggetto del rilascio. (Te lo legge, magari sulle indicazioni che gli ha mandato tu nel messaggio con la richiesta. Es. autorizzo ad usare le foto eseguite durante lo shooting effettuato in data... presso...) Finalità ed ambiti per i quali la rilascia. (come sopra) Soggetto destinatario del rilascio. (ti fai dire esplicitamente che la rilascia a te) Consenso esplicito (Consenso vocale supportato da video) Diciamo che non ho verificato se legalmente parlando sei a posto al 100% ma non pensare che le disposizioni legislative siano sempre e solo gli unici elementi unici perchè esiste anche quella che viene definita realtà processuale che è ben distinta dalla realtà effettiva. Pertanto in caso di contestazione avresti sempre e comunque un elemento probatorio (sempre meglio che non averlo oppure che non scattare) grazie al quale un giudice in via equitativa potrebbe comunque esentarti da responsabilità anche se effettivamente manca un documento "classico". Nella realtà processuale vengono prese in considerazione anche la buona fede ed altri elementi. Generalmente la grana più grossa cui puoi andare incontro se hai una liberatoria video fatta bene e se non utilizzi le immagini per fini commerciali è che ti venga imposta la rimozione ma difficilmente potresti arrivare a dover rispondere a titolo di risarcimento. Unica cosa lascia perdere le pubblicazioni dei minori se non sei assolutamente certo che i genitori non ti meneranno l can per l'aia se non hai il modulo sottoscritto da entrambi. In quel caso i giudici devono tutelare i diritti dei minori pertanto è difficile che possano passare sopra ad elementi formali. My 2 cent |
| inviato il 01 Agosto 2023 ore 19:14
@Al404 Il mio consiglio è registrare un video, in cui chi concede il diritto di usare le foto (ovvero la persona ritratta) si qualifichi con nome, cognome e anagrafica di base (nato a... il..., residente a...) e dichiari che tu (il fotografo, ben identificato attraverso l'anagrafica di base) l'ha correttamente messa a conoscenza dei suoi diritti in base alla legge sulla privacy e che concede l'utilizzo delle immagini al fotografo perchè vengano pubblicate sui social. Dal punto di vista pratico si può predisporre un cartoncino da far leggere alla persona in questione. Credo però che una procedura siffatta non sia così dissimile da farsi firmare una liberatoria/privacy cartacea. L'uso di Whatsapp è lecito come mezzo per l'ottenimento del consenso purchè alla persona ritratta, oltre alle foto, venga anche inviato un pdf sui suoi diritti privacy a norma di legge. A quel punto si può formulare una frase del tipo: "dichiara di essere stata informata sui suoi diritti sulla privacy e di concedere l'uso delle foto al sottoscritto per la pubblicazione sui social?" L'unico problema non trascurabile che si pone è quello dell'accertamento dell'identità del sottoscrittore, ovvero della persona che risponde al messaggio Whatsapp. Certo in caso di contenzioso, varrà il principio della buona fede, oltre al fatto che nel pdf sarà esplicitata la procedura per la revoca del consenso e che quindi la persona ritratta poteva avvalersene. Qualsiasi elemento identificativo della persona sia riconoscibile richiede una liberatoria/privacy, anche, per esempio, se si fotografa solo, senza volto o altro, un tatuaggio che identifica chiaramente e univocamente il portatore. Lo stesso vale per oggetti inanimati, tipo targhe auto. |
user109536 | inviato il 01 Agosto 2023 ore 19:41
Troppo complicato! Pensate veramente che tutte le foto di persone che ci sono su Juza e altrove seguano queste procedure ? Facciamo un test ? Io sono del parere che se si parte dalla conoscenza personale come faccio io i i problemi si azzerano. |
| inviato il 02 Agosto 2023 ore 7:25
Io mi metto sempre la cintura di sicurezza in auto, al di là della potenziale multa. Ancora, per fortuna, non mi è servita ma basta la dimenticanza di una volta per rischiare di pagare un alto prezzo. Lo stesso vale per la liberatoria/privacy. Per una vita può non servire... tranne quella volta in cui... |
| inviato il 02 Agosto 2023 ore 8:07
"Oppure basta che un whatsapp: posso pubblicare queste foto? con un SI" ESATTAMENTE. Senza farla troppo complicata...carte firmate e bla bla bla, ma per favore. |
| inviato il 02 Agosto 2023 ore 8:26
“ Per una vita può non servire... tranne quella volta in cui... „ Dato per scontato che è buona norma dotarsi di liberatoria se la foto è rispettosa del soggetto e non pubblicata a fini di lucro grossi rischi non se ne corrono al massimo una richiesta di rimozione. A me capitò di essere "beccato" in fallo, una persona del forum conosceva il soggetto ne scaturì una piacevole chiacchierata con la ragazza ripresa e l'invio della foto molto apprezzata ovviamente se la foto avesse leso la sua immagine le cose sarebbero state ben diverse. In caso di pubblicazione su carta, quindi con spese di produzione e impossibilità di eliminare la foto senza alti costi, o di mostre importanti le cose cambiano notevolmente. |
| inviato il 02 Agosto 2023 ore 14:05
in ambito amatoriale credo basti un whatsapp dove sia indicato l'utilizzo della foto e ovviamente l'immagine in questione. La risposta affermativa avrà comunque un valore in caso di dispute. Senza dimenticare che chi è ritratto ha la facoltà di rivedere il consenso. Unico lato negativo è che se avete tutte le liberatorie su whatsapp non dovrete mai perdere la cronologia delle chat...uno screenshot non ha lo stesso valore della conversazione originale. Carlo |
user109536 | inviato il 05 Agosto 2023 ore 5:48
Hai ragione. Per questo motivo uso wattsapp per un primo contatto poi email che stampo sempre. Poi invio sempre le foto che intendo utilizzare e se, come ora, di tratta di una esposizione parte l'invito all'inaugurazione |
| inviato il 05 Agosto 2023 ore 8:58
In ambito amatoriale nella maggior parte dei casi non serve per diversi motivi che più volte si è discusso in altri post simili. È un mio punto di vista da persona non sprovveduta sia chiaro, chi ritiene essenziale chiederla faccia pure ci mancherebbe. Finché una foto non porta danni al soggetto il massimo che può succedere è una richiesta di rimozione immagine ( casi rari ma può succedere, se si ha buonsenso la si elimina e stop.)Al momento nessuno è stato in grado di mostrare prove concrete su risarcimenti richiesti per innocue fotografie di soggetti immortalati in luoghi pubblici. La liberatoria è essenziale ma spesso non riguarda semplici fotucce in ambito amatoriale. Per mia esperienza sono stato contattato in diverse occasioni per foto pubblicate senza liberatoria (ma non era necessaria) dove la richiesta non è stata ne rimozione ne tantomeno economica, sono nate delle collaborazioni vere è proprie con i soggetti immortalati. Non è successo solo a me ma anche ad altri fotografi di strada. Parlo di esperienze personali su questo argomento sempre molto discusso. La legge esiste, non perdona ma bisognerebbe capire quando viene applicata è le sue motivazioni che non sono mai per banalità. |
| inviato il 05 Agosto 2023 ore 10:00
Anche se è in ambito amatoriale io trovo corretto, ed è per questo che lo faccio, indicare quali foto e dove pubblicherò. Non lo faccio per una tutela legale ma esclusivamente per chiarezza. E per questo basta un whatsapp. |
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