| inviato il 09 Agosto 2016 ore 9:03
Vorrei affrontare un argomento fotografico partendo da un punto diverso e con un approccio diverso a quello di questi giorni in vari topic. La diffusione della fotografia ha portato sicuramente a un bombardamento di immagini spesso mediocri, ma nel mondo ci sono anche tanti tanti fotografi che hanno raggiunto grandi livelli tecnici. L'idea, il concetto di fondo ha sempre avuto una grossa importanza, ma credo che attualmente ancora di più se ci si vuole elevare dalla massa enorme di foto che sono ovunque. Vorrei fare un esempio che trovo interessante, Taryn Simon fa un lavoro chiamato contraband che se messo in un forum potrebbe essere definito still life, le foto in se da sole non sono nemmeno particolarmente potenti
 Solo che poi bisogna andare oltre e capire dove sono state fatte le foto ossia nell'aeroporto John F. Kennedy di New York, lo scopo era fare un indagine sociale per capire quali sono gli oggetti per cui i viaggiatori sono disposti a rischiare pur di portarli con loro, nè nasce un reportage interessante composto da 1075 fotografie. Trovo che questo sia un ottimo esempio dove foto e idea sono inscindibili e al di la di una certa tecnica le foto insieme hanno un senso e un filo conduttore che lo rendono interessante, al contrario una serie di foto di questo genere fatte in casa probabilmente non avrebbe ricevuto la minima attenzione. Volevo sapere anche la vostra opinione ma metto alcune piccole regole: niente discussioni su PP, vera fotografia o simili o vi blocco subito così non potete rispondere al topic Potete sostenere qualunque tesi ma per permettere al topic di essere costruttivo portate esempi di lavori e autori |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 9:17
Un altro esempio che vorrei portare è JeongMee Yoon con il suo progetto "Il Project Pink and Blue" Rendendosi conto che la figlia di 5 anni avesse esclusivamente vestiti e giocattoli rosa, Yoon ha iniziato a fotografare i bambini americani e al ritorno in Corea, i sudcoreani, nelle loro camere da letto con la loro collezione di oggetti rosa e blu, evidenziando la potente influenza del marketing delle aziende di giocattoli e l'omologazione legata al consumismo. Ogni foto presenta i bambini un po' smarriti circondati da oggetti che sono atti a segnare fortemente i loro ideali di mascolinità o femminilità

 Anche in questo caso sicuramente le foto sono tecnicamente ben eseguite, ma non è quello che eleva questo lavoro sulla massa, ma concetto che sta alla base |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 9:31
Seguo. |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 9:37
Si esempi interessanti, la tecnica a volte serve "relativamente", le idee contano molto più, se si va a vedere molte foto famose e ormai facenti parte della storia della fotografia esprimevano qualcosa, oggi c'è la convinzione della perfezione (nella fotografia, nella musica etc.) ma idee e sostanza poca. Post interessante cmq. |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 9:39
2 lavori meravigliosi per uno degli sparuti topic interessanti del forum. Io porto un esempio nostrano, Giancarlo Rado...probabilmente un illustre sconosciuto ma che nella sua semplicità e perseveranza ammiro: m.flickr.com/#/photos/23868213@N03/sets/72157608641818542/ Ricalca un po' le orme di Avedon. |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 10:27
non saprei giudicare.. |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 10:31
Credo però che l'eventuale blocco ti impedisca di leggere ciò che scrive il bloccato ma NON elimini i post che resterebbero visibili a tutti gli altri... Beh non ha importanza e comunque non è l'argomento! Seguo... non avrò molti esempi da proporre ma una riflessione (quando avrò un po di tempo) proverò a farla! |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 10:45
Topic interessante. L'idea in fotografia, come in tutte le arti, è tutto o quasi, altrimenti diviene vuoto esercizio di stile, manierismo inteso nel senso più deteriore del termine. Per questo le discussioni su attrezzature varie sono carine, a volte, ma non possono essere serie. |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 10:52
“ L'idea in fotografia, come in tutte le arti, è tutto o quasi „ si può essere ... ma intanto butto li due domande due: - se non fosse stato l'aeroporto John F. Kennedy di New York ma quello di Pisa... qualcosa del progetto sarebbe cambiato? Che autorizzazioni ci vogliono per entrare in un aeroporto blindato ed istallare un set per riprendere oggetti sequestrati? Quanto forza politica (in senso ampio del termine), economica e mediatica ci vuole per realizzare un progetto così? - nel secondo esempio, non è che uno possa stampare gigantografie ed appenderle dove gli pare in spazi pubblici o su strade! Il supporto "politico" organizzativo ed amministrativo quanto è importante e quanto incide sulla realizzazione e sulla diffusione dell'idea fotografica? Anche in epoca "virtuale" quanto è importante il virtuosismo dei rapporti personali e dei contatti e l'autorevolezza dell'autore per mettere in pratica un'idea? Eh (?) |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 10:57
è chiaro che su Pisa sarebbe cambiato, lo scopo di quell'areoporto è che ha un grande traffico internazionale e se ricordo gli oggetti erano sequestrati a quelle che arrivavano da estero, quindi aveva un senso in quel posto e in quel luogo per fare un'indagine riguardo a cosa rischieresti di portarti in un viaggio in USA che ritieni indispensabile anche se vietato. Le idee non devono comunque essere grandiose, per le stanze rosa e blu non servono favori istituzionali, sicuramente essere bravi con rapporti umani ma non serve altro. Per le gigantografie... basta pagare spazi pubblicitari è chiaro che non è stata fotografa a pagare ma probabilmente aveva degli sponsor. Di certo la parte comunicativa non si può tralasciare |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 11:16
Insomma a certi livelli ci vuole sempre e comunque un committente!? Nella mia città "L'Autorità Portuale", un ente che fa girare valanghe di soldi, ha commissionato a nientepopodimenochr Oliviero Toscani un lavoro sui prodotti tipici della zona (culinari), quindi la città si è adornata di opere fotografiche eccezionali (sostanzialmente ritratti), sia chiaro a mio parere e senza alcun doppio senso o polemica! In questo caso l'idea nasce dalla committenza, che sceglie e paga l'autore! In alcuni casi l'autore ha l'idea e deve poi cercare una committenza e reperire le risorse per realizzarla! In altri casi c'è l'idea e la si realizza senza troppo dispendio... ma il fine poi quale dovrebbe o potrebbe essere? Qualsiasi opera deve avere una destinazione ed un fine.. altrimenti è fine a se stessa ... O no? |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 11:19
Ps scusami se ho fraitesi il senso del topic o sono andato fuori tema |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 11:22
perchè committente? anzi è il contrario spesso committente da dei vincoli. Lo scopo è dire qualcosa, di noi della società, perchè si dipinge? perchè si fa una scultura? per comunicare, per dire qualcosa, qualunque cosa. Facciamo un esempio, le favole di Kaveh H. Steppenwolf raccontano sensazioni sentimenti, quale è la destinazione? di certo non fa reportage sociale nè pubblicità, obiettivo è galleria d'arte e le sue foto hanno senso in se stesse non devono avere alcuno scopo se non mostrarci quello che autore vuole
 altri fanno indagini sociali o reportage, ci sono tanti scopi, non credo che esistano barriere, è questo la potenza della fotografia, riuscire attraverso un concetto a comunicare quello che autore vuole e come lo vuole creando magari anche discussione o critica come nel caso dei soldati |
| inviato il 09 Agosto 2016 ore 11:26
Parlando di idee interessanti, il lavoro sugli oggetti mi ha fatto venire in mente quello di Barry Rosenthal, che intende ricordare il problema dell'inquinamento degli oceani organizzando la spazzatura trovata sulla spiaggia in composizioni per tema o colore:
 barryrosenthal.com/found-in-nature/ |
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