| inviato il 03 Agosto 2017 ore 23:53
Salve a tutti!
Ho acquistato, come da titolo, un Nikkor 24mm AI-converted da utilizzare sulla mia Nikon D7200 in modo tale da avere (finalmente) un 35mm effettivo, nitido e compatto per fare un po' di street photography.
Le domande che sto per porvi potranno risultare a molti (ed in effetti lo sono) alquanto banali, ma parto col dirvi che quando ho acquistato la lente credevo che avrebbe addirittura funzionato con il motore di autofocus interno al mio corpo macchina!! (capite un po' quindi come sto messo).
Quello che mi domando è :
1) Cosa si intende per AI-converted? (o meglio, per CONVERTED nello specifico)
2) Oltre al fuoco manuale, dovrò cambiare il diaframma direttamente dalla mia lente anziché dal corpo macchina, giusto?
3) L'unica cosa che differenzia l'utilizzare questo obiettivo sulla mia D7200 anziché su altri corpi macchina di scala più bassa è che la mia D7200 riuscirà a regolare l'esposimetro già dal mirino e che potrò visualizzare gli EXIF dei miei scatti, dopo aver salvato le impostazioni della lente all'interno della macchina?
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| inviato il 04 Agosto 2017 ore 0:52
1: È un esemplare di Nikkor F precedente alla serie AI, introdotta (se ben mi ricordo) nel '77 che, con una modifica, è stato, reso equivalente a un AI, quindi può essere usato sulle fotocamere digitali.
2: Si.
3: Penso di si, ma per essere certo è meglio che attendi il responso di qualcuno che usa obiettivi come quelli su una macchina come la tua. |
| inviato il 04 Agosto 2017 ore 11:30
Ottima scelta, il Nikkor 24 su aps-c va davvero bene, per la street. Io lo usavo sulla D5500 che, al contrario della tua 7200, perdeva anche il collegamento all'esposimetro, ma esporre "a occhio" era persino divertente 
Mettere a fuoco manualmente, specialmente se sei abituato all'autofocus, agli inizi può essere difficile, specialmente nei mirini delle reflex attuali, ma credo (spero) che sulla tua funzioni la conferma di messa a fuoco.
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| inviato il 04 Agosto 2017 ore 19:49
Ho una trentina di obiettivi come il tuo (pre-Ai, Ai, e Ai-s); prima li usavo su D700 e ora su Df.
La Df può usare anche i pre-Ai senza modifica.
La tua D7200 credo sia come la D700: ovviamente devi mettere a fuoco manualmente; puoi usarla in (esposizione) manuale (regoli tu tempo sulla macchina e diaframma sull'obiettivo, in base a quanto dice l'esposimetro); puoi usarla in priorità dei diaframmi (regoli il diaframma sull'obiettivo e la macchina imposta il tempo conseguente, sulla base della misurazione esposimetrica).
Ciao ciao |
| inviato il 04 Agosto 2017 ore 20:13
“ Ho una trentina di obiettivi come il tuo (pre-Ai, Ai, e Ai-s);... „
Però... trenta Nikon "vintage"...
Io sono fermo a nove:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=1818140#8639916
(nella foto ce ne sono otto, perché manca il 50mm f/1.4 Ai-S che ho acquistato in seguito)
Mi sa che devo darmi da fare e rimpinguare la collezione.
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| inviato il 04 Agosto 2017 ore 22:26
Grazie mille ragazzi! Ora sono MOOOOLTO più sereno! |
| inviato il 04 Agosto 2017 ore 22:58
Provo a fare l'elenco completo:
20/2,8
24/2
24/2,8
28/2
28/2,8
28/3,5
35/2
50/1,2
50/1,4
50/2
55/3,5
75-150/3,5
85/1,4
135/2
135/3,5
180/2,8
300/4,5
500/4
Raga'! Sono un bugiardo patentato! Dico sempre di averne una trentina, e poi son meno di venti! Potrei averne dimenticato qualcuno, ma grosso modo siamo li.
Alessio, con questi vecchi gioielli vai tranquillo! Forse, usati su Dx sono un pelo più problematici, sia come messa a fuoco sia come risolvenza, ma non si guastano mai, e hanno una resa più naturale, meno satura, rispetto ai bazooka attuali. |
| inviato il 04 Agosto 2017 ore 23:35
“ Raga'! Sono un bugiardo patentato!... „
Non direi... anzi sei stato anche troppo onesto, visto che comunque nessuno sarebbe entrato di nascosto a casa tua per contarli...
Il mio nucleo duro è costituito dai quattro AI presi nei primi anni '80:
20/3.5
35/2.0
85/2.0
Una tripletta classica che all'epoca andava molto.
Più il PC 28/3.5 per le foto di architettura: con le diapositive per tenere a piombo le linee verticali non c'era altro mezzo.
Tutti in ottima forma (purtroppo il loro utilizzatore non è invecchiato altrettanto bene).
I cinque Ai-S sono acquisti recenti, ovviamente usati:
24/2.8
50/1.4
Micro 55/2.8
135/2.8
180/2.8 ED |
| inviato il 05 Agosto 2017 ore 15:05
Belle!
Ma tu vai di Sony!
Io, dopo una Cosina (attacco Pentax K) comprata negli anni Ottanta, son sempre stato fedele a Nikon e alle reflex (ho preso una Fuji da qualche mese, ma non mi ci trovo). |
| inviato il 05 Agosto 2017 ore 17:24
“ Belle! „
Grazie
“ Ma tu vai di Sony! „
Si, mi trovo molto bene con il focus peaking e il live wiew nel mirino: si possono usare in contemporanea e a quel punto è praticamente impossibile sbagliare la MaF. La controindicazione è che purtroppo negli Exif non si registra il diaframma (non è una tragedia, ma qualche volta, rivedendo una foto, mi secca un po' non leggere questo dato).
Ora aspetto che esca l'A7 III per vedere cosa offrirà rispetto alla II e a che prezzo la lanciano, poi deciderò se prendere il nuovo modello o un fine serie del vecchio ben scontato.
“ Hanno una resa bellissima!!!! „
Tra l'altro la D7200 mi sembra che abbia lo stesso sensore (che Nikon acquista da Sony) dell'A6000 con cui sono state fatte la maggior parte delle foto in questione, quindi la resa dovrebbe essere simile. Cambia l'elettronica di gestione dell'immagine (e spesso quella delle Nikon è migliore).
“ E perdonatemi un'ultima domanda, stavo facendo un attimo riferimento ad un sito riguardo delle linee guida per andare in iperfocale ed alla voce:
"APSC Nikon" nella colonna 24mm, alla riga f/2.8, parla di 11.5m di distanza dal soggetto a fuoco; nella colonna 35mm, alla riga f/2.8, invece, parla di 24.3m.
A quale distanza dal soggetto devo far riferimento? Immagino agli 11.5 metri, visto che è una tabella apposita per i corpo APSC (DX), ma vorrei una vostra conferma in merito „
Confesso che è una tematica che non ho mai approfondito. Per l'iperfocale ho sempre fatto riferimento alle tacchette colorate sul barilotto.
Ma è meglio che aspetti il parere di qualcuno che conosce meglio l'argomento. |
| inviato il 05 Agosto 2017 ore 17:56
Saprai, Alessio, che, più chiudi il diaframma, più aumenta la Profondità Di Campo (PDC).
Nei vecchi Nikkor, ogni diaframma era (è) indicato con un colore diverso, e c'erano (ci sono), delle tacchette colorate che, per ogni diaframma ti indicano da che distanza a che distanza l'immagine rimane grossomodo nitida, la PDC appunto.
Mi rendo conto di non essermi spiegato per niente... 
Oltrettutto, questo valeva per il sensore 24x36 (FullFrame) e non so se valga, ma ritengo di no, anche per il Dx. Boh?
Comunque, ci vai ad occhio: se vuoi mettere a fuoco sia A (che sta ad un metro da te) sia B (che sta quattro metri da te), metti a fuoco a due metri e chiudi il diaframma quanto più possibile, dando uno sguardo alle tacchette colorate, se qualccuno riesce a spiegartene il funzionamento meglio di me!
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| inviato il 05 Agosto 2017 ore 18:05
Mi sembra che tu voglia usare la coidetta iperfocale nella fotografia street, ovvero, se ho capito bene, imposti una distanza di messa a fuoco media, che so 5 mt, e chiudi il diaframma quanto possibile, tipo f11, per avere qualche certezza statistica di indovinare la messa a fuoco sui soggetti che ti si parano davanti senza bisogno di correggere al volo.
Ho paura sia un po' difficilotto. Intanto per poter usare un diaframma così chiuso dovrai aumentare molto gli iso, con perdita di definizione. Poi, non è che la nitididezza rimane costante entro tutto l'arco...
Guarda: io ci ho provato con Df (FullFrame) e 20 mm (quindi con profondità di campo più elevata rispetto al 35 equivalente che diventerebbe il tuo 24), e i risultati non erano per niente soddisfacenti: sempre meglio mettere a fuoco, anche se perdi in immediatezza.
Però questo è solo il mio parere. Magari ci saranno persone più brave che mi smentiranno... non so... |
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