| inviato il 12 Agosto 2015 ore 9:46
Ciao a tutti, provo a scrivervi per cercare di avere un confronto anche con altri professionisti del settore in oggetto. Ultimamente mi capita di dover lavorare e post produrre le immagini scattate sul campo da professionisti molto blasonati della mia zona per cui ho sempre avuto una certa idea del modo di lavorare e concepire la fotografia in virtù di una esperienza maturata nel corso degli anni e con centinaia e centinaia di date sulle spalle. Ora sto avendo delle perplessità e vorrei capire se sono io che non ho capito niente di questo lavoro o se qualcosa effettivamente non torna. Ho sempre pensato che un vero fotografo professionista che ormai ha consapevolezza del proprio lavoro, dopo tanti anni sappia quando e come è opportuno scattare e quindi porti in studio un "giusto" quantitativo di immagini in modo che ci sia anche una certa ottimizzaione dei tempi di lavoro nel senso che più lavori bene sul campo e sempre minore sarà il tempo necessario da dedicare ad eventuale post produzione e selezione. Ultimamente invece mi arrivano da fotografi con nomi che si sono costruiti un certo "blasone", lavori da post produrre per me e ripeto per me al momento un pò "particolari". Ricevo un quantitativo di Raw per singola data e singolo fotografo di circa 4000 Raw o poco sopra che mi sono sembrati da subito una cosa pazzesca. Quello che mi ha ulteriormente scioccato è il modo in cui queste immagini sono state realizzate e cioè con le raffiche. Cascate e cascate di scatti ripetuti fatti con raffiche in ogni momento a qualsiasi cosa si muova dinanzi all'obiettivo senza particolare cura dell'inquadratura. Dopo una selezione superficiale di queste immagini, già oltre 2000 (DUEMILA) finiscono cestinate perchè costituite da scatti ripetuti (circa 40 scatti solo per far indossare le scarpe alla sposa er fare un esempio), inquadrature di spalle o mosse a situazioni concitate che sono più opportune per il video o fatte con la macchina dall'alto che inquadra a tromba, insomma foto veramente a qualunque ma a qualunque cosa senza tregua. Per me davvero troppi che mi costringono ad una notevole perdita di tempo solo per selezionare quelli su cui ipotizzare un minimo di interventi visto che oltre ad un quantitativo enorme c'è anche il problema di esposizioni non corrette, bianchi da rivedere e altro. Quello che immaginavo sui "fotografi professionisti" si sta molto ridimensionando ora che ho accesso ai Raw e per questo vi chiedo...qual'è la migliore prestazioni di un fotografo che ha maturato veramente esperienza e consapevolezza come reportagista di matrimoni? Qua si parla di "stile" ma io vedo una condizione per cui anche un neofita sarebbe capacae di lavorare così...della serie macchina in program e scatta a raffica a qualunque cosa si muova dinanzi alla macchina tanto qualcosa da ogni raffica di 10 scatti alla volta, la prendi e la porti a casa. La mia idea era diversa. La vostra qual'è? Sono io che mi meraviglio di qualcosa di cui non dovrei meravigliarmi? |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:29
Mi sembra di capire che tu lavori per queste persone, post producendo tutto il lavoro, immagino che tu sia pagato anche per fare la selezione, almeno quella basilare e quindi che ti inviino tutto lo scattato, senza fare alcuna selezione. Probabilmente si fidano della tua prima selezione poi loro faranno il lavoro di fino. Generalmente la mole di lavoro che hanno queste persone è notevole, altrimenti non si spiegherebbe il perchè far fare un lavoro del genere ad una terza persona. Poi sul matrimonio stile "reportage" a parte qualcuno che ha un tocco particolare, altri sono, come in qualche modo tu mi confermi, una valanga di scatti e alla fine per la legge dei grandi numeri qualcosa di buono (o molto bello) esce comunque fuori. il reportage millantato, poi in alcuni casi, i peggiori ma anche i più numerosi, in realtà sostituisce la completa incapacità dei fotografi di matrimonio a gestire la situazione "sposi", cioè non sapendo come tirare fuori scatti "costruiti" (ma costruiti bene) allora lasciano che tutto sia spontaneo, e non affatto un punto a favore. Gestire gli sposi cercare sempre situazioni un minimo diverse, sbattersi tra luce naturale e magari flash, posizionare gli sposi in modo da sfruttare tutto quello che di naturale hai sul set, senza però rinunciare alla spontaneità del momneto è una cosa per pochi, per gente che sa veramente fare il proprio mestiere. Comunque credo sia nella media per un reportagista scattare un'enorme quantità di foto. Ciao LC |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:51
Seguo con interesse. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:51
A me non piace affatto questo approccio alla realtà in generale e quindi anche del matrimonio. Posso capire che il fotografo è pagato per fare il fotografo e quindi per raccontare il matrimonio, quindi meglio scatti in più che in meno però fotografare a raffica senza "studiare" l'inquadratura o senza senso, questo modo di fotografare non mi sembra proprio da professionisti. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:00
Non conosco questo modo di lavorare sinceramente. Coi fotografi con cui ho lavorato io sceglievano loro le foto che ritenevano migliori per l'album e le preparavano per darle in visione. Tutte le altre venivano ridotte , messe su dvd e date in visione agli sposi perché potessero scegliere eventuali cambi e le foto per gli album dei parenti. Quindi si passava l' impaginazione e stampa etc... Questo perché l' album è degli sposi e loro , guidati dal fotografo e col nr di scatti precedentemente accordato, lo sceglievano loro. Lavorare 4000 raw mi sembra una follia io non ce la farei mai. |
user75193 | inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:02
All' ultimo matrimonio ho visto combinare ad uno dei nomi grossi della mia zona delle robe allucinanti. Probabile che i matrimonialisti siano un po' circondati di un' aura immotivata? Possibile... |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:09
Sì naturalmente sono pagato per svolgere questa mansione. Mi occupo appunto di fare in modo cha agli sposi arrivino non più di 1300 - 1500 pose da provinare poi per l'album finale di cui faccio anche composizione ed impaginazione. Finora avevo lavorato per conto di gente più fresca che mi porta appunto 1500 pose di tutto il matrimonio di cui 150-200 pose da eliminare e il resto da far provinare. Più il nome è grosso e più arriva roba allucinante se confrontata con gente più giovane e senza il "nome". Quantitativi abnormi, cura dell'inquadratura e dell'immagine zero, raffiche continue su qualunque cosa (tipo un brindisi con 15 foto, gli sposi seguiti senza tregua in ogni istante anche e per la maggior parte non rilevante in attesa del momento emozionale per cui si continua comunque a scattare senza criterio ovunque e su chiunque) e problemi di post per riequilibrare il negativo. Mi chiedo quanto durino le macchine tra l'altro se per ogni matrimonio si fanno 4000 scatti. E ritorna a tal proposito il discorso di saper ottimizzare il proprio lavoro durante e dopo. Sono molto ma molto perplesso e cadono di conseguenza un pò di miti... |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:18
sai che non ti invidio... a fine giornata devi avere due occhi grandi come lo schermo! In alcuni casi la raffica la usavo anche io: uno era il lancio del boquete ( chissà se si scrive così dubito ) perché non si sapeva mai dove sarebbe finito. l 'altro era lo stappo dello spumante al taglio della torta perché chi tra noi beccava il tappo in volo vinceva la pizza! poi forse in qualche scherzo durante la festa ma raffiche da sport mi sembrano abbastanza inutili però se lo ritengono funzionale niente da eccepire. Io cmq da qualche anno non collaboro più ai matrimoni magari son cambiate le cose. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:24
Infatti ti assicuro che è veramente una cosa che non ti passa più...visionarle una per una e decidere su ogni raffica la singola foto da lasciare più tutte le altre da togliere tra inquadrature insulse e momenti con espressioni assurde in attesa di un sorriso. Le raffiche mi vanno pure bene ma appunto su momenti irripetibili e cruciali non su tutto, su ogni cosa e per ogni momento in attesa dello scatto fortunato con il momento emozionale. Cerco il confronto nel forum per capire se lo standard è diventato davvero questo soprattutto con gente che dovrebbe aver maturato una certa esperienza o se è più giusto portare a casa 1500 pose e di lì eliminarne qualcuna ed il resto farle provinare alla coppia. Questo modo di lavorare mi dà l'idea di una persona insicura appunto il neofita che sta approcciando a questo settore e che per sicurezza si mette al riparo lavorando in questo modo in attesa di fare maggiore esperienza. Infatti io come detto, se non sapessi la provenienza, giudicherei il lavoro come fatto da uno che sta iniziando e suggerirei a chi eventualmente avesse incaricato la persona di valutare meglio o di fare un discorso al fine di non ripetere una situazione del genere visto che in post un lavoro così dovrebbe essere pagato in mdoo diverso per raddrizzarlo. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:37
Premetto che non sono un professionista, io nella vita faccio altro ma mi è capitato di fare matrimoni con dei pro e anche di farli "da solo" per degli amici. Ho un approccio diverso dagli esempi da te riportati, mi accusano di scattare "poco". Ma non riesco a fare diversamente, le raffiche non lo faccio, foto a casaccio nemmeno, quando scatto so quello che voglio ottenere e ammesso che riesca ad ottenerlo le 3/4 foto che faccio vanno bene. (ne faccio 3/4 perché la gente si gira o chiude gli occhi anche in posa). Tanto per fare un esempio l' ultimo matrimonio ho portato a casa poco meno di 600 foto, da cui vanno tolte le diciamo 50/80 scazzate, mi sembrano un numero sufficiente per un unico fotografo. Tra me e l' altro (eravamo in due) gli sposi si ritroveranno con 800/900 foto... secondo me sono anche troppe tanto alla fine quanto ne stampi? ...200? se va bene... |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:40
Ho fatto il tuo stesso lavoro (selezione, post ed impaginazione) per anni per vari fotografi aventi stile di "reportage", e sì, la mole di foto nell'80% dei casi è quella, dalle 3500 alle 4000 foto, anzi oserei direi scatti più che foto. La metà la si butta alla prima passata. Una volta rimasi basito dal fatto di aver trovato 18 (diciotto) scatti ai gemelli dello sposo che se li stava sistemando Poi c'è un 20% comunque (almeno per ciò che ho visto) che scatta ragionando e non facendo più di 2-3 scatti per scena (salvo magari il lancio del riso, bouquet et simili) Ti rendi conto di come un prof si approcci al suo modo di lavorare e al concetto che ha di reportage anche dall'utilizzo delle ottiche. Ora sto collaborando con uno studio dove hanno una filosofia diversa, si scatta con fissi (non solo ovviamente), cercando di scattare meno, ma scattare meglio, ne giova tutto |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:48
Ho fatto un lavoro per dei ragazzi senza nessun blasone che avevano realizzato in due 1500 pose di cui un 200 circa le ho cestinate tra occhiu chiusi, espressioni strane e qualche altra cosa. Alla fine sono state provinate 1200 foto ma c'era tutto e non esistevano inquadrature approssimate o assurde che ora vengono giustificate insieme all'incapacità di esporre correttamente con la parola "stile". Era tutto più o meno da manuale. La Wedding Planner che poi ha visto il lavoro si è lamentata perchè era fatto in maniera troppo "quadrata" e che avrebbe voluto vedere anche immagini non a fuoco, fuori asse dell'orizzonte e con esposizioni tendenti al bruciato in modo da privare l'immagine del contrasto e aggiungere un effetto "calza". Io sono rimasto senza parole tuttavia questo tipo di situazioni le producono appunto i "grandi nomi"...fuori fuoco, immagini esposte non in modo corretto, inquadrature bislacche. Mi sembra che si stia capovolgendo tutto chiamando questa roba con la parola "stile" ed io sto avendo grandi difficoltà poichè per me ciò che richiede la Wp spesso finirebbe nel cestino. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:54
Sono cambiati i mezzi e i tempi e la concezione. Metti tutto nello shaker. Aggiungici che c'é da portare a casa il lavoro con i mezzi che si hanno e magari con una certa voglia-impegno. Poi se non perdono nemmeno tempo a postprodurre. Poi bho capisco che la planner abbia i suoi gusti non è meglio avere un ottimo scatto e dargli quell'effetto, dopo che 5 scatti a calza e ammattore per renderne uno buono. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:56
Dopo il tuo ultimo intervento Animatrix ho deciso di ripescare dal cestino qualche scatto sfocato o composto male... così anch'io avrò "stile" |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 11:57
@Animatrix79, ma con i tempi di oggi dove vedo e sento di prezzi bassi x fare un matrimonio mi chiedo come fa un fotografo a dar fuori codesta mole di lavoro? Xche di sicuro nn lavorerai gratis... |
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