| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 16:37
Dopo aver letto di tutto sulle ultime uscite di Canon, oggi sono stato in un negozio per toccarle con mano. R5 non disponibile, ahimè. Il negoziante dice di avere una lunghissima lista di prenotazioni da evadere per questo modello, ma Canon è in ritardo con le consegne. Aveva, invece, una R6 demo con 24-105L rf con ampia disponibilità di consegna al modico prezzo di 2800 caffè solo body e senza anello adattatore EF. Mi propone di provarla ed io, nel ringraziarlo, ne approfitto per una prima presa di contatto di quasi un'ora. Di seguito i punti salienti sui quali desidero riflettere assieme a voi. Premetto che attualmente uso reflex. Ho una 5d3 alla quale non rimprovero nulla se non la mancanza del wifi e con la quale non ho mai, ripeto mai, avuto il benché minimo problema usandola in tutte le condizioni possibili: sotto l'acqua, sulla neve, in safari, sotto la randa del sole a 40+ gradi, in mezzo al mare per giorni, in mezzo alla nebbia per ore, oltre che in condizioni normali, intendiamoci. E nemmeno ho mai avvertito tutti quei limiti che le vengono da più parti imputati: banding? Non so cos'è. Gd scarsa? Per me è più che sufficiente. Rumore alti iso? I 12800 sono usabilissimi. Non ho mai scattato a 25k. Diciamo che la curiosità per questi mostri di tecnologia é tanta, ma i dubbi che siano davvero dei mostri ci sono tutti. Veniamo alla nuova ML Canon ed alle primissime impressioni che ho ricevuto usandola oggi. Estetica e peso. L'ho trovata molto piacevole da vedere. Più piccola della reflex cui sono abituato, ma nemmeno troppo. Le linee sono inconfondibilmente Canon. Con il 24-105rf montato fa un bellissimo effetto, da macchina importante. Ma debbo dire che in questa combinazione, é l'ottica che la fa da padrona, perché con il 24-105 stm con cui viene proposta in kit, un volta montato sembra diventare improvvisamente una entry level. Insomma esattamente il contrario di quanto succede con la 5d3 alla quale, se attacchi un'ottica non L, capisci subito che l'obiettivo non è dello stesso livello del corpo. Questa cosa mi ha un po' stupito, ma si tratta, ovviamente, di una mera considerazione estetica che ha valore fine a sé stessa. Per quanto riguarda il peso, il risparmio si apprezza solo con la leggerissima ottica kit. Forse anche questo fattore contribuisce a conferirle un aspetto cheap. Con ottica L le differenze di peso nel brandeggio mi sono parse quasi insignificanti. Ergonomia e materiali. Impugnata offre una buona presa (non come la 5d, ma comunque salda e sicura) ed i pulsanti e le ghiere mi sono sembrati correttamente posizionati. Le plastiche del rivestimento (in fibra di vetro) erano uno dei principali dubbi che avevo riguardo questo modello. Beh, debbo dire che mi sono piacevolmente sorpreso perché sono molto ben realizzate. Gli accoppiamenti sono perfetti e la plasticosità delle 6d qui non si percepisce per nulla. Anzi l'impressione è di una macchina robusta e ben costruita. Bello e ben definito il monitor snodabile. Non mi aspettavo nulla di meno. Uso. Impugnata metto il selettore in M come sono abituato ed accosto l'occhio nel evf. Arrivano le prime impressioni negative. Una luminosità irreale che non si attenua nemmeno dopo aver regolato i settaggi. La scena che inquadro non è quella che vedo ad occhio nudo, ma una sorta di preview ad una risoluzione tutt'altro che sufficiente. Muovendo rapidamente l'inquadratura, poi, il refresh, pur minimo perchè l'immagine si stabilizza in una frazione di secondo, mi fa staccare ripetutamente l'occhio per vedere se quello che sto inquadrando è proprio quello che é presente lì davanti. So bene che agli evf occorre abituarsi ed inizio a smanettare con le ghiere per modificare l'esposizione. Ovviamente, non conoscendo la macchina, ho qualche difficoltà a trovare subito quelle giuste, mentre a mirino cambia tutto in continuazione. Mi dà l'impressione di stare facendo post produzione prima dello scatto. Figo, mi dico, ma dopo aver cambiato 4-5 scene... che due maroni... Tutte le volte che devo cambiare esposizione non posso affidarmi alla barra dell'esposizione (come faccio ora) continuando a guardare la scena reale, ma mi devo sorbire questo strobo di inquadrature che cambiano ad ogni click di una ghiera! Ok mi ci dovrò abituare, ma al momento sono più le volte che stacco lo sguardo dal mirino per vedere quello che la macchina sta inquadrando e sto perdendo una marea di tempo per controllare che ci sia rispondenza tra quello che vedo ad occhio nudo e quello che mi restituisce lo evf, non mi sembra questo gran plus... Nel frattempo smanetto tra i menù che mi sembra già di conoscere. Gran buona cosa. Ed apprezzo particolarmente la possibilità di entrarvi anche tramite il touch dello schermo posteriore. Voglio provare lo stabilizzatore. Imposto t 1/10 a 105mm, inquadro un cartello, vedo tutto bianco, smadonno, regolo, compenso, luce ok, stacco l'occhio per controllare, rimetto occhio su evf, balla, si ferma, beep, click, ingrandisco: é mossa. Uhmmm Rifaccio. É mossa. Ri-uhmm Metto 1/20 stessa procedura con stesso sbattimento di coglioni, é perfettamente a fuoco. OK, sono 2,5 stop. A 3 canna. Ma non dovevano essere 5+3=8 stop? Mah... Alla fine appoggio la macchina sul bancone e la guardo. Con questo 24-105L é bella. É cara, molto, ma é bella. Del sensore si sa già tutto, uno dei migliori Canon di sempre che equipaggia la 1dx3. Devo mettere in conto che non sono assolutamente abituato al evf e che non ho la dimestichezza del mezzo che ho con la 5d3 (che potrei impostare ad occhi chiusi, con una mano legata dietro la schiena, su una gamba mentre saltello in un braciere di carboni ardenti). Ma non vedere la scena che inquadro... Mi ci abituerò? A me frega meno di niente vedere la riproduzione dell'esposizione a mirino. Anzi, mi dà fastidio. Perché so già che diaframma usare e che tempi mi servono nel 90% delle mie foto. Quando devo compensare mi è più che sufficiente la barra dell'esposizione che mi consente di mantenere l'inquadratura e di non perdere l'attimo. Con sti mirini elettronici, prima bisogna trovare l'esposizione, sennò non vedi niente, poi fare l'inquadratura. Mi sembra ci sia un passaggio in più da fare per poi dover scattare guardando un'immagine artefatta su uno schermino ridicolo. Ora, finché faccio paesaggi o foto a soggetti statici, perdere qualche secondo in più non è un problema, ma quando faccio ritratti sì. Lì, se non hai davanti la scena da cui capisci come si muoverà il soggetto, sono scatti persi o da buttare! Non so. I dubbi sono tanti. Sto pensando... |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 16:51
seguo |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 16:52
Un ora? Non serve a niente, per capire come funziona la devi tenere in mano un bel po di tempo. Quello che molti non capiscono delle ml e che il mirino praticamente non serve a niente, io non lo uso quasi mai, solo in situazioni di forte sole dove il monitor si vede poco. Tu parti dalla 5d3 e prendi la r6 in mano, sono completamente diverse. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 16:58
Ale, credo che anche con la R6 si possa togliere l'anteprima dell'esposizione. A quel punto il mirino simula il comportamento di un mirino ottico. Riguardo l'effetto scia, probabilmente era impostato a velocità di refresh bassa per risparmiare batteria |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 16:59
Kelvs, TU non usi il mirino, ma dire che non serve è soggettivo. Io senza mirino non potrei usare una fotocamera soprattutto se con un'ottica pesante |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:03
Dab963 certo è soggettivo, ma nelle ml tutte le ml il mirino principale è il monitor. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:04
@kelvs È stato un primo contatto con la macchina. Nessuna pretesa, ovviamente, di poter trarre alcun tipo di conclusione da un Hands on come questo. Da quello che hai scritto, mi sembra di capire che a tuo avviso il mirino elettronico sia poco sfruttabile, giusto? |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:09
@Dab963 Ah. Quindi si può simulare il mirino ottico? Questo non lo sapevo e sarebbe un'ottima cosa se la resa fosse almeno un po' realistica... |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:26
posso capire chi abituato a usare una reflex ad un primo impatto abbia delle difficoltà con l'efv.resta un opinione soggettiva, ma nelle gallerie ci sono centomila scatti fatti con efv a soggetti in rapido movimento“ Quello che molti non capiscono delle ml e che il mirino praticamente non serve a niente, io non lo uso quasi mai, solo in situazioni di forte sole dove il monitor si vede poco „ possiamo chiudere l'internet |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:36
Alessandro usare gli evf è solo questione di abitudine, si può simulare il mirino ottico ma resta sempre un evf, quindi non ne vedo il senso. Ci si deve adattare un pochino ma poi secondo me non si torna più indietro. Comunque come ti è stato detto probabilmente avevi il risparmio energetico attivo. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:42
@Maurese Hai ragione, in un'ora si fanno tante cose. Sono stato fortunato perché c'era poca gente in negozio ed ho potuto approfittarne per usarla sia fuori che dentro, sia in one shot che in servo, che in eye detect. Ma le impostazioni sono talmente tante che il tempo vola anche solo a girare tra i menu provando alcune delle funzioni disponibili. Poi è ovvio che non si può pensare di padroneggiarla in un lasso di tempo così breve, ma una prima idea ce la si può ben fare. In fondo rimane sempre una fotocamera, non è lo space shuttle... Per te quali sono i minus degli evf? Perché io ricordo di aver provato quello della A7 ed era qualcosa di abominevole. Questo della R6 è decisamente migliore, ma mi sembra ancora molto lontano da poter competere con un ottico |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 17:53
@kelvs Può essere ci fosse il risparmio energetico attivo. Non ho controllato perché non era quella la cosa che mi preoccupava maggiormente. L'immagine si stabilizzava realmente in una piccola frazione di secondo. Accettabile, per me, a quella frequenza. il problema principale l'ho riscontrato nella resa del evf: colori per nulla naturali (non parlo di saturazione) come se non ci fosse la gamma dinamica sui mezzi toni. Le scritte fuori fuoco si presentavano come righe o pixel a scacchi. Insomma una visione fortemente artificiale... |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 18:34
Alessandro può essere che chi ha provato la macchina prima di te abbia toccato le impostazioni dell'evf, io i problemi che hai rilevato tu non li ho riscontrati ne nella R ne nella R6, praticamente evf come il mirino ma più piccolo. Nella prima serie di sony a7 in effetti l'evf faceva pena, già nella seconda serie notevolmente migliorato, ma sicuramente quelle di oggi sono migliorati. |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 19:16
Ho impiegato una settimana per imparare a settare la R, quando l'acquistai. Ci vuole pazienza, Alessandro, perché bisogna abituarsi a gestire le varie opzioni. In un certo senso, l'evf costringe a un approccio diverso dalle DSRL. Adesso, che l'ho sostituita con la R5, ho settato secondo le mie preferenze in un'ora. Consiglio di iniziare con la modalità FV, che consente di avere un'immagine immediatamente leggibile, sulla quale intervenire modificando il parametro che si vuole: diaframmi, tempi, ISO, sovra e sottoesposizione. La modalità FV elimina la necessità di passare da AV a TV a manuale. La preview dell'esposizione è molto comoda. Quando ci si è fatta la mano, si può benissimo usare la modalità M. In un'ora sola di prova si possono ricavare solo impressioni, non le vere potenzialità di una ml. Bei tempi quelli delle varie 5D! |
| inviato il 10 Ottobre 2020 ore 19:46
Condivido ogni parola di Siro51, poi ci sono i super geni che in un ora fanno tutto quello che serve anche di più, Alessandro non parlo di te ovviamente. |
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