| inviato il 11 Settembre 2019 ore 18:56
Ora, i risultati di altri studi, hanno permesso di evidenziare un effetto positivo dell'ormone della crescita, capace di stimolare la rigenerazione del timo. Ma questo ormone può anche promuovere il diabete, ed è proprio per questo che lo studio ha incluso due farmaci antidiabetici ampiamente usati, il deidroepiandrosterone (DHEA) e la metformina.
Il problema è che per usare l'ormone della crescita si innalza la glicemia, e per abbassarla si usano farmaci con effetti collaterali, che a lungo andare danno malattie cronico-degenerative come l'insufficienza renale.
Mi sembra un serpente che si morde la coda.
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| inviato il 11 Settembre 2019 ore 19:23
No, hanno misurato scientificamente tramite diversi modelli di epigenietica, quindi misurando le eventuali mutazioni cromosomiche, e non c'è stato alcun peggioramento nei (pochi) pazienti, solo un miglioramento delle condizioni generali degli individui, come se fossero ringiovaniti
Anche solo se si potesse applicare per soli 10 anni, per evitare eventuali effetti collaterali, questo vorrebbe dire vivere 25 anni in più.. |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 19:52
“ No, hanno misurato scientificamente tramite diversi modelli di epigenietica, quindi misurando le eventuali mutazioni cromosomiche, e non c'è stato alcun peggioramento nei (pochi) pazienti, solo un miglioramento delle condizioni generali degli individui, come se fossero ringiovaniti „
 
Fico,
a lungo andare la metformina può compromettere la funzionalità renale, te lo assicuro.
Falli arrivare a 100 anni e poi ne riparliamo.
oltretutto se non la prendono sono diabetici (o meglio iperglicemici) e quindi vanno comunque verso lo stesso rischio, oltre a tutti gli altri legati all'iperglicemia.
è da un po' che si parla di cure ormonali per far fare roccia freestyle ai 70enni,
e alcuni si sono sottoposti con successo
ma non vivono di più. |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 20:02
La scienza fa miracoli. Ci arriveranno a farci campare 130 anni. |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 20:04
si può vivere migliaia di anni ma si deve intervenire sul genoma, e prima di tutto trovare i tasti giusti che probabilmente sono migliaia anch'essi.
da miliardi di anni c'è la scritta " tu hai da morì " che è risultata vantaggiosa per la quasi totalità delle specie.
modificarla non sarà semplice. |
user111807 | inviato il 11 Settembre 2019 ore 20:45
E il cervello ? |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 20:47
cioè? |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 21:04
e il rischio di innamorarsi della bisnonna o della pronipote? |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 21:11
Prendere coscienza che si deve morire no....?
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| inviato il 11 Settembre 2019 ore 21:22
Bravo Louis... Pensassero a curare le malattie normali a dovere e aiutare a campare almeno 80 anni bene mi basterebbe |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 21:31
che vuoi fare Luca, l'uomo è strano.
pensasse prima di tutto a non fare abusi alimentari e di sostanze, senza delegare tutta la responsabilità della salute alla medicina sarebbe anche meglio. |
user111807 | inviato il 11 Settembre 2019 ore 21:34
I neuroni non si rigenerano Ooo. |
| inviato il 11 Settembre 2019 ore 21:37
a ecco, non avevo capito che ti riferivi a quello.
Un pochino invece è stato scoperto che possono rigenerarsi, ma proprio un pochino,
www.brainforum.it/appuntamento/si-puo-rigenerare-cervello/
invece le sinapsi possono continuare a formarsi anche in tarda età.
comunque il problema non si porrebbe più di tanto.
Un individuo cui sarebbero rimosse le probabilmente multiple sequenze geniche atte all'"obsolescenza programmata" dell'individuo non invecchierebbe così come per noi significa invecchiare.
Il cervello di un uomo di 100 anni quindi peserebbe grosso modo come quello di un uomo di 20, differentemente da quanto accade oggi.
non credo che si possa fare questo passo prima di 500 anni di ricerca, quindi per un po' siamo tranquilli di morire, ma un giorno o l'altro sarà necessario affrontare il problema seriamente. |
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