| inviato il 31 Ottobre 2015
Pro: Costruzione ottima. Qualità ottica generale davvero notevole. Pur essendo f/1.8 non è enorme e rientra negli standard Micro 4/3 in termini di pesi e ingombri. Auto Focus. Tropicalizzazione.
Contro: Mancanza del meccanismo (stile clutch) per la messa a fuoco manuale. Moderate aberrazioni cromatiche.
Opinione: Premetto che non si tratta di una recensione vera e propria, ma di una raccolta delle prime impressioni riguardo l'Olympus 8mm f/1.8 PRO che ho avuto modo di acquistare e di cui sono molto soddisfatto. Man mano che avrò modo di testarlo e conoscerlo meglio, aggiornerò questo articolo. Una piccola considerazione merita questo piccolo/grande obiettivo: è l'unico Fisheye al mondo con apertura f/1.8. Neanche in altri sistemi fotografici è possibile trovare un equivalente con cui paragonarlo. In questo senso Olympus ha svolto un lavoro eccezionale e, come da sua tradizione, propone un prodotto unico nel suo genere. Inizialmente, quando ebbi modo di provarlo ad un Olympus Day, non lo compresi in pieno e ritenevo davvero eccessivo un Fisheye con le sue caratteristiche, prezzo incluso. Considerai un esercizio di stile, un po' di accademia, la sua immissione nel mercato; in realtà mi sbagliavo. L'8mm PRO si ritaglia un proprio spazio all'interno della gamma di prodotti della casa nipponica e benché sia un obiettivo con vocazioni particolari, la sua duttilità all'atto pratico (e per chi ha le idee chiare su come usarlo) lo rende davvero interessante. QUALITA' COSTRUTTIVA: in linea con la gamma PRO di Olympus, davvero ben assemblato. Mi piace tantissimo la ghiera di messa a fuoco (l'unica presente), perché offre una resistenza e una fluidità da obiettivo di fascia alta. Peccato usarla poco in quanto l'obiettivo è dotato di motore AF. L'assenza del meccanismo di messa a fuoco manuale (stile clutch) presente negli altri PRO potrebbe infastidire alcuni e in effetti, soprattutto per astrofotografia, avere una indicazione delle distanze di messa a fuoco avrebbe agevolato non poco. Forse non lo hanno voluto includere per non incidere sulle dimensioni. Infine manca il tasto Fn, ma questo personalmente non lo considero un particolare handicap. DIMENSIONI E PESO: per essere un Fisheye non è una piuma, ma è assolutamente in linea con la filosofia Micro 4/3 quindi per chi tiene ai pesi e agli ingombri direi che non ci sono assolutamente problemi. Su una E-M5 II è perfettamente bilanciato e usarlo in qualsiasi condizione e per ore intere non comporta il minimo sforzo/fastidio. VELOCITA' AF: pur non essendo una scheggia come altri obiettivi della gamma, è assolutamente adeguata, sia in termini di velocità che di precisione. Soprattutto bisogna ricordare che è un Fisheye e non ci si fa caccia fotografica, quindi andare a cercare il millisecondo in meno mi sembra veramente inutile. QUALITA' OTTICA: direi che anche qui ricalca le prestazioni dei suoi fratelli della linea PRO. La nitidezza al centro è davvero molto buona e la cosa che sorprende di più è che già ad f/1.8 la resa è notevole e chiudere il diaframma a f/2 - f/2.8 - f/4 - f/5.6 - f/8 non fa altro che migliorarla di poco al centro, mentre a beneficiarne di più sarà la porzione più esterna del fotogramma, dove una maggiore incisività sarà maggiormente rilevabile. Colori e contrasto sono quelli della linea PRO, quindi ottimi risultati anche da questo punto di vista e chi compra sa già in anticipo cosa aspettarsi. ABERRAZIONE CROMATICA e RESISTENZA AI FLARES: qui l'8mm rientra nel novero degli obiettivi 'umani'. Beninteso, parliamo di un obiettivo con un angolo di campo di 180° e le aberrazioni cromatiche non possono non esistere. Non ho molta esperienza diretta con i Fisheye della concorrenza, ma in tutti ho visto la presenza di Purple Fringing in determinate condizioni, cioè con scene in cui sono presenti zone ad alto contrasto. Quel che cambia è che c'è chi li digerisce meglio e chi meno. L'8mm, da quel che ho avuto modo di vedere fino ad ora, mi sembra dignitoso ma non stratosferico. A patire di più sono prevalentemente i bordi. Fortunatamente in post produzione si può rimediare. Riguardo ai flares, bisogna stare attenti a come si fotografa e dove è posizionato il Sole. In genere i flares compaiono solo se si include il Sole nell'inquadratura; non sono troppo invadenti comunque (qui il lavoro svolto dal trattamento antiriflesso sulle lenti si vede). Alle volte sono accompagnati anche da qualche alone di colore violaceo-verdastro. Invito sempre comunque a pensare alla tipologia di obiettivo (al suo progetto ottico decisamente complesso) e anche all'uso che ne faccio io, che prevede uno stress non indifferente visto che amo scattare con la luce frontale. Un uso il mio che inevitabilmente mostra precocemente qualsiasi caratteristica e 'difetto' di un'ottica. Analizzati questi aspetti, direi che questo obiettivo anche nelle riprese video trova numerose applicazioni e la sua incredibile luminosità sarà un plus non da poco in condizioni di luce non ottimali. Se aggiungiamo la tropicalizzazione, la distanza minima di messa a fuoco (di soli 2,5 cm dall'elemento frontale, roba che bisogna stare attenti a non graffiarlo), potrei concludere dicendo che un Fisheye con tutte queste caratteristiche espande, e non di poco, gli ambiti di utilizzo che comunemente vengono assegnati a questo genere di obiettivi. Resta sempre un'ottica altamente specialistica, ma in Olympus hanno saputo darle una personalità tutta sua che la rende davvero affascinante a chi sa guardarla con gli occhi giusti. |