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Il senso critico







avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:07

Ciao a tutti. Ho una domanda, spero di attirare la vostra attenzione. Secondo voi, come si sviluppa il senso critico? Solo fotografando? Guardando Fotografie altrui? Parto dal presupposto che io sono forse una di quelle persone che purtroppo, ha cominciato nella maniera più sbagliata l'attività della fotografia. Ho fatto il passaggio a full frame, (che dovrebbe essere una cosa da farsi, quando bene o male, si ha una certa "manualità" con i concetti basilari della fotografia. Io pur essendo passato comunque attraverso due entry level, mi son lasciato trasportare dalle scimmie. E forse, dico forse, da una nota componente egoica. Cercando di non andare OT, (chiedo venia per la digressione) spiego il perchè della mia domanda. Nonostante io veda delle mie foto, a mio parere, carine, sembro non ricevere molti consensi. Molte volte completa indifferenza, quando mi vengono esposte delle critiche mi capita di prendermela, ma non nei confronti della critica in sè, quanto alla mia idiozia, nel non essermi accorto già in fase di scatto dei miei errori. Ok, mi sono messo seriamente da poco (non seriamente da diciamo circa 4 anni), nella fotografia, in quanto molte persone cominciano a volermi assegnare dei servizi fotografici, alle volte mi chiedo perchè scelgano proprio me, dato che sono comunque consapevole dei miei limiti. Come posso rendermi conto, di quando una fotografia è presentabile e quando no? Come avete fatto voi? Qual'è il vostro percorso? Lo so, scrivo in maniera pessima, abbiate pietà. :D

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:21

non so se c'è un'unica via per sviluppare il senso critico, quindi quanto dirò potrebbe essere solo parziale, non esaustivo.

come vedi nella frase sopra è adoperato il senso critico su me stesso, sto criticando qualcosa prima ancora di dirla.MrGreen

A mio parere il senso critico lo sviluppi su tutto, e non riguarda quindi solo la fotografia. La premessa è " non dare mai nulla per scontato ".
Ovvero, se ti dicono che una cosa è così perchè è così, tu, se ti è possibile, accetta, ma poi vai a verificare se lo è veramente. Potrebbe accadere che ti rendi conto trattasi si un luogo comune, ma errato.

Lì hai usato il senso critico in modo proficuo, hai determinato che le cose non stanno come sembrava stessero, e ti trovi in un attimo controcorrente.

Non è sufficiente, potresti aver sbagliato tutto, ricontrolla, potresti essere tu quello che hai preso una cantonata. riverifica.

Prova a riguardare la cosa da un altro punto di vista e guarda se sempre ti pare che quello che hai identificato ti torna.

Se continua ad essere così, cerca il confronto, considerando che potrebbe essere un scontro, poichè per l'altro quello che dici è sbagliato, non tanto perchè l'altro abbia esperito una sua convinzione ma perchè l'ha assunta senza senso critico.

Se invece incontri l'altro che ha formato la sua convinzione usando lo stesso mezzo che hai usato tu, allora sarai a nozze, poichè uno dei due è in errore. Potrebbe accadere che quello in errore sei tu.

Comincia una dialettica, che può essere anche aspra, ma contiene i suoi valori costruttivi, ed il tuo senso critico adesso deve muoversi su due fronti, da una parte osservare attentamente cosa intende l'altro (per avere un buon senso critico quindi serve anche l'empatia), e dall'altra verificare se le tue ragioni continuano a rimanere solide oppure se esse sono scalfite dalle ragioni altrui.

Alla fine del dibattito, rivaluta quanto sostenevi. potresti non cambiare opinione di una virgola, fare un piccolo reset, o modificare completamente la tua opinione. Non c'è orgoglio personale. L'orgoglio personale, il campanilismo, sono nemici del senso critico.

Utilizzando il senso critico la tua opinione deve essere osservata in modo apersonale in questa fase, e quindi va vagliata assieme alle altre, solo per quello che vale e non perchè è la tua.

Alle fine ti sarai fatto un'opinione con senso critico.

Utilizzando un processo simile sulle cose che ti interessano probabilmente starai utilizzando il senso critico.

considera anche che le cose possono cambiare secondo i punti di vista, ed essere comunque vere sempre secondo i punti di vista, perchè talvolta sono proprio i punti di vista a determinare la realtà che non è detto sia unica ed una sola


avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:39

Si d'accordo, ma io parlavo papale papale, del fatto che io vedo foto scattate da me "carine", ma sono obiettivamente "cesse". Devo fare quel passaggio, per vedere, cosa è una fotografia e cosa no. Non parlavo proprio di errori, ci sono fotografie che han fatto la storia, che possono andare contro corrente in fatto di errori e tecniche fotografiche. Si, lo so sono un cane a spiegarmi. MrGreen

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:44

Ah poi, forse è un mio difetto, quando mi viene posta qualche critica, metto sempre l'altro sulla ragione. Do' proprio per scontato che la critica sia giusta.

user94858
avatar
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:47

Quando si inizia si pensa sempre che i propri scatti siano i più belli, almeno fino a quando non vi è il confronto.

Si può sviluppare un senso critico ed anche un certo gusto guardando il lavoro degli altri ed imparando la tecnica ma rimane il fatto che si tratti di scelte personali.

Parafrasando Kant dalla "Kritik der Urteilskraft":

"Questo oggetto è bello" non è un predicato dell'oggetto, non vi è logica nel giudizio di gusto, si tratta di puro piacere soggettivo ma vi è comunque una pretesa del consenso universale.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:48

i consensi normalmente non sono correlati alle proprie capacità espressive ma a quanto si riesce a mettersi sulla piazza.
il fatto di voler emergere, e fare di tutto perchè questo accada, conta molto di più di una produzione eccelsa.
Poi quando sei riuscito a metterti sulla piazza, allora si, servono immagini che bucano, che raccolgano un consenso importante.
Anche la tipologia di ingaggi ha una influenza enorme.
Se ti capita di fotografare la vicina hai un riscontro, se fotografi una persona famosa ne hai un altro.
se hai un ingaggio come quello che ha avuto Scianna con la Magnum e differente da fare il matrimonio di tuo cugino.

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:57

Beh su questo non c'è dubbio. :-P
Paul sorry, non l'ho capito il tuo commento. Triste

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 11:58

Paul sorry

bello non è oggettivo ma se piace.

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:03

bello non è oggettivo ma se piace.
Io ad esempio non mi spiego, come una tra le foto più brutte del mio "portfolio" su juza, sia quella che ha ricevuto maggiori "mi piace". Eeeek!!!

avatarsupporter
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:09

Il senso critico si sviluppa insieme alla cultura. Uno puo' aver fatto male la scuola, ma poi un giorno scopre la lettura e comincia a passare ore al giorno sui romanzi e poi scopre i saggi, il cinema le mostre di pittura e di fotografia. La sete non passa bevendo, e piu' bevi piu' ritorna forte la sete.
Da un punto di vista fotografico e' utile frequentare studi fotografici e affrontare diversi stili, scontrarsi con i soggetti partecipando alle discussioni e facendosi amici i fotografi che ottengono risultati che ci piacciono. Parlare con loro e fotografare con loro sviluppa il nostro modo di fotografare. Ovviamente non basta l'attrezzatura.
Pero' ci sono ambiti come la ripresa di uccelli in condizioni wild che richiedono capacita' e conoscenze di caccia fotografica e un'attrezzatura costosa, che a parita' di condizioni fa da sola la differenza. Ma di solito un buon approccio con l'inquadratura e con la luce fa ottenere buoni risultati anche con attrezzature apsc.
Ottimo cominciare con ff. Poi pero' bisogna leggere: sono ottime le guide ai vari generi fotografici dell'editrice Reflex. Soldi e tempo spesi bene.

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:31

Si forse ho affrontato la richiesta con un pò di leggerezza, ovviamente so che i like non sono tutto. Però se devo essere sincero, forse a causa dell'ego, l'approvazione degli altri mi aggiunge quel qualcosa in più che mi spinge a continuare. Alle volte mi chiedo se io scatti per ego o per passione, mi sono semplicemente buttato per vedere cosa ne esce fuori.

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:45

Ok

avatarsupporter
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:53


Ho fatto il passaggio a full frame, (che dovrebbe essere una cosa da farsi, quando bene o male, si ha una certa "manualità" con i concetti basilari della fotografia.

Fortunatamente c'hai messo il condizionale, perchè essere convinto di una amenità del genere è come dire che guidare una quattro ruote motrici sia l'evoluzione obbligata della guida a due ruote motrici.

Nonostante io veda delle mie foto, a mio parere, carine, sembro non ricevere molti consensi.

Capita raramente che le foto che noi riteniamo "belle" ricevano i consensi maggiori dagli altri.

in quanto molte persone cominciano a volermi assegnare dei servizi fotografici, alle volte mi chiedo perchè scelgano proprio me, dato che sono comunque consapevole dei miei limiti.

Che tu sia consapevole dei tuoi limiti è un gran bene, ma che debbano conoscerli anche i tuoi committenti mi sembra più che superfluo, soprattuto se sembra si ostinino a volerti assegnare servizi fotografici.

Scusa la franchezza ma lo sviluppo di un senso critico è l'ultimo dei tuoi problemi, prova a cercare di dare un "senso" a tutto il resto prima. Ad esempio, prova a crearti un tuo senso della fotografia ancor prima di dover cercare consensi dagli altri. Buone feste!


avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:58

prova a crearti un tuo senso della fotografia ancor prima di dover cercare consensi dagli altri.

Ottimo consiglio e ottimo gioco di parole. Nella pratica, cosa dovrei fare? Cosa intendi per "creare un mio senso della fotografia"?

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 13:01

Ciao Judas,
premesso che non mi ritengo persona con un curricula fotografico tale da potersi sentire a proprio agio "distribuendo" consigli, vorrei darti solo un punto di vista, ovviamente il mio.
Prendi quello che ha scritto Ooo e miscelalo un po' con le dritte di Paul. Traine le conseguenze e sei sulla strada giusta.
Mi cimento in un riassunto, con qualche nota del redattore:
1) ci sono regole comuni (es. regola dei terzi, regola aurea, regole per il ritratto e per il paesaggio, regole, regole e regole) che ti danno delle indicazioni su come una persona "riceve" un'immagine trovandola piacevole in termini di equilibrio, collocazione del soggetto per importanza dell'immagine e via dicendo. Regole, appunto, che si possono applicare ad una bella fotografia ma anche ad una brutta: tutte due potrebbero rispettare le regole. Sintesi: le regole aiutano ma sono l'inizio e non sono ferree.
2) ci sono soggetti comuni (vai a fare una fotografia ad un mercato della frutta nel rione dove abiti) e non comuni (e vanne a fare una in un paese orientale, di cultura differente e dagli abitanti con fisionomia diversa da quella a cui siamo abituati). La seconda, per noi europei, sarà più interessante, anche se le regole di cui sopra sono applicate nello stesso modo. Sintesi: i soggetti banali non scatenano emozioni.
3) ci sono persone alle quali piacciono le caramelle alla menta ed altre che le preferiscono al limone. Dato che la caramella, innanzitutto, la devi mangiare tu (è la TUA fotografia e la scatti, principalmente per TE. devi essere tu a decidere che gusto deve avere. Sintesi: le tue fotografie non possono piacere a tutti ma debbono piacere a te.
4) ascolta le critiche, ma non criticarti troppo. Se grazie alle critiche puoi migliorare te stesso, segui i consigli. Se invece senti che le osservazioni ti porterebbero verso un terreno a te non congeniale, segui la tua strada. Sintesi: chi non sbaglia ha finito di imparare.
5) guarda, se puoi, gli altri. Spesso si consiglia di guardare i fotografi famosi. Io suggerirei di guardare tutto. Anche le fotografie mediocri e perché no, brutte, possono essere spunto di riflessione. Un anomino disse "anche la mano più piccola lascia la sua impronta nel mondo". Sintesi: sii una spugna.
6) se il tuo desiderio è ottenere il più ampio consenso, piegati alla maggioranza e segui la corrente (sigh!). Nessuna sintesi.
7) io fotografo poco, quando ho tempo, ma mi regala piacere. Il resto è un di più, se c'è OK, altrimenti OK lo stesso. Ma prova, prova soluzioni diverse per comprendere cosa stai facendo. Il massimo, secondo me è riuscire in ciò che i grandi fotografi sanno fare (e non parliamo di bello o brutto): raccontare una storia con un'immagine. Io non ci sono ancora riuscito ma non demordo. Sintesi: un po' di egoismo non guasta.
8) non c'è una ricetta, non c'è un segreto, se non dentro te stesso.

Ultima cosa: se sei qui, se scrivi, se cerchi, vuol dire che il tuo viaggio lo hai iniziato. Fa sempre piacere, a tutti, una pacca sulla spalla e meno un giudizio negativo. Sai meglio di me che si può migliorare solo a seguito di giudizi negativi, anche se feriscono. Il trucco lo hai già in tasca. Senti che la critica ti dispiace ma ti arricchisce, la "detesti" ma la cerchi, chiedi, ti confronti. Datti il tempo e poi, fai una cosa. tieniti le fotografie, non essere troppo selettivo. Riguardale e riconoscerai i tuoi miglioramenti. In tutto questo, non avere fretta.
;-)CoolMrGreen

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