| inviato il 11 Novembre 2014 ore 18:14
Ciao a tutti, ho recuperato una vecchia Canon a telemetro (nella foto del profilo) e sto finendo il primo rullino. Volevo sapere se conoscete posti in cui facciano lo sviluppo del negativo (bianco e nero), la scansione ed eventualmente la stampa. Almeno al primo giro, l'idea è di fare una cosa rapida ed indolore (economicamente) per verificare se funziona tutto correttamente (ad esempio se il telemetro è ancora tarato) e se l'esposizione automatica che ho usato in qualche caso è minimamente affidabile :) Consigli? Suggerimenti? Grazie! |
| inviato il 11 Novembre 2014 ore 20:02
Grazie Marameo, mi sembra molto interessante, ma anche molto "pro" per le mie esigenze iniziali. Lo tengo comunque presente, soprattutto per quando avrò la mano con la pellicola :) |
| inviato il 12 Novembre 2014 ore 22:51
Nessun altro suggerimento? Venghino siori venghino!! :) |
| inviato il 15 Novembre 2014 ore 15:50
“ interessante, ma anche molto "pro" per le mie esigenze iniziali „ E se ti esce una superfoto su un rullino sviluppato male? Informati sui prezzi poi decidi. Di sicuro è meglio un buon sviluppo piuttosto che no. Non ho guardato il link che ti è stato postato ma puoi dare un occhiata anche da Colorzenith. Buone foto sviluppate bene NB: scansioni fatte bene con scanner imacon sono un po' più costose ma solo per quelle foto che entrano nel tuo portfolio e che hai intenzione di stampare su carta altrimenti vanno bene tanti altri scanner. |
| inviato il 15 Novembre 2014 ore 22:20
Grazie Roberto! Devo dire che io tuo punto di vista è inattaccabile:) Cosa intendi per "un po' costose" in merito alle scansioni ben fatte? Grazie! |
| inviato il 15 Novembre 2014 ore 23:09
Figurati Fabrizio! Le scansioni migliori si fanno con scanner Imacon che se vogliamo, per qualità, sostituisce la scansione a rullo a bagno d'olio...un po' scomodo e superato. Da un fotogramma 135mm tiri fuori circa 300 mega...in pratica un 50x75 a 300 dpi e costa intorno ai 16 euro. Puoi fare scansioni più piccole a minor costo ma già che ci sei la fai una volta per tutte e non ci pensi più! Ottieni un negativo digitale formato fff che è il formato hasselblad. Questo fff lo archivi ma prima ti fai una copia Tiff. Per fare una copia tiff devi semplicemente rinominarlo cliccando 2 volte sopra al file, ad esempio se ce l'hai nella pagina del desktop, a quel punto cancelli fff e scrivi tiff...et voilà hai il tiff da elaborare Lo inverti da negativo a positivo e cominci a ritoccare tutti i pelucchi o righe presenti nel file. Ritoccalo su un livello e lo archivi senza chiudere il livello...magari ci aggiungi una sigla per identificare il file che è ritoccato dai pelucchi; io uso dopo il nome del file la lettera R che sta per ritocco. Una volta salvato puoi chiudere il livello e cominciare ad elaborarlo. Una volta elaborato lo salverai togliendo la lettera R mettendo ad esempio la lettera E che sta per elaborato. Tu ti chiederai: che me ne faccio di tutti sti file della stessa foto!?!? Se la foto è bella conviene avere un file in più che in meno e magari salvati in due hardisk differenti. Oltretutto, almeno a me capita così, a distanza di tempo, imparando nuove tecniche, le elaborazioni vecchie non mi piacciono più e le rifaccio con le nuove tecniche imparate. E allora vedi che diventa utile avere il file senza elaborazione ma già ritoccato dai pelucchi e/o righe, altrimenti ci vuole di nuovo un sacco di tempo per ritoccare! I file cosi pesanti e ancora più pesanti con l'aggiunta di livelli rallentano un po' il computer quindi un computer un po' performante è meglio. Per questo che ti dicevo che ne vale la pena solo per le foto che ritieni più valide. Ciao! |
| inviato il 15 Novembre 2014 ore 23:10
...Dimenticavo, bella la canon a telemetro! Prima o poi mi piacerebbe vedere qualche foto! |
| inviato il 16 Novembre 2014 ore 12:55
Grazie Roberto! Elaborazioni probabilmente fuori dalla mia portata, ma comunque utili da conoscere!! Per la canon, questo rullino sarà molto sperimentale, anche perché avevo sbagliato le pile sostitutive...comunque se esce qualcosa di decente lo posto! :) |
| inviato il 16 Novembre 2014 ore 14:01
Volentieri Fabrizio! |
| inviato il 16 Novembre 2014 ore 14:50
Io, quando ho iniziato a scattare a pellicola, i primi rullini li ho fatti sviluppare.. Ma poi, per vari motivi (tra i quali: alla lunga costo insostenibile dello sviluppo, tempi di attesa medio-lunghi e, perchè no, la voglia di provare qualcosa di diverso) mi sono messo a svilupparli io. Ovviamente bisogna fare un pò di prove ed esperimenti prima di raggiungere dei risultati, per me, buoni, o almeno decenti senza troppe pretese e senza impazzire Adesso non voglio intasare la discussione con immagini e immagini, se vuoi dare un'occhiata ai risultati che ho ottenuto vai nella mia galleria "Londra in B&N", quelli sono tutti scatti sviluppati da me.. Per quanto riguarda il lato "Software & Computer", io utilizzo uno scanner Epson, e scannerizzo direttamente il negativo.. A seconda dei DPI scelti, il file Tiff che ne tiro fuori varia dai 50MB ai 150 circa, che poi elaboro via Photoshop |
| inviato il 16 Novembre 2014 ore 15:24
Ottimo Mattia! I tuoi negativi non sembrano sviluppati troppo contrastati a discapito del dettaglio. Anche se c'è di mezzo una scansione, e poi un elaborazione digitale, sembrano sviluppati bene. Forse trovo ancora un pizzico di secchezza, ma probabilmente è data dallo scanner. Ad ogni modo potresti provare ad agitare la tank meno energicamente, se mai lo fai in maniera energica! |
| inviato il 16 Novembre 2014 ore 16:20
Prova! Potrebbe essere meglio! E' chiaro che la valutazione è difficile vedendo un file scansito ed elaborato...sarebbe già più facile vederlo solo scansito con i parametri dello scanner a zero. E poi c'è il fatto che è un jpg, quindi più compresso e più secco già di suo. Non devi introdurre artefatti se il negativo ha il contrasto giusto; una volta che hai sistemato i valori tonali puoi semplicemente creare una S sul grafico delle curve. In ogni caso un negativo non deve essere troppo morbido, ma nemmeno troppo contrastato, diciamo che ci vuole il contrasto giusto. Il punto è che il contrasto giusto, ad occhio, guardando il negativo, sembra tendente al morbido piuttosto che tendente al contrastato, per questo motivo poi uno tenta di contrastare di più lo sviluppo successivo. Un altra cosa ancora ovviamente è il negativo sottosviluppato. Se prendiamo per esempio la stampa chimica e la carta multigrade scopriremo che con un negativo sviluppato bene è sufficiente una gradazione 2 ( d'accordo che poi subentrano tanti altri fattori come ad esempio la luce ) per avere un giusto contrasto, e per me il giusto contrasto equivale ad un contrasto medio, e salirà la gradazione della carta con negativi più morbidi. Buone prove! |
| inviato il 16 Novembre 2014 ore 16:26
Sono d'accordo con Mattia. Ho passato notti in camera oscura. Comunque un buon laboratorio professionale a Milano è Colore due: www.coloredue.it/index.html Mi sono trovato molto bene |
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