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workflow dopo lo scatto


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avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 8:17

salve a tutti,

vorrei conoscere da voi come lavorate dopo lo aver portato a casa una serie di scatti. Vi spiego il mio problema. Ogni tanto mi metto a lavorare su dei piccoli progetti fotografici uscendo per delle sesioni di scatto che delle volte possono andare avanti anche per dei mesi. Ad ogni sesione porto a casa centinaia di scatti che archivio con Aperture ma non faccio nessuna selezione o post produzione perchè penso sia meglio farlo alla fine di tutte le sessioni di scatto. Poi finite tutte le sessioni di scatto mi trovo con migliaia di foto sui cui lavorare, e sarà per mancanza di tempo o per stanchezza, e intimorito dal grande numero di foto sui cui lavorare alla fine mi blocco e adesso mi trovo con migliaia di foto da prendere per mano e diversi progetti incompiuti. Paradossalmente quando usavo la pellicola mi era pù facile finalizzare un lavoro.
Voi solitamtente come vi comportate dopo gli scatti?

grazie a tutti e saluti

marco

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 8:52

Ciao, posso provare a risponderti io, il mio workflow, dopo ogni sessione come fai tu creo progetti in aperture,visualizzo velocemente le foto che sono da buttare (esposizione troppo sbagliata, mosso, micromosso, ect), dopo di che gia nella mia testa ho un'idea di come vorrei postprodurre la foto, e inizio.Tu hai detto che hai migliaia di scatti, io in 1 hanno nella mia libreria non arrivo a 300 foto. Si vede che hai il timore di cestinarle, comunque non so se ti puo convenire aspettare di elaborare il tutto quando hai migliaia di scatti, io farei un po alla volta dopo ogni sessione.

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 9:23

Scatta di meno, cestina di più e lavora subito quello che rimane.

Tempo fa ho letto un'intervista a Michael Yamashita, si era ancora ai tempi della pellicola, in cui diceva che su un rullino da 36 mediamente aveva solo uno scatto da tenere.

E parliamo di un professionista che lavora per National Geographic ;-)

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 9:40

in effetti il National Geografic pubblica circa 10.000 foto all'anno che corrispondono circa alle foto che produce un singolo fotografo sul libro paga del NG in un solo mese di lavoro dalle quali poi seleziona una 20 ventina di foto da proporre al Ng.....

Selezionare le proprio foto richiede una capacità critica non indiffente che di sicuro a meno di doti innate non si improvvisa. Oltre al fatto che bisogna avere le idee chiare su quello che si vuole ottenere dal proprio lavoro. Anche se non sono rari i cambi di rotta a lavoro iniziato.

Penso che dovrò fare maggior uso del tasto Canc ma rimane sempre l'esitazione di valutarle secondo criteri sbagliati.

E come ha detto Matteo.Cantoro anche scattare di meno ( e meglio) potrebbe essermi d'aiuto. Ma lavorare di fretta e la paura di perdersi qualcosa non aiuta di sicuro.


avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 11:33

Io le foto non le cancello mai. Molto spesso mi capita di rivedere foto che inizialmente mi sembravano orribili o inutilizzabili, ed invece in seguito le rivaluto moltissimo.
Quello che faccio è suddividerle in cartelle con le date ed i riferimenti. le guardo, le studio, faccio una prima selezione che però non è definitiva.
A volte mi capita di lavorare foto fatte più di un anno fa e di completare progetti dopo lunghissimo tempo.
Tieni presente che le foto non vanno mai viste subito, a meno che non si tratti di lavori urgenti.

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 11:50

Premettiamo che io sono un fotografo mediocre, che anno dopo anno cerca di migliorasi. Quindi i miei consigli prendili per quello che sono, chiacchera da bar tra amanti della fotografia ;-)

Hai perfettamente ragione, selezionare le foto, specie se le proprie, richiede una grande capacità critica. Non è per nulla facile. In questo caso la miglior medicina è farsi una "cultura". Osserva tante foto, maestri ma non solo, qua su Juza ci sono tanti bravi fotografi. Ma anche i meno bravi c'è sempre da imparare ;-)

E leggi tanto. Ci sono ottimi manuali e libri di fotografia (non parlo di quelli strettamente tecnici).

Se vuoi qualche consiglio la trilogia di Michael Freeman è straordinaria:
- L'occhio del fotografo
- La visione del fotografo
- La mente del fotografo

Inoltre importante anche il testo di Augusto Pieroni 'Leggere la fotografia. Osservazione e analisi delle immagini fotografiche'

Quest'ultimo mi è stato consigliato proprio qua sul forum e l'ho trovato davvero illuminante.

Per quanto riguarda scattare di meno, capisco che con il digitale sia contronatura, per me che vengo dalla pellicola, che costava dei soldi, è un approccio più naturale. Ma ho comunque, a volte, difficoltà a trattenermi. Ma quando si può preferisco 'pensare' la foto. Poi magari esce comunque una schifezza MrGreen ma almeno ho maniera di ragionare e di capirne i motivi. Se scatti a raffica difficilmente capirai i tuoi errori.

Se hai fretta, o l'attimo è importante, invece, ti consiglio di utilizzare gli automatismi della tua macchina. Le priorità di diaframmi e tempi e persino la modalità P possono essere utili ed aiutarti a portare a casa lo scatto.

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 11:58

cara Soulwoman devo dire che mi comporto in maniera molto simile alla tua ...e infatti mi trovo con quasi 30.000 foto in digitale senza contare tutte fatte in pellicola.....

...però penso che sia arrivata l'ora di fare una bella pulizia...altrimenti trovarsi con troppe foto le rende veramente poco friubili sia per che vengano usate per un progetto sia che debbano essere condivise anche per il solo piacere di farlo.

Comunque anche a me è successo di rivalutare delle foto a distanza di anni magari dopo che si sono evoluti il gusto e le proprie capacità critiche.

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2012 ore 12:09

@ Matteo.Cantoro

sono completamente in accordo con te. Educare la nostra vista e la nostra sensibilità alla fotografia guardando con attenzione le foto degli altri fotografi ( grandi e meno grandi) è fondamentale. Inoltre anchio ho cominciato ad acquistare dei libri di Freeman che trovo straordinari e li consiglio a tutti. Hanno messo alla berlina in mio approccio troppo spontaneo e da autodidatta alla fotografia... e infatti adesso sono in crisi totale......spero che metabolizzando un po alla volta tutta una serie di concetti di ritrovare la mia strada...

user1802
avatar
inviato il 28 Agosto 2012 ore 19:54

Tempo fa ho letto un'intervista a Michael Yamashita, si era ancora ai tempi della pellicola, in cui diceva che su un rullino da 36 mediamente aveva solo uno scatto da tenere.

Allora se io ne salvo 2 per rullino devo ritenermi gia bravo ahahah XD

Comunque, personalmente anch'io per molto tempo ho fatto fatica a cancellare le foto, tenevo tutto.
Ora invece il mio workflow inizia con il ritorno a casa dove la macchina foto viene abbandonata sul tavolo e mi spaparanzo sul divano con una bella birra fresca MrGreen
Dopo qualche giorno... quando mi viene la motivazione di mettermi al PC... allora importo tutto in LR, cancello subito le foto errate (mosse, micromosse, bruciatissime, scurissime, ...).
Una volta fatta la prima selezione inizio ad elaborare le migliori con LR, senza spenderci piu di 10-15 min a foto.
Quelle non elaborate finiscono spesso per raggiungere le altre nel cestino perchè prive di un punto di interesse o non sono ben riuscite dal punto di vista compositivo. Non le elimino subito perché spesso riguardandole mi saltano fuori foto che con una giusta PP vengono veramente valorizzate.

avatarjunior
inviato il 29 Agosto 2012 ore 8:58

vi ringrazio dei consigli, ne farò tesoro.

saluti a tutti.

marco

avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2012 ore 11:25


sono completamente in accordo con te. Educare la nostra vista e la nostra sensibilità alla fotografia guardando con attenzione le foto degli altri fotografi ( grandi e meno grandi) è fondamentale. Inoltre anchio ho cominciato ad acquistare dei libri di Freeman che trovo straordinari e li consiglio a tutti. Hanno messo alla berlina in mio approccio troppo spontaneo e da autodidatta alla fotografia... e infatti adesso sono in crisi totale......spero che metabolizzando un po alla volta tutta una serie di concetti di ritrovare la mia strada...


Io credo che, amenochè di non essere professionisti o aspiranti tali, la politica "meno pare" all'inizio (ed anche dopo) paghi molto di più della ricerca della "regola" da compiacere e adempiere a tutti i costi per conformarsi.. se hobby, credo che la fotografia debba essere divertimento prima di tutto, e no un luogo di sofferenza e studio stakanovista.
Le regole cosiddette è meglio saperle, ma l'unica vera regola secondo me è quella del proprio piacere e divertimento.. ovvero proprio la tua spontaneità e personale approccio.. da li il resto vien da sè, anche le regole scritte nei libri, io la penso così ;-)

Ciao! :-P


avatarjunior
inviato il 29 Agosto 2012 ore 14:27

@ Conte_hamlin

condivido quello che dici. Non sono aspirante professionista e per me la fotografia è piacere puro e una passione che in questi 10 anni e più non sono si sono mai assopiti. L'emozione dello scatto rimane una cosa unica e irripetibile e il mondo della fotografia e dell'immagine una continua scoperta.
Ma dopo anni che si fotografa penso che il desiderio di migliorarsi, di vedere dei progressi penso sia necessario (ma non obbligatorio ognuno è libero di viverlo come vuole) sia per autogratificazione ma anche per raggiungere degli obiettivi in termini di qualità, progettualità e maturità fotografica.


avatarsenior
inviato il 29 Agosto 2012 ore 16:32

Certo, d'accordissimo; però, sarà per come sono fatto io, credo che non bisogni mai mettere in secondo piano il proprio modo di scattare e di vedere le proprie foto fino al punto di sentirsi "scardinati nei propri modi di fare foto"..
Gli obiettivi che ti sei prefissato, che sono gli stessi miei alla fine (e di ogni altro fotografo immagino), penso si ottengano proprio plasmando i metodi altrui sulla propria pelle, e non viceversa.. Sorriso

In ongi caso mi sto rendendo conto anch'io di come sia più facile acquisire un senso critico più marcato scattando di meno e non per forza a tutti i costi: a volte mi ritorvo a scattare in maniera banale solo per la paura di perdere qualcosa, magari di un posto dove so che non tornerò per molto tempo; ma alla fine penso che una sola foto ben fatta mi permetta di fissare un luogo in maniera migliore rispetto a tante foto banali fatte in fretta e furia..

avatarjunior
inviato il 29 Agosto 2012 ore 17:32

trovare un proprio stile e una propria identita nella fotografia penso sia fondamentale. Delle volte vedo delle immagini molto belle e accattivanti di fotoamatori e poi magari scopro che sono fatte seguendo pari pari lo stile di un altro fotografo.
Certo avere l'imprinting di altri fotografici è del tutto normale, magari anche subirne un certo transfert di stile e personalità, ma poi uno deve saper costruire la propria identità.
A parte chi ha un talento innato è un processo lungo e faticoso. Ma anche ricco di soddisfazioni e stimolante.

Anch'io molto spesso temo di perdere qualcosa del momento che sto osservando e finisce che prevale la quantità alla qualità. Anche perchè le condizioni ambientali
non sono ideali per fermarsi a riflettere sullo scatto da fare. Avendo poco tempo a disposizione per poter uscire esclusivamente per fotografare finisce che lo faccio in contemporanea ad altre attività. Per cui diventa difficile fare una foto pensata, magari previsualizzata prima in testa e poi realizzata. FInisce che diventa un punta e scatta affidandosi ad un po di mestiere, ai prodigi della tecnologia e magari ad un po di fortuna...

Per cui sottoscrivo: fotografare meno ma meglio. ;-)

avatarjunior
inviato il 29 Agosto 2012 ore 17:47

Ma conoscere le regole, la storia della fotografia e le opere dei maestri mica significa copiare ;)

E' più facile creare uno stile personale conoscendo le "regole" che non conoscendole. L'istinto è un dono per il fotografo, ma senza conoscenze tecniche, di composizione etc. mancherà sempre qualcosa.

E poi come diceva quel tale 'per infrangere le regole bisogna prima conoscerle' ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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