user39791 | inviato il 21 Gennaio 2017 ore 20:58
Nato in una famiglia di origini ebraiche, dal 1941 al 1944 lavora come assistente fotografo al seguito di Hermann Segesser e Michael Wolgensinger. Nel 1946 si autofinanzia la prima pubblicazione, cui dà il titolo di 40 Fotos. Nel 1947 lascia l'Europa per trasferirsi negli Stati Uniti. A New York Alexey Brodovitch lo ingaggia come fotografo di moda per Harper's Bazaar. Parallelamente alla fotografia di moda svolge una prolifica attività di reporter freelance che lo porta ad affrontare viaggi in Perù e Bolivia nel 1948 (una selezione delle fotografie là riprese sono pubblicate sulla rivista Neuf di Robert Delpire nel 1952 e, quattro anni dopo, nel libro Indiens pas morts) e nel 1949 in Europa (Francia, Italia, Svizzera e Spagna). Le fotografie di Parigi sono pubblicate in un libro dell'artista Mary Lockspeiser, che Frank sposerà l'anno successivo. Nel 1950 Frank ha già un nome ed Edward Steichen include alcune sue fotografie nella mostra 51 American Photographers allestita al Museum of Modern Art di New York e poi nella celebre The Family of Man del 1955. Tra il 1952 e il 1953 continua in Europa la sua attività di reporter tra Parigi, Londra, Galles, Spagna e Svizzera. In questo periodo abbandona definitivamente la fotografia di moda e comincia a lavorare sempre più seriamente come fotogiornalista freelance. Nel 1955 Robert Frank è il primo fotografo europeo a ricevere la borsa di studio annuale promossa dalla Fondazione Guggenheim di New York. Con i soldi ricevuti viaggia per tutti gli Stati Uniti dal 1955 al 1956, riprendendo oltre 24.000 fotografie. Nel 1958 Robert Delpire pubblica a Parigi Les Américains, una selezione di 83 immagini tratte dal viaggio americano e l'anno dopo la Grove Press pubblica il volume negli Stati Uniti col titolo The Americans. Allen Ginsberg e Peter Orlovsky Al contempo Frank viene a contatto con i principali esponenti della nuova generazione letteraria e artistica americana, soprattutto con gli esponenti della Beat Generation. In primo luogo stringe una salda amicizia con lo scrittore Jack Kerouac, col quale porta a termine varie collaborazioni. Oltre ad aver compiuto un viaggio on the road insieme, compiuto nel 1958 verso la Florida, Kerouac si occupa di scrivere l'introduzione al libro The Americans per l'edizione americana. Nel 1959 viene realizzata la più nota collaborazione con la Beat Generation, quando Frank, unitamente al pittore Alfred Leslie, dirige il suo primo film, Pull My Daisy. Scritto e narrato da Jack Kerouac e interpretato, tra gli altri, da Allen Ginsberg e Gregory Corso, il film sarà considerato il padre del New American Cinema. Negli anni sessanta, nonostante il crescente successo dei suoi lavori, Frank abbandona la fotografia per dedicarsi completamente alla realizzazione di film. Un cinema, il suo, carico di tensioni e tematiche prettamente private e introspettive, come Conversations in Vermont (1969) o About Me: A Musical (1971). Collabora ancora con i beats, soprattutto Ginsberg, Orlovsky e Burroughs, ma anche con i Rolling Stones (Cocksucker Blues, 1972, documentario censurato dallo stesso gruppo), Tom Waits, Joe Strummer (Candy Mountain, 1986) e Patti Smith. Dopo la tragica perdita della figlia Andrea, appena ventenne, Frank ricomincia a riutilizzare la macchina fotografica. Dalla metà degli anni settanta a oggi, la sua fotografia è lontana dai reportage precedenti: usa collage, vecchie fotografie, fotogrammi, polaroid; scrive, graffia e incide direttamente sul lato sensibile della pellicola. Frank alterna soggiorni a New York con lunghe permanenze a Mabou, in Nova Scotia, insieme alla compagna e pittrice June Leaf. Nel 1994 dona gran parte del suo materiale artistico alla National Gallery of Art di Washington che crea la Robert Frank Collection; è la prima volta che accade per un artista vivente. Nel 1996 ottiene l'Hasselblad Award e nel 2000 il Cornell Capa Award. Tra il 2005 e il 2006 un'ulteriore retrospettiva della sua vita artistica gira il mondo: si tratta della mostra Robert Frank: Story Lines, partita da Londra nel novembre 2004. it.wikipedia.org/wiki/Robert_Frank saramunari.files.wordpress.com/2016/08/20160204-lens-frank-slide-0lbm- www.ricecracker.net/files/blog_images/18_robert-frank_trolley-new-orle www.americansuburbx.com/wp-content/uploads/2012/07/102-Custom.jpg www.vogue.com/wp-content/uploads/2016/02/09/01-robert-frank.jpg www.americansuburbx.com/wp-content/uploads/2011/12/frank-001.jpg media.clickblog.it/e/e13/robert-frank-rodeo-detroit-michigan-1955.jpg< www.americansuburbx.com/wp-content/uploads/2012/07/the-americans-by-ro theredlist.com/media/database/photography/history/street/robert-frank/ i.ytimg.com/vi/mQlmzbcIz-k/maxresdefault.jpg www.sothebys.com/content/dam/stb/lots/N09/N09129/042N09129_5VYLX.jpg www.stanforddaily.com/wp-content/uploads/2014/09/1984.492.15_Frank1.jp stanforddaily.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2014/09/1984. |
| inviato il 22 Gennaio 2017 ore 12:05
Grazie per l'excursus su Frank, è sempre interessante rifarsi un giro sulle sue foto e contestualizzarle con la sua storia. Ma tu dovresti pubblicare questi contenuti anche in uno spazio dedicato, su un sito a sé, per valorizzarli e renderli più facilmente fruibili. È un peccato lasciarli affogare in un forum (che rimane utile per l'apporto della comunità), se li metti tutti insieme il materiale è tantissimo. |
user39791 | inviato il 22 Gennaio 2017 ore 12:57
Grazie Max, ma non avrei il tempo e le capacità per farlo. Qua lancio un sasso nello stagno sperando che qualcuno mi segua nei lanci........... |
user39791 | inviato il 23 Gennaio 2017 ore 10:44
Già, spero di farcela!!!! |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 12:28
“ Grande fotografo, questa è una delle mie preferite brightonanddim.wordpress.com/2013/11/20/robert-frank/young-girl-smokin „ Quella è di Sally Mann... |
| inviato il 23 Gennaio 2017 ore 13:17
“ Quella è di Sally Mann... „ Ops, hai ragione sul web è spesso attribuita a lui non so perché, ma effettivamente è di Sally Mann.. rimedio mettendo questa www.macba.cat/en/exhibition-robert-frank |
| inviato il 24 Gennaio 2017 ore 15:12
Ci sarebbero da dedicare anni a vedersi e rivedersi le foto di Robert Frank e a studiare uno degli autori piu' importanti della storia della fotografia. Recentemente ho visto alcune sue foto in uno mostra qui a Londra (al Barbican) il cui tema erano gli inglesi visti da autori stranieri. Mostra bellissima.. e naturalmente Robert Frank presente con la sua serie London /Wales. |
user39791 | inviato il 24 Gennaio 2017 ore 18:55
Grazie a tutti per la vostra partecipazione. |
| inviato il 20 Marzo 2017 ore 10:02
Mi fa piacere che ci si ricordi di questo fotografo. Ho avuto il piacere di conoscerlo e di fotografarlo a Parigi alla Galleria Polka, alcuni anni fà. Mi sono fatto anche rilasciare un suo autografo sulla copertina delle rivista edita proprio dalla Galleria Polka. Era rimasto incuriosito dalla mia macchina fotografica. Era una Hasselblad SWC con la quale avevo già scattato migliaia di foto a Parigi sempre destando curiosità proprio perchè la macchina non era molto usuale. |
user39791 | inviato il 20 Marzo 2017 ore 22:08
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