| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 14:51
Nel topic del Sigma 135 f1.8 è uscita fuori questa discussione. E' più facile mettere a fuoco in manuale con un grandangolo, oppure con un tele? Approfondiamo la questione |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 15:02
Io dicevo, sicuro, con un tele! La pdc è minore, e viene evidenziato in modo più evidente (e quindi facile da constatare) quando la messa a fuoco non è corretta.. Col grandangolo, viceversa, è vero che essendo maggiore la pdc eventuali scostamenti dalla corretta MAF sono meglio "perdonati" , ma , allo stesso modo, anche meno percepibili....cosicché diventa difficile, anche foto alla mano, capire se la messa a fuoco è stata o meno correttamente eseguita... |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 15:18
Vista la confusione che si è generata nell'altro topic, la domanda dovrebbe essere se è più facile fotografare col grandangolo o con il tele.... |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 15:31
Senza dubbio tele: con la 6d e vetro per maf con pentacon 135 2.8 mi risulta più facile mettere a fuoco che con il sammy 14 2.8 o il tamron adaptall 24 2.5. È vero che un tele ha minore pdc ma al tempo stesso grazie all' ingrandimento maggiore permette di visualizzare meglio i dettagli a fuoco |
user3834 | inviato il 22 Febbraio 2017 ore 15:34
La minore profondità di campo ti fa capire meglio dove hai messo a fuoco, con un 35 1.4 hai molte più possibilità di errore rispetto ad un 135 2.8. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 15:48
tutte esatte le vostre osservazioni, ma sbagliare di pochissimo la maf compromette quasi irreversibilmente uno scatto fatto tele ma non uno fatto col grandangolo. poi ovviamente dipende di quanto, ma col grandangolo basta un po di glow e salvi tutto! io personalmente faccio più fatica a focheggiare con l'85/1.8 nikon che col sammy 14/2.8 |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 15:55
come dicevo io ho il vetrino canon eg s progettato proprio per questo. Inoltre dipende anche da quanto tempo hai a disposizione per focheggiare: se devi mettere a fuoco su un oggetto immobile puoi prenderti il tempo che serve mentre se fotografi un passante devi essere rapido aumentando il margine di errore. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 16:01
Tele: Con più aumentano i mm con più lo stacco nitido-sfocato è netto e di conseguenza meno dubbi nella messa a fuoco, ma il minimo errore lo si paga Grandangolo: Con meno mm si ha con più è estesa la PDC = con le giuste impostazioni si ha a fuoco tutto, non importa se abbiamo messo a fuoco la cosa sbagliata, altrimenti sarebbe impossibile distinguere il nitido dallo sfocato In poche parole con un 1000mm e un 10mm su FF è facile mettere a fuoco, meno con le focali in mezzo |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 16:11
“ Tele: Con più aumentano i mm con più lo stacco nitido-sfocato è netto e di conseguenza meno dubbi nella messa a fuoco, ma il minimo errore lo si paga Grandangolo: Con meno mm si ha con più è estesa la PDC = con le giuste impostazioni si ha a fuoco tutto, non importa se abbiamo messo a fuoco la cosa sbagliata, altrimenti sarebbe impossibile distinguere il nitido dallo sfocato „ ecco ha spiegato tutto |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 17:25
ottimo, poi ne riparliamo con calma |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 20:43
I grandangoli non sono solo i 14mm. dove imposti magari l'iperfocale.La precisione di messa a fuoco aumenta con il crescere della focale, punto. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:11
“ tutte esatte le vostre osservazioni, ma sbagliare di pochissimo la maf compromette quasi irreversibilmente uno scatto fatto tele ma non uno fatto col grandangolo. poi ovviamente dipende di quanto, ma col grandangolo basta un po di glow e salvi tutto! io personalmente faccio più fatica a focheggiare con l'85/1.8 nikon che col sammy 14/2.8 „ esatto, è proprio così. poi insomma, ne avrò fatte dia con il 35mm/2 e con l'85mm/1,8 (per non parlare del 20mm), entrambi a maf manuale, in quasi 40 anni? Cosa ne dite? I mirini della F3 e della Nikkormat erano assolutamente superiori a quelli della D700 e D800, c'erano i microprismi, l'immagine spezzata,..... eppure cestinavo molte più dia scattate con l'85mm che con il 35mm, come mai? La probabilità di errore è sostanzialmente la stessa se si ragiona a parità di rapporto di magnificazione (e diaframma ovviamente), in quel caso la pdc è uguale per qualsiasi focale per cui un faccione con un 20mm ha le stesse probabilità di venir bene o male che con un 500mm. In tutti gli altri casi la maggior pdc aiuta eccome, e questa aumenta con il ridursi della focale, tant'è vero che, estremizzando, con un 14mm non serve nemmeno focheggiare, basta impostare un f8 e 1,2m e sono a fuoco tra 0,6m e l'infinito. Comunque se volete divertirvi fate delle prove: mettete su M i vostri autofocus e provate a focheggiare a mano sia in posizione grandangolare sia tele.... vedrete che nel secondo caso avrete più scarti. Chi dice che col tele è meglio perché è più selettivo dice una cosa inesatta. Quella (grande o piccola che sia) zona che gli sembrerà a fuoco nel mirino non è affatto la zona nitida di pdc, quella è molto inferiore, basta ingrandire a monitor per rendersene conto, e più si ingrandisce e più la zona di nitido si riduce..... quindi? Quindi bastano pochi centimetri (se non millimetri) e gli occhi non sono a fuoco e magari lo è la punta del naso o l'orecchio! Senza contare che più ci si avvicina al soggetto e più si assottiglia la pdc, con un 85mm a f1,8 a 1m la pdc è meno di 1cm con un 35mm a f1,8 a 1m è 5,6cm con un 20mm a f1,8 a 1m è 17,6cm nel 1° caso se fotografo una statua e tengo il respiro azzecco sicuramente la maf, ma una persona....? Basta che respiri e il mio 1cm di tolleranza si va a far benedire. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:41
Come ho detto nel precedente post dipende anche dalle circostanze: la natura del soggetto, le tempistiche ecc...non metto in dubbio che la maggiore profondità di campo dei grandangoli rispetto ai tele a parità di distanze e diaframmi renda minore il margine di errore ma NELLA MIA ESPERIENZA con sammy 14 e 135 2.8 (entrambi completamente manuali) ho trovato più semplice e stimolante mettere a fuoco soggetti col 135 (ma vorrei sottolineare che erano perlopiù soggetti inanimati e che comunque ho il vetro per la maf manuale). |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:48
Provate pure e vedrete che Giancarlo sbaglia. Fotografo anche io da 40 anni ........ La precisione di messa a fuoco cresce con la focale. |
| inviato il 22 Febbraio 2017 ore 21:51
va anche considerata una altra cosa...... ora mi riferisco all'uso di tutti i giorni, con i grandangolari (a parità di ISO) si può scattare a tempi più lenti, ne consegue che si può chiudere maggiormente il diaframma, ovvio che questo li rende "più facili". Ma questa considerazione esula dal discorso che si vuole sviscerare. Bluewings94, io credo che anche cambiando i vetrini oggi non arriveremo mai ai mirini di un tempo, questo perché l'esposimetro e il sistema AF sottraggono luce e nitidezza al mirino. Un tempo c'erano solo due fotocellule nel pentaprisma e al vetro smerigliato arrivava l'immagine bella luminosa e pulita, poi c'erano i microprismi e/o l'immagine spezzata. Tutto questo oggi ha reso più difficile focheggiare a mano, anche con delle ammiraglie. La musica cambia con le ML..... |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |