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Leica M Monochrom (Typ 246) : Caratteristiche e Opinioni




Leica M Monochrom (Typ 246), front

Leica M Monochrom (Typ 246), back

Leica M Monochrom (Typ 246), top



La Leica M Monochrom (Typ 246) è una fotocamera mirrorless con sensore FF (1.0x) da 24 megapixels prodotta dal 2015 al 2021 (fuori produzione). La gamma di sensibilità, inclusa estensione, è 320 - 25600 ISO. Il prezzo medio, al momento dell'inserimento della scheda, è sui 7000 €;
15 utenti hanno dato un voto medio di 9.3 su 10


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CaratteristicheRecensioniConfrontaAcquistaFoto


 Sensore
 Formato   Fullframe, 36 x 24 mm (rapporto tra i lati 3:2, fattore di moltiplicazione 1.0x rispetto al sensore FF)
 Risoluzione   24 megapixel (pixel pitch 6.00 μm)
 Sensibilità ISO   320 - 25600
 Formati file   JPEG, RAW

 Esposizione
 Tempi di scatto   60" - 1/4000
 Compensazione   +/- 3 stop in passi di 1/3
 Modalità esposizione   M, S, A
 Tipi di esposimetro   Semi-Spot

 Funzionalità
 Mount   Leica M (clicca qui per visualizzare tutti gli obiettivi compatibili)
 Stabilizzazione   No
 Raffica   FPS
 Pre-Raffica   No
 Live View   Si
 Modalità video   1920x1080p @ 25 FPS
 WiFi   No
 GPS   No
 USB   No
 Ricarica via USB   No

 Funzionalità computazionali
 Lunga Esposizione ND   No
 Pixel Shift   No
 Focus Stacking   No
 Startrail/Composite mode   No
 Astrotracer   No

 Costruzione
 Touchscreen   No
 LCD   3.0", 640 x 480 pixels, fisso
 Mirino   Ottico, copertura %, 0.68x
 Flash incorporato   No
 Memoria   SD, SDHC, SDXC
 Memoria, Slot 2   non disponibile
 Otturatore   Meccanico
 Batteria   Leica BP-SCL2, 13.32 Wh
 Tropicalizzazione   No
 Peso   680 g
 Dimensioni   139 x 42 x 80 mm

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avatarjunior
inviato il 25 Dicembre 2024

Pro: Scala di grigi, tenuta Iso, durata batteria, affidabilità, qualità generale, affidabile nell'uso con il flash in Hss

Contro: Iso di base, pulsante di accensione, schermo

Opinione: L'ho avuta a due riprese per alcuni mesi scattandoci alcune migliaia di foto e imparando a pensare in bianco e nero, infatti l'esperienza di 30 anni prima con la pellicola non era stata così formativa. Non mi soffermo sulla qualità costruttiva, è letteralmente un carro armato. Anche io, come altri prima di me, metto tra gli aspetti positivi della Monochrom la possibilità di avere una scala di grigi notevole con passaggi di tono fini da zona 0 a zona 10. Questa caratteristica, se abbinata alla versatilità dei file Dng permette grande lavorabilità e recuperi importanti, specie per le sottoesposizioni. Un esempio: avere un file pulito dopo avere sviluppato una foto che era stata sottoesposta di 4 stop a 1.600 Iso. La grana, appunto: fine, piacevole, elegante, presente ma non invadente grazie anche al sensore da 24 megapixel. Io ho scattato senza problemi fino a 12.500 Iso. Esposimetro per lo più starato a -0.7 e ovviamente esposizione sempre per le luci. E poi la batteria: ne ho prese due di scorta, praticamente mai utilizzate. Usata in ambiente desertico non mi ha dato alcun problema. L'otturatore non è particolarmente silenzioso per una Leica ma neanche tra i più rumorosi, in strada con un poco di persone in giro difficilmente si sente salvo scattare in faccia al soggetto. Sono tre le cose che, relativamente, non mi sono piaciute: non amando molto i filtri ND ho trovato limitante la base Iso a 320 nelle situazioni in cui volevo del mosso creativo; il pulsante di scatto con più funzioni che a volte andava a finire sullo scatto continuo senza che lo volessi; la risoluzione dello schermo che è un grosso passo in avanti rispetto alla M9 ma è datata (una buona ragione in più per usare lo schermo il meno possibile). Il telemetro è più piccolo della M10 ma con il 35mm mi ci sono trovato molto bene. Il sensore si sporca facilmente ma si pulisce altrettanto facilmente per quanto mi riguarda. Nell'uso con il flash Leica SF-60 e il controllo a distanza SF-C1 il limite è il sincro a 1/180 per l'uso in manuale ma con l'Hss e il flash in Ttl, nonostante la potenza ridotta, la lettura dell'esposimetro è quasi sempre stata affidabile

avatarjunior
inviato il 03 Dicembre 2022

Pro: Gamma dinamica, file estremamente lavorabili (soprattutto le ombre), tenuta ISO e "grana" fantastica, live view. Del materiale costruttivo, del design unico e del menù essenziale, parlando di una Leica M, li dò per scontati

Contro: Un po lenta nella memorizzazione dei DNG, facilità del sensore a raccogliere polvere...Tutto qui. Volutamente non parlo del prezzo. Sui forum spesso si parla purtroppo solo di quello.

Opinione: Scattare con una Monochrom è un'esperienza unica e particolarmente appagante. La M246, a mio avviso, rappresenta il giusto equilibrio fra quantità di pixel, 24mpx (ovviamente per quello che riguarda me e il mio flusso di lavoro), essenzialità dei comandi, ottimo mirino, display buono quel tanto che serve, praticità d'uso e ovviamente qualità di immagine notevole. Pochi fronzoli, come sempre. Ho utilizzato e continuo ad utilizzare altre M, ma il rapporto con una Monochrom è completamente diverso. Guardare la scena già prima di scattare considerandola in tonalità di grigi mi permette di focalizzare l'attenzione su aspetti che oltrepassano il semplice concetto di riproduzione del reale. A me succede questo. Mi da, continuamente, la possibilità di reinventare ciò che ho davanti agli occhi attraverso una varietà tonale veramente molto ampia, senza passare al BN tramite la conversione in fase di postproduzione. Tutto ciò mi aiuta a essere più diretto, immediato e creativo. Questa ovviamente è la mia esperienza e il mio modo di lavorare. Non mi interessano infatti tutte le infinite disquisizioni e polemiche sulla presunta impossibilità di distinguere un file BN nativo (da sensore privo di filtro Bayer) rispetto a un file a colori convertito in seguito. Dibattiti sterili. Stò affermando una cosa diversa. Andare in giro con una monochrom vuol dire "vedere" in BN, "ragionare" in BN e scegliere una porzione di realtà pensandola in quel modo, solo in quel modo. E i file della M246 (parlo soprattutto dei DNG, perchè utilizzo solo quelli) sono eccezionali. Lavorabilissimi (a parte l'attenzione ovvia alle alte luci come per tutte le monochrom) e malleabili, ricchi di dettagli da non credere e soprattutto naturali, mai artefatti o troppo digitali. Pura poesia. Se lo merita, voto 10

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2021

Pro: Unicità del pezzo, qualità elevatissima del sensore, qualità costruttiva in magnesio e ottone massiccio ricavati dal pieno, semplicità d'uso, buona durata della batteria.

Contro: Non è una macchina per tutti e il suo acquisto va valutato bene visto il prezzo, ma si sa, è Leica e il prezzo è solo un deterrente e non un contro.

Opinione: Allora... vi racconto la storia dell'acquisto di questa macchina... arrivavo da un corredo Canon a dir poco spaziale! la lente piu' buia che possedevo era f2.8 mentre la maggior parte delle mie ottiche era serie L e tutte 1.4/1.2 che venivano innestate su un corpo 1DX. avevo anche una Fujifilm X100F che adoravo perchè la utilizzavo tantissimo con la simulazione pellicola Acros per il bianco e nero. La maggior parte delle mie foto, le convertivo in bianco e nero perchè per me, la fotografia in bianco e nero è stupenda e ha un fascino tutto suo, ma qui sono gusti. Detto questo... ho venduto tutto quanto e sono approdato nel magico mondo Leica con questa 246 Monochrom, presa usata come nuova in un noto negozio fisico della mia città. Cosa posso dire... è stato amore al primo scatto, oltretutto non avevo mai utilizzato una Leica M prima d'ora. Il risultato è stato che, mi sono trovato non bene, ma benissimo da subito, questa macchina è pazzesca c'è poco da fare! non ci sono fronzoli, non ci sono menu ingarbugliati che ti confondo e ti distraggono, ci sei tu, lei e le immagini, fine. Il suo sensore è straordinario e vi spiego perchè... ho provato, con la mia Fuji X100F e scattare una foto con la simulazione film Acros, quindi bianco e nero poi, ho fatto la stessa identica foto con la Monochrom per capire la reale differenza fra i 2 file ebbene... con la Fuji vedi subito che è un artefatto convertito mentre con la Monochrom pare di aver scattato con una pellicola montata dentro! i mezzi toni sono tutti leggibili, le ombre aperte, i neri intensi e migliaia di scale di grigi che ti permettono di apprezzare tutte le sfumature dell'immagine, non ci credevo! non lo pensavo possibile ed invece è davvero cosi'. Anche io ero fra gli scettici che dicevano e dicono che questa macchina è solo una trovata commerciale ed è limitante, ma poi file alla mano e alla vista, mi sono dovuto ricredere. Ho fatto degli scatti a 10 mila ISO e la grana che sforna questo sensore è veramente minima e anche gradevole se vogliamo su una foto in bianco e nero davvero dico... bisogna vedere per credere. La qualità costruttiva... anche qui, siamo al massimo, tutto ottone massiccio per il fondello e per la calotta superiore mentre il body è in magnesio molto robusto, ti da una sensazione di qualità assoluta, per non parlare delle finiture in vernice opaca che sono riportate allo stato dell'arte. Come ho scritto nei contro, non è certo una macchina per tutti, bisogna essere letteralmente innamorati della fotografia in bianco e nero altrimenti potrebbe anche stufare a lungo termine, il massimo sarebbe poterla affiancare ad un altro corpo M a colori. Il prezzo... inutile definirlo un vero e proprio contro, è Leica e non fa eccezione riguardo al prezzo, è un prodotto di nicchia che si rivolge ad una fetta di mercato ristretta e per questo motivo è costoso però posso assicurarvi che vale ogni centesimo speso. Consiglio questa macchina a chi ama profondamente il bianco e nero e che spesso scatta in questa modalità anche con macchine a colori per intenderci quindi se ve la potete permettere prendetela senza riseve, difficilmente ne resterete delusi in relazione allo scopo per la quale è stata creata.

avatarjunior
inviato il 06 Gennaio 2017

Pro: La personalità che hanno sempre avuto le Leica M. Fare bianco e nero con una macchina che non può fare il colore è molto meglio, la concentrazione rimane sempre sullo scatto in BN e non ci sono distrazioni del colore. In pratica il cervello pensa sempre in bianco e nero. Con una macchina che fa anche il colore c'è sempre la tentazione di cogliere qualche scatto a colori ed è motivo di distrazione e deconcentrazione da quello che si vuole fare e cioè il BN. Dettaglio pazzesco, pari a una medio formato.

Contro: Tempi di accensione lento. Assenza dell'esposizione multipla.

Opinione: La Leica M Monochrom Typ246 è una macchina pazzesca. Cosa voglia dire scattare con una Leica M lo può sapere solo chi ne ha posseduta una, c'è poco da fare. Non vale averla provata per qualche scatto, bisogna avere il tempo di entrare nella sua logica, nel suo modo di comportarsi, nel suo modo di fare fotografia. Il vantaggio più consistente di questa macchina è che le sue caratteristiche ti aiutano a scoprire il tuo modo di fotografare, senza fronzoli, ti obbliga a pensare, ti accompagna, sempre pronta e reattiva, ti trasmette fiducia; senti che sei tu che ti stai esprimendo, toglie ostacoli tra te e la tua fotografia. Per questo trovo che sia anche più difficile fotografare con una M, se la foto è sbagliata si vede c'è poco da fare, è sincera. Queste credo che siano le caratteristiche più importanti che ho conosciuto sulla Leica M6 e che ho ritrovato pari pari sulla M Monochrom Typ246. Rispetto alla M6 però la M Monochrom è leggermente più grossa e trovo che questa sia una pecca perché la M6 ha un equilibrio perfetto (con un Summicron 50mm pre asferico). Ovviamente il grip della D800e è tutta un'altra cosa, la tieni con due dita con un 70-200 montato, mentre invece le Leica M le devi tenere sempre strette in mano non avendo nessun appoggio per le dita. Esiste un'impugnatura opzionale addirittura con gps che non ho mai provato. Nell'approccio allo scatto, col telemetro, l'assenza dell'autofocus è assolutamente un vantaggio, trovo il telemetro molto più veloce e preciso. Ovviamente usarla per fare fotografia di sport o naturalistica avrebbe poco senso, in quei casi l'autofocus è fondamentale, non scattando questi generi per me la messa a fuoco manuale col telemetro è perfetta. L'approccio al raw è completamente diverso rispetto ai file di una reflex, i file sembrano vivi, si comportano in maniera molto diversa. Un limite che ho trovato rispetto alla D800e è che i bianchi bruciati sono difficili da recuperare, le alte luci vengono tagliate inesorabilmente. Se ne recupera mezzo stop, se va bene uno stop. Nelle ombre invece non ci sono problemi, si recuperano benissimo anche fino a quasi 4 stop. Per questo motivo con la Monochrom è consigliato sottoesporre in fase di scatto di -0,3 o anche -0.7EV, devo ammettere che è scomodo non poter vedere nell'anteprima l'esposizione desiderata. Oltretutto nel mirino è scomodo vedere il -0.7 della compensazione di esposizione che ti impalla l'esposimetro quando guardi nel mirino. Quindi l'approccio allo scatto è tutto il contrario della D800e con cui è preferibile sovraesporre e recuperare le alte luci successivamente. Con il filtro arancione si recupera molto e non c'è più bisogno di sottoesporre ma comunque bisogna fare attenzione ed essere consapevoli che le zone bruciate saranno irrecuperabili. Per quanto riguarda gli iso, fino a 5000iso il rumore è quasi inesistente; a 12500iso fa il rumore che la D800e fa a 4000iso. Non mi dilungo sul dettaglio e la nitidezza perché va provata e vista con i propri occhi e oltretutto è un fattore molto influenzato dall'ottica usata. In qualsiasi caso non avendo il bayer del colore è come se i 24MP fossero in realtà 92MP. A parte questi dati tecnici incredibili è una macchina che si riappropria di caratteristiche intrinseche alla fotografia che con l'avvento del digitale si stavano, a mio parere, perdendo. Non imita una macchina a pellicola, è semplicemente una macchina che fa fotografie come si erano sempre fatte prima del digitale ma in digitale, con i vantaggi della preview, del raw, dei costi ridotti, ecc. Con le reflex digitali non ho la stessa sensazione. Pensavo che con il digitale si fosse perso quel rapporto "fisico" con la fotografia, mentre invece adesso mi devo ricredere, la Leica M Monochrom Typ246 ha un approccio completamente diverso rispetto alla reflex, sia nello scatto, sia nella post. Non è una questione di pellicola vs digitale o telemetro vs reflex. Io ho cominciato a scattare con una M6 e ci ho scattato per 5/6 anni. Poi sono passato alle reflex digitali e ho cominciato a fare fotografia per lavoro. Da quando ho preso la Monochrom la sensazione che ho è che con le reflex ho perso tempo per quanto riguarda la MIA fotografia. Poi per il lavoro è ovvio che la reflex è fondamentale perché ti permette di fare tutto. Con la M Monochrom invece è come se avessi di nuovo la mia M6 ma con i rullini e i provini infiniti. Quindi riflettendo sul prezzo esagerato, fosse anche solo per il risparmio di tempo (fattore molto importante) e per quello economico di rullini, sviluppo e provini, ne vale la pena. Ne faccio un uso abbastanza intenso che con la pellicola non potrei permettermi. Non è una macchina digitale che imita un'analogica, ha le sue precise caratteristiche che ovviamente la pellicola non può avere e che a me sono necessarie. Una nota negativa: per accendersi ci mette un paio di secondi che secondo me sono troppi, l'immediatezza della D800e mi manca quando l'accendo. Anche quando si riaccende dopo lo standby stessa cosa, troppo lenta. La sensazione che hai scattando con la Monochrom è che per la prima volta dall'avvento del digitale si sia tornati a fare fotografia come la si era sempre fatta prima del digitale ma con i vantaggi del digitale, in poche parole la prima vera macchina fotografica digitale. E chi poteva realizzare questa utipia se non Leica. Cioè quelli che hanno inventato la fotografia del '900. Le lenti che possiedo sono: Summicron 50mm (quarta versione) e Tele-Elmar 135mm. Sto pensando di prendere un Summicron 90mm (testa svitabile). Alcuni esempi di miei scatti con exif: https://www.flickr.com/photos/danielepisani/32006450781/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/22760299428/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31709717350/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31189289974/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31081712684/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31916074155/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31773658161/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31520988642/in/dateposted-public/ https://www.flickr.com/photos/danielepisani/31645016025/in/dateposted-public/

avatarjunior
inviato il 11 Settembre 2016

Pro: un bianco e nero che ricorda la pellicola, maneggevole e batteria che dura tantissimo!

Contro: forse solo il prezzo!

Opinione: Chi compra Leica sa già di dover spendere una fortuna e nello stesso tempo è cosciente di avere il massimo in termini di qualità, questa macchina è spettacolare, immagini in bianco e nero che ricordano la pellicola, Leica ha avuto il coraggio di produrre una macchina che scattasse solo in bianco e nero e dopo il primo modello, che ho posseduto, è uscita con questa nuova tepee 246, con il liveview è bello scattare anche con obiettivi grandangolari senza usare il mirino, con l'ingrandimento puoi essere sicuro al 100% della messa a fuoco e con gli strepitosi file puoi lasciare solo a bocca aperta chi li osserva!!! insomma un ottimo acquisto!!!

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