| inviato il 13 Agosto 2014
Pro: Ottima trasportabilità, costruzione e finitura solide, portata notevole, piedini intercambiabili, sistema di regolazione delle gambe facile e veloce
Contro: Altezza massima necessariamente limitata, sistema di fissaggio della fotocamera poco pratico, prezzo un po' alto
Opinione: Ho acquistato questo treppiede per affiancarlo al mio Manfrotto "normale" da 160 cm, e pur avendolo usato poche volte (è un treppiede "da viaggio") devo dire di aver fatto un ottimo investimento.
Il suo pregio è essenzialmente quello di essere facilmente trasportabile. Questo grazie al peso molto basso e, soprattutto, alle sue ridottissime dimensioni da chiuso. Più che la lunghezza di 38 cm, sorprendono le altre due dimensioni: la larghezza di circa 11 cm e la profondità di 5, che diventano 4 se si toglie la piastrina per la fotocamera. Ciò consente di infilarlo praticamente dappertutto, anche in un comune zaino non specialistico (e pure in qualche borsa da signora, volendo...).
Benro ha ottenuto questo risultato allineando le tre gambe su una piastra rettilinea anzichè triangolare o rotonda come al solito. Il rovescio della medaglia è che manca la colonna centrale e la testa è fissata direttamente sulla suddetta piastra, il che limita per forza di cose l'altezza del treppiede a 78 cm. Per alcuni può essere un limite, ma viste le altre caratteristiche, ci sta.
Mi è piaciuta la facilità di regolazione delle gambe. Si possono allungare o accorciare ruotando i collari in cima ad ogni sezione, e una volta bloccati restano molto stabili. Le gambe si possono anche aprire su tre diverse posizioni (di cui una permette di avere la fotocamera a pochi cm da terra) tramite dei "blocchi" a estrazione tanto geniali quanto semplici. Ho fatto alcune foto montando una reflex con tele-zoom, flash e cavo di scatto (circa 2,5 kg in tutto) senza che si muovesse di un millimetro.
Per inciso, la portata di ben 6 kg lo colloca a mio parere tra i treppiedi per fotocamere grandi, anche se il sottoscritto mai e poi mai potrà permettersi un'attrezzatura tanto pesante per verificarlo di persona...
Nella confezione, oltre a una sacca di stoffa per il trasporto, sono inclusi anche i piedini metallici a puntale, utili per i fondi accidentati o poco uniformi, sui quali magari i normali piedini di gomma potrebbero scivolare o non far presa. Si sostituiscono semplicemente svitandoli. Nella scatola c'è una piccola chiave inglese, ma serve per i bulloni delle gambe e non va bene per i piedini, quindi fate attenzione a non stringere troppo quelli a puntale, perchè potreste non riuscire più a svitarli senza una chiave un po' più grande.
Lascia perplessi invece il sistema di fissaggio della fotocamera. La vite relativa non ha un anello da afferrare per ruotarla ma serve una brugola, che per fortuna si trova nella confezione. Ciò rende un po' laboriosa la faccenda, quindi consiglio di lasciare la placchetta avvitata alla fotocamera per tutta la durata del viaggio o della sessione. Oltre a evitare un continuo uso della brugola, permette di ridurre di un ulteriore cm l'ingombro in profondità del treppiede.
Detto della testa a sfera molto fluida ma dal fissaggio stabile una volta bloccata, si apprezza la presenza di ben due livelle a bolla, una sulla piastra di fissaggio delle gambe e una sulla testa.
Infine il prezzo, circa 150€. Non è proprio popolare, ma credo che le sue caratteristiche possano valere la spesa. Se si viaggia spesso o si è amanti del trekking, il peso e l'ingombro ridottissimi di questo treppiede possono fare la differenza |