| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 14:05
Piccola curiosità, gli obiettivi macro con RR di 1:1 sono considerati tali in FF e anche in APS-C? Ho testato il mio Sigma 180 macro alla minima distanza di messa a fuoco e copre circa 22mm nel lato lungo del fotogramma; aggiungendo a questo la Raynox DCR 250 riesco a riprendere solo 8mm nel lato lungo del fotogramma. Ho una Eos 40D, quindi APS-C, che rapporti ri riproduzione reali riesco ad ottenere? Secondo i miei calcoli (teorici) 1:1 e 2,5:1 è corretto? Grazie a tutti ciao |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 17:41
L'APS-C non "ingrandisce" l'immagine, semplicemente ritaglia la porzione centrale dell'immagine che avresti su FF. Cioè, se con FF inquadri con RR 1:1 un foglio di carta millimetrata, vedi 36mm sul lato lungo e 24mm su quello corto; se fai la stessa cosa con APC-S, vedi una porzione ridotta del foglio, ma la sua grandezza resta uguale. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 18:29
Ti ringrazio |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 18:59
Il rapporto di ingrandimento non è legato alla dimensione del sensore ma alla dimensione reale dell'immagine ripresa....... in pratica 1:1 significa che il soggetto ripreso è rappresentato nelle sue dimensioni reali a prescindere dalla dimensione del sensore che rappresenterà in base alla sua dimensione una porzione più o meno grande del soggetto ripreso ma sempre con la stessa proporzione . |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 19:29
se fai una foto a un foglio di carta millimetrata con un'aps-c, inquadrerai un'area pari al sensore dell'aps-c. quindi sì, ingrandisci di più rispetto alla FF. E l'ingrandimento sarà 1.6:1, banalmente. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 19:40
“ se fai una foto a un foglio di carta millimetrata con un'aps-c, inquadrerai un'area pari al sensore dell'aps-c. quindi sì, ingrandisci di più rispetto alla FF. „ No, non ingrandisci, sul sensore le dimensioni della porzione inquadrata saranno uguali a quelle della FF. Un centimetro sarà sempre lungo un centimetro, non 1.6. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 19:49
Avete ambedue ragione tecnicamente SUL PIANO DEL SENSORE l'ingrandimento è il medesimo, in pratica però in aps-c l'ingrandimento è maggiore. In teoria anche usando un 35mm su aps-c sto ritagliando una porzione della stessa immagine prodotta su FF, all'atto pratico però il campo inquadrato è quello di un 50 e non di un 35. Su aps-c un soggetto di 22mm di lunghezza riempie il fotogramma, su FF no. Se l'aps-c è più densa effettivamente hai un maggiore ingrandimento visualizzando l'immagine al 100%, se invece paragoniamo sensori di pari densità (ad es d7000 e d800) effettivamente non c'è differenza. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:02
Secondo me si sta facendo confusione........ il rapporto di ingrandimento di un'obiettivo non è dovuto mai al sensore e/o pellicola che riceve l'immagine proiettata........ E' solamente il risultato della proiezione dell'immagine da parte dell'obiettivo . Sarebbe sufficiente fare delle prove ad esempio con l'obiettivo e un foglio di carta dove quando andremo a raggiungere la distanza di messa a fuoco equivalente al rapporto 1:1 otterremo un'immagine speculare capovolta e delle stesse dimensioni del soggetto inquadrato il formato del sensore e la sua risoluzione non c'entrano nulla....... |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:06
La domanda iniziale era se un obiettivo macro con rapporto 1:1 sul FF resta tale su APS-C o diventa 1.6:1. La risposta, per quello che ne so, è che resta 1:1. Perché il rapporto di riproduzione confronta le dimensioni del soggetto reale con quelle che lo stesso soggetto ha sul supporto di immagine (pellicola o sensore), e con il banale esempio del foglio millimetrato pensavo di aver reso l'idea. Siamo d'accordo che su FF inquadro 36x24mm del foglio e su APS-C (Canon) 22.4x15? Quindi, in entrambi i casi, 1 mm sul foglio di carta corrisponde a 1 mm sul sensore, quindi il RR è 1:1. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:10
Rednex, tecnicamente è esattamente come dici tu Però dal punto di vista di chi normalmente usa corpi con sensore non FF un'ottica 1:1 ingrandisce più di 1:1 perchè consente di riempire il fotogramma con un soggetto più piccolo. Allo stesso modo un 300mm usato a pari distanza fornisce un'immagine identica sul piano del sensore sia su FF che su m4\3, se però è vero che il m4\3 sta solo "ritagliando" tale immagine è altresì vero che per chi scatta con m4\3 il 300 si comporti effettivamente come un 600, pur con diverse caratteristiche di PDC. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:12
Guido, d'accordissimo infatti il rapporto di ingrandimento indicato sulle ottiche prescinde dal formato del sensore, ad esempio il 60 Fuji è dato per 1:2 (ingrandimento reale sul piano sensore) ma all'atto pratico consente di riempire il fotogramma con un soggetto più piccolo rispetto a quello consentito da un 1:2 su FF |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:16
“ Rednex, tecnicamente è esattamente come dici tuSorriso Però dal punto di vista di chi normalmente usa corpi con sensore non FF un'ottica 1:1 ingrandisce più di 1:1 perchè consente di riempire il fotogramma con un soggetto più piccolo. Allo stesso modo un 300mm usato a pari distanza fornisce un'immagine identica sul piano del sensore sia su FF che su m4\3, se però è vero che il m4\3 sta solo "ritagliando" tale immagine è altresì vero che per chi scatta con m4\3 il 300 si comporti effettivamente come un 600, pur con diverse caratteristiche di PDC. „ ok ! L'importante è che chi lo fa sappia in partenza che non otterrà un maggior ingrandimento ma solamente un maggior riempimento del fotogramma ma in realtà le dimensioni assolute registrate saranno le stesse con qualunque formato si vada a utilizzare |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:20
“ all'atto pratico consente di riempire il fotogramma con un soggetto più piccolo „ Certo Andrea, ma solo perché è più piccolo il sensore, non perché il soggetto sia stato ingrandito. |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 20:31
infatti la formula dell'ingrandimento è: R=T/F-1 dove R è il rapporto di riproduzione, T il tiraggio totale (cioè la distanza fra il centro ottico della lente e il piano di messa a fuoco/sensore/pellicola) e F è la focale. Da qui si vede perchè per ingrandire si deve "allungare" l'obiettivo coi tubi di prolunga, ad esempio per l'1:1 T deve essere il doppio della focale |
| inviato il 27 Ottobre 2014 ore 22:54
“ Avete ambedue ragioneSorriso tecnicamente SUL PIANO DEL SENSORE l'ingrandimento è il medesimo, in pratica però in aps-c l'ingrandimento è maggiore. In teoria anche usando un 35mm su aps-c sto ritagliando una porzione della stessa immagine prodotta su FF, all'atto pratico però il campo inquadrato è quello di un 50 e non di un 35. Su aps-c un soggetto di 22mm di lunghezza riempie il fotogramma, su FF no. Se l'aps-c è più densa effettivamente hai un maggiore ingrandimento visualizzando l'immagine al 100%, se invece paragoniamo sensori di pari densità (ad es d7000 e d800) effettivamente non c'è differenza. „ appunto. Per avere la stessa foto che faccio con un'aps-c da 20 megapixel come la 70D dovrei usare sulla 6D un macro con rapporto 1.6:1. Il ragionamento di Guidoalpino e degli altri non è sbagliato se ci si riferisce alla pellicola, ma in ambito digitale non è più valido, praticamente. Come ha molto meno senso parlare di circolo di confusione (giusto per fare un esempio) se si croppa.. e idem per le macro. |
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