user362 | inviato il 01 Giugno 2015 ore 18:32
Ciao a tutti,in questo periodo mi sta venendo la scimmia di comprarmi una stampante A3+ per cimentarmi nella stampa casalinga,detto questo sono afflitto da un sacco di dubbi e quindi chiedo lumi a chi ci e' gia' passato prima di me .La domanda e': voi lo rifareste ? Si ottengono stampe migliori rispetto ad un laboratorio ? Le stampe in b/n come vengono ? Per stampe in b/n formato 30x 45 il laboratorio mi chiede 20 euro l'una,il che mi sembra una rapina,da qui nasce l'idea delle stampe fai da te Accetto consigli |
user362 | inviato il 01 Giugno 2015 ore 19:07
grazie |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 19:10
Ciao Osso, premetto che la mia esperienza di stampa casalinga è essenzialmente legata alla stampa A4 perchè ho preso una stampante a 6 cartucce che però uso anche per stampe normali. La mia esperienza mi porta a dire: 1) per quantità grandi e per formati tipo 10x15, 13x18 non conviene per niente 2) per le stampe più grandi conviene se comunque la usi abbastanza di frequente altrimenti per un uso molto sporadico l'investimento iniziale e i consumabili pesano troppo 3) qualità: dipende!! dalla carta , dagli inchiostri , dalla esperienza..... sicuramente puoi controllare tutto il processo e quindi puoi anche fare prove fino a quando non ottienti il risultato che vuoi. Per contro fare le prove vuol dire buttare via supporti ed inchiostro, pensa a cosa vuol dire scartare tre/quattro prove di stampa A3 o A4..... per la mia personale esperienza la posssibilità di mettere a punto il processo e quindi stampare controllando il risultato finale è stato piacevole, anche se alla fine la fase di "apprendimento" è stata abbastanza costosa... 4) vantaggio della stampa casalinga è anche la possibilità di fare delle stampe che per soggetto o altri motivi non hai piacere che girino troppo (chiamiamola privacy ;-)) 5) ti consiglio di scegliere bene la stampante, io della mia HP non sono alla fine molto soddisfatto: qualità ok ma non ha la possibilità di gestire profili colore personalizzati e gli inchiostrti standard a volte mi hanno dato problemi di conservazione sulle stampe (se non vengono messi sotto vetro alcune stampe tendono ad alterarsi per la luce) Alla fine mi vien da dire che il driver principale non è quello economico ma la libertà e possibilità di gestione personalizzata, oltre al piacere di dire "questo l'ho fatto io....!!!". Ciao Paolo |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 20:50
Io ti dico di lasciar perdere Trova un laboratorio prof e fai stampare le foto Ci guadagni in salute e soldi. Dimenticavo condivido quanto detto da Teraphoto. |
user362 | inviato il 01 Giugno 2015 ore 20:51
Grazie |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 13:06
anche io ti invito a leggere la discussione che ti ha indicato Lupolu: ti potrà un po' scoraggiare, perchè ci sono molti interventi estremamente tecnici, ma la realtà è diversa. Si può stampare anche con attrezzature un po' ridotte e con soddisfazione. La risposta, però, secondo me è ...filosofica, di impostazione, di pensiero e d'intenti. Io fotografo da molti anni e già stampavo, tanto tempo fa, il bianconero da me in camera oscura: mi piaceva vedere il prodotto finito, come veniva fuori tra le mie mani come lo volevo io ecc. Occorreva un po' di pratica, un po' di soldi per ingranditore e carte e chimici...le solite cose, in fondo gli stessi discorsi di ora. La stampa del colore (per difficoltà tecniche, costi e risultati) mi era sempre rimasta...nel gargarozzo. Ho provato in passato a stampare le diapositive in Cibachrome, ma era tossico e costoso e i risultati molto incostanti. Non mi accontentavo di guardare le diapositive proiettate sul muro di casa anche se lo schermo era gigante e i colori splendidi così come non mi basta oggi guardare al computer le mie foto: non mi sembra di possederle, non sono mie, sono proprietà di qualche circuito stampato, di una memoria artificiale , di un non so che che potrebbe anche sparire un giorno. Non le ho in mano!!! La tecnologia digitale mi ha dato finalmente, dopo anni e anni in cui desideravo stampare a colori, questa possibilità e l'ho afferrta al volo; magari fosse arrivata prima, ora avrei migliaia di mie stampe, migliaia di ricordi tra le mani: immagino altre generazioni precedenti che non l'hanno mai potuto provare questo piacere. Ora in pratica cosa ti occorre? Andiamo al minimo: una stampante decente il cui costo dipende da che ingrandimenti vuoi fare. Per un A4 c'è la Epson XP 750 a sei colori: ti assicuro che produce stampe ottime a colori, un po' meno in bianconero. Costo che supera di non tanto i 100 euro(il costo di un ottimo filtro!). Costo di ogni inchiostro sui 13 euro. Se vuoi il formato A3 la stessa Epson ha la XP 950: costo 220 euro su Amazon , non ci vuole un mutuo per averla a casa e ti assicuro, perchè la posseggo e la uso, fa ottime stampe a colori, anche fino al formato A3 (e siamo già su stampe discrete). Di carte buone ce ne sono tantissime e di tutte le finiture. Se vuoi arrivare all'A3+ sali . ad esempio all'ottima Canon Pro-100 (che ho io, sui 400 euro). Vuoi che le tue stampe durino quasi cento anni? Le devi vendere? Hai intenzione di vivere fino a 200 anni? E allora devi indirizzarti ad una stampante a pigmenti: a 500 euro trovi la Canon Pro-10, sui 700 euro la nuovissima Epson P 600. Altrimenti, se ti acontenti di una durata di soli 80 anni (ma anche di più se consulti i siti di Epson e Canon) delle foto chiuse nell'album o di 30-40 anni sotto vetro puoi usare le stampanti di cui ti ho detto in precedenza, dye, non a pigmenti.Per me la durata limitata a 30-40 anni è un problema che lascerò ai miei figli! Ottenere, poi, una stampa discreta (spesso migliore di un laboratorio) non è difficile e si possono evitare tecnicismi esasperati come la taratura e profilatura del monitor e della stampante con apparecchi appositi. Si possono scaricare, gratis, i profili delle carte dai siti rispettivi, si può stampare utilizzando Photoshop oppure, semplicemente , economicamente e con un buon livello di risultati lasciare la gestione colore alla stampante (opzione di default). A questo punto, per ottenere buoni risultati, come si faceva una volta, si fa qualche provino in piccolo formato e si vede come ci piace la stampa, fino ad arrivare al risoltato voluto. Niente di complicato! Poi, man mano, così come ti sei costruito le competenze nella ripresa e nella postproduzione, puoi anche migliorare la stampa,ma spesso si tartta di inezie, di piccolissime differenze. Ma con un po' di occhio e qualche provino ti assicuro che hai ottime stampe. Costa di più o di meno del laboratorio? Forse poco di meno, ma è soprattutto, come dicevo, una questione filosofica:a te basta guardare le foto sullo schermo? Le senti tue? Dopo aver posizionato il tuo cavalletto , aver scattato con tutte le tue regolazioni, aver perso tempo in camerachiara cercando di ottenere il risultato voluto diventando sempre migliore in post, comprando libri per ottenere migliori risultati, magari facendo un corso, consigliandoti con amici fotografi , fai tutto questo senza chiudere l'anello? Se ti sta bene allora che problema hai? Io, invece, ho il piacere di comprare degli album fogli enri (sai tipo matrimonio), darmi un tema fotografico, seguirlo, costruire un discorso, un percorso e incollare i mie A4 fino ad arrivare al centoventesimo foglio da riempire con soddisfazione. Farlo vedere ad amici ecc in una risoluzione che, al momento, nessun monitor (anche da un migliaio di euro) ha, nemmeno i 4 K. Poi, ogni tanto, mi stampo, con lo stesso file, questa volta senza nessun provino, una bella stampa A3+ (circa un 33x48 cm) che metto sotto vetro, appendo nel mio studio, regalo, metto nella casa in montagna, se mi stufa cambio con un'altra (questa volta non ho più bisogno di provini e stampare un ingrandimento, mi costa 2-3 minuti)). E' mio e l'ho fatto io, come dico io; non solo, ma è un altro settore in cui ho "giocato" a costruirmi competenze come nella ripresa o nella post. Anche il miglior laboratorio professionale deve solo interpretare le tue richieste e non è detto che siano esattamente esaudite. E poi, se rifai una stampa qualche mese dopo, non viene esattamente uguale (Tanti i motivi: il laboratorio ha cambiato carta, non ha profilato di recente, ha cambiato personale). Mentre le mie, con la mia stessa stampante e la mia stessa carta, sono sempre uguali. E, infine, ma che senso ha spendere un migliaio di euro per un discreto obiettivo e porsi, invece, il problema per un investimento di alcune centinaia di euro per la stampa? Anche una stampante ti dura tantissimo. Ciao. Claudio |
user362 | inviato il 02 Giugno 2015 ore 14:48
Cla.san,praticamente sono d'accordo su tutto quello che hai detto,l'ultima indecisione riguarda quale stampante acquistare,in passato ho avuto una stampante Epson formato A4 ma mi dava problemi nel senso che si seccavano spesso le testine,poi ho preso una Canon sempre A4 ed ero rimasto impressionato dalla qualita' delle stampe a colori ma il B/N aveva sempre delle dominanti colori ma non potevo pretendere di piu'.Andando per istinto mi comprerei la Canon Pro 1 ma ho paura che inizia ad essere un modello piuttosto vecchiotto, ma mi attira anche la Epson P600... |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 15:06
guarda, il problema dei colori che seccano e intasano e delle pulizie encessarie esiste (gaurda sempre quell'altra discussione) ma è diminuito sensibilmente con le recenti macchine. Si dice che le stampanti a pigmento siano più soggette a questo problema, ma molti (ad esempio Stefano Ruzza o Jeronim) non hanno mai avuto questo problema. Io ti confesso che ho posseduto una Epson R2400 (che è un modello di 7-8 anni fa) e che qualche "seccatura" me l'ha data, con spreco di una bel po' di inchiostro, in quanto al pulitura delle testine ne consumava davvero troppo. Non la usavo spessissimo, ma era davvero un problema: l'ho ceduta su Juza. Da allora mi sono indirizzato alle dye soprattutto per paurae ho preso la Epson XP 950 e la Canon pro-100, la prima a sei inchiostri, la seconda a 8 inchiostri con i tre grigi utili nella stampa del bianconero (che io faccio poco). Joofer utilizza la Canon pro-10 a 10 inchiostri a pigmenti (costo sui 500 euro) e dice di non avere problemi: è a pigmenti, da poco è stata rinnovata, in qualche particolare, con pro-10s, durata maggiore delle stampe (ma , come ho scritto, il problema è relativo). La Epson p600 è un ottimo prodotto, come la imminente P800 (fino all'A2...ma qui siamo nell'espositivo). Io dico...comincia, vedi cosa ti piace, se hai bisogno di stampare anche e molto in bianconero, utilizza una stampante a 8 o 10 inchiostri per avere risultati migliori (anche la pro-100 s (il nuovo modello) a 8 inchiostri dye va benissimo. La pro-1 vecchiotta? Mah, avrà tre anni! E' una gran bella stampante. Se stampi solo a colori anche una sei inchiostri va (ti assicuro che va). Poi, man mano, migliorerai e potrai anche stampare di fino...ma succederà in là, molto più in là. Probabilmente i tuoi miglioramenti non verranno dalla stampante, ma dalle tue migliorate conoscenze: esattamente come succede sia in fase di ripresa come nella post. Nel frattempo non lesinare troppo sulle carte, sceglile di buona qualità, anche se non è detto che debbano essere museali a meno che non intendi essere sicuro della durata infinita. Usa solo inchiostri originali...non permetterti mai gli universali! |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 15:22
quotone per cla e theraphoto. La mia idea personalissima è: la foto l'ho fatta io e la stampo io! è come se un pittore decidesse il disegno di un dipinto ma le pennellate le faccesse dare da un laboratorio che è più pratico a magari costa meno... che senso avrebbe? spendiamo 2000 3000 euro per una FX, migliaia di euro in obiettivi e poi non stampiamo in casa perchè magari una stampa costa 1 euro in più del laboratorio?? Fotografia per me è un arte e in questo ci rientra anche la fase stampa, come processo conclusivo della creazione di un opera. |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 15:35
Cla.san mi hai fatto ritornare la voglia di stamparmi le foto :) |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 16:15
Qualcuno che mi ha preceduto ti ha risposto in modo esauriente, mi limito ad solo concetto. Una bella foto merita una stampa, diversamente ne sarebbe assai mortificata. Pensaci seriamente che ne vale la pena. Un saluto. Stefano |
user362 | inviato il 02 Giugno 2015 ore 19:20
Grazie a tutti per i suggerimenti,anche a me sta tornando la voglia di stampare,prima con l'analogico il B/N me lo stampavo personalmente in casa con ottimi risultati |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 19:43
Ma gli inchiostri non originali sono veramente da scartare? |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 19:55
...assolutamente sì!!!! |
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