| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 19:14
So che è un tema abbondantemente trattato, sia su questo forum che altrove, ma desidero riprenderlo con un approccio
diverso dalle solite domande tipo.
La possibilità della taratura fine dell'autofocus è stata introdotta alcuni anni or sono per dare la possibilità al cliente di provvedere in proprio alla regolazione, senza dover ricorrere al servizio assistenza. Quando l'eventuale errore è contenuto entro la corrispondenza ai valori +/- 20.. si riesce ad ottimizzare l'accoppiata fotocamera- obiettivo. E fin qua, niente di nuovo... Andiamo quindi oltre.
Non voglio fare affermazioni categoriche, ma ho notato che nella maggior parte dei casi, ad essere "starato" è l'obiettivo, mentre la fotocamera difficilmente è sregolata, (a meno che non ci siano problemi allo specchio, per esempio).
Avendo 2 corpi Canon Eos, (1D MK4 + 5D MK IV), ho notato che i valori di regolazione per un determinato obiettivo solitamente vanno bene su entrambe le fotocamere..  ; se ad esempio per il 50mm 1,4 EF avevo impostato +10 su una fotocamera, potevo rifare tutte la prove anche con l'altra... ma alla fine il valore da impostare era praticamente identico. Obiettivi che invece non necessitavano di alcuna micro-regolazione si rivelavano perfetti allorquando trasferiti sull'altro corpo macchina.
Ovviamente questa è la mia esperienza personale, che può essere confermata o smentita con diverse valutazioni, ma ho come il sospetto che le case produttrici di obiettivi, dal momento in cui è stata offerta questa possibilità all'utente finale, abbiano ridotto di molto le procedure di controllo qualità, delegando di fatto al consumatore l'ottimizzazione finale, (o in alternativa ai centri di assistenza).
Ho citato Canon , ma anche con Nikon analoga esperienza: il 24-120 f4 VR, che usavo prima sulla D700 (a +/- 0 ), non ha richiesto alcun aggiustamento neppure quando l'ho montato sulla sostituta, una D750.
Se le mie deduzioni sono giuste... in teoria, facendo riportare a 0 i parametri di regolazione dell'AF dal servizio assistenza, ci sarebbero buone probabilità di poter utilizzare le varie ottiche, anche su corpi sprovvisti del "Fine tuning AF" .  ( FUJI S5 Pro, tanto per dire) .. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 19:20
La mia esperienza (con Canon) invece è diversa, trovo che sia gli obiettivi che le fotocamere sono affetti da tolleranze in un senso o nell'altro: gli stessi obiettivi sulle mie 2 macchine attuali (3 se contiamo una che ho rivenduto) necessitano di regolazioni diverse, e la 'peggiore' è la mia 5D3 che richiede abbondanti regolazioni negative ( < -7/-10) mentre su una 80D per alcuni obiettivi la richiesta è circa 0 o poco positive (+3/+5). Una maggiore precisione di messa a punto secondo me sarebbe auspicabile sia per i corpi che per le ottiche. |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 19:28
è come dice Stefanon , diciamo che ti è andata bene (come a me con d700 e 750) |
| inviato il 07 Gennaio 2017 ore 21:45
Ho due 5d3 e una 6d
I valori di microregolazione sono diversi su tutti e tre i corpi per ogni obiettivo. Ritengo che la tua sia semplicemente una coincidenza.
Le procedure di controllo qualità non c'entrano nulla con queste cose.
Le microregolazioni vanno rifatte a distanza di tempo su tutti i corpi e ottiche perché sono soggette a variare. Anzi, sui superluminosi e sui tele, andrebbero rifatte prima di ogni shooting. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 1:47
@dario
Come mai sono soggette a variare anche in poco tempo? |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 2:10
“ I valori di microregolazione sono diversi su tutti e tre i corpi per ogni obiettivo; ritengo che la tua sia semplicemente una coincidenza . „
Infatti avevo premesso che le mie valutazioni si basano su ciò che ho sperimentato di persona...
Premetto che quando ho fretta.. (un amico mi fa provare un suo obiettivo, oppure provo una fotocamera con uno dei miei obiettivi), utilizzo un metodo più sbrigativo rispetto alla procedura consigliata da più fonti: mi metto in diagonale rispetto ad un soggetto piano sufficientemente esteso, focheggio col punto centrale a t.a su un riferimento ben preciso.. e vado a vedere lo scatto . Se il fuoco cade prima o dopo il previsto, faccio una prima regolazione approssimativa, che poi vado ad affinare. Dopo 3-4 regolazioni "di solito" ne azzecco una sufficientemente passabile... ! |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 8:50
Frank anch'io faccio spesso così
Cristian bastano un po' di vibrazioni che prendono ad esempio in auto che dopo qualche mese potresti già avere necessità di ritoccarle. Dipende anche se ne fai un uso intensivo delle ottiche oppure no |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 9:06
Confermo il fatto che ogni corpo ha una sua tolleranza- nel mio caso, molto ampia su 450d ( mai avuto problemi), buona su 50d, evidente su 1dlll su cui ho dovuto eseguire la taratura su un' ottica, ( sembrerebbe inversamente proporzionale alla velocità e precisione dell' af) --- cosa strana e' che ( su 1dlll ), su tre scatti di prova, con il vecchio sigma 400 f. 5.6 apo macro, erano a fuoco 3 scatti su 3, sul canon 400 f. 5.6, tre maf su tre, erano leggermente diverse .... |
| inviato il 14 Gennaio 2017 ore 14:40
Domanda offtopic
Se in un sigma art faccio una regolazione per un corpo macchina su dock usb
Nel momento in cui monto la stessa ottica in un altra macchina e ha bisogno di regolazioni che dovrei fare? Andarmi a modificare l af fine in macchina? |
| inviato il 14 Gennaio 2017 ore 17:58
“ Domanda offtopic
Se in un sigma art faccio una regolazione per un corpo macchina su dock usb
Nel momento in cui monto la stessa ottica in un altra macchina e ha bisogno di regolazioni che dovrei fare? Andarmi a modificare l af fine in macchina? „
A rigor di logica direi di sì... col Sigma dock si fa un'ottimizzazione per affinamenti progressivi con una accoppiata univoca fotocamera-obiettivo.. ragion per cui non è scontato che montando quell'obiettivo (dopo la taratura), su un'altro corpo macchina, la regolazione coincida. A meno chè .. si abbia la fortuna di avere due fotocamere con identica "valutazione" della messa a fuoco..
Supponiamo che che si abbiano a disposizione 2 corpi macchina, dei quali uno solo abbia la possibilità della microregolazione ( una Nikon D750 ed una Fuji S5Pro...). L'unica possibilità per avere una corretta messa a fuoco con entrambe le fotocamere, a mio avviso, è quella di fare la taratura dell'obiettivo con la Sigma Dock con la fotocamera sprovvista di microtaratura... dopodichè, spostando l'obiettivo sull'altra fotocamera, effettuare con quest'ultima la taratura fine, sperando che la gamma di intervento (+/- 20), sia sufficiente per recuperare eventuali scostamenti. Chiaramente, poichè la regolazione fine on camera prevede un unico settaggio...non si avrà una taratura ottimale come quella ottenibile con la Dock station, che prevede l'ottimizzazione su 4 diverse distanze di focheggiatura. 
Questa secondo me potrebbe essere una buona soluzione.. tralasciando altre ipotesi assai più "dispendiose"  ... |
| inviato il 14 Gennaio 2017 ore 18:01
Ho in programma di fare la microregolazione degli obiettivi con la 5d4 |
| inviato il 15 Gennaio 2017 ore 0:54
Buon "lavoro" ... ! |
| inviato il 15 Gennaio 2017 ore 7:13
Global
Grazie |
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