| inviato il 26 Settembre 2016 ore 17:18
Più tempo passa più il genere street non mi piace, vedo sempre più spesso mostre e lavori di street tutti uguali e tutti con lo stessa base: - Bianco e nero (ma perchè la street a colori non si può fare?) - Foto scattate a caso a persone che camminano o che sono in strada Certo ci sono alcuni autori molto bravi che danno al genere una marcia in più per carità, ma mi sembra che la maggior parte ormai sia preda di una forte omologazione, mi sbaglio? Scusate ma spesso penso ad alta voce. |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 17:55
Che domande: se gli togli il bianco e nero non sono più capolavori, ma solo foto di pedoni che camminano per strada! |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:00
Ci sono eccellenti street a colori. Certo, è più difficile, ci vuole meno distrazioni cromatiche, forse un po' più di pp. In genere, ultimamente la qualità della galleria si è abbassata a mio giudizio, quindi concordo con te. Si è infarcita di aerei, musicisti, maschere etc... Poi, magari a te non piace, ma è un altro discorso. |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:01
PS: poi, sinceramente, criticare senza pubblicare nulla, è facilissimo. Non me ne volere eh?! |
user102516 | inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:02
“ Scusate ma spesso penso ad alta voce. „ La penso come te. Il bianco e nero poi è bello se il soggetto lo sposa bene. Tipo se vedi una macchina d'epoca, una vespa anni 70, ma questo uso ed abuso che se ne fà non piace neanche a me. |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:12
È sempre una questione di gusti personali... |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:18
Danspado, come darti torto. Il genere è inflazionato e si è perso il senso della bellezza dello scatto, non c'è selezione, troppe scene inutili sbattute in faccia. Ma se penso alla fotografia di strada mi vengono in mente Eggleston, Shore, il Kubrick fotografo... perciò, a me piace la Street. :-) |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:20
È il genere fotografico più difficile, da praticare e da criticare. Sfugge a definizioni che lo inquadrino in maniera precisa e questo è un po' la sua forza ma soprattutto il suo limite. L'omologazione ormai la fa da padrona. |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:21
“ Più tempo passa più il genere street non mi piace, vedo sempre più spesso mostre e lavori di street tutti uguali e tutti con lo stessa base: - Bianco e nero (ma perchè la street a colori non si può fare?) - Foto scattate a caso a persone che camminano o che sono in strada Certo ci sono alcuni autori molto bravi che danno al genere una marcia in più per carità, ma mi sembra che la maggior parte ormai sia preda di una forte omologazione, mi sbaglio? Scusate ma spesso penso ad alta voce. „ Beh per quanto riguarda l'omologazione credo proprio che non riguarda solo il genere street; se dai un occhiata anche ai paesaggi e fauna (ad esempio) anche li.. Per citare un pensiero di Ennio Morricone «Le combinazioni delle sette note sono ormai esaurite e non ripetersi è impossibile» |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:25
Tutto rientra nel gusto personale, certo lo Street non è: "Foto scattate a caso a persone che camminano o che sono in strada" ;) |
user102516 | inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:25
L'altro giorno un utente ha linkato le sue foto, vado a vedere "viaggio in Thailandia" klikko, tutto in bianco e nero, dico io vai in Thailandia il paese più colorato del mondo e scatti in bianco e nero????? L'underground ti ha proprio seppellito. |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:33
Sono di parte, perchè da sempre faccio solo bianconero. Non credo sia buona cosa di per se. Così ho cominciato parecchio tempo fa, e così poi ho continuato, perchè mi ci trovavo bene probabilmente (o magari perchè le pellicole tendevi a comprarle dello stesso tipo ). Detto questo, sono d'accordo sul fatto che se il bianconero diventa un modo per salvare fotografie (che non credo funzioni) non si capisce bene perchè farne uso. Così come sul fatto che, se è solo figlio di una convinzione che lo vede variamente più "artistico", diventa un poco utile esercizio di stile. Però è un imperversare relativo, dai Ho per curiosità buttato l'occhio sulle immagini più popolari e anche oggi, come mi pare sia abituale, ai piani alti è il colore ad avere comunque una prevalenza schiacciante. Oggi, 19 delle prime 20. Non che faccia statistica questa cosa, ma parliamo comunque di una delle più importanti community fotografiche italiane direi... Poi è indubbio che alcuni generi finiscano per vedere un impiego maggiore del monocromatico: per abitudini storiche, per influenze che sono normale cosa della vita, per un'emulazione che in fotografia è ovvia e naturale (buona o cattiva ognuno lo decida in cuor suo). Così come, del resto, altri generi sono indiscusso dominio del colore. L'aspetto dell'omologazione è evidente e su questo hai ragione piena. Ma anche in questo caso sarebbe più corretto parlare di omologazioni, al plurale, perchè se osserviamo i diversi "territori di caccia" fotografica, talvolta a colore uno, talvolta a colori molti, i codici comunicativi ripetuti all'infinito, senza particolare consapevolezza o personalità, sono comunque una fetta preponderante. Forse, semplicemente, le cose davvero nuove da dire non ci sono più. Forse, anche se la diffusione della fotografia è oggi enorme, i geni sensibili restano pochi, come nel passato. Forse la tecnologia sempre più evoluta, oltre a fornire grandi possibilità ai fotografanti, spinge troppo a fare quello che essa stessa suggerisce, agevola e permette... Buona serata F |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:40
Sono sempre interpretazioni personali. Anch'io scatto prevalentemente in mono. Ma non giudico chi scatta a colori, perché ha una visione diversa dalla mia semplicemente. Ricordiamoci sempre che, col digitale scattando in Raw, si hanno sempre entrambe le versioni. Poi, uno pubblica ciò che sente più affine al suo stile. |
| inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:48
“ Sono sempre interpretazioni personali. „ Questo Mattew, in tutti i campi, è vero per pochissimi però. Le influenze, nel bene e nel male, credo facciano l'uomo, per lo più. Io, ne sono certo, se da ragazzino avessi incocciato un mentore che mi avesse fatto amare il colore, probabilmente quello farei, oggi... La maturazione, secondo me, non consiste nel pensare di essere immuni dalle influenze, ma lavorare per esercitare il maggior senso critico possibile. Che probabilmente non potrà mai essere veramente compiuto, ma che un pochino, forse, si può allenare... E utile per accettarle, le influenze, e farne buon uso. Senza sentire intaccata la propria autostima |
user102516 | inviato il 26 Settembre 2016 ore 18:52
“ se da ragazzino avessi incocciato un mentore che mi avesse fatto amare il colore „ Non voglio dire che sei vecchietto ma, forse, quando eri ragazzino le fotocamere a colori erano poco diffuse e costose. |
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