| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 19:12
Ho ricevuto oggi conferma, a sorpresa, di poter sviluppare attraverso la fotografia un percorso con una struttura che si occupa di tematiche sociali importanti, di realtà di cui non si parla molto (purtroppo), sulla quale vi sono molti pregiudizi. Preferisco al momento non essere più preciso sulla materia. Non ho esibito alcun curriculum fotografico che ovviamente non ho, ma per circostanze causali ho descritto semplicemente la mia passione per la fotografia e la mia disponibilità a rendermi utile a trovare un percorso di interesse comune. Non vi è dietro una idea precisa, la cosa è nata per caso, con un intento di documentazione, senza particolari pretese. Non vi sono particolari pretese di divulgazione, stampa e via dicendo, tanto meno compensi e simili. Ponendomi però il problema di trovare un modo di procedere dal quale partire al momento mi viene in mente solo di conoscere i soggetti, luoghi e situazioni, e iniziare solo a raccogliere materiale. Credo che navigherò a vista per un pò, in attesa di conoscere meglio persone, luoghi e realtà e farmi delle idee più precise. Non ho idea del taglio che voglio dare, non ho tempi di scadenza, ne problemi di garanzia di risultato e via dicendo; in altre parole sono libero su tutto e da tutto. Voglio solo cercare di evitare facili clichè di maniera e/o sensazionalismo come accade spesso per temi di carattere sociale, senza però voler svolgere nemmeno troppo il compitino. La cosa è giunta inaspettata e mi ha colto un po di sorpresa, dal momento che la mia fotografia è più votata al futile, al momento occasionale, che ad un percorso di lunga durata con l'aggravante di trattare un tema "impegnato", e mi trovo in difficoltà. Comprendo che il non specificare il tema possa essere limitativo, ma credo che in fondo certe tematiche sociali possano avere molte similitudini nell'approccio iniziale e nel metodo di "lavoro". Non sono un fotografo per cui ogni suggerimento è ben gradito. Grazie. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 20:12
io pero' non ho capito nulla... |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 22:50
Chiedi l'impossibile! Con una premessa così criptica e senza alcuna indicazione, come è possibile dare suggerimenti? Non posso che concordare con Salt! |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 23:05
Da quel poco che ho capito, si tratterebbe di una sorta di reportage volto a sensibilizzare le persone su temi "indigesti" e delicati. L'unico suggerimento che ti posso dare è quello di stare molto attento nel fotografare persone nel contesto che vuoi rappresentare : da fare reportage a beccarsi una denuncia ci vuole poco. Mi spiego meglio. Poniamo il caso si tratti di homeless. Se fotografi qualcuno di essi rispettandone la dignità di essere umano, bene. Se lo fotografi sdraiato in terra circondato da lattine di birra, la cosa non è buona. Io, sul tema dell'alcolismo ho sfruttato me stesso e un paio di amici per gli scatti più crudi (praticamente tutti). Se ti può servire a qualcosa, sbircia nella mia galleria "camminando all'inferno". Se tutto quello che ho scritto non c'entra una mazza, chiedo scusa. |
| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 0:38
“ Non ho idea del taglio che voglio dare, non ho tempi di scadenza, ne problemi di garanzia di risultato e via dicendo; in altre parole sono libero su tutto e da tutto. „ Mi pare una condizione invidiabile e promettente, ma che in sé non è una garanzia di successo. Comporta anche delle insidie. Io inizierei da più punti: 1) lavora molto all'inizio sulla tua inserzione nel contesto. Vai senza macchina fotografica e parla con le persone coinvolte. Passa parecchio tempo con loro. Ascoltali e crea una relazione. Poi uscirà la macchina, ad un certo punto. Ci vuole tempo, ma ce l'hai. 2) vedi cosa è stato fatto già sull'argomento ai livelli più alti. Mettendoti però dall'altra parte della barricata. Chiedendoti cioè davanti al lavoro di un altro fotografo: "cosa ha fatto per arrivare ad avere le condizioni per realizzare quello scatto?". Le condizioni per farlo, non la tecnica (che è cosa secondaria). Ad esempio sui temi dell'inserzione del fotografo in un contesto estraneo ci sono tanti lavori assolutamente da manuale. A quest'ora di notte al volo me ne vengono in mente solo tre: Lauren Greenfield nei suoi lavori con gli adolescenti upper class; "Ninth Floor" saggio di fine corso di Jessica Dimmock e poi una pietra miliare che è "Gipsies" di Koudelka. Libro dopo il quale tutta la successiva fotografia che ha per soggetto il mondo zingaro poteva tranquillamente non essere fatta... Ma ci sono tanti altri esempi... 3) approfondisci la materia. Leggi dei saggi sull'argomento. Ti serve a rompere i pre-giudizi che sicuramente avrai. Come tutti del resto hanno su qualsiasi cosa. Di più non so cosa dirti, non avendo alcuna indicazione anche generalissima sull'argomento. In bocca al lupo ! PS: vedo adesso che nella prima pagina della tua galleria ci sono Zizola, Cito e Berengo Gardin.... Portali come santini... |
| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 9:58
Grazie a tutti dei passaggi. “ da fare reportage a beccarsi una denuncia ci vuole poco. „ Dal punto di vista della normativa sarà tutto a posto. Niente clandestinità. “ Mi pare una condizione invidiabile e promettente, ma che in sé non è una garanzia di successo. Comporta anche delle insidie. „ Infatti mi spiacerebbe fare una schifezza. L'unica cosa di cui sono abbastanza convinto è che qualcosa di utile per la struttura, in stile semplice dilettante, riuscirò a produrlo. E' il quid fotografico in più che vorrei provare a fare la prova più impegnativa. Penso che serva un deciso cambio di mentalità ed approccio rispetto a come sono abituato. Perfettamente in linea con 1 e 3, ed avevo cercato anche sul 2 Trovo conforto sulla metodica quindi. “ vedo adesso che nella prima pagina della tua galleria ci sono Zizola, Cito e Berengo Gardin.... Portali come santini...MrGreen „ magari tra un paio di anni partecipo ad un loro work per mostrargli i risultati... Grazie. |
| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 13:44
Inoltre se è un lavoro di una certa complessità, sarebbe meglio tu avessi un editor. Cioè una persona con la quale confrontarti in fase di selezione del materiale. Meglio magari durante il percorso. |
| inviato il 18 Dicembre 2019 ore 14:05
“ Inoltre se è un lavoro di una certa complessità, sarebbe meglio tu avessi un editor. Cioè una persona con la quale confrontarti in fase di selezione del materiale. Meglio magari durante il percorso. „ E' sensato quello che dici, ma considerato che al momento non vi sono particolari progetti al riguardo preferisco cercare di semplificare il tutto in vista di un obiettivo principale che è comunque restare nelle cose semplici fornendo materiale di utilità (in senso molto lato) per chi vi lavora. Come se fossero due cose distinte. Ho pensato che nel fare l'uno emergono idee e convinzioni anche per qualcosa di più personale. Se vedo che qualcosa di interessante emerge ci penserò più avanti. Grazie ancora. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 19:56
No troppo prolisso mi è andato in tilt il cervello non ho capito cosa devi fare se scrivere un romanzo o fare foto |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 19:57
E' per una casa di riposo |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 20:06
“ No troppo prolisso mi è andato in tilt il cervello non ho capito cosa devi fare se scrivere un romanzo o fare foto „ Si non è molto chiaro, era una richiesta decisamente generica. Comunque devo fare foto, niente romanzi. Non indico il tema, credo che peraltro non sia importante. Ho iniziato. Anche se non avrò un risultato positivo dal punta di vista fotografico, sarà comunque una esperienza che ritengo utile e formativa. Grazie. |
| inviato il 15 Gennaio 2020 ore 20:27
Sicuramente sarà un esperienza positiva (poi per risultato) non starei a farmi troppe domande fallo e goditi il momento ciao Tony |
| inviato il 29 Novembre 2021 ore 14:33
sicuramente sarà un'esperienza, anche da eventuali errori e fallimenti si impara. Dal basso della mia inesperienza credo che Ale Z abbia scritto cose molto sensate, consigli di cui io terrei conto, assieme all'avviso di Maurizio, ma penso che tu Mirko in realtà possieda già conoscenze e savoir-fair anche da un unto di vista legale, come mi è parso di avere capito in altre discussioni qui sul forum. Senza sapere molto di quello cui ti accingi aggiungo solo che spesso un pizzico di empatia e cortesia vengono utili, questo mi è parso di capire anche solo fotografando edifici e abitazioni dalla sede stradale pubblica, tanto più avendo direttamente a che fare con persone in fasi sensibili della loro vita. |
| inviato il 29 Novembre 2021 ore 14:37
aggiungo che ho avuto l'impressione che a volte, per lavori delicati che coinvolgono persone, è forse meglio la cara buona vecchia pellicola che non la DSRL, una Rolleiflex o una reflex binoculare scioglie di più le persone, se non si tratta di un lavoro Candid come credo di avere inteso, nel senso una macchina con cui scattare waiste level |
user203495 | inviato il 29 Novembre 2021 ore 15:04
«Maestro, il senso lor m'è duro» |
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