| inviato il 26 Aprile 2016 ore 8:53
Buongiorno, volevo un consiglio su che prolunga prendere per l'obiettivo sopra citato, senza spendere troppo... Grazie mille |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 13:59
Ciao, di solito i tubi si trovano in set da 3 con misure 12, 20 e 36mm. Più è lungo il tubo, maggior ingrandimento hai perché ti puoi avvicinare di più al soggetto, puoi anche usarne più di uno insieme. Ti consiglierei quelli che trasmettono gli automatismi, più costosi ma più usabili in quanto mantieni af (!) ma soprattutto l'esposimetro |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 16:46
Wow, grazie... Me ne sai dire alcune marche buone? |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 19:29
Kenko su tutti, li ho avuti e sono fatti benissimo, magari cerca qualcosa usato che son discretamente cari, poi i meike che sembran fatti molto bene ad un prezzo più contenuto. Nn conosco altri marchi ma se fai una ricerchina in rete trovi di tutto. Una cosa nn ti ho detto prima, quelli senza automatismi nn ti comandano nemmeno il diaframma sul tuo obiettivo che rimarrebbe a tutta apertura a meno che nn si utilizzino strani escamotage per chiudere a piacimento. .... Te li sconsiglio Andrea |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 20:38
io ho quelli economici della Neewer e vado da dio, trasmettono alla perfezione e costano una sciocchezza |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 20:39
In macro si lavora molto in manuale, e gli automatismi servono a poco, specie l'af. La trasmissione del diaframma può essere comoda, ma non è essenziale. I kenko sono ottimi, ma costano. Se prendi dei no brand, economici e senza contatti, spendi molto meno e fai le stesse foto. Poi certo, non stiamo parlando di cifre proibitive, per cui se i soldi li hai, vai pure sui kenko. |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 21:04
Ale.c il problema della mancanza dei contatti è la gestione stessa del diaframma, rimane bloccato a TA |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 21:37
Ale.c come si fa a gestire i diaframmi con tubi senza contatti? Comunque io ho preso gli Andoer su Amazon costano 20 euro, funzionano e sembrano abbastanza resistenti, io ci monto un cinquantino che è più leggero del tuo tamron. Gli unici problemi che ho riscontrato sono: un montaggio un po' "macchinoso", fanno più attrito di un normale obiettivo, e su due tubi su tre l'impossibilità di montarli sulla baionetta della fotocamera per via di una vitina troppo sporgente, ma è bastato stringerle e va tutto bene ora. Te li consiglio, perlomeno per iniziare, dato che la spesa è minima. |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 21:59
Ovviamente con un obbiettivo con la ghiera dei diaframmi, ce ne sono di eccellenti nel mercato dell'usato a poco, ma fioreraro l'obbiettivo già ce l'ha, quindi niente, ci vogliono i contatti, sorry.... |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 22:07
Ah ecco, infatti ho preso anche un set senza contatti (10 euro su ebay), che sono anche più solidi, per utilizzarlo con un vecchio 50mm pentax manuale, anche invertito, e vanno alla grande. Minima spesa e tana resa, ma anche tantissima difficoltà di utilizzo |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 22:11
Jazz, io personalmente nn andrei su oggetti estremamente economici, in qualche modo un motivo c'è se costan molto poco. Immagina se mentre li hai montati si stacca anche un minuscolo particolare e ti va in giro, e magari proprio mentre scatti.... Meglio nn pensarci. Anche il fatto dell'accoppiamento un po' difficoltoso nn mi piace, se il metallo della baionetta dei tubi è più duro di quello dell'obiettivo e della flangia della macchina, ebbene soffrono proprio questi ultimi.... Nn sono un tipo che spende e spande ma siccome l'attrezzatura per questa passione è abbastanza costosa, vedersi magari rovinato qualcosa per aver cercato il massimo risparmio nn mi sembra un buon investimento Ovviamente mio personale parere;-)) |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 22:19
Beh sì Andreuccio, il tuo ragionamento non fa una piega, infatti un po' di perplessità all'inizio me le ha date, ed ho controllato se ci fossero piccoli pezzettini cedevoli, ed apparte le viti tra corpo e baionetta sono un tutt'uno, e per quanto riguarda l'attrito è più colpa del plasticone che del metallo. Comunque il prezzo degli originali canon è davvero spropositato, quasi ci compri un macro, i kenko anche costicchiano un po' troppo secondo me, dato il lavoro che devono fare che è veramente esiguo. Inoltre li utilizzo con leggerezza perché l'obiettivo che ci metto è piccolo, leggero ed economico, di certo un 100mm serie L non ce lo monterei su |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 22:22
Hai già un obiettivo che ti da un rapporto di riproduzione 1:1, quindi cerchi dei tubi macro perche vuoi arrivare a rapporti di 2:1 o anche più spinti (ne siamo proprio sicuri....??). Considera che i tubi di prolunga "mangiano" un sacco di luce, quindi a tali ingrandimenti i contatti servono, praticmente, solo per gestire il diaframma. L'AF, tra dispersioni dei contatti e perdita di luce, funziona comunque poco e male. Con tali ingrandimenti è indispensabile munirsi di una slitta per la MF, perchè con la ghiera ci fai il brodo e l'AF diventa un'astrazione filosofica. Trovi i tubi Kenko intorno ai 150 Euro, trovi dei tubi di prolunga in metallo, di costruzioone artigianale, intorno ai 100 (vedi www.adrianololli.com/), trovi della merce in plastica con baionette in metallo a 20-40 euro (vedi Amazon). Il problema dei tubi in plastica è la fragilità e la minore indeformabilità. Non sono un problema killer, al massimo ti trovi un barlume di effetto tilt. Se usi i tubi combinati in kit, cosa che succederà se vuoi mutare sensibilmente il tiraggio di un obiettivo da 100, il peso della lente li flette leggermente verso il basso con una lievissima riduzione della PDC (non so neppure se sia riscontrabile). Io li ho e ho provato a usarli con un 35 f2 e con un 85 f1.8. Lavorano meglio con il 35. Considera che più allunghi la focale, più ti necessitano centimetri di prolunga per raggiungere lo stesso ingrandimento. Per raddoppiare l'ingrandimento di un 100 mm, forse non bastano i 60-65 mm di un intero kit di tubi. Oltretutto, rischi che la distanza di MAF cada all'interno del barilotto. Considerati tutti i problemi, azzarderei quanto segue: rischia 20 euro per un kit mediocre di fabbricazione cinese e prova a vedere come funzionano. Se ti ci trovi, li usi fino a quando non ti stufi e poi compri della roba buona. Ci hai rimesso 20 euro in - metti - un anno. Se non ti servono, ci hai rimesso sempre e solo 20 euro. Quando scopri che non ne puoi fare a meno, prendi Kenko o Adriano Lolli quelli buoni. Considera che, con un tele macro, un aumento dell'ingrandimento lo puoi anche ottenere con un duplicatore, che ti mantiene la distanza minima di MAF e ti moltiplica la focale e di conseguenza l'ingrandimento. Perdi meno luminosità e hai un accessorio che usi anche nella fotografia normale. |
| inviato il 26 Aprile 2016 ore 22:35
Jazz, sono perfettamente d'accordo col tuo discorso, li usi di rado e giustamente nn credi valga la pena spenderci un capitale. Il mio discorso è: ma se quella volta.......cmq avendoli hai ben visto che nn sono proprio fatti di materiale vistosamente cedevole. È vero, quelli buoni costano un sacco, io li presi usati ad una buona cifra, dopo un paio di anni li ho rivenduti rimettendoci 10€.Per il nuovo nn avrei speso quella cifra. Andrea Ferrari, ottime le tue valutazioni tranne, a mio parere, sul fatto di provare quelli da 20 euro in virtù di quel che penso e scritto sopra |
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