| inviato il 22 Gennaio 2021 ore 14:15
Mi occorre un grandangolo per Nikon FX ad acquistabile a circa 200€ nell'usato, per foto di architettura. Ho già considerato il Nikon 20mm 2.8D, che però non mi fa impazzire molto sia per la qualità che restituisce, sia per la perdita di contrasto che ha nel controluce (spesso capita in foto di architettura di scattare contro un lampadario) idee? |
user215205 | inviato il 22 Gennaio 2021 ore 14:26
Per foto d'architettura cosa intendi, interni, domestici o di monumenti, esterni, di edifici civili, industriali... per quali fini...? Insomma, come l'hai posta è un po troppo vaga. |
| inviato il 22 Gennaio 2021 ore 14:27
Hai ragione perdonami. Interni di negozi commerciali o abitazioni. Per foto pubblicitarie |
user215205 | inviato il 22 Gennaio 2021 ore 14:41
Se per uso professionale, cataloghi o simili, oltre alla corta focale, ti servirà il decentramento, ed in alcuni casi anche il basculaggio, i famosi tilt & shift, ottiche estremamente costose. Per altri usi, un 14 mm potrebbe andare bene, con focali più lunghe potresti non abbracciare l'intero ambiente. Alternative, un buon 24, un robusto treppiedi, una serie di scatti che coprano l'ambiente, un programma per fondere le immagini, ma sopratutto tanta pazienza. Dimenticavo, se inquadri un lampadario, fa che sia spento, per foto d'architettura i tempi rapidi non servono. |
user215205 | inviato il 22 Gennaio 2021 ore 15:14
Intanto complimenti per le immagini, che, anche se migliorabili nella gestione delle fonti d'illuminazione, sono decisamente di buon livello. Riguardo il 24 mm, per le foto d'architettura non servono ne l'autofocus ne le aperture esasperate, il vecchio Ais 24/2.8 va benissimo, usalo in verticale sul treppiedi, diaframmato tra 8 ed 11, scatta più immagini affiancate possibili, quando le fondi usa solo la parte centrale delle stesse, che è la migliore per definizione, contrasto e deformazioni geometriche. Cura molto l'illuminazione, con la tecnica che t'ho descritto puoi usare sia fonti luminose che pannelli riflettenti, basta che tu li tenga fuori dalla parte centrale che andrai ad utilizzare. Possibilmente, piuttosto che ruotare la fotocamera sulla testa, falla traslare, spostando il treppiedi parallelamente alla scena. |
| inviato il 22 Gennaio 2021 ore 18:23
Io avevo il 18-35 serie d (che trovi a quelle cifre), lo trovavo soddisfaciente (su d600). Ora l'ho cambiato per il 16-35 che costa...ma sei a posto per tanto tempo. |
| inviato il 22 Gennaio 2021 ore 22:20
L'AI può essere montato su Nikon d610? |
user215205 | inviato il 22 Gennaio 2021 ore 22:39
Certo, funziona in esposizione manuale ed in priorità dei diaframmi, se da menù imposti la focale ed il diaframma permette pure la lettura dei dati exif. |
| inviato il 22 Gennaio 2021 ore 22:51
Ah ho capito! Sono quelli che bisogna mettere i dati cpu nel menu |
| inviato il 22 Gennaio 2021 ore 23:14
Avevo il nikon 10-20 afp per apsc che utilizzavo anche su FF e si puo' usare da 13-14 a 20mm senza vignettatura,quindi ti consiglio di provare il tuo Tokina e vedere come si comporta su FF,ora ho acquistato un sigma usato 12-24 f4,5-5,6 ll DG HSM sbalorditivo come focale pura per FF questo a meno di 300 caffe',poco luminoso ma nel tuo caso non e' un problema e per finire complimenti per le immagini che hai postato sono ottime ciao Galiano |
user215205 | inviato il 23 Gennaio 2021 ore 8:41
Gli ultragrandangolari, in interni, vanno bene per foto d'effetto, per i cataloghi e pubblicità no, fanno sparire l'arredamento |
| inviato il 23 Gennaio 2021 ore 9:00
@Nicevan: “ Possibilmente, piuttosto che ruotare la fotocamera sulla testa, falla traslare, spostando il treppiedi parallelamente alla scena „ ma questo lo suggerisci per poi unire gli scatti in postproduzione con photostitching? |
user215205 | inviato il 23 Gennaio 2021 ore 9:27
Traslare la fotocamera fa si che sfondo e fotocamera restino paralleli per l'intera sequenza, se la si facesse ruotare ciò non sarebbe possibile, tale tecnica facilita la successiva unione dei fotogrammi, in quanto non si hanno "aggiustamenti" della prospettiva da parte del software. L'importante è avere moltissima pazienza, fare molti scatti affiancati, ritagliarne da ognuno una stretta fascia centrale, in altezza ed in larghezza, e successivamente fonderli insieme. Come ho già scritto, questa tecnica permette l'uso di fonti di illuminazione e pannelli riflettenti interni alla scena ripresa, che verranno tagliati, senza problemi, in post produzione. |
| inviato il 23 Gennaio 2021 ore 9:45
Ma scusa Nicevan, io uso un TS 24 e decentro e unisco, poi avevo una testa panoramica (che come un cret*no ho perso, ho dimenticato fotografando in giro), ho spesso usato la tecnica del Photostitching, anche ruotando la macchina con cavalletto normale senza testa panoramica. I problemi nascono se hai contemporaneamente oggetti vicini, diciamo un metro, ed oggetti sullo sfondo, diciamo qualche metro: in queste situazioni il programma di unione sbaglia perché non ce la fa più a correggere l'errore di parallasse, ma se addirittura sposti la fotocamera ed il cavalletto di qualche decimetro come fai a non avere errori di parallasse anche solo se c'è un tavolo ad un metro di distanza ed una parete a tre metri e degli altri oggetti in mezzo? Se hai necessità che la parete e la camera siano paralleli fai il primo scatto della serie con la macchina e la parete paralleli, poi gli altri scatti puoi farli anche ruotando macchina ed obiettivo, quando Lightroom li unisce adatta la prospettiva al primo scatto della serie unita quello in cui sensore e parete erano paralleli. O no? Ma gli errori di parallasse di qualche decimetro come li correggi? |
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