| inviato il 24 Dicembre 2019
Pro: Dimensioni, sensore, solidità, versatilità, tropicalizzazione
Contro: Manca stabilizzazione, Wi-Fi, mirino, no cuffie per video, interlinea luci artificiali
Opinione: Sentivo l'esigenza di una mirrorless digitale, buona a fare video, che funzionasse bene con un grandangolo spinto.
Essendo nikonista, uso da anni una D700 con un 20mm per foto di case/interni, stavo pensando di sostituirla con una D750 usata e abbinarle uno zeiss milvus.
Ma per l'uso che ne faccio, sempre di corsa in bici vestito bene, nel centro di Firenze dove le case sono sempre al quarto piano senza ascensore (compresa la mia) a volte con appuntamenti “fotografici” a distanza di ore uno dall'altro, mi ritrovo a portarmi lo zainone con relativo robusto cavalletto.
Arrivato ai 40 anni comincio a fare valutazioni di peso.
Per le mie foto “amatoriali” o comunque “mie” uso il sistema V Hasselblad con enorme soddisfazione.
Per me la fotografia è ancora in pellicola, la magia dello scatto e del processo a me con un sensore digitale che mi consente di fare 10 esposizioni a foto non mi darà mai la stessa emozione.
Per cui se devo fare delle foto portare in giro uno zaino per le pesanti e ingombranti lenti zeiss-hassy non mi pesa.
Ma per lavoro si, e molto!
Da qui l'intenzione della mirrorless su cui montare un Voigtlander 15mm, infinitamente più gestibile del milvus che puntavo.
Potevo prendere Nikon z qualcosa, o Sony A qualcos'altro, e risparmiare un po', ma ho voluto “rischiare”.
Insieme alla macchina ho ordinato il Voigtlander, tutti gli adattatori per le mie lenti (Nikon, Leica M, Hasselblad) e gli accessori (view finder, presa laterale, presa sotto).
Mi riservo di completare l'opinione una volta arrivati ma dopo un paio di giorni di utilizzo mi sento di esprimere un concetto. Il nome della macchina già dice tutto “fortissimo pianissimo”.
Il concetto è proprio questo, se volete una macchina sportiva, veloce, piena di pixel, il mercato offre già molto.
Inutile star qui a dare voto 6 o meno a questa con autofocus lento, zero ergonomia nell'assetto base, SENZA MIRINO!
Sarebbe come dire, mi si passi il concetto, che un corpo Hasselblad non è ben accessoriato. Grazie, bisogna vedere quel che ci metti “intorno”.
Infatti è proprio la modularità del mezzo ad affascinarmi.
Se ti serve di metterla nella tasca del cappotto, magari con una piccola lente, hai una full frame piu piccola di molte compatte.
Se vuoi fare un film e ti puoi permettere camion di noleggi con attrezzi vari ci puoi praticamente girare un lungometraggio.
Questa versatilità mi ha affascinato.
Certo non è che una Sony si comporti molto diversamente, ma ripeto, io ho già le mie macchine che mi danno le mie buone soddisfazioni.
Da questa volevo leggerezza ma con potenzialità.
Venendo dal cinema (cinema, non video) ho sempre voluto una macchina che mi permettesse di avere dei buoni video, con un buon rallenty. Il ragazzo che è in me che studiò cinema e che per fare un rallenty decente doveva usare una pizza di Kodak 16mm, trovare macchina, sviluppo, telecinema, magari solo per avere un paio di ciak ben girato, gode ad avere tutta questa potenza video, anche se probabilmente non la userò mai e di certo il mio vecchio Mac non la sopporterebbe.
Ecco, è una macchina “in potenza” più che “all'atto”.
In fondo se scatti con piacere con una vecchia Hasselblad carica di Hp5 che ti manca?
Forse proprio la possibilità di mettere la macchina in tasca, gli alti iso, e il video.
Questa macchina compensava quel che mi mancava.
La tenuta agli iso mi sembra superba.
Il bianco e nero nativo anche in jpg subito buono, tiene molto bene le ombre, sembra quasi il ben più blasonato sensore Leica Monochrom2, o 246.
Mi piace abbastanza la disposizione dei tasti.
Anche se ha difetti indicibili.
Come la rotella per selezionare i tempi mentre scatti in manuale che nell'uso se premi appena più forte entra nel menu, non hai gli iso in macchina e devi rientrare ogni volta per vedere le zebre. Non me la sento di dare più di 8, anche se per me è la macchina perfetta mi rendo conto che è un giudizio molto soggettivo. Al tatto è solida e robusta, sembra un sasso.
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