| inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:39
Qualche tempo fa mi sono imbattuto in un articolo che sostiene che il riciclo della plastica è una bufala, in quanto buona parte della plastica viene comunque buttata, l'operazione di riciclo è antieconomica e il risultato è riutilizzabile limitatamente (non può essere ricliclata all'infinito, perchè ad ogni giro peggiora la qualità).
La conclusione dell'articolo è che il riciclo della plastica è in buona parte una bufala sostenuta in primis dalle stesse aziende che producono plastica, in modo da darsi un tono "green" e giustificare il fatto di continuare a produrne sempre di più.
Questo è l'articolo in questione : www.npr.org/2020/09/11/897692090/how-big-oil-misled-the-public-into-be
Ovviamente sul web si può leggere tutto e il contrario di tutto, quindi non bisogna crederci ciecamente; ho fatto parecchie ricerche in merito e tutto sommato le tesi di quell'articolo sembrano corrispondere alla verità.
OCEANA, organizzazione che si occupa della protezione degli oceani, ha pubblicato un simile approfondimendo dove sostiene che solo una piccola percentuale della plastica viene riciclata, e che si tratta di "downcycle", cioè la qualità del materiale peggiora ad ogni ciclo e dopo un paio di cicli è inevitabilmente da buttare.
Articolo : oceana.org/blog/recycling-myth-month-plastic-bottle-you-thought-you-re
Greenpeace, un nome direi notissimo, ha sottolineato lo stesso discorso: "Fossil fuel companies are using it as justification to extract more oil and gas [...] We can't continue over producing non-essential plastic under the false pretense that we can recycle..."
www.greenpeace.org.uk/news/boris-johnson-recycling/
www.greenpeace.org.uk/challenges/plastic-pollution/
Ovviamente questa non è una scusa per saltare la raccolta differenziata ;-)
Greenpeace sottolinea che la raccolta differenziata e il ricliclo vanno comunque fatti (comunque meglio di niente), ma non è neanche lontanamente una soluzione, perlomeno per la plastica.
L'unica soluzione reale ed efficace è ridurre il problema a monte: consumare meno plastica.
...e qui concludo con un articolo dedicato ai consigli su come farlo: www.greenpeace.org.uk/news/9-ways-reduce-plastic-use/
(ne cito uno ma ovviamente se ne possono trovare un'infinità, e cascuno può valutare nel suo piccolo cosa fare)
Spero che questi approfondimenti vi possano dare buoni spunti di riflessione e discussione :-)
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| inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:39
Parlando, quindi, di cosa si può fare concretamente: per quanto mi riguarda, ovviamente ho bandito l'uso di piatti/posate/bicchieri di plastica monouso che penso siano una mostruosità insensata (in teoria sarebbero vietati, ma purtroppo il divieto è stato aggirato con la plastica 'biodegradabile', anche quella una mezza bufala...)
Al supermercato borsa portata da casa e non usa e getta; frutta presa "sciolta" e non nelle vaschette (costa anche meno!), e quando possibile cerco di prendere bevande (succhi di frutta) in contenitori grandi e non le minuscole bottigliette da 0.5L (queste ultime ogni tanto le prendo per le escursioni e poi le riutilizzo come borraccia).
Certamente si può fare di meglio, ma è un inizio :-) |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:52
@Juza si tratta di marketing e di profitto...Non ci stupiamo dai...
Il riciclo è fondamentale ma un educazione culturale è il primo passo. C'è comunque da dire che purtroppo le plastiche e microplastiche hanno contaminato tutte le matrici ambientali (aria, acqua e suolo) e sono anche nei nostri organi, sangue compreso. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:52
Non oso immaginare cosa succederà con le auto elettriche |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 9:54
“ Non oso immaginare cosa succederà con le auto elettriche „
Le auto elettriche sono indispensabili per ridurre l'inquinamento... non spariamo a zero su qualsiasi nuova tecnologia (come se i motori a benzina e diesel fossero più puliti...).
Comunque sia, non centrano NULLA con questo topic. Per favore, rimaniamo in tema! |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:04
Io come te Juza ho bandito la plastica monouso dalla mia vita (per quanto ovviamente possibile).
Detesto vedere e utilizzare i contenitori “obbligati” come:
- bottiglie di plastica per l'acqua;
- vasetti di plastica per gli yogurt;
e mi chiedo perché non obbligare le aziende a farli in vetro.
Detesto la plastica anche perché e' “infinita” e basta pensare alle MICROPLASTICHE che affliggono i nostri mari e, dunque, la nostra catena alimentare.
Vedere, anche, immagini di pesci e cetacei morti soffocati da sacchetti di plastica e' intollerabile.
Nei miei viaggi in Asia (India, Birmania, Thailandia, Indonesia in particolare) sono rimasto sempre sconvolto dall'uso smodato della plastica e, soprattutto, dall'ancora carente sentimento ecologista prevalente che porta gli abitanti a gettare plastica in ogni dove (mare compreso).
Dobbiamo fare immediatamente una inversione di rotta e dobbiamo avere comportamenti enormemente più responsabili. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:05
Certamente @Juza Non sparo a zero, da ricercatore ci sono tante fonti bibliografiche di studi anche correnti su questa tematica a e spesso vengono effettuate correlazioni con il problema della plastica.
Cordialmente |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:05
Ciao Juza,
Ben venga qualsiasi iniziativa atta a sensibilizzare gli animi rispetto a tematiche ambientali.
Il tuo secondo post e' encomiabile e condivisibile al 100%: la soluzione e' alla fonte, non all'estuario  .
Una nota non polemica: il titolo ad effetto, con punto interrogativo e termine finale in gergo.
Avrei utilizzato un titolo con parole meno apparentemente negative.
Come esempio: se uso il verbo "generare" o "produrre" comunico un sentimento positivo, se uso il sinonimo "causare" comunico un sentimento negativo. Che ne so: "lo zucchero produce...", "lo zucchero causa..."
"Il riciclo della plastica è una bufala?" puo' a mio avviso essere sostituito con qualcosa tipo: "Il riciclo della plastica, cosa si sa oggi".
Tornando agli articoli, la tua sintesi e' perfetta: buona parte della plastica viene comunque buttata, l'operazione di riciclo è antieconomica e il risultato è riutilizzabile limitatamente (non può essere ricliclata all'infinito, perchè ad ogni giro peggiora la qualità) .
Alcuni dati presentati sono "datati"  (2013)
Si spera che con l'aumento dei costi delle materie prime, dell'interesse, della ricerca e sviluppo, si possa passare ad un riciclo economicamente conveniente e quindi crescente. Se poi gli stati sovvenzionassero un po' sarebbe una buona spinta.
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| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:07
AXL ha centrato i problema: Asia. Anche se noi fossimo così pragmatici non riusciremo comunque ad invertire la rotta. Paesi come l'India e la Cina sono nel pieno boom economico ed industriale |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:15
È assolutamente così, la plastica è il materiale più × che esista.
Come ho scritto in un altro topic per ridurre il problema della plastica e cambiare il nostro atteggiamento bisogna come sempre purtroppo toccare il portafoglio.
Sei un azienda e invece di un contenitore di vetro o cartone ne usi un in plastica, bene ti tasso di più, e anzi se dopo un tot di anni non ti adegui con una confezione green ti vietò proprio la vendita.
I bar dovrebbero avere un boccione di acqua dove la gente può "ricaricare" ad un prezzo modico le proprie borracce/bottigliette in vetro, chi invece vuole la solita bottiglietta in plastica la pagherà il doppio e il 50% andrà ad una associazione che ripulisce il mondo dalla plastica.
Personalmente quando faccio la spesa se esiste lo stesso prodotto confezionato in un materiale diverso dalla plastica prendo sicuramente quello, anzi sono arrivato anche a rinunciare a certi prodotti proprio perché confezionati solo nella plastica, ad esempio vado matto per la fanta ma finché la metteranno nel bottiglione di plastica per me può rimanere sullo scaffale. |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:16
“ Detesto vedere e utilizzare i contenitori “obbligati” come:
- bottiglie di plastica per l'acqua;
- vasetti di plastica per gli yogurt; „
Esatto, questo è un problema da cui fatico a vedere una via d'uscita (da parte del consumatore finale)... anche con tutta la buona volontà del mondo, il 90% dei prodotti hanno un imballaggio di plastica :-(
Alcuni si possono evitare, ma la maggior parte no... |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:22
io abolirei i bicchieri di plastica nei distributori di caffè sui posti di lavoro almeno. Ho fatto un due calcoli e si risparmierebbe un sacco di plastica "solo" nell'azienda dove lavoro io.
Siamo in 40 dipendenti, una media di almeno 3 caffè al giorno (chi più e chi meno)....sono 120 bicchieri al giorno per 5 giorni = 600 a settimana x 352 settimane = 211.200 bicchieri all'anno (peso circa 5 gr con sua palettina) = 1 tonnellata di plastica all'anno solo per la pausa caffè.
Ognuno si porta la sua tazzina in ceramica e fa scendere solo la bevanda |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:25
“ "Il riciclo della plastica è una bufala?" puo' a mio avviso essere sostituito con qualcosa tipo: "Il riciclo della plastica, cosa si sa oggi". „
Hai ragione, il titolo è forse un po' provocatorio, ma penso che vada al punto e serva a smuovere un po' le coscienze; la connotazione negativa penso ci stia tutta: prima di approfondire il tema, pensavo che semplicemente facendo attenzione alla raccolta differenziata si potesse risolvere il problema, dato che questo è il messaggio che va per la maggiore.
Invece, se viene fuori che il riciclo della plastica risolve solo una parte minuscola del problema (in pratica più che una soluzione è una scusa per promuovere il continuo uso della plastica, potremmo quasi parlare di 'greenwashing'), chi ha un po' di sensibilità sulla questione è più motivato a cercare di risolvere all'origine (anche se è molto più difficile). |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:36
@Juza:
“ in pratica più che una soluzione è una scusa per promuovere il continuo uso della plastica, potremmo quasi parlare di 'greenwashing' „
Ecco un altro esempio di greenwashing 
www.ilpost.it/2022/05/25/tappi-coca-cola/ |
| inviato il 26 Maggio 2022 ore 10:45
Io ed il ragazzo che lavorava con me, anni fa, mettemmo un sacchetto di plastica biodegradabile in un contenitore di acqua e lo tenemmo sul davanzale della finestra, all'esterno per più di un anno. Alla fine era solo scolorito ma non biodegradato. La nostra constatazione fu che quello che promettevano fosse soli una bufala per far sentire gli utilizzatori con la coscienza pulita.
Personalmente uso borse in tessuto che porto da casa, per l'acqua mi sono fatti un impianto di microfiltrazione domestico e cerco di limitare il più possibile contenitori non riutilizzabili. Se fosse per me proibirei la vendita di cibi nelle vaschette, trovo assurdo acquistare cinque fette di prosciutto in un contenitore che pesa più del contenuto, per non parlare dell'insalata già tagliata e confezionata.
Pier Luca |
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