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inviato il 21 Settembre 2021 Pro: Unicità, sfocato, resa ottica, nitidezza, dimensioni, materiali, qualità costruttiva Contro: Costo paraluce (120 €!) Opinione: Il Voigtlander Nokton 40mm f/1.2 che possiedo è con attacco Leica M, a cui ho montato l'adattatore Techart PRO per impiegarlo su Sony A7III e A7RIV. è una lente magica, unica nel suo genere. La resa è un mix di 3D pop, nitidezza, sfocato e vignettatura che fa si che il soggetto esca letteralmente dall'immagine. Le dimensioni sono incredibilmente contenute, i materiali sono eccelsi e la qualità costruttiva è da riferimento. Tutto è in metallo, i clic della ghiera del diaframma sono piacevolissimi. Sembra un orologio di pregio. è Nitido già a f/1.2 ma tira fuori il meglio chiudendo già il diaframma a f/1.4 e impressionante da f/2 in poi. Con l'adattatore autofocus Techart PRO si hanno poi tutte le funzionalità delle Sony moderne, come l'eye AF su esseri umani e animali. La versione Leica-M è più compatta di quella per Sony FE e c'è qualche piccola differenza ottica. Per questo motivo dovrebbero stare in due schede separata. Alcuni recensori, come Steve Huff, dicono che la versione M sia leggermente più incisiva ma non ho avuto modo di testarli entrambi. |
inviato il 30 Gennaio 2021 Pro: Carattere, nitidezza anche a tutta apertura, dimensioni e peso, bokeh, costruzione, stacco del soggetto, "stelline" già da F1.4 Contro: leggerissima aberrazione cromatica a TA (e ci mancherebbe) correggibile con un click, bokeh poligonale da f1.4 a f4 Opinione: Premetto che ho testato la versione Leica e la versione E Mount, anche l'ultima (SE) e hanno una resa molto simile (stesso schema ottico) ma ho scelto il Leica per poterlo usare con il Techart. E' un'ottica che non vorresti mai staccare dalla macchina: piccola ma luminosissima, comoda da portare in giro, un fisso completamente manuale, formato da 8 lenti in 6 gruppi di cui una asferica. Tutto vetro e metallo: massiccio, pesa solo 315 grammi ma sembra una granata. Le ghiere sono assolutamente perfette: fluide, l'elicoide della messa a fuoco né troppo morbida né dura, grazie all'uso di un grasso speciale per lubrificarla. La costruzione delle incisioni per il grip (sempre in metallo) è simile a quella dei gloriosi Super Takumar degli anni '60. Il diaframma si sposta a terzi di Stop, posizionato anteriormente anche qui si nota la perfezione nella costruzione: nessun gioco, dei click precisi e che offrono la perfetta resistenza. Le dieci lamelle del diaframma offrono una resa "poetica" e antica a tutta apertura, ma è comunque una lente moderna e già molto incisiva a F1.2. Già da F1.4 fornisce un bellissimo effetto stella sui punti luce. A F1.2 il bokeh è piacevolissimo, al contrario del suo (seppur ottimo) fratellino F1.4, che ha uno sfocato molto più presente, qui si formano delle "palline" morbide e piacevolissime, segno di cosa volevano ottenere i tecnici giapponesi. Sui bordi si formano i classici "occhi di gatto" che non sono però fastidiosi e aiutano a racchiudere il soggetto. Lo stacco con il soggetto stesso a 1.2 è impressionante e se usato con un Techart pro diventa l'ottica perfetta per la Street. Non vedo l'ora di poterlo usare per delle foto un po' più pensate in un viaggetto a Budapest o a Lisbona (speriamo per il futuro). Al contrario del Nokton Classic F1.4, che a tutta apertura soffre di pesante coma e la nitidezza è discutibile, questo è utilizzabilissimo già da F1.2. Una cosa da tenere presente è che appena si chiude a F1.4 il bokeh diventa poligonale, quindi attenzione a questo fattore. torna rotondo oltre F4. Talvolta sono un po' di anelli di cipolla nei pallini del bokeh ma sono appena percettibili, e gli elementi asferici della lente correggono la maggior parte delle aberrazioni, che persistono solo in minima parte a tutta apertura, ma in maniera assolutamente correggibile. La distorsione è praticamente assente. Si nota sa sapienza e la maestria dei tecnici giapponesi che riescono ad inserire in un'ottica quello che è il piacere di tornare alla fotografia manuale, un sapore antico e moderno allo stesso tempo, con una qualità "granitica" dando carattere alla lente. Complimenti a Cosina Voigtlander per questo piccolo capolavoro. |
inviato il 25 Dicembre 2020 Pro: Carattere, microcontrasto, resa dei colori, nitidezza, realizzazione in solido metallo, dimensioni e peso, cremosità della ghiera di MAF, prezzo sull'usato ragionevole Contro: Manual Focus (ma è una caratteristica più che un difetto), il mio esemplare presenta qualche AC a TA (ma è un f/1.2 da 400g!), che migliorano moltissimo già chiudendo un terzo di stop Opinione: Premetto che ho acquistato la versione E-Mount usata su A7R3, e che era la mia prima esperienza con una lente completamente manuale, per cui ero un po' preoccupato, ma ho trovato una discreta occasione e ho deciso di acquistarlo. Innanzi tutto salta all'occhio l'estrema qualità costruttiva, lente realizzata interamente in metallo, trasmette una sensazione di solidità notevole, paragonabile alla serie Classic della Zeiss, ma con la metà delle dimensioni. Ghiere fluidissime e facilissime da utilizzare, possibilità di declick della ghiera dei diaframmi per chi fa video (non il mio caso, mai usata, ma è una possibilità presente). La messa a fuoco manuale, grazie agli ausili elettronici delle fotocamere Sony (io uso l'ingrandimento a mirino ma è possibile anche usare il focus peaking), uniti alla progressività e alla burrosità della ghiera di messa a fuco, fa si che focheggiare anche a tutta apertura sia un gioco da ragazzi anche per un principiante come me. Non mi fa rimpiangere la versione Leica con TechartPro. Otticamente è semplicemente eccellente, sembra di avere 2 lenti in uno: a f/1.2 è una lente magica come poche, con una resa onirica spettacolare che ti apre possibilità creative nuove. Ha una nitidezza ottima anche sui 42mpx della A7R3, con solo un leggero calo agli angoli, ma sono davvero pochi i casi in cui serve avere angoli nitidi a f/1.2. Sono presenti alcune aberrazioni cromatiche nelle aree ad alto contrasto, ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di una lente f/1.2 da 400g. Chiudendo il diaframma anche solo di un terzo di stop queste uniche debolezze si annullano, per diventare una lente praticamente perfetta a diaframmi chiusi. Nitidezza imbarazzante a partire da f/5.6 (con pochi eguali), stella sui punti luce spettacolare già da f/8 in poi, incredibile il microcontrasto e il pop dei colori al pari dei migliori Zeiss. Infatti io la uso anche moltissimo come lente complementare per paesaggi o come tuttofare quando posso fare a meno dell'autofocus. L'unico reale difetto è che va a finire che non useresti più altre lenti..... Contattatemi senza problemi per ulteriori informazioni... Lente da 10 |
inviato il 22 Ottobre 2019 Pro: Lente unica, "cremosità" , fascino vintage compatta, materiali di alta qualità. Contro: Nesuno. Opinione: Da amante della focale (ho anche il batis 40 mm f.2) posso solo dire che questa lente è sensazionale, le immagini hanno una resa "pellicolosa" unica. Si tocca con mano la qualità dei materiali e la solidità... Ghiera fluidissima, sotto F2 davvero inizia la magia , provare per credere. Brava Voigtlander per questo gioiello. |
inviato il 24 Settembre 2019 Pro: Resa complessiva, compattezza, costruzione e materiali, fascino vintage su una lente dalle prestazioni moderne. Contro: Bokeh spigoloso sui punti luce già da f/1.4, a TA rimane nitido ma nei casi in cui occorre estendere la pdc e non piacciono i punti luce a poligono potrebbe essere un problema. Opinione: La mia copia è attacco M (Leica) scelto di proposito per essere usato su Techart Pro in modalità Autofocus. A tal proposito segnalo che il filetto per i filtri è 52mm e non 58mm come indicato in scheda (non so se ci siano differenze di diametro tra le versioni E-mount e Leica). Preso usato a poco più della metà del suo prezzo non posso che confermare quanto già detto nelle precedenti recensioni che ad onor del vero mi hanno aiutato molto nella scelta di questa lente. Avere tra le mani un super luminoso è sempre una esperienza appagante, è quel genere di vetro che ti sussurra continuamente all'orecchio: quello che non sarai in grado di ottenere da me, sarà soltanto colpa tua. In effetti e come già detto, la prima cosa che si nota giocando con questa lente è che apre 2 mondi. Il mondo del fantastico sotto F/2.0 mentre oltre è sfruttabile gia da 5,6 per dettagli e paesaggio. E' un 40mm che muovendo un passo indietro ed uno avanti copre l'esigenza del normale e quella del mite grandangolo. Non ho mai usato questa focale in vita mia, è perfetta. A tutta apertura ha un bokeh molto bello, abbastanza simile all'altro 1.2 che possiedo (Revuenon 55mm 1.2 non di derivazione Tomioka) è gradevole, purtroppo con punti luce laterali che spesso tendono leggermente a diventare a mandorla ma molto meno del Revue citato. Chiudendo già a 1.4 i punti luce iniziano a produrre spigolosità sui globi, questo aspetto è quello che ho apprezzato meno ma va detto che la rotondità perduta, a seconda della distanza dai punti luce, ritorna chiudendo sui diaframmi successivi, nelle prime prove fatte già a F4 e 5,6. Questo aspetto per alcuni, immagino di una certa importanza, è facilmente gestibile con le mirrorless potendo vedere immediatamente nel mirino come va a comporsi il bokeh in funzione del diaframma impostato. Di contro già da F/8 produce stellati sulle luci da favola. E' una lente che giudico molto risolvente, a tutta apertura da quel che si legge in giro, batte il 35mm. Sui 24 mpix della A7III probabilmente non si esprime al massimo, noto qualche percettibile differenza con i risultati ottenuti da quelli che montano questo vetro sulle verioni R della Sony ma parliamo di inezie. Riguardo al barilotto e la costruzione in generale, passeresti minuti e minuti ad usarlo in maniera impropria. Gran bel pezzo! |
inviato il 29 Maggio 2019 Pro: Lente unica. Nitidezza, colori, stacco, costruzione, compattezza, qualita' prezzo, poliedricita'. Contro: Qualche variabilita negli esemplari E mount. Opinione: Vengo da anni di Canon con 35L e 50 1.2 deputati alla magia nelle focali comparabili, son passato dal 50 art e dal altri manuali di pregio. Questo spazza via tutti. Nitidezza superba a 1.2 nel centro, resa su tutto il diaframma eccellente da 2.8 in poi. In pratica si ha una lente che a 1.2 o 1.4 ha il pulsante MAGIA ma non annebbiata come alcuni suoi peers (nokton 1.1 , canon 1.2 , nocti 1.1) , ma squillante. Passaggi di fuoco morbidi con una resa moderna su colori e nitidezza con piccoli difetti rilasciati apposta per incattivirsi l'utenza stanca delle lenti perfettine come i vari ART o OTUS. Esiste ed e' notevole il fenomeno dell'annientamento dello sfocato centrale a 1.2 e anche 1.4.. significa che nonostante siano 40mm , a 1.2 se c'e' un muro o un dettaglio dietro il soggetto anche solo a mezzo metro, alla fine la parete sembra piu' lontana. Potevo scegliere fra la versione E o con mount Vm... ho scelto la versione Leica , probabilmente un filo inferiore della E ma solo ai bordi per il diverso stack..che pero' soffre di grande variabilita' fra gli esemplari ed e' notevolmente piu grande e pesante. La uso col techart pro con ultimo firmware su sony a7r3.. AF perfetto in afc.... con eye af...NON RIESCO A STACCARLA. qua qualche sample: https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3196774 https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3186467 Sono onesto, se non volete ammalarvi tanto da non poter piu' tornare indietro con vetri af enormi e piatti... non guardate! PS.. i 40mm sono l'ideale trade off fra i 35 e 50.. si fa tutto e davvero, probabilmente con questo vetro potreste usare solo una lente il 90% del tempo. |
inviato il 08 Marzo 2019 Pro: Lente eccelsa, in bianco e nero vi farà piangere, assenti AC invadenti, nitidezza ad f1.2 soddisfacente Contro: Versione attacco leica-m migliore seppur erroneamente vengono dichiarate uguali Opinione: Ho acquistato la versione leica-m, e la utilizzo su Sony tramite techart pro. Che dire, la lente è magica. D'altronde è uno Zeiss con la scritta Voigtlander, cosa ci si aspetta? La costruzione è pari ad un Leica asph, dunque fate voi le considerazioni. Molto comoda la ghiera dei diaframmi posta anteriormente, così da facilitarne notevolmente la modifica. Un'abitudine che mi auguro prendano anche altri produttori di lenti manuali. A livello di dimensioni è piccolissima, appena presa in mano e fatto i primi scatti, mi ha praticamente devastato. Voigtlander di netto si afferma come leader del mercato. Ok, Sigma produce lenti super-nitide con bokeh cremosissimi, ma il peso? Voigtlander sacrifica un po' di nitidezza, in cambio di un peso ed una trasportabilità incredibili. Unico "difetto" è la mancanza dell'AF, che viene ampiamente colmata grazie ad adattatori vari, che presto usciranno per ogni ecosistema, capaci di renderla AF sfruttando il sistema a rilevamento di fase delle mirrorless. D'altronde il techart pro potrà benissimo approdare anche sui sistemi R e Z, dando nuovo lustro alle lenti di questo marchio, poco conosciute in maniera ingiusta. |
inviato il 05 Febbraio 2018 Pro: Super luminoso, bokeh caratteristico, ottima definizione anche a 1.2, chip elettronici che trasmettono i dati di scatto, costruzione esemplare, precisione delle ghiere, dimensione e peso contenuti, focale tuttofare. Contro: Nessuno Opinione: Una lente davvero notevole. La resa è molto caratteristica, in stile Voigtlander ma corretta nei più classici difetti ottici. Si nota subito che è una lente ottimizzata per Sony. L'uso è molto piacevole e non complicato, il manuale focus non è per nulla un problema con l'ingrandimento nel mirino. Attaccato alla Sony è uno spasso, è grande come un 50 1.8 circa e si porta in giro senza quasi accorgersene. Io non riesco più a staccarlo!!! :) |
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