| inviato il 23 Maggio 2017 ore 21:54
Una folle idea di viaggio, totalmente in assenza di organizzazione esterna, che preveda in tre settimane al massimo di volare su Gibuti, poi toccare Somaliland, Burundi, Congo ex Zaire, Congo repubblica democratica, Gabon, San Tomè, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana e Ciad, con eventuale estensione finale in Nigeria. Obiettivo: la street sociale nei paesi meno toccati dal turismo di massa ed i luoghi più sconosciuti ai più. Adesioni gradite, numero ottimale di compagni di viaggio 7, tanti da stipare due automezzi privati, gli unici che consentano un minimo di anonimato, tanto per non dare nell'occhio nelle eventuali situazioni di pericolo; importante che qualcuno parli francese. Periodo di effettuazione: fine maggio, anno da valutare, forse probabile 2019 ma forse anche 2018. |
| inviato il 23 Maggio 2017 ore 22:26
Fantastico mi piacerebbe tanto. A novembre se me la mandan buona parto dal marocco al sud africa e dal sud africa in egitto overland di 10 mesi ma con una compagnia. 2018 la vedo dura visti i soldi spesi per quest ultimo. 2019/2020 sarebbe interessante per me |
| inviato il 23 Maggio 2017 ore 22:59
bene, a me serve programmare per tempo perchè ho pochi giorni liberi e quel periodo l'ho studiato perchè il miglior compromesso nell'arco dell'anno, sia climaticamente che per eventuali insetti dannosi; in più è sicuramente un periodo di bassa stagione aerea. Di sicuro si dovrà valutare i visti se possibile farli in loco o se necessario averli prima. |
| inviato il 24 Maggio 2017 ore 7:58
Probabile siano 15000km? Dalla curiosità mi sono messo su google maps a fare il percorso...quasi 800km al giorno, coraggioso! |
| inviato il 24 Maggio 2017 ore 9:29
Hai già fatto una stima dei costi? Le jeep hanno dei "driver" - meccanici? Non conoscendoti ti chiedo se hai già esperienza. 4 settimane per tutte le nazioni muoversi in jeep credo sia troppo. Non credo bastino. Gli imprevisti son dietro l angolo. Forse sarebbe meglio le jeep fossero 3 e sempre con 1 o 2 posti liberi nel caso di avaria a una jeep |
| inviato il 24 Maggio 2017 ore 12:56
Non ci sono tratte praticabili via terra e pure molti pericoli in zone di guerriglia. Davo per scontato l'uso di voli locali da una capitale all'altra, eccettuato solo forse i due Congo divisi da un fiume traghettabile. Logico immaginarsi revisioni se la durata fosse insufficiente |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 16:29
Prima di partire per un qualunque viaggio nel continete africano consiglierei sempre di consultare il sito della Farnesina: www.viaggiaresicuri.it/home.html Io viaggio spesso per lavoro: qualche anno fa dovevo raggiungere Borama, passando da Gibuti via terra. Putroppo il Somaliland non è riconosciuto da nessuna nazione e per gli europei vengono emessi solo visti per Mogadiscio, quindi il progetto è decaduto dopo mesi di attesa. Anche in un paese tranquillo come l'Etiopia è stato dichiarato lo stato di emergenza fino al 9 agosto 2017... eviterei tutti quelli che sono nella stessa situazione! La maggior parte dei paesi elencati sono accessibili solo via aerea e l'emissione del visto (a parte il costo!) richiede una lettera di invito che un turista difficilmente riesce ad ottenere. |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 16:44
E' vero Ettore, ne sono consapevole; è per questo che parlavo di aerei e non collegamenti via terra ed è per questo che l'ho definita un'idea pazza, ma chissà, da qui a due anni, che non si calmi un poco la situazione. Consulto sempre il sito viaggiaresicuri e nella mia vita di viaggiatore a volte ho toccato paesi in momenti in cui non fossero propriamente raccomandati, ma sono contento di averlo fatto, perchè da lì in poi la situazione è diventata ancora più difficile o comunque quei mondi sono cambiati. Posso farti l'esempio di Iraq, Libia, Yemen, Mali, Etiopia, Eritrea, Libano, Israele ... |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 19:32
Fino ad ora ho visitato "solo" una cinquantina di nazioni. Dell'elenco che hai fatto mi manca solo la Libia ed Eritrea! Anche a me è capitato nel passato di fare il turista in paesi che adesso eviterei in maniera assoluta! |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 20:17
Ho colleghi che viaggiano spesso in africa nera x lavoro, compresi alcuni dei paesi che hai citato, oltre al fatto che per avere il visto necessiti di una lettera di invito, per alcuni devi recarti presso la loro ambasciata in Italia a lasciare le impronte digitali, inoltre, per quello che mi dicono, non sono posti da girare da soli, loro si muovono solo con scorta. |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 20:24
Diebu, grazie dell'utile info. Effettivamente anch'io ho amici congolesi dell'ex Zaire, quindi di quello più "tranquillo", che quando scendono a salutare i parenti girano con mezzi veloci e scortati. In generale l'Africa nera non turistica di massa è una minaccia per l'incolumità; anzi è per quello che sono paesi poco turistici Per quello dicevo che il numero di 8 persone con due separate auto da viaggiare insieme era forse la soluzione migliore |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 20:27
Ettore, con una "sola" cinquantina di paesi sapevo che comunque tu sia già iscrivibile ad un club geografico internazionale, che almeno anni fa sapevo esistere. Non mi sembrano pochi, ma più del numero è interessante la scelta; e da quello che dici mi pare tu abbia scelto secondo uno dei motori che ha sempre mosso anche me: vedi prima quelli che cambiano in fretta e che magari un giorno non potranno esser più altrettanto facili da visitare |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 20:29
Eviterei "almeno" le province somale. |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 20:36
oggi come 27 maggio 2017 sicuramente sono d'accordo, anche se poi io parlo del Somaliland, che si è distaccato dalla Somalia off limits che l'opinione pubblica mondiale meglio conosce; il Somaliland è forse raggiungibile via terra da Gibuti senza gravissimi pericoli; vedremo da qui al 2019 |
| inviato il 27 Maggio 2017 ore 20:46
Tieni presente che mi raccontano che quando sono in quei parsi, anche nel vicino e "tranquillo" Egitto, avvengono episodi di cui quì da noi non arri a notizia visto il numero e la frequenza, ad esempio rapimenti lampo e piccoli attentati. Quì fanno notizia solo i casi e la tanti e/o che coinvolgono europei. |
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