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Questa cacchio di 1dsmkIII (2° parte)


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avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 17:44

Continua da qui.

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1044174&show=15

Davide Barillaro, effettivamente nel tuo bimbo c'è una dominante gialla, ma calcolando che il sole al tramonto gli illuminava il viso, ci può stare.

Probabilmente, secondo me, questo è uno di quei casi, dove in PP riesci a sistemare le cose.

Juza, cosa non ti convinceva della 1dsmkIII?

Visto che l'hai avuta per tanti anni, il tuo parere sarebbe interessante.

;-)

avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 19:35

Juza, cosa non ti convinceva della 1dsmkIII?

aspettiamo una rispostaMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 19:47

Quando si discute di fedeltà del colore ci si dovrebbe ricordare che non è un termine molto corretto, in colorimetria la fedeltà del colore non esiste.

Questo è particolarmente vero quando si tratta di dispositivi sorgente, come sensori e scanner. Che non hanno un gamut.
E se non hanno un gamut non hanno nemmeno colori.

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 20:26

Paco, da una ricerca nell'archivio ho trovato questo scatto che secondo me è interessante per il nostro discorso sui cast.
E' fatto con la 6D + 85 1.8 a TA ( chettelodicoaffffare ehehe MrGreen Cool ) in orario non sospetto delle due del pomeriggio (quindi ben lontano dalla golden hour del tramonto).

Ci sono tre carnagioni differenti in una condizione di luce abbastanza "neutra" in quanto a cast indotti sull'incarnato.
Che ne pensi? Li vedi giallini?

Io li conosco tutti e tre personalmente, e ... sono loro; né gialli né verdi né .. altro eheh. Sorriso




avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 20:30

Scommetto che non gli piaceva il peso...mi gioco la casa MrGreen

e come iso, per un paesaggista, aurore e vie lattee a parte...bastava la 7d..

poi se gli piacciono 6d e 1dx....immaginate perchè? MrGreen


user5958
avatar
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 21:30

Quando si discute di fedeltà del colore ci si dovrebbe ricordare che non è un termine molto corretto, in colorimetria la fedeltà del colore non esiste.
Questo è particolarmente vero quando si tratta di dispositivi sorgente, come sensori e scanner. Che non hanno un gamut.
E se non hanno un gamut non hanno nemmeno colori.

Oh ecco con Raamiel siamo al completo! Ci serve giusto un parere tecnico da personale qualificato!! Cool
Quindi? Io non ho mica capito potresti spiegare meglio, un pò di colorimetria me la ero studiata a evidentemente non a sufficienza!!MrGreen
Mi prudono le mani perchè avrei un sacco di esempi che sarebbero perfetti ma non posso postarli sul web!! Accidenti!

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 21:34

Anche secondo me, non gli piaceva il peso! Ahah!

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:10

La fedeltà del colore può essere intesa solo come differenza, ossia deltaE, tra due periferiche. Ma è un termine ambiguo.

I Sensori, così come gli scanner, che sono periferiche di acquisizione, non hanno un gamut. Ciò significa che non hanno un loro insieme di cromie catturabili.
Mentre una periferica di output come un monitor ha un suo proprio gamut, oltre il quale non può rappresentare colori; ed è infatti questo gamut che la profilazione del monitor deve mappare.

In un sensore questo non avviene; tutti i sensori sono analogici intanto e il segnale di uscita è una tensione proporzionalmente lineare all'integrale di carica. In soldoni più raccatta luce più la tensione di uscita è alta.
Quello che viene digitalizzato è questo valore di carica.

Nel RAW ci sono solo questi dati, più i tag aggiuntivi, come può essere il WB registrato dall'esposimetro (NON dal sensore).
I dati grezzi del RAW divengono coordinate colorimetriche solo dopo aver passato le fasi :

decompressione/decrittazione --> linearizzazione --> demosaicizzazione --> WB

A questo punto i dati sono ancora device dipendent; per passare a scene referred, e quindi acquistare valenza come coordinate colorimetriche, devono essere caratterizzati.

Ogni motore RAW compie queste fasi in modo leggermente o pesantemente diverso. ACR per la caratterizzazione usa due profili interni (non icc) un CIE A e un CIE D65. Che si riferiscono, ovviamente, a due illuminanti diversi.
Nel caso il tag WB differisca da questi illuminanti ACR calcola per interpolazione un terzo profilo temporaneo.
Questo profilo caratterizza quel modello di fotocamera con il dato illuminante; o almeno dovrebbe.

Questo perché il profilo è figlio di una interpolazione di due profili, originariamente creati da Adobe in questo caso; che sono stati costruiti prendendo a modello un esemplare di una certa macchina, ma non certo quella in nostro possesso.
Inoltre nulla ci viene detto della bontà e precisione di tali profili; in sostanza ci si fida, e ci si accontenta.

La foto arriva ad avere un gamut solo DOPO tutte queste fasi; quindi se il volto della modella è giallo la colpa non è del sensore, ma piuttosto di quello che è accaduto dopo. Questa è la ragione per cui ogni RAW converter ci restituisce cromie diverse partendo dagli stessi dati.

Per inciso ogni sensore con filtro Bayer ha nella sua risposta di frequenza ogni possibile terna RGB che possa descrivere l'incarnato umano; quindi non ha senso dire che una certa macchina, di per se, ha un incarnato migliore di un altra.
La differenza la fa il software e la bontà dei profili di caratterizzazione.

Come è ovvio la soluzione migliore sarebbe creare in proprio un profilo che descrive la nostra fotocamera sotto l'illuminante, o gli illuminanti, che ci interessano.

A questa problematica C1 offre una valida soluzione con lo strumento Skin Tone; una sorta di bilanciamento del bianco; che invece di regolarsi sul grigio neutro lo fa su varie tonalità di incarnati memorizzati nel programma stesso.

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:19

Visto che nel primo esempio del primo topic avevo la mia "modella preferita" in condizioni di luce non particolarmente difficili in quanto a dominanti (escluso l'indumento indossato), caro Paco questa volta ti posto un'altro esempio ma in condizioni diverse, esterno al tramonto, ultimi raggi, controlluce. Come periodo anzichè all'inizio come nell'altro caso, siamo a fine estate e a differenza della prima, questa è fatta col 50one rigorosamente a TA. So che per i tuoi gusti avrei dovuto desaturarla (non l'ho fatto, la saturazione è a 0 come di default), ma mi interessa sapere più che altro se, viste le diverse condizioni di ripresa, questa volta ci vedi le famigerate dominanti gialline...





Utilizzo due Monitor Samsung calibrati con SpyderIII e per onestà devo dire però, che in sviluppo da ACR ho ridotto il WB da 6250°K (come scattato) a 5650°K e questa (quella di ridurre la temperatura colore) devo ammettere, è un'operazione che mi capita di dover fare quasi sempre, per cui suppongo che in effetti ci sia una "staratura" di fabbrica o qualcosa del genere. Per fortuna, almeno per com'è capitato a me, ho sempre rimediato facilmente. Certo, se poi uno scatta sotto lampade al sodio a bassa pressione (che son quasi monofrequenza)... ma sarebbe un problema per qualsiasi corpo.

Per me il discorso in sostanza è semplice, le 1D hanno effettivamente quel "qualcosa in più", ma non vedo così drammatica la resa di 6D & Co. come si vorrebbe far credere, ...anzi, tutt'altro. ;-) Comunque, ho la possibilità di fare un test a parità di condizioni (1DsIII-6D), devo solo trovare tempo e modo per farlo...

Fabio



avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:27

In effetti dopo quanto detto da Raamiel e memore delle mie prove con c1 e photoninja, Paco ti consiglio di traferire la la discussione incarnati, con delle prove di sviluppo dei raw con uno dei due appena detti...


avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:41

Quello che dice Raamiel è quello che io ho sempre pensato dall'inzio perchè a in soldoni alla fine lo spazio colore sui cui vengono mappati i colori di un file di una 1d e di una "non1d" è sempre quello e quindi è IMPOSSIBILE che non si possano avere le stesse tonalità!
Dopo che l'eletronica delle 1d sia raffinata (tutto da verificare e personalmente non ci credo per nulla perlomeno non nei termini in cui la si vuol far passare) rispetto ad una 5d o ad una 6D pò essere ma allora questa influenzerebbe altro, come la gamma dinamica , il rumore di luminanza o crominanza. Il tutto a aprità di megapixel e tecnologia ovviamente!

Seguendo ciò che dice Raamiel come supponevo esiste un "algoritmo" per rimappare le coordinate verso qualsiasi tipo di incarnato il come ancora non lo so, perlomeno non lo so fare in manuale (lavorando in HSL) ma con i vari sw in automatico potrebbe essere più semplice! Cool

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:41

Non ha effettivamente senso parlare della resa degli incarnati senza prendere in esame la catena del colore nella sua interezza.

Giusto per fare un esempio: per creare i profili base di riferimento le varie software house devono fotografare un target con quella data macchina. Ma che obiettivo c'era montato? Perché un conto è se c'era un ottica calda, un conto se c'era uno Zeiss freddo come il gelo....

Già questo magari sballa tutto. I risultati che si ottengono dando in pasto i RAW a un qualsiasi programma, senza previa profilazione ad hoc, sono buoni o pessimi solo a seconda del fattore C.

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:47

Buonasera ragazzi, ben trovati. ;-)

Dunque, andiamo con ordine, raamiel, il tuo discorso è interessante, soprattutto sul processo di "trasformazione" dai dati grezzi di un raw, alla rappresentazione in immagine.

Quindi, secondo te, dipende solo esclusivamente sal SW di sviluppo?

Però, se è così, come mai, mantenendo fissa la variabile del SW di sviluppo, io verifico discordanze cromatiche fra i vari modelli e "casualmente" quelli della serie 1 mi piacciono quasi sempre di più?

Maurizio, va molto meglio, lo ammetto, anche se, (non prendetemi per pazzo), l'incarnato della ragazza di destra.... non mi convince ancora..... ed a quell'ora, di dominanti del genere non ne doveva prendere.....

Fabio, a parte il discorso saturazione, l'incarnato della tua bimba lo trovo perfetto.

Però, quello che non trovo perfetto è lo sfondo.

Intendiamoci, siamo al tramonto in fase inoltrata d'estate e per ottenere l'incarnato giusto, hai dovuto raffreddare il wb, portando la vegetazione dietro ad un colore improbabile per quella scena, in quel momento.

Siamo nella golden hour piena, si vede chiaramente dal rosso del cielo, la vegetazione non può avere quella tonalità di verde così "fredda", deve avere per forza delle contaminazioni gialle, che non vedo, proprio perchè hai raffreddato il WB.

Io mi aspetterei di vedere una corrispondenza di colori simile a questa, vegetazione con contaminazioni gialle, addirittura tronchi rossicci (golden hour piena), ma incarnato naturale, non itterico, non verdognolo, un po' rossastro per colpa della luce calda del sole.

Non è la stessa condizione, il tuo è un controluce, ma forse proprio per quello, meglio gestibile a livello di incarnato, poichè non hai un "faro rosso" (il sole) puntato diretto sulla pelle.






avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2014 ore 23:50

In tutto questo però qual'è l'influenza della selettività dei filtri colore?
Perchè ad esempio quando uscì la 5d2 canon riutilizzò il sensore della 1ds3 cambiando prorpio i filtri colore e rendendoli più "leggeri", quindi meno fedeltà cromatica e maggiore resa iso.
Probabilmente un sensore non ha una propria resa cromatica, ha però la capacità di differenziare le sfumature, capacità che può essere minore o maggiore... oppure vogliamo dire che se profiliamo una compatta ed una medioformato digitale otterremo immagini cromaticamente identiche?

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2014 ore 0:05

Però, se è così, come mai, mantenendo fissa la variabile del SW di sviluppo, io verifico discordanze cromatiche fra i vari modelli e "casualmente" quelli della serie 1 mi piacciono quasi sempre di più?


Il software è lo stesso, ma i profili di caratterizzazione sono diversi da modello a modello.

@Andreadefalco

Il filtro Bayer non introduce variazioni cromatiche, modifica la risposta in frequenza e la separazione del segnale.
Un filtro Bayer più spesso garantisce un segnale più separato tra i tre canali, quindi di migliore qualità quando il software dovrà passare per la fase di demosaicizzazione.

Sensori con filtro di Bayer pesante incorrono in minor problemi di metamerismo, questo perché avendo un segnale di miglior qualità (inteso come separazione dei canali) sarà più difficile che più frequenze originali possano dare come risultato la medesima terna RGB.

Ogni sensore ha una sua impronta generale, perché usa filtri Bayer diversamente bloccanti nelle frequenze.
Per fare un esempio semplice un sensore Canon difficilmente potrà restituire le stesse sfumature di un Sony; in questo senso si potrebbe dire che tra i due dispositivi persiste una bassa fedeltà del colore; ma preciso: è un termine improprio.

Ciò non toglie che entrambi i sensori possono fare foto e restituire incarnati naturali.
Questo vale per ogni sensore; ammesso che si possa operare nella fase di elaborazione dei dati che ho precedentemente esposto. Le compattine senza il RAW ovviamente rimangono escluse, ma solo per il fatto di impedire l'accesso ai dati grezzi del sensore.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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