| inviato il 28 Novembre 2017 ore 23:45
Un saluto a tutti quanti... Parlando di post produzione ci si trova spesso a confrontare il proprio lavoro con fotografie fatte da qualcun altro. In questo caso specifico, il mio, cerco sempre di migliorare la mia (scarsa) tecnica di elaborazione foto osservando gli scatti del qui famoso (almeno per chi possiede Fujifilm) Kevin Mullins. Premesso che ancora non sono riuscito a trovare un software che mi soddisfi appieno e, di conseguenza, un flusso di lavoro efficiente, qualcuno saprebbe dirmi come poter ottenere un bianco e nero come quello della foto qui sotto? Attualmente sto lavorando sia con Raw Therapee (previa demosaiccizzazione di X-Transformer) sia con Silver Exif 2 (previa demosaicizzazione e conversione in .jpeg di Raw File converter 2, il software che offre Fuji). Grazie in anticipo!
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| inviato il 29 Novembre 2017 ore 2:20
bella |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 6:21
Mi sa che usa il JPEG acros+R e poi aggiunge un po' di giallo sulle luci, poi si vede che vignetta e brucia qualche ombra. |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 7:51
" qualcuno saprebbe dirmi come poter ottenere un bianco e nero come quello della foto qui sotto? " Quella foto lì come composizione è buona, mentre come realizzazione tecnica di B&N è fatta male, si può dire che è un cesso. Ed è fatta male perché ha bruciato il bianco nella parte destra vestito in primo piano, non si legge la texture, ed ha bruciato il bianco sul vestito, sul petto, parte alta, e sulle spalle della bimba. Detta in italiano, quel B&N è una patacca, è non stampabile nemmeno in qualità mediocre, quella macchie bianche lì dove non si legge nulla rovinano l'immagine, ed è dunque da buttare via. Il B&N fatto bene ha tutta la gamma di grigio possibile leggibile, non ha mai patacche nere o patacche bianche, che sono sempre sintomo di errore pacchiano del fotografo e di chi fa il fotoritocco. La miglior tecnica per le conversioni in B&N, quella che tecnicamente permette il massimo controllo di quello che si fa, è la scomposizione dell'immagine in settori diversi (scontorno e livello seprato), l'ottimizzazione di ciascun settore e poi la ricomposizione dell'immagine. E' lunga, ci vuole tempo e pazienza, ma è quella che funziona meglio. In alternativa, fai la conversione in B&N con un livello separato di B&N in Photoshop, ottimizzando la risposta spettrale (sui colori) con le varie palette, poi raddoppi il livello di B&N e sulla copia lavori di pennello per bruciare o schiarire dove necessario, sempre facendo attenzione a non bruciare i bianche o tappare i neri. La verifica che non hai bruciato i bianchi o tappato dei neri DEVE essere strumentale e NON ad occhio, altrimenti tiri fuori dei cessi come la foto che hai postato tu: metti un livello sopra di regolazione, Valori Tonali, ed esamina l'Istogramma per vedere se hai bruciato dei bianchi o tappato dei neri, da lì lo vedi bene. Fai delle verifiche anche sul contrasto globale dell'immagine, con uno o più livelli di Luminosità e Contrasto. Un contrasto alto in immagine fa l'immagine un cesso, la fa piatta e grezza, mentre un contrasto troppo basso la fa morta: ci vuole un contrasto giusto per ciascun tipo di immagine. I vari programmi di conversione in B&N ti danno dei preset di B&N modificabili, ma in tutti i casi dirigono la musica loro come conversione e non tu, e dunque non è bene usarli una volta che uno ha preso dimestichezza con la conversione in B&N di un file RGB a colori. NON convertire MAI il RAW in Jpeg, mai e poi mai in Jpeg, converti il RAW in Tiff a 16 bits, ed usa Adobe RGB come spazio di colore di lavoro. Se devi usare un Jpeg come file finale, lavora SEMPRE sul di un TIFF a 16 bits, fai TUTTO sul Tiff, tutto, e poi come ultimo passo converti il Tiff in Jpeg, ma la conversione in Jpeg è e deve essere l'ultimo passo da fare, sempre e comunque, perché l Jpag si degrada lavorandoci sopra, il Tiff no. |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:24
SE alla gente piacciono delle foto che sono dei cessi, e paga, uno gli rifila della roba che tecnicamente è un cesso, e vive felicissimo. Ma le foto fatte bene devono seguire delle procedure corrette e rispondere a criteri corretti. Poi uno decide se seguirle o meno quelle procedure, ma vanno conosciute. Io dico sempre che la gente oggi si è abituata al brutto. Ama il brutto ovunque, sulla musica (un amplificatore a valvole, praticamente uno a caso, andava meglio, era più gradevole, degli attuali digitali anche buoni), sulla TV (un Trinitron a schermo nero si fuma tutti i digitali di questo mondo come colori e presenza d'immagine) sulle automobili (son tutte uguali oggi, non hanno più personalità, le Audi poi sono addirittura patetiche, quella più grossa è quella più piccola gonfiata solo un po'). Sulla fotografia, il brutto imperversa ancora di più, rispetto alla qualità media delle foto di un tempo, oggi c'è un veramente un mare di spazzatura e quella spazzatura è apprezzata. Se uno fa fotografie da prezzolato, DEVE rifilare comuqnue quella spazzatura, alla fine "s'ha da campa!" |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:40
“ Ed è fatta male perché ha bruciato il bianco nella parte destra vestito in primo piano, non si legge la texture, ed ha bruciato il bianco sul vestito, sul petto, parte alta, e sulle spalle della bimba. „ Io sul mio monitor il bianco bruciato nella parte destra del vestito sfocato non lo vedo. Sei sicuro di avere tutto apposto col monitor? Se apro l'immagine in photoshop non leggo nessun valore 255,255,255. Ma arrivo ad un massimo di 245,240,241 che su monitor fatto bene è un buon bianco. Non un bianco bruciato. Sulle spalle della bimba il valore massimo è un 239, 232,226 che è tutt'altro che bianco bruciato a monitor. “ Detta in italiano, quel B&N è una patacca, è non stampabile nemmeno in qualità mediocre, quella macchie bianche lì dove non si legge nulla rovinano l'immagine, ed è dunque da buttare via. „ Tu hai grossi problemi al monitor. Guardando le curve infatti non c'è niente di bruciato. Chiude un po' i neri ma niente di che. Mi diresti il valore di luminosità del tuo monitor? |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:47
"Ma arrivo ad un massimo di 245," La stampante un 245 te la fa talmente chiaro che non lo riesci a distinguere dal bianco della carta, e se usi una carta opaca lo perdi proprio del tutto e amen. Quei bianchi così chiari non li stampi. A monitor, dipende dal browser, la gestione dei colori cambia e con quella anche la luminosità. Se fai le foto per il web, non dovresti mai andare sopra i 235, per non correre il rischio che gli altri poi vedano strinature, anche se tuo strinati quei bianchi non sono. Io li ho strinati |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:48
Vabè... avrà bruciato un album... E le spalle a 239? Adobe dichiara stampabile un 242... Quindi quel 245 con un pizzico di livello lo tiri giù. Per me non è bruciato e perso lo recuperi tranquillamente. |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:53
Il bianco é leggermente pelato...ma non direi brutto...anzi! Allora tutto il bianco e nero anni 70 stampato su carta 5 con sviluppi push della trix lo buttiamo nel cesso? Era una moda anche quella! |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:54
@Ankarai, Gobbo Ed i neri tappati? Come fai a "tirarli" su? La toppa nera resta. Quella foto lì è fatta male. Bene. Io ho dato il MIO consiglio su di una possibile procedura per la realizzazione del B&N ad uno che chiede consiglio. Senza andare a stare a cercare in 242 o 245 livelli stampabili o meno, che sono cazzate, perché non citate la VOSTRA procedura di realizzazione di un B&N? Siete in grado di fare dei B&N? Come li fate? Gli intervenmti di quel tipo non servono a nulla a chi chiede come si fa un B&N, sono interventi del razzo. |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 9:00
la foto non sarà il capolavoro del secolo ma secondo me sei un po' troppo duro, per esempio sui neri chiusi io ho visto molte stampe molto belle che li hanno e che funzionano bene www.epeaphoto.org/wp-content/gallery/gabriele-croppi/croppi_paris.jpg questa l'ho vista stampata in grande e è davvero bella dal vero ,molto meglio che a monitor dove perde un sacco del suo fascino |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 9:04
@Labirint Anche a te: io ho il MIO metro di giudizio e la MIA maniera di fare il B&N e l'ho citati entrambi. QUALE E' LA TUA MANIERA di fare un B&N? |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 9:07
Scusa ma non ci siamo. Tu stai dicendo ad una persona delle cose inesatte, totalmente inesatte perchè quei neri che tu vedi qui in stampa sono facilmente recuperabili anche quelli dall'immagine originale (ne sono certo guardando i valori che girano) e dici a noi che gli interventi non servono a nulla? Servono a non far credere alla gente che la tua sia la verità. Scherzi spero. Posti foto così: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=805497 www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1808619&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?t=712865&l=it e non vado avanti e dici che quell'immagine è da buttare ed è un cesso? E su web ci leggo valori assolutamente sovrapponibili alle tue che anzi in alcuni punti sfondano i 250 sul bianco? Quindi sono dei cessi da buttare perchè stamperesti macchie bianche e nere ovunque? Per me non ci siamo, ma quello sbagliato sarò io. Me ne farò una ragione. |
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